n.57 - dicembre 2010 - Gruppo bancario Credito Valtellinese
n.57 - dicembre 2010 - Gruppo bancario Credito Valtellinese
n.57 - dicembre 2010 - Gruppo bancario Credito Valtellinese
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PLEIADI - Periodico quadrimestrale - n. 57 <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />
PLEIADI<br />
GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE
Sommario<br />
20<br />
27<br />
34<br />
26<br />
30<br />
Economia<br />
5<br />
8<br />
10<br />
14<br />
16<br />
Flash economia<br />
Si chiude un <strong>2010</strong><br />
irto di ostacoli; il 2011 si<br />
preannuncia di “transizione”<br />
sPecialsocio<br />
Operativa dal 1° ottobre<br />
la nuova Direzione Generale<br />
del <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong><br />
Creval conferma<br />
il costante supporto<br />
all’economia reale<br />
imPrese e mercati<br />
La strategia dell’eccellenza<br />
per competere<br />
nel lungo periodo<br />
Le nuove carte di pagamento<br />
delle banche<br />
del <strong>Gruppo</strong> Creval<br />
17 Novità per Aperta Sicav<br />
18<br />
19<br />
Easy Motor,<br />
la nuova Polizza Auto<br />
per i clienti del <strong>Gruppo</strong> Creval<br />
Creval Mutuo Protetto,<br />
il mutuo con il tetto massimo<br />
Focus<br />
20<br />
22<br />
il Personaggio del mese<br />
Giovanni Rana<br />
e il suo impero di pasta<br />
l’azienda del mese<br />
Radio Italia tutta l’emozione<br />
della musica italiana<br />
38<br />
Cultura<br />
24 le mostre: antePrima<br />
26 eventi<br />
Solidarietà<br />
34<br />
36<br />
Il Centro Orientamento<br />
Educativo da cinquant’anni<br />
per il Sud del mondo<br />
UNITALSI<br />
il valore della speranza<br />
Sport<br />
38<br />
Gran finale per<br />
la <strong>Gruppo</strong> <strong>bancario</strong> <strong>Credito</strong><br />
<strong>Valtellinese</strong> Golf Cup <strong>2010</strong><br />
40 eventi<br />
Speciale Natale<br />
42<br />
A Natale regala un PC<br />
ai bambini in ospedale<br />
INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13<br />
DEL D.LGS. 196/2003<br />
Deltas Soc. Cons. P.A., società del <strong>Gruppo</strong><br />
<strong>bancario</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>, con sede in Piazza<br />
Quadrivio, n.8, 23100 Sondrio, in qualità<br />
di Titolare del trattamento, La informa<br />
che i Suoi dati personali, necessari all’invio<br />
periodico della nostra rivista, sono trattati<br />
per tale finalità da nostri dipendenti e collaboratori<br />
addetti alle attività di presidio<br />
del mercato e dei rapporti con Istituzioni<br />
e media, all’uopo designati quali incaricati.<br />
Lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del<br />
decreto citato o chiedere di essere escluso<br />
dalla nostra lista di distribuzione inviando<br />
una comunicazione a privacy@creval.it .<br />
43<br />
Direttore responsabile:<br />
Roberto Grazioli<br />
Comitato di redazione:<br />
Luciano Camagni, Miro Fiordi, Enzo Rocca<br />
Responsabile di redazione:<br />
Cristina Rizzi<br />
Hanno collaborato:<br />
Gabriella Armanasco, Michela Beltrama,<br />
Attilio Bertini, Marco Bormolini,<br />
Giampietro Bracchi, Nicola Coiatelli,<br />
Tiziana Colombera, Ugo Colombo,<br />
Chiara Cornalba, Paola Cottica,<br />
Raffaella Cristini, Stefania De Luis,<br />
Rosalia Di Pasquale, Cinzia Franchetti,<br />
Leo Guerra, Astrid Ivone, Christian Moretti,<br />
Vittorio Pontoni, Cristina Quadrio Curzio,<br />
Simona Rainoldi, Luca Sartori, Carlo Vella<br />
PLEIADI<br />
Periodico quadrimestrale del<br />
<strong>Gruppo</strong> <strong>bancario</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong><br />
spedizione ap 70% - Sondrio<br />
n. 57 – <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />
Autorizzaz. del Trib. di Sondrio n. 167<br />
del 15 gennaio 1985<br />
Progetto grafico di Elever Srl<br />
Fascicolo impaginato da<br />
Immaginario di Gerardo Iuorio<br />
e stampato da RDS Webprinting Srl<br />
Indirizzo: redazione Pleiadi c/o Direzione<br />
Mercato - <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>,<br />
Piazza Quadrivio 8 - 23100 Sondrio<br />
redazione.pleiadi@creval.it<br />
Stampato in 170.000 copie<br />
In copertina:<br />
Madonna col Bambino e S. Giovannino<br />
(olio su tavola cm 65,5x47)<br />
Gian Pietro Rizzoli, detto Giampietrino<br />
(ca. 1500-1540)<br />
Sondrio, Palazzo Sertoli<br />
Collezione <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>
editoriale<br />
A circa tre anni dall’inizio della crisi, il sistema economico<br />
non è ancora uscito dalla congiuntura avversa che interessa<br />
le principali economie avanzate. Siamo in presenza di una<br />
crisi strutturale, e non del termine di un ciclo economico a<br />
cui ne seguirà un altro molto simile.<br />
Purtuttavia la ripresa è avviata, anche se appare ancora<br />
fragile rispetto a quanto inizialmente previsto. Si registrano<br />
segnali positivi provenienti dagli ordini dell’industria e<br />
dalle esportazioni; le imprese con maggiore capacità di innovazione<br />
stanno segnando risultati positivi. Se questi sono<br />
certamente elementi di fiducia per il futuro, è importante<br />
però non cadere in un equivoco. La ripresa, infatti, non sarà<br />
un ritorno al passato; il sistema economico che abbiamo conosciuto<br />
fino al 2007/2008 non tornerà probabilmente più.<br />
Non possiamo quindi vivere nell’attesa – peraltro vana – che<br />
le condizioni generali “tornino come una volta” e con la<br />
convinzione che, in fondo, si tratta solo di avere un po’ di pazienza;<br />
non dobbiamo pensare che, come spesso è avvenuto,<br />
dopo la crisi tutto più o meno riprenda il normale corso.<br />
Pensare e vivere con questa modalità l’attuale scenario<br />
rischia di essere un serio errore di prospettiva; per un imprenditore,<br />
per chi governa le aziende e ha la responsabilità<br />
di molti posti di lavoro, può diventare uno sbaglio imperdonabile,<br />
con possibili riflessi sulla stabilità e il futuro delle<br />
imprese.<br />
Secondo l’etimologia greca del termine, “crisi” significa infatti<br />
“cambiamento” e possiamo senz’altro affermare che<br />
questo rispecchia esattamente la situazione attuale: ci troviamo<br />
di fronte ad un inevitabile cambiamento epocale, innanzitutto<br />
culturale e quindi personale, perché tocca ognuno di<br />
noi, ciascuno nel proprio ambito. È ragionevole che tutti ci<br />
poniamo una domanda: come, dove devo cambiare?<br />
Ma non possiamo sottacere che di fronte all’ipotesi del cambiamento<br />
ci sono due possibili atteggiamenti, che emergono<br />
e che ciascuno di noi può sperimentare.<br />
la sfida per il gruppo creval<br />
nel nuovo contesto di mercato:<br />
cambiamento e creazione di valore nel lungo<br />
termine, nel rispetto della nostra identità<br />
Miro Fiordi - Amministratore Delegato <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong><br />
Da un lato il cambiamento può essere vissuto in senso sostanzialmente<br />
negativo. Cambiare punto di vista, cambiare<br />
modalità di approccio alle situazioni, cambiare mentalità<br />
nella risoluzione dei problemi, cambiare le modalità di lavoro,<br />
modificare il proprio punto di osservazione a fronte delle<br />
variazioni repentine della realtà può provocare un senso di<br />
disagio e di diffidenza, con un conseguente immobilismo.<br />
Il cambiamento, in questo modo, è inevitabilmente visto<br />
come un salto nel buio, come un evento temuto, che bisogna<br />
cercare di evitare a tutti i costi e da cui comunque difendersi;<br />
è perciò inevitabile la perdita di importanti opportunità.<br />
Come sosteneva la matematica statunitense Grace Hopper<br />
“La frase più pericolosa in assoluto è: «Abbiamo sempre fatto così»”;<br />
pericolosa perché fa scivolare rapidamente nell’errore di<br />
prospettiva cui si è accennato.<br />
Di fronte all’esigenza di cambiamento è necessario prima<br />
di tutto rimuovere le vecchie convinzioni; spesso è la cosa<br />
più difficile. Lo riconoscevano due importanti personalità:<br />
l’economista John Maynard Keynes - “La difficoltà non sta nel<br />
credere alle nuove idee ma nel rifuggire dalle vecchie” – e un grande<br />
imprenditore, Dee Hock, fondatore di Visa – “Il problema non<br />
è mai come farsi venire in mente qualcosa di nuovo e innovativo, ma<br />
come eliminare le convinzioni vecchie”.<br />
Occorre quindi una nuova prospettiva, che è propria di coloro<br />
che accettano il cambiamento, vissuto non come adeguamento<br />
inevitabile, quanto come apertura convinta alle<br />
nuove opportunità.<br />
Il <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> ha deciso di accettare il<br />
cambiamento, di reagire positivamente a questa sfida che<br />
il mercato globale e la congiuntura negativa pongono, innovando<br />
le proprie modalità operative nell’interesse di tutti<br />
gli stakeholder (Azionisti, Soci, Clienti, Territori, Dipendenti<br />
e Comunità locali), nell’ottica di aumentare la propria capacità<br />
di creare valore sostenibile nel medio-lungo termine.<br />
Accettare la sfida significa interrogarsi e verificare tutti gli<br />
aspetti gestionali e strategici dell’azienda; identificare quelli<br />
Pleiadi | editoriale<br />
3
4<br />
editoriale | Pleiadi<br />
editoriale<br />
validi, elencare quelli da modificare, “vedere” quelli totalmente<br />
nuovi da affrontare. Tutto questo ascoltando i clienti<br />
e sfruttando le opportunità fornite dai nuovi sistemi di regole<br />
che le Autorità hanno fissato o che le banche si sono date<br />
con l’autoregolamentazione (dalla maggiore trasparenza ai<br />
protocolli PattiChiari, dalla profilatura degli investitori in<br />
attuazione della Direttiva Mifid, alle regole per le procedure<br />
antiriciclaggio, ecc.).<br />
Un primo cambiamento è stato messo in atto con il rinnovo<br />
da parte del <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> del proprio management,<br />
con la designazione di una rinnovata Direzione Generale,<br />
operativa dal 1° ottobre <strong>2010</strong>. Una buona governance, forte e<br />
autorevole, che guida la Banca e il <strong>Gruppo</strong> con competenza<br />
e professionalità verso nuove opportunità, è essenziale per<br />
reagire alla crisi con una prospettiva sicura.<br />
Seguirà, nella prima parte del 2011, la presentazione del<br />
nuovo Piano Strategico triennale del <strong>Gruppo</strong> Creval, a cui<br />
stiamo lavorando; questo Piano sarà incentrato sulle politiche<br />
di consolidamento del modello operativo del <strong>Gruppo</strong>,<br />
dopo la fase di espansione realizzata negli ultimi anni,<br />
nell’ottica di aumentare i livelli di efficienza, produttività,<br />
redditività e penetrazione nei mercati di riferimento; nei<br />
prossimi tre anni intendiamo aumentare sensibilmente la<br />
nostra capacità di creare valore sostenibile.<br />
Il Piano si fonderà su politiche di ottimizzazione della rete<br />
commerciale e delle strutture centrali, migliorando ulteriormente<br />
l’offerta di servizi in multicanalità. Le filiali manterranno<br />
un ruolo centrale nel processo commerciale, aumentando<br />
i livelli di servizio e l’attitudine ad acquisire nuova<br />
clientela. Saranno potenziate le attività di valutazione del<br />
credito e di gestione dei rischi. I nostri direttori di filiale<br />
– mediante rinnovate metodologie e appropriati strumenti<br />
di supporto – continueranno ad essere i “banchieri del<br />
territorio”, ponendo grande attenzione alla qualità delle<br />
relazioni con i clienti e i territori; queste relazioni sono il<br />
punto di forza del nostro <strong>Gruppo</strong>, sui cui si fonda il modello<br />
industriale del Creval. A questo fine gli investimenti nelle<br />
nuove tecnologie sono già iniziati; è stata completata la realizzazione<br />
della nuova piattaforma architetturale e dei nuovi<br />
applicativi per la gestione dei 540 sportelli del <strong>Gruppo</strong>. Il<br />
progetto denominato ABC (Active Bank Creval) è stato realizzato<br />
dalla nostra società Bankadati in collaborazione con<br />
Microsoft e dallo scorso novembre è in funzione presso la<br />
banca test del gruppo, Banca Cattolica, con pieno successo;<br />
entro la fine del 2011 sarà introdotto presso tutte le banche<br />
del <strong>Gruppo</strong>.<br />
Le iniziative che vareremo con il nuovo Piano Industriale<br />
saranno preordinate a creare valore prioritariamente per<br />
i nostri 110.000 Soci e Azionisti, che costantemente ci rinnovano<br />
la propria fiducia, anche nei momenti più difficili e<br />
delicati, come confermato dal successo ottenuto dal collocamento,<br />
alla fine del 2009, del nostro prestito obbligazionario<br />
convertibile e dall’operazione di esercizio dei warrant <strong>2010</strong>,<br />
completata lo scorso mese di giugno. Con il prestito obbligazionario<br />
convertibile – fissando il tasso al 4,25% – il <strong>Credito</strong><br />
<strong>Valtellinese</strong> ha voluto dare una tangibile risposta a tutti i<br />
Soci, anche in considerazione dell’andamento negativo che<br />
quest’anno ha caratterizzato il nostro titolo in Borsa, al pari<br />
della generalità dei titoli bancari.<br />
È innanzitutto dalla volontà di continuare a ricambiare questa<br />
fiducia, mantenendo fede al ruolo di banca popolare,<br />
che nasce la spinta al cambiamento che il <strong>Gruppo</strong> Creval ha<br />
deciso di intraprendere.<br />
L’accettazione di questa sfida, unitamente ad una probabile<br />
ripresa della congiuntura economica e ad una lenta e progressiva<br />
