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numero3_LOW - Comune di Arezzo

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PRIMO PIANO<br />

Nuovi “<strong>di</strong>segni” sull’impresa:<br />

Era piccola. La nonna la prendeva per mano e le <strong>di</strong>ceva:<br />

“vieni, an<strong>di</strong>amo alla spiaggia a vedere Dante”. Il mare<br />

era quello <strong>di</strong> Genova, la stagione quella invernale. Era<br />

l’unica nella quale Dante, vecchio marinaio, faceva il<br />

bagno: era completamente tatuato e nelle altre stagioni<br />

non riusciva a sfuggire alla curiosità della gente. Erano<br />

gli anni sessanta e quello fu il primo contatto <strong>di</strong> Irma<br />

Verardo con i tatuaggi. Ma la passione è arrivata<br />

molto più tar<strong>di</strong>, quando aveva 30 anni. Da allora un<br />

matrimonio alle spalle: all’ex marito il merito <strong>di</strong> averle<br />

fatto scattare la mania del tatoo. Ed un passaporto con<br />

molti timbri: dalla Thailanda alla Spagna. Oggi Irma<br />

Verardo ha fatto della passione un’impresa.<br />

Prima <strong>di</strong> arrivare alla macchinetta dei colori, ha<br />

impugnato la paletta della Polizia Municipale. “Sono<br />

stata vigile urbano a Genova per 10 anni – ricorda.<br />

Poi con il mio ex marito decidemmo <strong>di</strong> cambiare<br />

ra<strong>di</strong>calmente vita e ci trasferimmo a Koh Samui in<br />

Thailan<strong>di</strong>a. Era il 1994 e vissi nell’isola per alcuni anni.<br />

Poi tornai in Europa per lavorare come chef negli yacht<br />

privati a Maiorca in Spagna. In quel periodo comprai<br />

una rivista che conteneva il kit per i tatuaggi”. Era il<br />

1998, l’anno della svolta. I tatuaggi, per Irma, non<br />

erano certo un elemento estraneo: aveva cominciato<br />

le professioni <strong>di</strong>verse<br />

Quando il tatuaggio <strong>di</strong>venta un’impresa. La storia <strong>di</strong> Irma Verardo: da vigile urbano a tatuatrice. Da Genova ad <strong>Arezzo</strong> passando per la Thailan<strong>di</strong>a e la Spagna<br />

con Dante per arrivare al marito. Adesso però <strong>di</strong>ventano<br />

una passione ed un lavoro.<br />

“I primi tempi non furono facili. Non so a quanti<br />

amici ho 'inflitto' le mie prime esperienze – ricorda<br />

Irma Verardo. Poi ha lavorato a Genova con un vero<br />

guru del nostro settore Marco Firinu. Quin<strong>di</strong> ho<br />

aperto uno stu<strong>di</strong>o in Thailan<strong>di</strong>a che mi ha permesso <strong>di</strong><br />

approfon<strong>di</strong>re l’arte del tatuaggio, in particolare quello<br />

orientale”. La passione per il Giappone ha una matrice<br />

lontana: “mio nonno era comandante <strong>di</strong> una petroliera<br />

e morì in un incidente in mare. Ricordo gli oggetti<br />

che portava dal Giappone e le foto che lo ritraevano<br />

insieme a uomini tatuati. I <strong>di</strong>segni, in quel paese, non<br />

sono semplici simboli ma sono vere storie raccontate<br />

sulla pelle”.<br />

Dopo la Thailan<strong>di</strong>a, <strong>di</strong> nuovo in Europa ed un anno<br />

a Formentera in uno stu<strong>di</strong>o aperto con una collega<br />

veneziana. Infine l’arrivo ad <strong>Arezzo</strong> su invito <strong>di</strong> un<br />

amico e la decisione <strong>di</strong> restare per rendere il tatuaggio<br />

una piccola impresa. E questo grazie anche ai contributi<br />

messi a <strong>di</strong>sposizione della Regione Toscana per le<br />

creazione <strong>di</strong> nuove aziende. Lo stu<strong>di</strong>o è come quello<br />

<strong>di</strong> un me<strong>di</strong>co: deve avere le autorizzazioni Asl ed è<br />

soggetto a controlli perio<strong>di</strong>ci. L’attività è assimilata<br />

a quella delle estetiste. Ed i clienti? “Di ogni tipo –<br />

risponde Irma Verardo. Le tre amiche appena laureate<br />

che decidono <strong>di</strong> avere sul polso il simbolo dell’amicizia<br />

per non <strong>di</strong>menticarsi l’una dell’altra; il giovane che<br />

vuol dare prova <strong>di</strong> virilità; l’ultracinquantenne che ha<br />

scoperto tar<strong>di</strong> i tatuaggi e che ora si presenta qui ogni<br />

mese; la signora che ha visto in essi un nuovo elemento<br />

<strong>di</strong> bellezza del proprio corpo”.<br />

E quali sono i tipi <strong>di</strong> tatuaggio? “Non ci sono modelli.<br />

Ogni tatuaggio è personale e non ha senso copiare<br />

quello <strong>di</strong> un altro. Lo <strong>di</strong>co spesso ai ragazzi che vengono<br />

da me per avere lo stesso <strong>di</strong> un calciatore. Il tatuaggio<br />

– conclude Irma Verardo – viene da dentro e va sulla<br />

pelle. E, soprattutto, è come un <strong>di</strong>amante: rimane per<br />

sempre. E’ un lavoro <strong>di</strong>fficile nel quale non si può<br />

sbagliare: non si può cancellare né cambiare 'foglio'. E<br />

talvolta può durare fino a 4 o 5 ore”. (cr)<br />

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