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Prospetto Informativo - InvestireOggi

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— 42 —<br />

FATTORI DI RISCHIO<br />

L’avviamento, in quanto attività immateriale a vita utile indefinita, viene assoggettato ad un impairment<br />

test almeno su base annuale. Allo stesso modo, per le attività oggetto di ammortamento, gli impairment<br />

test vengono condotti nel caso in cui vi sia presenza di indicatori che facciano supporre una perdita del<br />

loro valore.<br />

I test di impairment dell’avviamento vengono effettuati con cadenza annuale in occasione della redazione<br />

del bilancio d’esercizio e consolidato a meno che non sorgano indicatori di riduzioni di valore nel corso nel<br />

periodo.<br />

Considerato l’andamento delle società del Gruppo e tenuto conto che non sono emersi indicatori di<br />

perdita di valore nel 2009, non si è proceduto all’effettuazione di test di impairment al 30 giugno 2009 e al<br />

30 settembre 2009.<br />

Al 31 dicembre 2008, gli impairment test sono stati condotti basando il calcolo dei flussi di cassa delle<br />

Cash Generating Unit (c.d. CGU) su un piano previsionale formulato dagli amministratori che copre un<br />

periodo di 5 anni (coerente con il Piano Strategico di Gruppo, non più attuale come comunicato al<br />

mercato in data 16 ottobre 2009 – Si veda Sezione Prima, Capitolo 13) e su proiezioni, oltre il periodo<br />

coperto dal piano, basate su un tasso di crescita costante. Gli esiti di tali test hanno evidenziato una<br />

perdita di valore del solo avviamento iscritto in carico alla CGU Creset. Tenuto conto, infatti, dei risultati<br />

della società negli anni, dell’evoluzione della normativa di settore di riferimento e del business plan si è<br />

provveduto a svalutare completamente l’avviamento per un importo pari a 400 mila euro.<br />

Al 31 dicembre 2009 si provvederà all’effettuazione del test sugli avviamenti, non essendo prevedibile a<br />

priori l’esito dei test, ove si rendessero necessarie svalutazioni, queste dovranno essere contabilizzate a<br />

conto economico. Il test di impairment è influenzato in maniera significativa (i) dalle prospettive reddituali<br />

connesse alle singole unità generatrici di flussi di cassa, le quali possono risentire del deterioramento del<br />

contesto economico e finanziario; (ii) dalla capacità delle CGU di perseguire gli obiettivi economico<br />

patrimoniali definiti nei singoli piani strategici; (iii) dal livello del costo del capitale proprio, determinato<br />

tenuto conto del livello dei tassi di mercato e del c.d. "premio al rischio"; (iv) dal livello delle attività di<br />

rischio calcolate sulla base delle norme emanate dalla Banca d'Italia. La stima dei flussi di cassa delle<br />

CGU verrà effettuata su un piano previsionale specifico formulato e approvato dagli amministratori che<br />

coprirà un periodo di 5 anni e su proiezioni, oltre il periodo coperto dal piano, basate su un tasso di<br />

crescita costante.<br />

4.1.3 Rischi connessi a dati previsionali e stime di utili<br />

Il <strong>Prospetto</strong> <strong>Informativo</strong> non contiene previsione o stime degli utili.<br />

L’Emittente aveva comunicato, il 18 dicembre 2008, un aggiornamento dei target del Piano Industriale<br />

riferiti al biennio 2009-2010, tra cui, in particolare:<br />

- crediti verso clientela previsti a 22,8 miliardi di euro nel 2010;<br />

- raccolta diretta di 24 miliardi di euro nel 2010;<br />

- utile netto consolidato atteso a 137 milioni di euro nel 2010;<br />

Il Piano Industriale 2007-2010, approvato dall’Emittente nel gennaio 2007 e aggiornato il 18 dicembre<br />

2008, non è più attuale alla Data del <strong>Prospetto</strong> a causa dei significativi mutamenti nel contesto economico<br />

e finanziario nazionale ed internazionale.<br />

L’Emittente ha in proposito comunicato al mercato, in data 16 ottobre 2009, che - stante anche le<br />

incertezze concernenti i tempi e l’intensità della ripresa – provvederà all’approvazione di un nuovo piano<br />

strategico non appena lo scenario economico e finanziario si sarà stabilizzato.<br />

Del resto, le permanenti incertezze per il 2010 rendono particolarmente complesso il processo di<br />

pianificazione della redditività, attesi i possibili effetti - difficilmente stimabili in un contesto volatile quale<br />

quello attuale - sul livello di ricavi. Tutto ciò, nell’ambito di un esercizio quale quello attuale che si<br />

caratterizza, a livello di sistema bancario complessivo, per elevate incertezze sia in relazione alla<br />

generazione di ricavi, sia – soprattutto nel secondo semestre – in ordine alla gestione del rischio di credito<br />

(cfr. Sezione I, Capitolo 4, Paragrafo 4.1).<br />

All’andamento dei ricavi dovrebbe tuttavia contrapporsi nel prossimo esercizio un più favorevole<br />

andamento dei costi, sia per effetto della conclusione dei maggiori progetti di espansione del Gruppo, che<br />

di ulteriori misure di contenimento dei costi in fase di studio e attuazione.<br />

Si veda in proposito la Sezione I, capitolo 13.

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