stabilizzazione dei mercati finanziari, potrà porre<br />
le basi per una ripresa della quotazione del titolo nel medio<br />
termine, in modo che questa torni a riflettere i fondamentali<br />
della Banca, che, come mostrano anche i recenti risultati<br />
della terza trimestrale <strong>2010</strong>, si mantengono adeguati, pur<br />
nell’incerto quadro congiunturale.<br />
Cambiare per mantenere la capacità di creare valore sostenibile<br />
nel tempo. Cambiare grazie ai nostri valori e ai<br />
nostri principi. Cambiare nel solco dei 102 anni di storia che<br />
abbiamo alle spalle. Continueremo a fare il nostro mestiere<br />
– quello di banca commerciale basata su relazioni fiduciarie<br />
di lungo periodo – seppur in modo del tutto nuovo, al passo<br />
con i tempi e con il mercato.<br />
Palazzo Sertoli a Sondrio, sede del <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>
economia Flash<br />
di Umberto Colli<br />
Amministratore Delegato Bancaperta<br />
In questo ultimo numero del <strong>2010</strong> vogliamo<br />
volgere lo sguardo dietro di noi per<br />
poi tracciare alcune valutazioni che ci accompagneranno<br />
nel nuovo anno, il quarto<br />
dallo scoppio della crisi più virulenta<br />
e pervasiva dopo quella del 1929 che, è<br />
bene ricordarlo, ebbe il suo culmine in<br />
America nel 1932 ed un ritorno ai valori<br />
precedenti solo dopo il 1935.<br />
Il 2009 si era congedato con il fallimento<br />
tecnico del colosso delle costruzioni Dubai<br />
World, salvato grazie al provvidenziale<br />
intervento degli altri Emirati del Golfo.<br />
L’inizio dell’anno corrente non era stato<br />
migliore, con il problema della Grecia,<br />
prima emerso come un semplice sforamento<br />
dei parametri di Maastricht, poi<br />
aggravatosi al punto da portare il paese<br />
sull’orlo del default. Per garantirsi l’ingresso<br />
nell’euro, infatti, Atene, avvalendosi<br />
di sofisticati strumenti della moderna<br />
ingegneria finanziaria, era riuscita a<br />
posticipare gli impegni agli anni a venire,<br />
mostrando – al momento dell’ammissione<br />
– valori di bilancio migliori di quanto<br />
in realtà fossero. Una volta giunti a scadenza,<br />
gli strumenti derivati presenti nei<br />
bilanci ellenici, tuttavia, hanno evidenziato<br />
che i conti pubblici del paese non erano<br />
così in salute come ritenuto. La situazione<br />
è ulteriormente degenerata a causa della<br />
concomitante recessione: la crisi finanziaria<br />
ha fatto esplodere il debito pubblico,<br />
alimentando il crollo dell’attività produttiva<br />
e con esso la disoccupazione. Un mix<br />
decisamente negativo che ha generato<br />
la fuga degli investitori dai titoli Greci e<br />
si chiude un <strong>2010</strong><br />
irto di ostacoli;<br />
il 2011 si preannuncia<br />
di “transizione”<br />
degli altri paesi europei meno virtuosi. I<br />
timori dei piccoli risparmiatori sono stati<br />
accentuati dalla speculazione, in primis<br />
alimentata dagli hedge fund, che ha spinto<br />
al ribasso le quotazioni.<br />
Questo è stato, tra l’inverno e la primavera<br />
<strong>2010</strong>, il tema dominante in Europa,<br />
che ha visto come vittime – oltre alla<br />
Grecia – gli altri paesi più fragili (Irlanda,<br />
Spagna, Portogallo e Italia, definiti poi<br />
“paesi periferici”) e, nel ruolo di salvatori,<br />
l’UE e il Fondo Monetario Internazionale.<br />
La svolta a questa crisi, che ha rischiato<br />
di sfaldare l’Unione Europea, è avvenuta<br />
nel fine settimana del 9 maggio, quando,<br />
dopo lunghi e difficili negoziati, ha visto<br />
la luce un piano di interventi e garanzie<br />
che ha scongiurato il default di Atene e<br />
spuntato le armi alla speculazione. Ricordiamo<br />
che numerose sono state le critiche<br />
sollevate al Governo tedesco in questo<br />
frangente per aver rallentato le decisioni<br />
È online la ‘nota Finanziaria’ di creval<br />
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dal sito www.creval.it<br />
nell’area ‘Finanza/Dispositive’<br />
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casella di posta elettronica<br />
una sintesi dei dati macroeconomici<br />
e dei maggiori avvenimenti<br />
finanziari mondiali.<br />
relative al salvataggio, ottenendo comunque<br />
l’impegno di tutti i partner europei a<br />
perseguire politiche volte ad un maggior<br />
rigore di bilancio. Nel primo semestre dell’anno<br />
i mercati finanziari hanno quindi<br />
sofferto di un ritorno prepotente dell’incertezza,<br />
quasi quanto quella vissuta durante<br />
il fallimento della Lehman Brothers<br />
nell’autunno 2008. In questo contesto<br />
gli investitori hanno preferito spostare<br />
la composizione dei portafogli dai titoli<br />
ritenuti eccessivamente rischiosi a quelli<br />
giudicati più sicuri. Questa attività, che<br />
tecnicamente viene chiamata “flight to<br />
quality”, ha compresso i rendimenti dei<br />
titoli statali tedeschi e sospinto al rialzo<br />
quelli dei “paesi periferici”. Il risultato<br />
è stato quello di ampliare a dismisura i<br />
differenziali tra i titoli pubblici del “Vecchio<br />
Continente”, nonostante tutti appartenessero<br />
alla stessa area monetaria. Un<br />
fenomeno di “divergenza” che è risultato<br />
l’esatto opposto rispetto alla “convergenza”<br />
che i rendimenti dei titoli di stato dei<br />
paesi aderenti all’euro sperimentarono<br />
poco prima della sua introduzione (1999).<br />
La ricerca di asset di qualità ha condizionato<br />
anche i Treasury americani, che<br />
hanno registrato una notevole discesa; in<br />
questo caso hanno altresì pesato i timori<br />
di cadere in una deflazione simile a quella<br />
giapponese. Sul mercato valutario l’incertezza<br />
ha penalizzato l’euro, che nei primi<br />
sei mesi dell’anno ha costantemente perso<br />
valore nei confronti del dollaro americano,<br />
passando da 1,45 a 1,20. Analogamente<br />
la richiesta di monete “affidabili”<br />
Pleiadi | economia<br />
5
6<br />
economia | Pleiadi<br />
economia Flash<br />
ha spinto molti investitori all’acquisto di<br />
franchi svizzeri, portando il rapporto con<br />
l’euro da 1,50 a 1,31.<br />
Tra le commodity quella che ha maggiormente<br />
beneficiato di questa incertezza è<br />
stata l’oro, che a giugno raggiungeva il record<br />
storico di 1.225 dollari l’oncia.<br />
All’inizio del <strong>2010</strong> la BCE e, soprattutto,<br />
la FED avevano inviato messaggi rassicuranti,<br />
orientati ad eliminare gradualmente<br />
gli stimoli monetari introdotti nella fase<br />
più acuta della crisi. Quanto verificatosi<br />
però nei primi due trimestri ha stemperato<br />
progressivamente la portata di questi<br />
annunci, per giungere all’estate con dichiarazioni<br />
contrarie, a favore, cioè, del<br />
ripristino delle operazioni di espansione<br />
monetaria dette di “quantitative easing”<br />
da parte della FED.<br />
Il terzo trimestre non è stato meno intenso<br />
dei due precedenti. Il concretizzarsi di<br />
una ripresa, ancorché debole e incerta, ha<br />
spiazzato i più pessimisti allontanando i<br />
timori di una ricaduta in recessione. Gli<br />
investitori hanno accolto le notizie sempre<br />
con cautela, memori del caos che<br />
aveva imperversato tra la fine del 2008 e<br />
la primavera del 2009. Le debolezze del<br />
debito hanno però contagiato, in estate,<br />
anche l’Irlanda che, dovendo soccorrere<br />
il proprio sistema <strong>bancario</strong>, ha dovuto<br />
ulteriormente espandere il suo passivo. Il<br />
ripresentarsi di questa situazione ha impattato<br />
ulteriormente sul debito sovrano<br />
dei paesi europei “periferici”, riportandoli<br />
alle condizioni della precedente primavera,<br />
in termini di differenziali rispetto ai<br />
più sicuri titoli di stato tedeschi. In questo<br />
contesto, nel corso dell’anno, le agenzie<br />
di rating internazionali hanno mutato i<br />
andamento eUro-dollaro <strong>2010</strong><br />
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giudizi sul merito di credito degli Stati in<br />
difficoltà. La Spagna ha visto una drastica<br />
discesa del suo rating da AAA ad Aa1,<br />
l’Irlanda da AA ad AA- con outlook negativo,<br />
il Portogallo da Aa2 ad A1 mentre la<br />
Grecia era già reduce dal declassamento<br />
primaverile (da BBB+ a BB+). Per l’Italia<br />
i giudizi sono rimasti invariati allo storico<br />
Aa2, ottenuto nel 2002. Nessun cambiamento<br />
è intervenuto nel merito di credito<br />
(AAA) di America ed Inghilterra anche<br />
se più volte si è prospettata la possibilità<br />
di una revisione in negativo, a causa del<br />
difficile contesto in cui si muovono le due<br />
economie. Il Giappone, benché abbia<br />
registrato nel primo trimestre dell’anno<br />
un ampio progresso del proprio PIL, non<br />
sembra in grado di uscire dalla deflazione<br />
e dalla stagnazione dell’ultimo quindicennio.<br />
Il suo rating è rimasto costante<br />
ad Aa2, ma le sue prospettive evolutive<br />
incerte.<br />
Le maggiori economie, gravate da un eccesso<br />
di debito e da una ripresa stentata,<br />
hanno quindi puntato sull’export per risollevare<br />
le loro sorti, stimolare il comparto<br />
produttivo e ridurre la disoccupazione.<br />
L’indisponibilità della Cina a rivalutare lo<br />
yuan, manifestata anche attraverso una<br />
dichiarazione pubblica del Presidente Hu<br />
Jintao, ha indotto, nell’autunno, l’annuncio<br />
da parte della Banca del Giappone e<br />
della FED di operazioni volte a favorire la<br />
competitività delle loro esportazioni. Tokyo<br />
è intervenuta vendendo yen sui mercati,<br />
con risultati trascurabili, mentre la<br />
FED ha annunciato un nuovo programma<br />
di espansione monetaria allo scopo<br />
di sostenere la liquidità del dollaro sui<br />
mercati internazionali. Quest’ultima ini-<br />
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ziativa ha determinato una rivalutazione<br />
dell’euro contro dollaro (da 1,27 a 1,40).<br />
L’autunno si sta quindi caratterizzando<br />
per quella che, da più parti, viene indicata<br />
come la “guerra delle monete” e che<br />
vede come attore super-partes il Fondo<br />
Monetario Internazionale, il quale si adopera<br />
instancabile nel cercare di attenuare<br />
i toni. La tensione innescatasi coinvolge<br />
tutti i paesi, dall’America, al Brasile e all’Australia,<br />
passando per il Sud Africa e<br />
la Cina.<br />
In posizione più defilata sembra tenersi il<br />
Presidente della BCE, che monitora l’andamento<br />
dell’euro, ben consapevole delle<br />
limitate possibilità d’intervento e correzione<br />
del mercato dei cambi da parte<br />
delle banche centrali. Infatti, l’intervento<br />
della Banca del Giappone ha sì indebolito<br />
lo yen contro euro, ma non ha impedito<br />
al cambio con il dollaro di portarsi a<br />
nuovi minimi storici. Il Fondo Monetario<br />
Internazionale usa toni concilianti sottolineando,<br />
con il suo Direttore Dominique<br />
Strauss-Kahn, l’importanza della cooperazione<br />
internazionale e rimarcando che<br />
la strada della svalutazione competitiva<br />
non porta alcun vantaggio alla ripresa.<br />
Essa, infatti, espone i paesi al pericolo di<br />
innalzare barriere protezionistiche con il<br />
rischio di rallentare la globalizzazione e<br />
riportare le economie in recessione.<br />
L’autunno si sta chiudendo con indicatori<br />
macroeconomici che suggeriscono un<br />
ultimo trimestre dell’anno nel complesso<br />
meno negativo delle aspettative, spostando<br />
l’incertezza al 2011. I maggiori<br />
istituti di ricerca e previsione ipotizzano<br />
che il PIL crescerà con meno vigore nel<br />
prossimo anno rispetto a quello che si sta<br />
per concludere. Motivazione di questo<br />
andamento è da ricondursi alla fine degli<br />
stimoli fiscali e ai processi di consolidamento<br />
dei debiti pubblici che tutti i<br />
paesi si sono imposti. Ribadiamo che non<br />
si deve attendere una ripresa lineare ma,<br />
come suggerisce il grafico presentato nel<br />
precedente numero di Pleiadi, ad ondate,<br />
con momenti di crescita della produzione<br />
alternati ad altri di crisi.<br />
Gli operatori, infatti, reagiscono ancora<br />
molto nervosamente ad ogni notizia nega-
tiva sul versante dei debiti sovrani. Gli indici<br />
azionari restano altamente volatili ed<br />
i differenziali tra titoli tedeschi e periferici<br />
nel corso del corrente mese di novembre<br />
hanno toccato e superato i massimi storici.<br />
Allo scopo di prevenire futuri squilibri<br />
e disordini che possano mettere in forse la<br />
ripresa dell’economia europea, nel nuovo<br />
anno è prevista la costituzione di tre authority<br />
che vigileranno rispettivamente su<br />
banche, assicurazioni e mercati europei.<br />
Nel complesso il 2011 si prospetta quindi<br />
come un anno di “transizione”, verso una<br />
ripresa più intensa per l’anno successivo.<br />
Il nuovo stimolo monetario americano<br />
– finalizzato ad accelerare la congiuntura<br />
– potrebbe sortire effetti positivi; se tali<br />
ricadute si manifestassero prima del previsto,<br />
come si auspica la FED, il quadro<br />
congiunturale mondiale ne beneficerebbe<br />
in misura sostanziale.<br />
Cambi:<br />
la debolezza del dollaro sostiene l’euro<br />
La debolezza del dollaro, indotta dalle<br />
politiche monetarie della FED, ha sostenuto<br />
i corsi dell’euro negli ultimi mesi,<br />
portando il cambio a ridosso di 1,40.<br />
In questo modo l’export americano ha<br />
ritrovato slancio a danno di quello europeo.<br />
