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n.57 - dicembre 2010 - Gruppo bancario Credito Valtellinese

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solidarietà | Pleiadi<br />

solidarietà<br />

il centro orientamento educativo<br />

da cinquant’anni per il sud del mondo<br />

86.579 consultazioni ed esami ambulatoriali, 6.459 parti, 18.852 vaccinazioni, 14.121 mamme hanno avuto esami prenatali<br />

specifici e qualificati; 2.300 bambini non hanno avuto gravi deficit né sono morti per malnutrizione, nessun bambino<br />

nato da madre sieropositiva è infetto da HIV; 2.500 ragazzi hanno una scuola ordinata che funziona, 123 insegnanti,<br />

204 educatori ed assistenti sociali, 202 medici e personale sanitario specializzato, 73 volontari italiani; 36.000 persone<br />

partecipanti ad attività formative e promozionali in Italia, 282.642 beneficiari dei servizi socio sanitari nel mondo, 25.000<br />

spettatori alla XX° edizione del Festival del Cinema Africano. (con il contributo di Daniele Giudici)<br />

In questo periodo natalizio i numeri ad effetto<br />

vanno di moda per catturare l’attenzione e la<br />

generosità di tutti, per promuoversi, per accreditare<br />

la propria immagine. I numeri hanno<br />

anche la caratteristica di essere oggettivi, nel<br />

bene e nel male, e di mostrare l’impegno dopo<br />

un anno di lavoro, sia per realtà finanziarie sia<br />

per quelle nonprofit. Questi “dati di bilancio”<br />

mostrano la pagina più recente del libro che il<br />

Centro Orientamento Educativo (COE) ha<br />

aperto da cinquanta anni.<br />

Il COE di Barzio nasce il 16 <strong>dicembre</strong> 1959 su<br />

iniziativa di Don Francesco Pedretti e di alcuni<br />

insegnanti, con l’obiettivo di agire in campo<br />

educativo e culturale a sostegno dei giovani e<br />

delle loro famiglie. Dalla Valsassina negli anni<br />

’70 le attività si sono ampliate al sud del mondo,<br />

soprattutto in Africa: dagli anni ’90 si è<br />

consolidata la presenza in Camerun, Congo<br />

(Ex Zaire), Zambia, Colombia, Equador, Cile,<br />

Papua Nuova Guinea, Bangladesh, toccando<br />

anche molti altri paesi e popoli dell’America<br />

del Sud e dell’Asia. In oltre quarant’anni di<br />

presenza ininterrotta in Camerun, trenta in<br />

Congo, venti in Zambia i mutamenti sociali,<br />

economici, politici, civili e culturali direttamente<br />

vissuti sono stati moltissimi. Il COE,<br />

come gruppo di laici volontari cristiani vicini<br />

alla diocesi di Milano, ha operato su vari<br />

fronti e su diverse problematiche, non solo<br />

per la lontananza, il clima, le oggettive difficoltà<br />

di luoghi impervi e sconosciuti dinanzi a<br />

una mentalità – operativa e culturale – spesso<br />

differente dalla nostra. Nonostante questo, i<br />

medici, gli infermieri, gli insegnanti, gli amministrativi<br />

non hanno mai smarrito il senso<br />

La responsabile Tina Barbieri, volontaria in Camerun da oltre 15 anni, ci racconta la sua esperienza: “diamo assistenza a oltre 50 mamme, ospitandole<br />

dignitosamente in una maternità che conta 32 posti letto: tra qualche giorno i 20 posti letto della nuova ala saranno pronti, per soddisfare<br />

questa abbondanza di vita che rende il nostro un Centro pilota per l’accompagnamento dei bimbi dal concepimento all’età scolare, delle mamme e<br />

delle famiglie di ogni condizione sociale. Da 7 anni abbiamo un’attenzione particolare alle mamme sieropositive, per evitare la trasmissione dell’HIV<br />

al nascituro, durante la gravidanza, al momento del parto, con l’allattamento materno. Questo accompagnamento sanitario e psicosociale ha permesso<br />

di avere risultati sorprendenti: dal gennaio 2008 ad oggi la trasmissione è dello 0%. Un traguardo meraviglioso che dà a queste mamme la<br />

certezza di essere mamme a pieno titolo: è veramente un’emozione stupenda condividere la gioia quando annunciamo che il bimbo è sieronegativo:<br />

vi lascio immaginare… Con la nuova ala avremo anche una sala di neonatologia per ridurre al minimo le complicanze da parti difficili e nuovi macchinari<br />

moderni per migliorare il servizio di ecografia. Ci siamo impegnati per dare il meglio e il sostegno di molti non mancherà”.

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