Dal punto di vista dei fondamentali<br />
macroeconomici, l’America chiuderà il<br />
<strong>2010</strong> con un incremento del Pil del 2,7%<br />
e l’Europa dell’1,6%. Nel 2011 la crescita<br />
americana è stimata al 2,4% e quella europea<br />
all’1,4%. L’evidenza di un’America<br />
che si riprende più velocemente dell’Europa<br />
dovrebbe avvantaggiare il biglietto<br />
verde, ma a pesare sull’andamento del<br />
cambio abbiamo tassi d’interesse all’1%<br />
in Eurolandia e allo 0,25% al di là dell’Atlantico.<br />
Questo favorisce il cosiddetto<br />
“carry trade”, che si basa sull’indebitamento<br />
in dollari a tassi bassi e il contestuale<br />
investimento in euro a maggior<br />
rendimento. Per il momento l’apprezzamento<br />
della nostra moneta sembra anche<br />
frutto di questa operatività. Nel più lungo<br />
termine, invece, dovrebbe essere la crescita<br />
economica a guidare le valute, restituendo<br />
forza al dollaro sulla base delle<br />
proiezioni del PIL.<br />
andamento oro <strong>2010</strong><br />
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Borse: due mesi di ripresa<br />
Gli indici azionari sono stati uno specchio<br />
più fedele, rispetto al mercato valutario,<br />
delle indicazioni provenienti dai dati<br />
macroeconomici. Da settembre le borse<br />
americane ed europee hanno registrato<br />
performance crescenti, grazie ad un<br />
ciclo economico che è risultato migliore<br />
delle attese. Il Dow Jones segna +9% e il<br />
Nasdaq +15,7%. L’indice Dax di Francoforte<br />
è risultato il migliore tra le piazze<br />
finanziarie europee (+10,7%) mentre<br />
il FTSE MIB di Milano registra +2,3%.<br />
Per l’indice del nostro paese, tuttavia, tale<br />
importante risultato non è sufficiente a<br />
riportare in positivo il bilancio da inizio<br />
anno (-10,4%). Altre borse rimangono su<br />
livelli inferiori (Madrid -14,2% e Atene<br />
-31,8%). In Europa il settore <strong>bancario</strong><br />
è stato appesantito dal difficile contesto<br />
economico, a causa della crescita delle<br />
sofferenze e degli adeguamenti patrimoniali<br />
necessari ad ottemperare alle nuove<br />
norme di Basilea 3. Per queste ragioni sul<br />
listino italiano sono già comparsi annunci<br />
di corposi aumenti di capitale.<br />
Obbligazioni: la qualità continua<br />
a premiare Treasury e Bund<br />
L’anno della crisi greca e irlandese ha trascinato<br />
al rialzo anche il rendimento dei<br />
titoli statali italiani, nonostante il nostro<br />
paese non abbia recentemente promosso<br />
manovre fiscali espansive. Dopo i massimi<br />
di fine settembre vi è stata un’inversione di<br />
tendenza per i BTP, con il restringimento<br />
dei differenziali con il Bund tedesco, così<br />
come avvenuto per i titoli ellenici e irlandesi.<br />
Negli ultimi giorni si è assistito a un nuovo<br />
cambiamento di tendenza che ha riportato<br />
all’ampliamento degli spread dei “paesi<br />
periferici”, con punte che per il nostro<br />
paese hanno raggiunto i massimi storici.<br />
I segnali di lieve ripresa hanno guidato il<br />
rialzo dei rendimenti dei titoli decennali<br />
tedeschi, che negli ultimi due mesi sono<br />
passati dal 2,1% al 2,5%, con un incremento<br />
percentuale di oltre il 18%. Le<br />
minori incertezze, legate al quadro congiunturale<br />
e alla deflazione che sembra<br />
ora meno probabile di quanto paventato<br />
in estate, hanno sostenuto anche la ripresa<br />
dei rendimenti del Treasury americano,<br />
che è passato dal minimo di 2,3% all’attuale<br />
2,8%, con un incremento di oltre il<br />
19%.<br />
Materie prime: in ripresa<br />
Il ritorno verso l’investimento azionario<br />
negli ultimi mesi ha contagiato anche le<br />
materie prime. Da settembre le quotazioni<br />
del petrolio si sono incrementate di<br />
oltre il 14% superando gli 80 dollari al<br />
barile, livello che aveva resistito alle spinte<br />
rialziste durante il mese di settembre.<br />
L’oro ha continuato la sua corsa al rialzo<br />
inanellando record su record ed ora si<br />
trova prossimo a 1.410 dollari l’oncia. In<br />
questo percorso di crescita è stato seguito<br />
anche dagli altri metalli preziosi, come<br />
l’argento e il platino, che da settembre si<br />
sono apprezzati del 34,5% e del 13,6%<br />
rispettivamente.<br />
Il documento è stato elaborato sulla base<br />
delle informazioni disponibili al 12 novembre <strong>2010</strong><br />
Pleiadi | economia<br />
7
8<br />
economia | Pleiadi<br />
economia specialsocio<br />
Operativa dal 1° ottobre la nuova<br />
direzione generale del credito valtellinese<br />
Dal 1° ottobre <strong>2010</strong> è operativo il nuovo assetto della Direzione Generale del <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>, che risulta<br />
composta da Miro Fiordi, Amministratore Delegato e Direttore Generale, Luciano Camagni, Condirettore<br />
Generale, e dai Vice Direttori Generali Enzo Rocca, Umberto Colli e Mauro Selvetti.<br />
miro Fiordi<br />
Nato a Sondrio nel 1956, al <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> dal 1982, dove ha percorso tutta la propria carriera<br />
direttiva. Dirigente dal 1986, Vice Direttore Generale dal 1999, diventa Direttore Generale nel<br />
maggio 2003. Oltre alle cariche ricoperte nelle società del <strong>Gruppo</strong>, è altresì membro del Comitato<br />
Esecutivo dell’Associazione Bancaria Italiana, Consigliere dell’Istituto Centrale delle Banche Popolari<br />
Italiane e di CartaSi. È giornalista pubblicista.<br />
Miro Fiordi sovrintende alla gestione della Banca e del <strong>Gruppo</strong> e ne cura il coordinamento strategico<br />
e il controllo gestionale; sovrintende e coordina altresì la gestione operativa aziendale e di<br />
<strong>Gruppo</strong>.
lUciano FiliPPo camagni<br />
Nato a Erba (Como) nel 1955, laureato in Economia aziendale, specializzazione aziende di credito<br />
presso l’Università Bocconi di Milano, ha svolto l’attività professionale nel settore <strong>bancario</strong>, maturando<br />
un’ampia esperienza presso importanti banche lombarde. Al <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> dal 1994, nell’ottobre<br />
1998 è stato nominato Direttore Generale del <strong>Credito</strong> Artigiano. Dal <strong>2010</strong> è consigliere del Fondo Inter<strong>bancario</strong><br />
di Tutela dei Depositi e membro del Comitato Direttivo del Consorzio Patti Chiari.<br />
A Luciano Filippo Camagni è affidato in particolare il compito di presiedere alle funzioni di direzione,<br />
coordinamento e controllo nell’area mercato del <strong>Gruppo</strong>, tenendo sotto controllo l’andamento della rete<br />
di vendita e il profilo di rischio di credito.<br />
enzo rocca<br />
Nato a Pisoniano (Roma) nel 1963, laureato in Economia e Commercio presso l’Università La Sapienza<br />
di Roma, è iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti dal 1991 e all’Albo dei Revisori contabili dal<br />
1995. Ha maturato una significativa esperienza, con incarichi di responsabilità, presso primarie banche<br />
italiane. Al <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> dal 1999, è Vice Direttore Generale della Capogruppo dal giugno<br />
2006 e Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari da giugno 2007; è altresì<br />
Amministratore Delegato di Deltas, “Corporate Center” del <strong>Gruppo</strong>. Enzo Rocca segue la redazione<br />
delle situazioni contabili periodiche e di bilancio, le tematiche connesse al sistema di controllo e pianificazione,<br />
nonché alla gestione dei rischi del <strong>Gruppo</strong>.<br />
UmBerto colli<br />
Nato a Morbegno (Sondrio) nel 1964, laureato in Scienze Economiche e Bancarie all’Università degli Studi<br />
di Siena, master in Direzione bancaria del Cefor di Milano, è al <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> dal 1989, dove<br />
ha interamente sviluppato il proprio percorso professionale, maturando una significativa esperienza nelle<br />
aree pianificazione, finanza, crediti e commerciale. Vice Direttore Generale del <strong>Credito</strong> Siciliano da aprile<br />
2005 a settembre 2006, attualmente è Amministratore Delegato di Bancaperta, polo finanziario e assicurativo<br />
del <strong>Gruppo</strong>, oltre che Consigliere in altre società del <strong>Gruppo</strong>. A Umberto Colli è stato in particolare<br />
affidato il compito di presiedere alle funzioni di direzione, coordinamento e controllo nell’area “mercato”<br />
del <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> e di seguire la gestione dell’area finanza a livello aziendale e di <strong>Gruppo</strong>.<br />
maUro selvetti<br />
Nato a Sondrio nel 1960, nel <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> dal 1981, ha sviluppato una significativa<br />
esperienza in ambito commerciale e nella gestione e sviluppo delle risorse umane. È stato Vice Direttore<br />
Generale del <strong>Credito</strong> Siciliano da agosto 2006 a ottobre 2008. Attualmente è Amministratore<br />
Delegato di Bankadati Servizi Informatici, società che gestisce i sistemi informativi, organizzativi e i<br />
processi di supporto del <strong>Gruppo</strong>.<br />
Mauro Selvetti supervisiona in particolare l’andamento generale, le attività e i progetti che fanno capo<br />
alla stessa in qualità di “Macchina Operativa di <strong>Gruppo</strong>” e segue le attività e lo sviluppo del sistema<br />
informativo e organizzativo del <strong>Gruppo</strong>.<br />
Al dott. Giovanni Paolo Monti,<br />
fino al 30 settembre scorso Vice<br />
Direttore Generale Vicario, attualmente<br />
in quiescenza, il Consiglio<br />
di Amministrazione ha manifestato<br />
l’unanime apprezzamento<br />
per il costante e costruttivo apporto<br />
di professionalità, competenza<br />
e fattiva collaborazione nell’esecuzione<br />
degli incarichi svolti nel suo percorso professionale.<br />
Al rag. Franco Sala, che dal 1°<br />
ottobre ha assunto l’incarico di<br />
Direttore Generale del <strong>Credito</strong><br />
Artigiano, il Consiglio ha rivolto<br />
parole di stima e di riconoscenza<br />
per la competenza e<br />
professionalità con cui ha svolto<br />
il mandato in Capogruppo<br />
e ha formulato i migliori auguri<br />
di buon lavoro per il nuovo importante incarico.<br />
Pleiadi | economia<br />
9
10<br />
economia | Pleiadi<br />
economia specialsocio<br />
Risultati al 30 settembre <strong>2010</strong><br />
creval conferma il costante supporto all’economia reale<br />
Al 30 settembre <strong>2010</strong> il <strong>Gruppo</strong> Creval<br />
mostra una positiva evoluzione degli<br />
aggregati patrimoniali, che attestano il<br />
supporto costante all’economia reale del<br />
territorio, con particolare attenzione alle<br />
famiglie e alle PMI, in un quadro di rigoroso<br />
controllo del rischio di credito.<br />
Le condizioni dei mercati e la fragilità<br />
del contesto congiunturale continuano<br />
ad incidere sulla redditività complessiva.<br />
La raccolta diretta si attesta a 21.086<br />
milioni di euro con una crescita del 4,3%<br />
rispetto a <strong>dicembre</strong> 2009.<br />
La raccolta indiretta assomma a 12.735<br />
milioni di euro in aumento dello 0,8%<br />
su <strong>dicembre</strong> dello scorso anno.<br />
La raccolta globale è pari a 33.821<br />
milioni di euro ed evidenzia una crescita<br />
prossima al 3% su 32.853 milioni a fine<br />
2009.<br />
I crediti verso la clientela si attestano<br />
a 21.501 milioni di euro e segnano un<br />
aumento del 5,5% rispetto a fine 2009.<br />
I proventi operativi segnano un<br />
progresso del 2,8% su base annua e<br />
complessivamente raggiungono 617,8<br />
milioni di euro rispetto a 601 milioni a<br />
settembre 2009. Il margine di interesse<br />
si attesta a 355,8 milioni di euro<br />
rispetto a 378,2 milioni rilevati nei primi<br />
nove mesi del 2009 e registra una contrazione<br />
del 5,9%.<br />
19.295 21.086<br />
dati Patrimoniali consolidati - variazione annUale<br />
30.09.2009 30.09.<strong>2010</strong><br />
DATI IN MILIONI DI EURO<br />
+9,3%<br />
-0,7%<br />
12.820 12.735<br />
Il risultato netto di periodo si attesta<br />
quindi a 43,2 milioni di euro in flessione<br />
del 24% rispetto a 56,8 milioni di euro del<br />
corrispondente periodo dello scorso anno.<br />
+5,3%<br />
32.115 33.821<br />
19.555<br />
+10,0%<br />
21.501<br />
raccolta diretta raccolta indiretta raccolta globale crediti verso clientela<br />
-5,9 %<br />
355.790<br />
dati economici consolidati - variazione annUale<br />
+2,8% +5,5%<br />
617.789<br />
-415,724<br />
PATRIMONIO CLIENTI<br />
Al 30.09.<strong>2010</strong> i clienti del <strong>Gruppo</strong> sono<br />
930.504, in crescita del 6,2% rispetto<br />
agli 876.290 di fine 2009.<br />
evolUzione del nUmero<br />
di clienti del grUPPo<br />
876.290<br />
-2,4%<br />
202.065<br />
Margine d’interesse proventi operativi oneri operativi risultato netto<br />
gestione operativa<br />
DATI IN MIGLIAIA DI EURO<br />
modello organizzativo - societario del grUPPo<br />
Banche commerciali<br />
credito valtellinese<br />
credito artigiano<br />
credito siciliano<br />
Banca dell’artigianato<br />
e dell’indUstria<br />
credito Piemontese<br />
cariFano<br />
Banca cattolica<br />
credito del lazio<br />
* non inclusa nel <strong>Gruppo</strong> in quanto società assicurativa<br />
società sPecializzate società strUmentali<br />
mediocreval<br />
BancaPerta<br />
Finanziaria san giacomo<br />
creset s.t.<br />
aPerta sgr<br />
lUssemBUrgo gestioni<br />
gloBal assicUrazioni *<br />
gloBal Broker *<br />
aPerta FidUciaria<br />
deltas<br />
Bankadati<br />
stelline<br />
+6,2%<br />
-24,0%<br />
43.157<br />
utile di periodo<br />
930.504<br />
31.12.2009 30.09.<strong>2010</strong>
29<br />
117 100 14<br />
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14<br />
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15<br />
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9<br />
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29<br />
RETE COMMERCIALE<br />
Nel terzo trimestre il <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>,<br />
con l’apertura dello sportello di Cles, ha incrementato<br />
la propria presenza nella provincia<br />
di Trento; il <strong>Credito</strong> Artigiano ha<br />
inaugurato l’agenzia n. 26 nella capitale e<br />
lo sportello di Trezzo d’Adda in provincia<br />
di Milano. Il <strong>Credito</strong> Piemontese ha aperto<br />
una dipendenza nel comune di Rivarolo<br />
Canavese in provincia di Torino. Infine,<br />
Carifano ha aperto l’agenzia n. 1 in Pesaro<br />
chiudendo contestualmente lo sportello di<br />
tesoreria nel Comune di Saltara (PU).<br />
clienti del grUPPo al 30.09.<strong>2010</strong><br />
riPartiti Per area geograFica di residenza<br />
sUd<br />
e isole<br />
centro<br />
31,8%<br />
16,9%<br />
0,3%<br />
estero<br />
51,0%<br />
8<br />
nord<br />
� ��<br />
��<br />
1<br />
22<br />
6 1<br />
135<br />
���<br />
strUttUra della rete commerciale<br />
al 30 settemBre <strong>2010</strong><br />
37<br />
2<br />
1<br />
nUmero sPortelli<br />
Per Banca<br />
<strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> 126<br />
<strong>Credito</strong> Artigiano 144<br />
<strong>Credito</strong> Siciliano 136<br />
BAI 36<br />
<strong>Credito</strong> Piemontese 29<br />
Carifano 45<br />
Banca Cattolica 9<br />
<strong>Credito</strong> del Lazio 15<br />
<strong>Gruppo</strong> Creval 540<br />
Banca della ciociaria<br />
adotta la nUova denominazione<br />
“credito del lazio”<br />
Il 24 settembre <strong>2010</strong> l’assemblea di Banca della Ciociaria ha approvato la modifica<br />
di denominazione della Banca in <strong>Credito</strong> del Lazio SpA. Con il cambio di<br />
denominazione la Banca ha sostituito altresì il proprio marchio, che ora evidenza<br />
l’appartenenza al <strong>Gruppo</strong> Creval, oltre alle storiche radici originarie.<br />
clienti del grUPPo al 30.09.<strong>2010</strong><br />
riPartiti Per Banca<br />
cariFano<br />
6,9%<br />
credito<br />
Piemontese<br />
4,6%<br />
credito<br />
siciliano<br />
31,8%<br />
Bai<br />
2,3%<br />
Banca cattolica<br />
1,9%<br />
credito del lazio<br />
2,4%<br />
credito<br />
valtellinese<br />
24,4%<br />
credito<br />
artigiano<br />
25,7%<br />
clientela del grUPPo al 30.09.<strong>2010</strong><br />
distinta Per segmento<br />
enti e altri<br />
Privati<br />
87,6%<br />
2,7%<br />
9,7%<br />
imPrese<br />
Pleiadi | economia<br />
11
12<br />
economia | Pleiadi<br />
economia specialsocio<br />
il gruppo credito valtellinese<br />
aderisce al fondo italiano d’investimento per le Pmi<br />
Il <strong>Gruppo</strong> Creval, al pari di altre banche<br />
popolari, si è impegnato a sottoscrivere<br />
una quota del Fondo Italiano d’Investimento<br />
per le PMI – nato dal progetto condiviso<br />
tra Ministero dell’Economia e delle<br />
Finanze, Associazione Bancaria Italiana,<br />
Confindustria, Cassa Depositi e Prestiti<br />
S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A., Unicredit<br />
S.p.A. e Banca Monte dei Paschi di Siena<br />
S.p.A. per sostenere i processi di patrimo-<br />
accordo carifano spa e Fondazione marche<br />
Fondazione Marche è un ente totalmente<br />
privato e senza scopo di lucro, costituito<br />
il 26 gennaio 2009, che opera nel territorio<br />
della regione Marche mettendo a<br />
disposizione, in maniera assolutamente<br />
gratuita, risorse finanziarie (quindici milioni<br />
e mezzo di euro) con l’obbiettivo di<br />
una valorizzazione economica, culturale<br />
ed ambientale del territorio stesso.<br />
Fondazione Marche finanzierà 6 progetti<br />
volti a dare una risposta alla crisi e nuova<br />
linfa vitale all’economia.<br />
Attualmente la Fondazione Marche ha<br />
attivato il Progetto Start Up:<br />
1. “START UP UNIVERSITARIE”: il progetto<br />
ha in dotazione 200.000 euro di con-<br />
lUciano FiliPPo camagni<br />
nominato consigliere del Fitd<br />
L’Assemblea del Fondo Inter<strong>bancario</strong><br />
di Tutela dei<br />
Depositi, riunitasi in data 8<br />
settembre <strong>2010</strong>, ha eletto il<br />
nuovo Consiglio di Amministrazione<br />
nel quale figura il<br />
Condirettore Generale del<br />
<strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> dott.<br />
Luciano Filippo Camagni.<br />
Il FITD, costituito nel 1987 nella forma di consorzio<br />
volontario, è oggi un consorzio obbligatorio di<br />
diritto privato, riconosciuto dalla Banca d’Italia.<br />
Aderiscono al FITD tutte le banche italiane (circa<br />
300), ad eccezione di quelle di credito cooperativo.<br />
Scopo del Fondo è quello di garantire i depositanti<br />
delle Banche consorziate.<br />
nializzazione delle piccole e medie imprese<br />
italiane – per un ammontare di complessivi<br />
20 milioni di euro.<br />
Mediante tale partecipazione il <strong>Gruppo</strong><br />
Creval potrà fornire un sostegno finanziario<br />
allo sviluppo delle PMI, contribuendo a:<br />
• permettere un più facile accesso al credito<br />
e sostenere progetti di sviluppo a mediolunge<br />
termine;<br />
• sostenere il processo di aggregazione tra<br />
tributo a fondo perduto per la diffusione<br />
della cultura imprenditoriale, nonché alimentare<br />
la creazione di nuove imprese.<br />
2. “START UP DI IMPRESE INNOVATIVE”:<br />
per la creazione di nuove imprese innovative,<br />
operanti principalmente nei settori<br />
agroalimentare, biologia, ambiente, energia,<br />
domotica, elettronica, servizi al settore<br />
sanitario, servizi alle imprese, turismo<br />
e intrattenimento, fornendo agli aspiranti<br />
imprenditori un contributo finanziario di<br />
500.000 euro distribuiti con il finanziamento<br />
del 40% del capitale direttamente<br />
o attraverso un prestito sull’onore.<br />
3. “START UP DI IMPRESE INNOVATIVE<br />
REALIZZATE A SEGUITO DI RISTRUTTU-<br />
RAZIONI O RICONVERSIONI DI AZIENDE”:<br />
imprese di piccole e medie dimensioni,<br />
permettendo la nascita di realtà caratterizzate<br />
da una dimensione più significativa, in<br />
grado di rafforzare la propria competitività<br />
nei rispettivi settori e di indirizzarsi sempre<br />
più verso i mercati internazionali.<br />
Per ulteriori approfondimenti si rimanda<br />
al sito del Ministero dell’Economia e delle<br />
Finanze www.mef.gov.it.<br />
il progetto ha una dotazione di 1.000.000<br />
di euro utilizzabili con il finanziamento<br />
del 40% del capitale direttamente o attraverso<br />
un prestito sull’onore. È stato siglato<br />
un accordo tra la Fondazione Marche<br />
e Carifano in base al quale la Fondazione<br />
Marche segnalerà a Carifano i nuovi<br />
progetti di impresa scaturiti dalle start<br />
up e quest’ultima valuterà se contribuire<br />
finanziariamente alla realizzazione dei<br />
medesimi. Condividendo con la Fondazione<br />
Marche questa nuova sfida, Carifano<br />
supporterà concretamente lo sviluppo<br />
di attività economiche nella regione<br />
partecipando alla ripresa dell’economia<br />
all’insegna dell’innovazione e delle nuove<br />
imprenditorialità.<br />
editoriale vita qUotata in aim<br />
il creval ParteciPa al collocamento<br />
Anche il non profit scommette sulla Borsa e lo fa con l’ingresso di<br />
Editoriale Vita in AIM Italia, mercato di Borsa Italiana dedicato<br />
alle piccole e medie imprese italiane che vogliono investire nella<br />
loro crescita. Editoriale Vita da sedici anni si propone come punto<br />
di riferimento sia per il Terzo settore italiano che per le aziende<br />
che investono in responsabilità sociale d’impresa. A supporto della<br />
decisione di quotare le proprie azioni su AIM, la Società ha<br />
dato corso a un’operazione di aumento di capitale. Attraverso<br />
l’adesione a tale operazione il Creval è pertanto entrato a far parte<br />
del capitale sociale di Editoriale Vita. La Società per Statuto<br />
non distribuirà dividendi ma, reinvestendo gli utili in azienda, assicurerà<br />
lo sviluppo della stessa per il tramite dei suoi tre principali<br />
pilastri: un magazine settimanale (Vita non profit), una piattaforma<br />
web internazionale (Vita Europe e Afronline) e una società di consulenza<br />
in Csr (Vita Consulting). L’obiettivo di Editoriale Vita è<br />
quello di lanciare una sfida culturale mantenendo l’indipendenza<br />
editoriale e continuando sulla linea della trasparenza.
due uomini nel percorso di crescita del gruppo<br />
Filippo grieco<br />
Lo scorso 25 ottobre è improvvisamente<br />
e prematuramente<br />
scomparso all’età di<br />
62 anni il dott. Filippo Grieco,<br />
Amministratore Delegato<br />
del <strong>Credito</strong> Siciliano.<br />
Laureato in Scienze Economiche<br />
e Bancarie presso<br />
l’Università Cattolica di Milano,<br />
aveva iniziato la propria<br />
attività nel settore <strong>bancario</strong> nel 1969 presso la Filiale<br />
di Milano della Banca Nazionale dell’Agricoltura,<br />
istituto nel quale ricoprì ruoli di crescente responsabilità,<br />
che lo condussero a raggiungere i prestigiosi incarichi di<br />
Condirettore Centrale e Direttore dell’Area Nord-Ovest.<br />
Nel 1999 entrò a far parte del <strong>Gruppo</strong> <strong>bancario</strong> <strong>Credito</strong><br />
<strong>Valtellinese</strong>, con l’incarico di Vice Direttore Generale<br />
Vicario del <strong>Credito</strong> Artigiano. Ricoprì successivamente<br />
la carica di Direttore Generale della Cassa San Giacomo<br />
e di Mediocreval nonché quella di consigliere di Deltas e<br />
di Finanziaria San Giacomo.<br />
Nel maggio del <strong>2010</strong> era stato nominato Vice Presidente<br />
di Assilea - Associazione Italiana Leasing.<br />
Attualmente ricopriva la carica di Vice Presidente di<br />
Mediocreval e di Amministratore Delegato del <strong>Credito</strong><br />
luciano cortinovis<br />
Il 19 novembre è mancato improvvisamente<br />
il rag. Luciano<br />
Cortinovis, che dal 2007 ricopriva<br />
la carica di Direttore<br />
Generale della Banca della<br />
Ciociaria, oggi <strong>Credito</strong> del<br />
Lazio.<br />
Il rag. Cortinovis, dopo un<br />
brillante percorso professionale<br />
nel <strong>Credito</strong> Bergamasco è<br />
entrato nel nostro gruppo nel 2000 operando nell’area dello<br />
sviluppo commerciale. Ha assunto, al <strong>Credito</strong> Artigiano,<br />
la responsabilità della Zona di Roma e successivamente, a<br />
far data dal 2007, l’incarico di Direttore Generale di Banca<br />
della Ciociaria.<br />
Luciano Cortinovis, uomo rigoroso, professionista dalle<br />
qualità indiscusse, ancorato ai valori del nostro <strong>Gruppo</strong>,<br />
ha contribuito in modo significativo all’affermazione del<br />
<strong>Credito</strong> Artigiano nella capitale. La sua dedizione e lo spi-<br />
Siciliano, carica quest’ultima che aveva subito accettato<br />
con entusiasmo e quindi ricoperto con grande impegno<br />
e dedizione.<br />
Di Filippo Grieco, uomo di grande levatura morale, ricorderemo<br />
sempre, oltre la grande professionalità e le innate<br />
doti di relazione e mediazione, l’apporto di intelligenza e<br />
sensibilità, fondamentale per la crescita del <strong>Gruppo</strong>.<br />
Il dott. Grieco e la dott.ssa Marguerite McMahon della Banca Europea degli Investimenti<br />
durante la firma del contratto di Finanziamento<br />
Luciano Cortinovis inaugura l’aula PC all’ospedale<br />
Bambin Gesù di Roma lo scorso 15 settembre<br />
rito di condivisa partecipazione alla vita aziendale lasciano<br />
a tutti noi un esempio di impegno e serietà.<br />
Luciano Cortinovis inaugura l’aula PC all’ospedale Bambin Gesù di Roma<br />
lo scorso 15 settembre<br />
Pleiadi | economia<br />
13
14<br />
economia | Pleiadi<br />
economia imprese e mercati<br />
Ogni impresa aspira a eccellere nel proprio<br />
settore o mercato. Oggi più che mai la capacità<br />
di distinguersi è utile per superare la<br />
crisi economica, facilitando molti aspetti<br />
della gestione aziendale. Ad esempio, attrarre<br />
più facilmente gli investimenti economici<br />
e il capitale umano, così da realizzare<br />
nuove opportunità di crescita. Oltre che<br />
agevolare lo sviluppo di partnership, ossia<br />
quelle collaborazioni e relazioni di lungo<br />
termine che richiedono un elevato grado<br />
di fiducia reciproca.<br />
Cosa significa, dunque, essere un’impresa<br />
eccellente? Secondo Derek F. Abell, Founding<br />
President della European School of Management<br />
and Technology di Berlino, un’impresa è<br />
eccellente se riesce a coniugare un’immediata<br />
creazione di valore con il raggiungimento<br />
di una crescita e profittabilità nel<br />
lungo periodo per l’azionista. Tutto ciò in<br />
La strategia dell’eccellenza<br />
per competere nel lungo periodo<br />
di Enzo Rocca - Vice Direttore Generale <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong><br />
modo socialmente, eticamente e personalmente<br />
responsabile (cfr. Abell D. F., “Competing<br />
today while preparing for tomorrow”,<br />
MIT – Sloan Management Review, vol.<br />
40, n. 3, Primavera 1999).<br />
In altri termini, occorre che l’impresa crei<br />
valore (attuale e futuro) per gli shareholder e<br />
i clienti e l’efficienza interna dei processi<br />
operativi.<br />
Cosa non facile, considerando le numerose<br />
complessità e i dilemmi che la gestione<br />
imprenditoriale oggi presenta. Ad esempio,<br />
la ricerca di un bilanciamento tra rischio<br />
e rendimento, l’accettazione dell’onerosità<br />
Le imprese eccellenti si distinguono per le loro decisioni strategiche che possono<br />
apparire in controtendenza rispetto alle pressioni esercitate dal mercato.<br />
incrementi nel tempo le proprie performance<br />
economico-finanziarie. Nel contempo<br />
essa deve essere in grado di bilanciare in<br />
modo intelligente i risultati gestionali con<br />
lo sviluppo di alcuni elementi intangibili<br />
(non misurabili da indicatori economici),<br />
ma fondamentali per la propria longevità,<br />
come il consolidamento del rapporto con<br />
gestione strategica in qUatttro Processi<br />
comUnicare<br />
e connettere<br />
u Comunicare ed educare<br />
u Fissare gli obiettivi<br />
u Legare i premi a indicatori<br />
di performance<br />
BUsiness<br />
Planning<br />
u Definire gli obiettivi<br />
u Allineare le iniziative<br />
strategiche<br />
u Fissare i target specifici<br />
di breve termine<br />
Balanced<br />
scorecard<br />
tradUrre<br />
la vision<br />
u Chiarire la vision<br />
u Acquisire consenso<br />
FeedBack e<br />
aPPrendimento<br />
u Articolare una vision condivisa<br />
u Fornire un feedback strategico<br />
u Facilitare la revisione e<br />
l’apprendimento delle<br />
strategie<br />
Rielaborazione propria. Cfr. Kaplan R.S., Norton D.P., “La balanced scorecard come sistema di management strategico”,<br />
Harvard Business Review, n.9, settembre 2007, p.8<br />
di talune scelte socialmente responsabili,<br />
l’effetto dell’etica manageriale sui risultati<br />
aziendali, ecc.. Tutto ciò in un mondo<br />
economico che preferisce risultati nel breve<br />
termine e che preme verso l’assunzione<br />
di rischi crescenti per il raggiungimento di<br />
profitti sempre maggiori.<br />
Pianificare l’eccellenza d’impresa<br />
Quando i mercati sono volatili e gli andamenti<br />
futuri poco prevedibili, le imprese<br />
possono essere maggiormente attratte<br />
dalla produzione di utili immediatamente<br />
distribuibili agli investitori. In questo<br />
caso, esse scelgono di allocare la maggior<br />
parte delle risorse aziendali (economiche<br />
e umane) per realizzare obiettivi di breve<br />
periodo, senza considerare che ciò possa<br />
compromettere la possibilità di creare valore<br />
nel lungo termine.<br />
Le imprese eccellenti si distinguono anche<br />
per le loro decisioni strategiche che, talvolta,<br />
possono apparire in controtendenza<br />
rispetto alle pressioni esercitate dal mercato.<br />
Pur in condizioni di turbolenza economica,<br />
esse decidono di prestare analoga<br />
attenzione sia all’elevata performance economica<br />
di breve periodo, sia ai punti di miglioramento<br />
da realizzare per una crescita<br />
prospettica. Queste imprese gestiscono in
modo ottimale tale trade-off, suddividendo<br />
il business aziendale in più orizzonti temporali.<br />
Per ciascuna fase considerata (solitamente<br />
breve, medio-lungo periodo) esse pianificano<br />
nel dettaglio gli obiettivi da raggiungere<br />
e le attività aziendali da realizzare per produrre<br />
risultati nell’immediato e nel futuro,<br />
tenuto conto del proprio piano strategico.<br />
Quindi, allocano le risorse necessarie così<br />
da garantire il giusto supporto operativo.<br />
Sviluppare il business in modo consapevole<br />
Il raggiungimento dell’eccellenza richiede<br />
scelte consapevoli. Per consentire al management<br />
di prendere coscienza del percorso intrapreso<br />
per lo sviluppo aziendale, secondo<br />
Robert S. Kaplan, professore alla Harvard<br />
Business School di Boston, e David P. Norton,<br />
CEO della Balanced Scorecard Collaborative di<br />
Lincoln, occorre descrivere e definire le finalità<br />
strategiche dell’impresa, gli obiettivi<br />
e le iniziative da porre in campo (Kaplan<br />
R.S., Norton D.P., “La balanced scorecard<br />
come sistema di management strategico”,<br />
Harvard Business Review, n. 9, settembre<br />
2007, pp. 1-13). In questo modo è possibile,<br />
ad esempio, evitare che gli interessi d’investimento<br />
siano proiettati con riferimento a<br />
un periodo temporale molto esteso e che<br />
il management aziendale li possa considerare<br />
ancora sufficientemente lontani per concretizzarli<br />
in attività quotidiane.<br />
I due autori sostengono che per garantire<br />
l’eccellenza d’impresa è fondamentale<br />
“tradurre la vision” nell’operatività aziendale<br />
giornaliera, “comunicare” ai diversi<br />
livelli aziendali le scelte da attuare, nonché<br />
“connettere” le performance con gli incentivi.<br />
Quindi, si devono raccogliere “feedback”<br />
sul raggiungimento dei risultati, affinché<br />
si possa “apprendere” nel continuo, cioè<br />
adattarsi al nuovo contesto in cui opera<br />
l’impresa. Infine, è opportuno stabilire un<br />
“business planning” che integri le performance<br />
economiche con i fattori intangibili per la<br />
crescita aziendale.<br />
Tutti questi elementi devono essere opportunamente<br />
misurati affinché vi sia una<br />
piena partecipazione delle funzioni aziendali<br />
al raggiungimento dell’eccellenza. In<br />
tal senso è possibile stabilire dei criteri di<br />
I<br />
N<br />
N<br />
o<br />
v<br />
a<br />
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E<br />
Cambiamenti in:<br />
u Ambiente esterno<br />
u Ambiente interno<br />
u Tecnologia<br />
u Leadership e valori<br />
u ...<br />
allineamento strategico e oPerativo<br />
allineamento strategico<br />
deFinizione<br />
degli oBiettivi<br />
di BUsiness<br />
riferimento per i risultati attesi e valutare<br />
i progressi mediante uno strumento manageriale,<br />
noto come scheda di punteggio<br />
bilanciato o balanced scorecard e proposto<br />
nel 1992 dagli stessi autori (Kaplan R.S.,<br />
Norton D.P., “The balanced scorecard. Measures<br />
that drive performance”, Harvard Business<br />
Review, n. 1, gennaio-febbraio 1992, pp.<br />
71-79).<br />
e il controllo dell’andamento aziendale,<br />
necessari per guidare le risorse nella creazione<br />
di valore di breve e medio-lungo periodo,<br />
sono peculiarità proprie dello stile<br />
di governance societaria.<br />
Tali competenze oggi devono essere fatte<br />
proprie da tutte le funzioni aziendali, poiché<br />
è la loro combinazione che consente<br />
di raggiungere elevati livelli di crescita e<br />
Solo responsabilizzando coloro che assumono quotidianamente le decisioni<br />
dell’impresa è possibile evitare eccessi.<br />
La realizzazione strategica<br />
con responsabilità<br />
Il valore dell’impresa dipende principalmente<br />
dalla qualità delle funzioni<br />
aziendali preposte alla realizzazione delle<br />
attività. Secondo Derek F. Abell nel<br />
breve periodo la performance e il grado di<br />
soddisfazione dei propri clienti (prodotti<br />
e servizi offerti) e degli shareholder (profitti<br />
e distribuzione degli utili) dipendono<br />
dalle competenze manageriali, oltre che,<br />
ad esempio, dall’abilità a comunicare a<br />
tutti i livelli aziendali le priorità strategiche<br />
allineando le funzioni operative agli<br />
obiettivi. La capacità di trasformazione e<br />
d’innovazione dell’impresa, l’identificazione<br />
di punti di miglioramento per il futuro<br />
sono, invece, influenzate dalla qualità<br />
della leadership. Infine, la comprensione<br />
oggi Per oggi<br />
oggi Per<br />
il medio-lUngo Periodo<br />
ProFilo di<br />
Posizionamento<br />
Strategie funzionali t<br />
Cultura organizzativa t<br />
Obiettivi t<br />
Misurazione e controllo t<br />
Ricompense e incentivi t<br />
allineamento oPerativo<br />
Rielaborazione propria. Cfr. Abell F. Derek., “Leadership in practice: achieving sustainable profits and growth against conflicting pressures” ,<br />
atti del workshop “L’impresa eccellente, oggi”, The European House. Ambrosetti, ottobre <strong>2010</strong>, pp. 14-15<br />
... t<br />
I<br />
N<br />
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E<br />
S<br />
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N<br />
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o<br />
profitti. Tuttavia, per mantenere questi<br />
ultimi nel tempo, occorre sviluppare una<br />
solida cultura aziendale, fondata su sani<br />
valori sociali, etici e personali. Infatti, solo<br />
responsabilizzando coloro che assumono<br />
quotidianamente le decisioni, è possibile<br />
evitare eccessi nell’assunzione di rischi,<br />
nell’anteporre il proprio interesse a quello<br />
dell’impresa, nella mancanza di trasparenza<br />
verso gli stakeholder e il mercato.<br />
Sono gli uomini d’azienda a decidere, con<br />
le proprie scelte quotidiane, il grado di sostenibilità<br />
nel tempo del business e a influenzare<br />
la crescita di lungo periodo. È, dunque,<br />
loro compito predisporre meccanismi<br />
che intercettino segnali di pericolo dell’ambiente<br />
aziendale, poiché solo con solide<br />
basi interne all’impresa è possibile creare<br />
valore ed eccellere con longevità.<br />
Pleiadi | economia<br />
15
16<br />
economia | Pleiadi<br />
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economia<br />
nuovi prodotti<br />
Le nuove carte di pagamento<br />
delle banche gruppo creval<br />
Il territorio italiano è universalmente riconosciuto come uno dei più ricchi, se non il più ricco, di varietà di paesaggi, monumenti,<br />
piccoli luoghi che suscitano emozione a prima vista e che si conservano, spesso, in una immagine che depositiamo nella<br />
nostra memoria. Sono elementi connotativi della nostra bella Italia, delle nostre regioni che oggi ritroviamo proposti sulle carte<br />
delle Banche del <strong>Gruppo</strong> Creval a conferma dello stretto legame che queste hanno con i propri territori di riferimento.<br />
Queste carte esprimono anche altri fattori connotativi del <strong>Gruppo</strong>. L’innovazione tecnologica, ad esempio, piuttosto che la<br />
cultura del gusto estetico. Si tratta infatti di carte realizzate con materiali assolutamente innovativi in grado di esprimere al<br />
massimo livello l’interpretazione data dai project designer.<br />
Per sviluppare questo impegnativo progetto ci si è avvalsi della collaborazione<br />
di Lumen Srl. una delle società leader nel consumer<br />
branding e corporate branding. Pietro Rovatti è socio fondatore, il<br />
quale, affascinato dalla sfida di reinterpretare le Carte Creval, fin<br />
dall’inizio ha voluto impegnarsi in prima persona.<br />
Signor Rovatti, quali particolari stimoli ha trovato in questo progetto?<br />
Le carte di pagamento sono una sfida ardita e, al tempo stesso,<br />
Il team di Lumen – al centro, Pietro Rovatti<br />
molto stimolante. È ardita perché in poco spazio e con molteplici<br />
varianti, in termini di destinazione d’uso e di diversificazione delle singole entità, occorre raccontare sia i valori sia lo stile di<br />
un’azienda; se poi aggiungiamo le complessità tecniche e i limiti di gestione dell’immagine dati dai codici, dagli ologrammi<br />
e dai marchi delle società emittenti si capisce perché un progetto di card design sia una sfida complessa. Risulta però molto<br />
stimolante il sapere che questo piccolo pezzo di plastica sia l’elemento di maggior visibilità della banca in mano ai clienti e<br />
che, soprattutto, ogni qualvolta venga estratta dal portafogli lo si possa fare con orgoglio e senso di appartenenza.<br />
Come si fa, o forse meglio, quali sono i segreti per “concentrare” in un oggetto i valori di un<br />
brand? E in quali aspetti delle carte Creval possiamo riconoscere l’espressione dei valori<br />
del nostro <strong>Gruppo</strong>?<br />
Come si diceva lo spazio è poco e quindi abbiamo lavorato su più livelli, sovrapponendo<br />
l’identità delle banche alle migliori rappresentazioni del territorio.<br />
Il concetto espresso è quello del connubio tra il territorio e la sua banca.<br />
Un’ultima domanda sull’importanza dei materiali scelti. Perché privilegiare<br />
un supporto olografico rispetto al tradizionale?<br />
La lamina olografica sovrastampata in quadricromia con riserva di bianco in<br />
serigrafia, vuole rappresentare l’innovazione del gruppo Creval.<br />
Una carta per la Banca non è solo uno strumento di pagamento sicuro e<br />
tecnologicamente avanzato che ci consente di<br />
fare delle transazioni, è anche un simbolo di un<br />
rapporto che si è instaurato,<br />
4084<br />
N° Carta prepagata<br />
VALIDA A<br />
TUTTO IL<br />
4084<br />
N° Carta prepagata<br />
VALIDA A<br />
TUTTO IL<br />
Creval Card - BANCOMAT - MAESTRO<br />
Image file:<br />
Cards_Creval_07W_crelaz_INTER_B.tif<br />
Riserva_WINDOW_B.tif<br />
Card: BANCOMAT - MAESTRO<br />
Version: CREDITO DEL LAZIO<br />
espressione di una reciproca<br />
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(layer WHITE MASK).<br />
e duratura fiducia. Ed è gratificante che<br />
questo simbolo sia apprezzato non solo<br />
da noi ma anche da altri; anche l’occhio,<br />
d’altronde, vuole la sua parte.<br />
LUMEN è un’agenzia di brand design con sede a Milano e<br />
4 November <strong>2010</strong><br />
Creval Card - BANCOMAT - MAESTRO<br />
Image file:<br />
Cards_Creval_07W_catt_INTER_5.tif<br />
Riserva_WINDOW_B.tif<br />
Card: BANCOMAT - MAESTRO<br />
Version: BANCA CATTOLICA<br />
The green colour is for<br />
showing purposes only.<br />
It indicates the WHITE<br />
area to be printed.<br />
Londra che sviluppa progetti di comunicazione di marca, dalla corporate identity al<br />
packaging design, dalla company communication allo sviluppo di nuovi prodotti, per<br />
clienti nazionali e internazionali, come Sky, Ferrero, Milan, Bauli, Cisco. Lumen possiede<br />
un gruppo creativo di oltre 50 persone, proveniente da 15 paesi diversi.<br />
Lumen è una delle agenzie più premiate di Italia.<br />
31 March <strong>2010</strong><br />
Maestro<br />
Blue<br />
299C<br />
Red<br />
485C<br />
(layer WHITE MASK).<br />
Blue<br />
2758C<br />
Maestro<br />
Blue<br />
299C<br />
The green<br />
showing p<br />
It indicate<br />
area to b<br />
Red<br />
485C<br />
B
Novità per aPerta sicav<br />
Con la nuova Management Company<br />
rischi ancora più monitorati e novità di gamma<br />
Raffaella Cristini, Consigliere di Amministrazione<br />
di Lussemburgo Gestioni SA<br />
Aperta Sicav è la società di investimento collettivo a capitale variabile gestita da Lussemburgo<br />
Gestioni SA, management company lussemburghese del <strong>Gruppo</strong> Creval, che, insieme<br />
a selezionati gestori internazionali, definisce le strategie per la migliore asset allocation dei<br />
comparti offerti alla Clientela italiana privata ed istituzionale. La gamma di Aperta Sicav si<br />
caratterizza principalmente per l’offerta multimanager e multistyle che consente all’investitore<br />
di affidare la gestione dei propri risparmi a partner di elevato standing quali EURIZON<br />
Capital (Lussemburgo), PIONEER Investments (Dublino) ed APERTA SGR (Milano).<br />
Scopriamo con Raffaella Cristini, Consigliere di Amministrazione di Lussemburgo Gestioni<br />
SA, alcune novità che riguardano Aperta Sicav.<br />
Dottoressa Cristini quali sono state le motivazioni che hanno portato Aperta Sicav a<br />
optare per la trasformazione da sicav autogestita a sicav con società di gestione?<br />
Da sempre Aperta Sicav ha attribuito grande importanza ad una attenta gestione del rischio<br />
come parte integrante del processo di costituzione e gestione dei portafogli. L’accresciuta<br />
volatilità dei mercati finanziari ha ulteriormente accentuato l’esigenza, per chi opera nella<br />
gestione del risparmio, di disporre di strutture di controllo dei rischi sempre più articolate ed all’avanguardia, fondamentali per mantenere<br />
un corretto profilo rischio/rendimento dei portafogli, sottostante i prodotti di investimento. In quest’ottica Aperta Sicav ha deciso<br />
di affidarsi ad una società specializzata nella gestione collettiva del risparmio, vigilata dall’Autority Lussemburghese, rafforzando<br />
ulteriormente il presidio sull’attività dei gestori e avvalendosi di strutture che possano consentire lo sviluppo di nuovi supporti per la<br />
Clientela e per i Collocatori. In linea con tali obiettivi, dal 12 aprile <strong>2010</strong> la gestione della Sicav è affidata a Lussemburgo Gestioni SA.<br />
A partire dal 15 novembre il comparto Euro Reserve ha un nuovo gestore: Eurizon Capital. Ci può spiegare le ragioni che hanno<br />
portato a tale scelta?<br />
Gli episodi di crisi finanziaria degli ultimi anni hanno dimostrato che anche i fondi monetari e a breve termine, destinati per la loro<br />
stessa natura a collocarsi nell’area più conservativa tra gli strumenti di investimento, possono non essere coerenti con l‘aspettativa di<br />
chi vi ha investito. Nell’ottica di assicurare ai nostri investitori un prodotto rispondente alle mutate condizioni di mercato, Lussemburgo<br />
Gestioni ha quindi proposto ad Aperta Sicav di variare la politica d’investimento del comparto monetario Euro Reserve passando<br />
da una gestione caratterizzata da investimenti in fondi ad una prevalentemente orientata a strumenti finanziari diretti ed affidata ad<br />
Eurizon Capital, gestore di consolidata esperienza, già Investment Manager di altri due comparti<br />
di Aperta Sicav. Si punterà dunque alla costruzione di un portafoglio, nel rispetto dell’obiettivo di<br />
preservare il capitale in termini reali e conseguire una crescita del patrimonio correlata ai tassi<br />
di rendimento del mercato monetario.<br />
Tengo a sottolineare che tale cambiamento non comporterà maggiori oneri a carico dei clienti<br />
che sono già azionisti del comparto o che lo diventeranno, in quanto non è stata effettuata nessuna<br />
revisione delle commissioni di gestione del comparto che rimangono, pertanto, invariate.<br />
Perché consiglierebbe ai clienti del <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> di sottoscrivere uno dei comparti<br />
di Aperta Sicav?<br />
L’offerta di Aperta Sicav si fonda su criteri di efficienza, trasparenza e accessibilità. Innanzitutto<br />
la gamma, articolata in dieci comparti, con specifico profilo di rischio e orizzonte temporale,<br />
permette a ciascun cliente di selezionare il comparto più adatto alle proprie esigenze ed obiettivi<br />
di investimento, senza dimenticare che è possibile in qualsiasi momento trasferire i propri<br />
investimenti da un comparto ad un altro.<br />
Infine, l’adesione ai comparti della Sicav può avvenire anche attraverso un PAC, ovvero un piano<br />
di accumulo del capitale. L’attivazione di tale modalità di sottoscrizione permette all’investitore<br />
di programmare nel tempo l’investimento, stabilendo, con un metodo semplice e flessibile, un<br />
versamento periodico di somme di denaro anche di importo estremamente contenuto.<br />
Prima dell’adesione leggere il Prospetto d’offerta, disponibile presso la sede legale di APERTA SICAV,<br />
presso i collocatori autorizzati e sul sito internet www.apertasicav.it<br />
Pleiadi | economia<br />
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18<br />
economia | Pleiadi<br />
economia<br />
easY motor<br />
nuovi prodotti<br />
La nuova Polizza auto per i clienti del gruppo creval<br />
Michele Rinaldi<br />
Direttore Generale di Global Assicurazioni<br />
Da novembre è disponibile presso gli sportelli del <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> il nuovo<br />
prodotto Easy Motor, una polizza auto competitiva, nata dalla collaborazione di Global<br />
Assicurazioni con la compagnia assicurativa Genertel e personalizzata in esclusiva<br />
per i clienti del <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>.<br />
Ne parliamo con Michele Rinaldi, Direttore Generale di Global Assicurazioni.<br />
Dott. Rinaldi, ci può descrivere le principali caratteristiche e i vantaggi del nuovo prodotto?<br />
L’offerta in banca della polizza Auto è di per sé una grande novità. Si tratta di una polizza<br />
di “domanda” in quanto la garanzia RC Auto è obbligatoria per legge. Inoltre la polizza Auto<br />
rappresenta una delle principali voci di spesa delle famiglie e un aiuto imprescindibile in caso<br />
di sinistro. Pertanto il nostro compito, in un settore così delicato e di responsabilità, è stato<br />
di coniugare nel modo più efficiente diversi fattori, tutti fondamentali, quali l’affidabilità della<br />
compagnia (Genertel appartiene al 100% al <strong>Gruppo</strong> Generali), la semplicità dell’offerta, la<br />
rapidità della gestione dei sinistri ed infine la tariffa che è fra le più competitive in Italia.<br />
Come si accede al preventivo e alla polizza?<br />
Tutti i clienti del <strong>Gruppo</strong> potranno ricevere un preventivo in pochi minuti recandosi presso uno sportello e consegnando all’operatore<br />
una copia del proprio libretto di circolazione e del proprio attestato di rischio.<br />
Tutto qui?<br />
È praticamente tutto. Se il preventivo viene confermato con il bonifico, eseguibile direttamente presso lo sportello, il cliente è in grado<br />
di ottenere in tempo reale i documenti per poter circolare. E’ bene sottolineare che è opportuno recarsi presso gli sportelli bancari in<br />
prossimità della scadenza della polizza. Infine, anche le operazioni successive all’acquisto, come ad esempio le variazioni per cambio<br />
veicolo e la pratica di rinnovo, sono semplici ed immediate.<br />
Quali garanzie offre la polizza Easy Motor?<br />
Easy Motor è un prodotto completo e personalizzato per il <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>, pertanto non confrontabile con altri prodotti<br />
Auto. Naturalmente la garanzia RCA (quella obbligatoria per legge, s’intende) è acquistabile singolarmente, anche se spesso è opportuno<br />
affiancarla con altre garanzie che vanno dall’Incendio e Furto, alla<br />
Kasko, agli Infortuni conducente, alla Protezione Imprevisti, alle garanzie<br />
di Assistenza stradale e di Difesa Legale, tutte prestazioni estremamente<br />
utili per la serenità della famiglia o dell’azienda.<br />
E in caso di sinistro?<br />
Per il cliente è disponibile un numero verde dedicato, tramite il quale la<br />
Compagnia prende in carico il sinistro prontamente e nel giro di 24 ore<br />
incarica il perito avvisando il cliente anche tramite sms. Nel caso di utilizzo<br />
di una delle numerose autofficine convenzionate con Genertel, sono incluse,<br />
oltre alle riparazioni, senza anticipi di alcun genere da parte del cliente,<br />
il recupero e la riconsegna del veicolo con certificazione di garanzia sui<br />
lavori eseguiti e lavaggio dell’auto inclusi.<br />
Si può dire che il <strong>Gruppo</strong> Creval è all’avanguardia nel settore bancassicurativo<br />
anche grazie a questo nuovo prodotto?<br />
Non c’è dubbio. Siamo pionieri anche in questo settore e riteniamo che<br />
la polizza Auto possa contribuire a rafforzare il legame commerciale con<br />
la clientela. Mentre i più qualificati organismi associativi di settore e la<br />
stampa più quotata presentano la polizza Auto come la nuova frontiera<br />
della bancassicurazione, noi siamo già “in linea”, come si suol dire in gergo<br />
tecnico, con un prodotto semplice, completo e competitivo, realizzato in<br />
collaborazione con il primo gruppo assicurativo nazionale.<br />
sito www.globalassicurazioni.it
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il mutuo con<br />
il tetto massimo<br />
so, benefi ciare degli attuali vantagg 19<br />
Da qualche mese è disponibile, presso tutte le filiali del <strong>Gruppo</strong> <strong>bancario</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>,<br />
Creval Mutuo Protetto, il nuovo finanziamento ipotecario destinato all’acquisto o alla ristrutturazione<br />
della casa, caratterizzato da un limite massimo al tasso applicato. Scopriamo con<br />
Roberto Grazioli, Direttore Mercato del gruppo Creval, le peculiarità di questo prodotto.<br />
Dott. Grazioli, ci spiega la struttura del nuovo mutuo?<br />
Creval Mutuo Protetto è un mutuo ipotecario a tasso variabile, indicizzato all’Euribor 3<br />
mesi o al tasso BCE a scelta del cliente, contraddistinto dalla presenza di un tasso massimo<br />
predeterminato, valido per tutta la durata del finanziamento.<br />
Qual è il valore del tasso massimo?<br />
Nell’attuale offerta il 6% è la soglia che non può essere oltrepassata per tutta la durata<br />
Roberto Grazioli, Direttore Mercato Creval del finanziamento. Per intenderci, se utilizziamo il parametro BCE, oggi pari a 1%, e ci<br />
aggiungiamo uno spread di 2 punti, otteniamo un tasso del 3%. In caso di rialzi del tasso<br />
BCE, tale valore aumenterà fino a raggiungere al massimo il 6%. Se per esempio il tasso BCE dovesse salire, nel corso della durata<br />
contrattuale, al 5%, la rata di rimborso verrà comunque calcolata al tasso del 6%.<br />
Quali sono i principali vantaggi di Creval Mutuo Protetto?<br />
Creval Mutuo Protetto combina i vantaggi di un mutuo a tasso variabile, particolarmente conveniente in questa fase di mercato, alla<br />
sicurezza di non vedersi aumentata la rata oltre un tetto massimo. In altri termini il cliente mantiene il proprio debito in linea con<br />
l’andamento dei tassi di mercato, tutelandosi allo stesso tempo in caso di improvvisi o sensibili rialzi degli stessi.<br />
Con quali scadenze è offerto il nuovo mutuo?<br />
Creval Mutuo Protetto può avere tre durate “fisse”: 10, 15 o 20 anni,<br />
a ognuna delle quali è associato uno spread predeterminato. Ricordo<br />
che può essere utilizzato anche per le operazioni di portabilità di<br />
finanziamenti ipotecari sottoscritti presso altre banche.<br />
Qual è la principale ragione dell’introduzione di un prodotto come<br />
Creval Mutuo Protetto?<br />
Il <strong>Gruppo</strong> Creval, sempre vicino ai bisogni dei propri clienti, ha voluto<br />
introdurre questo nuovo finanziamento per permettere alle<br />
famiglie, che si trovano a fronteggiare un acquisto così importante<br />
come quello della casa, di sfruttare l’attuale basso livello del tasso<br />
variabile rispetto al tasso fisso. Questo pur mantenendo la sicurezza<br />
che il guadagno attuale non si trasformi in una rata che cresce<br />
senza limiti in futuro.<br />
Creval Mutuo Protetto si aggiunge alle altre formule lanciate dal<br />
<strong>Gruppo</strong> negli scorsi anni e, così come per Mutuo Flessibile e Mutuo<br />
Libero, offre al cliente l’opportunità di personalizzare il proprio piano<br />
d’ammortamento con una struttura variabile nel tempo in base<br />
alle mutate esigenze o alla variazione del contesto di riferimento.<br />
DURATA IN ANNI 10 15 20<br />
SPREAD FISSO 1,95 punti 2,05 punti 2,15 punti<br />
Con il mutuo a tasso variabile Crev<br />
un tetto massimo al tasso d’intere<br />
caso di una forte crescita dei tassi<br />
tranquillità di non superare mai la ra<br />
Pleiadi | economia
20<br />
FocUs | Pleiadi<br />
FocUs il personaggio del mese<br />
giovanni rana<br />
e il suo impero di pasta<br />
Abbiamo incontrato a San Giovanni Lupatoto (VR) l’imprenditore a capo di una “multinazionale tascabile”,<br />
secondo una definizione del figlio Gian Luca, AD della società.<br />
Signor Rana, l’azienda che oggi tutti conosciamo<br />
nasce come panificio di famiglia…<br />
All’inizio eravamo tre fratelli a dividerci<br />
il lavoro e le entrate di un panificio.<br />
Troppi. Così un fratello rimase al panificio,<br />
il secondo avviò una pasticceria<br />
e io – il più giovane – seguii l’istinto e,<br />
con tanta voglia di<br />
fare e di imparare e<br />
i pochi mezzi messi<br />
a disposizione da<br />
mia madre, cominciai a<br />
produrre a mano i primi<br />
tortellini freschi. E<br />
ad andare dai salumieri<br />
e nelle trattorie dei dintorni<br />
a proporli, soprattutto nei giorni<br />
di fine settimana. Un avvio artigianale,<br />
com’è accaduto a tanti imprenditori del<br />
Veneto.<br />
Come arriva l’intuizione di proporsi come<br />
primo garante dei propri prodotti?<br />
“Con tanta voglia di fare e i pochi mezzi messi a disposizione da mia madre,<br />
cominciai a produrre a mano i primi tortellini freschi”<br />
A un certo punto, sembrava che tutti gli<br />
italiani volessero mangiare i tortellini, e<br />
tutti i giorni. Così, su un mercato difficile<br />
e di nicchia come il nostro, cominciarono<br />
ad affacciarsi i grandi gruppi industriali<br />
e multinazionali come Barilla, Buitoni,<br />
Nestlè, Star. Fu un grosso errore, da<br />
parte loro. Rispetto all’anonimato del<br />
prodotto industriale, sembrò interessante<br />
legare il prodotto al suo produttore,<br />
testimone di quel che propone. Da qui<br />
le mie prime apparizioni. All’inizio, tuttavia,<br />
molti pensavano<br />
fossi un attore. E proprio<br />
in quel momento<br />
arrivò la seconda<br />
intuizione: propormi a<br />
fianco di personaggi storici,<br />
come Stalin, o grandi<br />
attori del passato, come<br />
Marylin Monroe.<br />
Quali sono i valori su cui si fonda questa<br />
straordinaria “multinazionale tascabile”,<br />
secondo una definizione di suo figlio Gian<br />
Luca, amministratore delegato della società?<br />
Etica, prima di tutto, in tutti i passaggi
aziendali; innovazione (e ricerca) di prodotto<br />
e di sistemi di produzione; solido<br />
rapporto fiduciario con tutti i collaboratori<br />
e loro coinvolgimento attivo. Ma<br />
aggiungerei anche la capacità di creare<br />
armonia tra le due generazioni che guidano<br />
l’azienda attraverso un rapporto di<br />
fiducia reciproca. Cito ad esempio il caso<br />
delle filiali dirette in Europa, un progetto<br />
portato avanti da mio figlio, che all’inizio<br />
aveva incontrato una certa diffidenza da<br />
parte mia. Il tempo gli ha dato ragione,<br />
e oggi sono molto orgoglioso di questa<br />
iniziativa.<br />
E per il futuro? Ci può dare qualche anticipazione<br />
sui progetti in cantiere?<br />
Il futuro è oggi. Pensiamo al nuovo stabilimento,<br />
ai nuovi prodotti e alle nuove<br />
tecnologie. Al nuovo centro Ricerca e<br />
Sviluppo. Si tratta di investimenti forti,<br />
impegnativi, mirati a una crescita continua.<br />
Come quelli fatti in Belgio per il filone<br />
‘primi piatti’, lasagne e cannelloni.<br />
Stiamo cercando dei siti produttivi per<br />
portare i nostri prodotti oltreoceano<br />
andando a produrre direttamente negli<br />
Stati Uniti.<br />
Ci parla dell’ultima novità Rana, i tortelli<br />
freschi con cioccolato?<br />
Il Tortello Fresco con Cioccolato è nato<br />
per continuare a sorprendere il nostro<br />
consumatore e lo abbiamo fatto unendo<br />
la pasta con il cioccolato creando il primo<br />
dessert Rana. Ma questo tortello è<br />
Anna Cracco, Direttore Generale BAI con Giovanni Rana<br />
molto speciale perché buono due volte:<br />
uno per il gusto originale e due perché<br />
abbiamo potuto fare del bene. Infatti il<br />
ricavato delle vendite è stato devoluto<br />
alla Fondazione per la ricerca della Fibrosi<br />
Cistica e ad ANDOS (Associazione<br />
Nazionale Donne Operate al seno).<br />
Sito web www.giovannirana.it<br />
“Rispetto all’anonimato del prodotto industriale, sembrò interessante<br />
legare il prodotto al suo produttore”<br />
Pleiadi | FocUs<br />
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22<br />
FocUs | Pleiadi<br />
FocUs l’azienda del mese<br />
radio italia<br />
tutta l’emozione della musica italiana<br />
Gianluigi Tavazzani, Direttore Commerciale <strong>Credito</strong> Artigiano, Maurizio Buggio, Direttore filiale Agrate Brianza,<br />
Mario Volanti, Presidente di Radio Italia e Franco Sala, Direttore Generale <strong>Credito</strong> Artigiano<br />
Abbiamo incontrato Mario Volanti, patron di Radio Italia e cliente del <strong>Credito</strong> Artigiano, che ci ha raccontato<br />
il successo di un’emittente radiofonica dedicata esclusivamente alla musica italiana.<br />
Sig. Volanti, lei è prima di tutto compositore<br />
e musicista… come nasce l’idea<br />
di creare una radio che trasmette solo<br />
musica italiana?<br />
Erano gli anni Ottanta e imperava<br />
l’esterofilia anche in ambito musicale.<br />
Ho avuto l’idea di creare una radio che<br />
trasmettesse solo musica italiana e così<br />
sono partito, da una cucina in via San<br />
Gregorio a Milano. Le trasmissioni sono<br />
iniziate il 26 febbraio 1982, il primo artista<br />
trasmesso è stato Pino Daniele. L’idea<br />
di una radio di sola musica italiana è piaciuta<br />
e nel giro di pochi anni ci siamo ingranditi:<br />
nell‘87 è arrivata la copertura<br />
nazionale, nel ’90 eravamo l’emittente<br />
commerciale più ascoltata d’Italia (fonte<br />
Audiradio), nel ‘96 la nostra copertura<br />
ha toccato l’Europa e poi anche il Nord<br />
e Sud America… Oggi Radio Italia è in<br />
tutto il mondo un sicuro punto di riferimento<br />
per conoscere ed apprezzare la<br />
produzione musicale italiana.<br />
Dopo la radio, la tv…<br />
Video Italia è nata il 10 ottobre 1998,<br />
prima televisione satellitare a proporre<br />
solo musica italiana con un format simile<br />
a quello di Radio Italia. Siamo partiti<br />
Mario Volanti con Vasco Rossi<br />
con una massiccia rotazione di video, poi<br />
abbiamo aggiunto i programmi condotti<br />
da nostri speaker. Oggi siamo visibili su<br />
SKY, canale 712 con un palinsesto composto<br />
da programmi come “RadioItalia-<br />
Live”, dedicato ai concerti dal vivo degli<br />
artisti italiani nel nostro Auditorium e<br />
spazi come “Le interviste di Paola Gallo”<br />
dedicato alle interviste con gli artisti,<br />
“La Classifica Italiana” che curo personalmente,<br />
“Speciale Spettacoli”, dedicato<br />
alla promozione di tour, eventi e<br />
spettacoli teatrali italiani con molti ospiti.<br />
A questi appuntamenti fissi, si somma<br />
la messa in onda dei grandi eventi live<br />
autoprodotti dal nostro <strong>Gruppo</strong>.<br />
Qual è il suo programma radiofonico<br />
preferito?<br />
Sono nato con ‘Hit Parade’ di Lelio Luttazzi<br />
e con ‘Bandiera Gialla’, però aspettavo<br />
con ansia il mitico programma radiofonico<br />
al contrario ‘Il gambero’.
Che cosa ne pensa dei talent-show che<br />
riscuotono oggi grande successo soprattutto<br />
fra il pubblico più giovane?<br />
Penso che siano soprattutto un’ottima<br />
palestra per chi li frequenta. Un giovane<br />
cantante ha l’opportunità di imparare<br />
tante cose e quindi di crescere<br />
artisticamente.<br />
In questi giorni sta partendo la “macchina<br />
organizzativa” del Festival di Sanremo.<br />
Quale significato può avere una manifestazione<br />
di questo tipo 61 anni dopo<br />
la sua prima edizione?<br />
Il Festival di Sanremo resta comunque<br />
il centro della musica italiana, infatti<br />
dopo 61 anni c’è ancora, ed è l’unica<br />
manifestazione di questo tipo sopravvissuta.<br />
Purtroppo negli ultimi decenni,<br />
l’attenzione si è spostata più sulla parte<br />
spettacolare–televisiva e la musica è di<br />
fatto passata in secondo piano. Ciò nonostante,<br />
dal Festival di Sanremo negli<br />
ultimi trent’anni sono usciti gran parte<br />
dei più grandi artisti italiani e sicuramente<br />
quelli che si sono affermati anche<br />
all’estero, vedi Pausini, Ramazzotti,<br />
Bocelli…<br />
Radio Italia è impegnata anche in campagne<br />
sociali a favore dei bambini. Ci<br />
parli del progetto ‘Alice for Children’<br />
‘Alice for Children’ è un progetto che<br />
abbiamo abbracciato lo scorso anno e<br />
che ci sta molto a cuore. È un programma<br />
di aiuto dedicato alle famiglie che<br />
vivono negli slum di Nairobi in Kenia<br />
e creato da Twins International, organizzazione<br />
senza scopo di lucro che<br />
opera nella cooperazione internazionale<br />
allo sviluppo. Abbiamo deciso di<br />
sostenere e supportare ‘Alice for Children’,<br />
oltre che attraverso la comunicazione<br />
in radio, anche adottando a<br />
distanza 10 bambini, promuovendo il<br />
programma di adozione e destinando<br />
il ricavato di alcune iniziative a questa<br />
organizzazione. Con grande soddisfazione<br />
da parte nostra, il messaggio è<br />
stato recepito da molti nostri ascoltatori<br />
che ci hanno seguito in questo progetto<br />
di sostegno.<br />
Alessandro Volanti, primogenito del Presidente ed Editore Mario Volanti, entra nel <strong>Gruppo</strong> Radio Italia<br />
con la carica di Responsabile Marketing nel novembre 2009.<br />
RadioItaliaLive condotta da Paola Gallo con Fiorella Mannoia<br />
Speciale Spettacoli: Fiorella Felisatti con ospite Biagio Izzo<br />
Pleiadi | FocUs<br />
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cUltUra | Pleiadi<br />
cUltUra le mostre: anteprima<br />
Un momento dell’inaugurazione,<br />
foto ©Fabrizio Stipari<br />
Progetto didattico<br />
per l’esposizione<br />
echi di mari lontani,<br />
FiaBe dall’oceania<br />
Galleria <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>,<br />
Milano<br />
Grande successo di pubblico per la<br />
mostra “Echi di mari lontani, fiabe<br />
dall’Oceania”. Dal 14 ottobre al 15<br />
novembre, la Galleria <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong><br />
<strong>Valtellinese</strong> di Milano ha accolto<br />
centinaia di bambini, accompagnati<br />
dalle famiglie, e numerose<br />
scuole in occasione dell’ormai famosa<br />
“Mostra Internazionale d’Illustrazione<br />
per l’Infanzia”, giunta<br />
per la prima volta a Milano, dopo<br />
tappe importanti come quelle del<br />
Beaubourg e del Reyna Sofia.<br />
I bambini hanno avuto l’occasione<br />
di imparare, grazie ai laboratori organizzati<br />
dalla Fondazione <strong>Gruppo</strong><br />
<strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> in collaborazione<br />
con Civita, come si realizza<br />
un’illustrazione per un libro di fiabe,<br />
come si crea un’immagine con<br />
la tecnica della xilografia, come si<br />
lavora con gli acquerelli e come si<br />
racconta una fiaba.<br />
Yvan salomone.<br />
dove finisce la città<br />
Galleria <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>, Milano<br />
Inaugurazione 12 gennaio 2011<br />
13 gennaio – 27 marzo 2011<br />
Galleria <strong>Credito</strong> Siciliano, Acireale<br />
Inaugurazione 21 aprile 2011<br />
22 aprile – 26 giugno 2011<br />
Dal mese di gennaio 2011 la Galleria <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> di Milano, e da aprile<br />
2011 la Galleria <strong>Credito</strong> Siciliano di Acireale, ospiteranno la mostra “Yvan Salomone.<br />
Dove finisce la città”, una personale dedicata all’illustre artista francese, organizzata<br />
in collaborazione con la Galleria Xippas di Parigi. Salomone, che nasce e opera a<br />
Saint-Malo, ha il grande merito di aver attualizzato una tecnica ormai desueta come<br />
l’acquerello, focalizzandosi sul tentativo di trasformare luoghi ordinari in paesaggi<br />
singolari, orientando la sua ricerca sull’idea di transito; così le zone portuali progressivamente<br />
integrate con quelle industriali sono diventate le basi di questa esplorazione.<br />
In occasione della mostra sarà edito un catalogo a cura della Fondazione<br />
<strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> con testi critici di Valerio Dehò e Thierry Davila.<br />
Yvan Salomone<br />
palazzowerk,<br />
1999<br />
Acquerello<br />
su carta<br />
95 x 138 cm<br />
Courtesy<br />
Gallerie Xippas<br />
Yvan Salomone<br />
performante,<br />
2008<br />
Acquerello<br />
su carta<br />
95 x 138 cm<br />
Courtesy<br />
Gallerie Xippas
in viaggio<br />
strade ferrate, itinerari,<br />
persone per unire le alpi<br />
Galleria <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>, Sondrio<br />
Casa Quadrio Curzio, Tirano<br />
Inaugurazione 10 febbraio 2011<br />
11 febbraio – 30 aprile 2011<br />
Una mostra fotografica dedicata agli attraversamenti<br />
ferroviari delle Alpi Retiche dell’Oberland<br />
bernese visti con l’occhio di tre<br />
grandi fotografi: la svizzera Stefania Beretta,<br />
l’austriaca Margherita Spiluttini e l’italiano<br />
Francesco Cito. L’esposizione, che appartiene<br />
al ciclo ˝il paesaggio costruito˝ inaugurato<br />
con la mostra ˝900+. Václav Šedý. Fotografie<br />
di architettura al centro delle Alpi.<br />
1900-<strong>2010</strong>˝, si articolerà su tre diversi livelli:<br />
il reportage, le grandi infrastrutture e il paesaggio.<br />
In occasione della mostra sarà edito<br />
un catalogo, concepito come diario di viaggio,<br />
a cura della Fondazione <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong><br />
<strong>Valtellinese</strong> con testi critici di Roberto Mutti<br />
e interviste ai fotografi, con il patrocinio di<br />
RhB e Comune di Tirano.<br />
©Francesco Cito <strong>2010</strong><br />
Silvano Signoretto<br />
“Alzaia” Vetro soffiato a immersione 27 x 40 cm<br />
dietro il vetro<br />
artisti e designer nei vetri<br />
di silvano signoretto<br />
Off-Site Exhibition<br />
Chiostro di Palazzo delle Stelline, Milano<br />
Corso Magenta, 59<br />
Inaugurazione 2 <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />
3 <strong>dicembre</strong> - 12 <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />
“Dietro il vetro” è la seconda di un ciclo di mostre dedicate<br />
al rapporto tra arte e design, aperto nel gennaio scorso con la<br />
mostra “3 2 ” di Gaia Clerici. In questa occasione il chiostro del<br />
Palazzo delle Stelline ospiterà la produzione di vetri artistici<br />
realizzati dal mastro vetraio muranese Silvano Signoretto su disegno<br />
dei principali artisti e designer del secondo ‘900 e dello<br />
scorso decennio, tra cui Kounellis, Ontani, Tilson, Mendini,<br />
Salvo e giovani designer emergenti.<br />
Silvano Signoretto - Custercast<br />
Pleiadi | cUltUra<br />
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cUltUra | Pleiadi<br />
cUltUra eventi<br />
Volume strenna<br />
raFFaello e l’immagine della natUra<br />
La raffigurazione del mondo naturale nelle decorazioni delle Logge vaticane<br />
Le Logge vaticane – al centro del triplice porticato ideato da Bramante per connettere<br />
gli appartamenti papali al resto del complesso edificato – sono considerate fra i lasciti più<br />
significativi di Raffaello, nonché il raggiungimento supremo prodotto dall’arte moderna<br />
nel Rinascimento. Ammirate nel corso dei secoli e considerate, da generazioni di artisti,<br />
modello al quale ispirarsi, le Logge raccontano le storie della Bibbia, attraverso cinquantadue<br />
scene incastonate in una decorazione a stucco e ad affresco con un tripudio di fiori,<br />
di frutta, di uccelli e animali tra i più vari. Il volume, realizzato dal <strong>Gruppo</strong> e inserito<br />
nella collana artistica della Fondazione <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> per la cura di Giulia<br />
Caneva e Giuseppe Carpaneto, propone una nuova lettura del capolavoro ideato da<br />
Raffaello, conducendo il lettore proprio dentro la flora e la fauna delle Logge: attraverso il riconoscimento e lo studio di ciascuna delle<br />
creature viventi che popolano gli affreschi e del significato simbolico spesso loro sotteso, si intende svelare questo eccezionale repertorio<br />
della natura, e insieme mostrare l’originale e complessa articolazione del linguaggio pittorico che in parte si collega allo stile fantastico<br />
delle grottesche romane e in parte lo rielabora nel nuovo spirito del Rinascimento. La pubblicazione dell’opera coincide con l’anno<br />
mondiale della biodiversità e va quindi nella direzione di promuovere la sensibilità dell’uomo moderno per il mondo della natura.<br />
devota materia<br />
Intorno al restauro di due sculture<br />
Fino al 15 novembre, le sale del MVSA di<br />
Sondrio hanno ospitato due sculture lignee,<br />
sottoposte a restauro: la Madonna<br />
del gruppo della Pentecoste proveniente<br />
dalla Cappella del Sacro Monte alla Sassella<br />
e il Nicodemo del Compianto della<br />
Cappella della Pietà nella Parrocchiale di<br />
Caspano di Civo. In mostra la scultura della<br />
Madonna, la prima a essere restaurata con<br />
un intervento esemplare reso possibile con<br />
il contributo del <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>; nel<br />
sotterraneo del palazzo è stato possibile<br />
vedere le altre undici statue, recuperate<br />
fortunosamente nel novembre 2002 a causa<br />
dell’allagamento della cappella che le<br />
ospitava lungo l’itinerario che da Sondrio<br />
porta alla Sassella, e collocate al Museo<br />
in uno spazio appositamente predisposto<br />
per consentirne una lenta asciugatura, e<br />
la scultura del Nicodemo appena restituita<br />
all’originaria definizione, in attesa del<br />
completamento del progetto sulle altre<br />
sette statue che compongono la scena. Allestimento<br />
a cura della Fondazione <strong>Gruppo</strong><br />
<strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>.<br />
Scenografia d’eccezione della mostra “Tra Manzoni e Morlotti. Testori a Lecco”<br />
è Villa Manzoni, dove Alessandro Manzoni trascorse l’infanzia, l’adolescenza<br />
e la prima giovinezza, godendo, dalle sue stanze, lo splendido paesaggio che<br />
spaziava dal lago alle creste del monte Resegone, alla base dell’ispirazione de<br />
“I Promessi Sposi”. Qui si snodano quattro diversi percorsi, che hanno quale fil<br />
rouge le parole di Testori e permettono di ricostruire il legame indissolubile tra<br />
questi due luminosi capitoli della vita lecchese: lo scrittore Alessandro Manzoni<br />
e l’artista Ennio Morlotti. Il cuore della mostra sono le Scuderie della Villa,<br />
con una galleria di ritratti in cui rivivono i personaggi de “I Promessi Sposi”. Si<br />
tratta di alcuni capolavori del ’600/’700 lombardo, conservati in importanti<br />
musei italiani e prestigiose collezioni private, nei quali Giovanni Testori individuava<br />
il cuore dell’ispirazione manzoniana: possiamo così ritrovare il volto<br />
della “Monaca di Monza” e di “Lucia” nei dipinti di Giacomo Ceruti, quello di<br />
“Giampaolo Osio” in un ritratto di Tanzio da Varallo, “l’Innominato” nell’opera<br />
di Carlo Ceresa, “Don Abbondio” in uno stupefacente Fra’ Galgario... Un suggestivo<br />
drappeggio riproducente “L’Ave Maria a trasbordo” introduce alla sezione<br />
centrale della mostra, costituita da due opere di Giovanni Segantini; si entra<br />
poi nell’ampia sezione dei dipinti dedicati da Morlotti all’Adda negli anni ’56<br />
e ’57: mai visti tutti insieme e qui affiancati dalle parole di Testori. Le cantine<br />
sotto la cappella sono invece lo spazio ideale per rievocare, attraverso suoni,<br />
voci e proiezioni, la figura tragica della Monaca di Monza e il dramma ad essa<br />
dedicato da Testori, andato in scena nel 1967, con la regia di Luchino Visconti.<br />
Main sponsor il <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>.
dedicato a caravaggio<br />
Nel quarto centenario della morte, numerose<br />
sono le mostre dedicate a Michelangelo<br />
Merisi detto il Caravaggio. Nei territori<br />
di presenza del <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>,<br />
due hanno ottenuto il nostro sostegno. A<br />
Caravaggio (BG), sua città natale, dal 25<br />
settembre al 15 <strong>dicembre</strong> Palazzo Gallavresi,<br />
sede del Municipio, ha ospitato la<br />
mostra “Caravaggio. Mecenati e pittori”<br />
curata da Maria Cristina Terzaghi che,<br />
attraverso i Ritratti dei personaggi che<br />
hanno intrecciato le loro vite a quella di<br />
Caravaggio, per la maggior parte usciti<br />
dall’abile bottega di Ottavio Leoni, l’artista<br />
di origine padovana che fu amico del<br />
pittore lombardo, ha raccontato la storia<br />
del pittore, della Roma in cui visse, dei pittori<br />
suoi sostenitori, dei molti detrattori, e<br />
soprattutto dei mecenati che contribuirono<br />
alla realizzazione dei suoi capolavori.<br />
Per un mese ospite presso Palazzo Gallavresi<br />
anche il capolavoro di Caravaggio<br />
Fanciullo morso da un ramarro. A Sondrio,<br />
promossa dal Liceo PioXII e dal Centro<br />
Culturale Don Minzoni, con il contributo<br />
e il patrocinio della Fondazione <strong>Gruppo</strong><br />
<strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>, il MVSA di Palazzo<br />
Sassi de Lavizzari dal 20 novembre al 12<br />
<strong>dicembre</strong> ha ospitato la mostra didattica<br />
itinerante “Caravaggio. L’Urlo e la Luce”<br />
che ne racconta il percorso creativo attraverso<br />
la riproduzione di 31 capolavori<br />
disposti in cinque stanze tematiche.<br />
Philippe daverio presenta la galleria carifano<br />
Pietro annigoni. sessant’anni con la pittura<br />
Galleria Carifano, Palazzo Corbelli<br />
Via Arco d’Augusto 47 – Fano<br />
11 <strong>dicembre</strong> <strong>2010</strong> – 13 febbraio 2011<br />
Una grande retrospettiva di Pietro<br />
Annigoni ha inaugurato il quarto<br />
spazio espositivo del <strong>Gruppo</strong>. Il 10<br />
<strong>dicembre</strong> scorso il noto critico Philippe<br />
Daverio ha presentato il nuovo<br />
corso della Galleria Carifano,<br />
aperto con la mostra “Pietro Annigoni.<br />
Sessant’anni con la pittura”,<br />
prodotta dalla Fondazione <strong>Gruppo</strong><br />
<strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> con il patrocinio<br />
del Comune di Fano. Di Annigoni<br />
sono in mostra un centinaio di<br />
opere, esemplificative di tutti i 60<br />
anni di attività del grande artista.<br />
Gilberto Grilli, che dell’esposizione<br />
è il curatore, ha scelto di presentare,<br />
accanto ad opere celeberrime, lavori<br />
poco o nulla conosciuti, perché<br />
oggi conservati in collezioni all’estero o in dimore e raccolte private. Fra i pezzi<br />
di maggior importanza e notorietà: i ritratti di Kennedy, le copertine di “Time”<br />
a lui affidate negli anni ’60, i grandi oli dedicati ai paesaggi fiorentini, i carboncini<br />
con la teratologia dell’umanità e i memorabilia della sua avventurosa esperienza<br />
al fianco della Regina Elisabetta II, di Churchill, dello Scià di Persia e dei<br />
principali uomini di cultura del secondo dopoguerra. La mostra è completata<br />
da un’ampia selezione di incisioni, disegni, foto private e da “creazioni” diverse,<br />
come le famose “Medaglie dello zodiaco”. Tra i documenti esposti a Fano, le<br />
lettere che gli scrisse de Chirico, testimonianze straordinarie della considerazione<br />
che il grande metafisico aveva per Annigoni e in particolare per la sua abilità<br />
tecnica. Per l’occasione, è stato proposto al pubblico e ai collezionisti, l’annullo<br />
speciale filatelico per il centenario dalla nascita dell’artista.<br />
La Galleria occupa il piano nobile dello storico Palazzo Corbelli a Fano, ex<br />
Circolo aristocratico cittadino, per l’occasione trasformato in un innovativo<br />
spazio per l’arte contemporanea su progetto della Fondazione <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong><br />
<strong>Valtellinese</strong>.<br />
Layout del progetto<br />
della Galleria per<br />
gli spazi di Palazzo<br />
Corbelli a Fano<br />
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cUltUra eventi<br />
il gianolo<br />
Alla scoperta di due capolavori<br />
Lo scorso 9 novembre a Sondrio, presso<br />
la Sala dei Balli di Palazzo Sertoli, è stato<br />
presentato dalla Fondazione <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong><br />
<strong>Valtellinese</strong>, in collaborazione con il<br />
MVSA di Sondrio, il restauro dei dipinti<br />
“Il martirio dei SS Gervasio e Protasio”<br />
e “Il trasporto delle reliquie” di Giacomo<br />
Paravicini (1660-1729) detto il Gianolo. Il<br />
restauro delle due grandi tele realizzate<br />
nel 1705 dal Gianolo, di proprietà della<br />
Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio<br />
di Sondrio, è stato finanziato dal bando<br />
speciale per il centenario del <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong><br />
nel 2008, emesso dalla Fondazione<br />
del gruppo <strong>bancario</strong> e da Pro Valtellina.<br />
Il rientro delle opere in Collegiata, a<br />
350 anni dalla nascita del pittore, è stata<br />
l’occasione per presentare l’intervento di<br />
restauro e la ricollocazione nella sede originaria.<br />
Hanno curato l’inquadramento<br />
storiografico del Gianolo e l’illustrazione<br />
dei restauri, rispettivamente Angela Dell’Oca,<br />
direttore del Museo <strong>Valtellinese</strong> di<br />
Storia e Arte di Sondrio, e Luigi Parma,<br />
restauratore. “La restituzione alla collettività<br />
delle due opere dedicate ai Santi patroni<br />
della città, sapientemente restaurate<br />
da Anna e Luigi Parma dell’omonimo<br />
studio di Milano, è un ulteriore concreto<br />
sostegno alla conservazione del nostro<br />
patrimonio artistico e devozionale – ha<br />
dichiarato Miro Fiordi, Amministratore<br />
Il martirio dei SS Gervasio e Protasio<br />
Il trasporto delle reliquie<br />
Delegato del <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> e consigliere<br />
della Fondazione – e rafforza i legami<br />
con il territorio avendo coinvolto, con<br />
lo strumento del bando congiunto con la<br />
Fondazione Pro Valtellina, le comunità locali<br />
su progetti culturali”. “Già dal 2008,<br />
Pro Valtellina - Fondazione della Comunità<br />
Locale - e Fondazione <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong><br />
<strong>Valtellinese</strong> hanno manifestato siner-<br />
Bando speciale <strong>2010</strong><br />
La cultura in tutte le sue espressioni: 100 mila euro per far crescere la creatività<br />
Il terzo bando congiunto tra Fondazione <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> e Pro Valtellina<br />
sul tema: “Cultura: forme e strumenti per la cultura e la didattica” ha premiato<br />
15 progetti. I due organismi filantropici hanno messo a disposizione 50 mila euro<br />
ciascuno, distribuiti fra enti, istituti scolastici e associazioni no profit di Valtellina<br />
e Valchiavenna, privilegiando progetti di natura culturale in campo musicale, nella<br />
didattica con l’utilizzo di tecnologie multimediali o mediante sperimentazione di<br />
metodologie innovative, in campo ambientale e turistico. La speciale commissione<br />
che ha valutato i 33 progetti pervenuti, formata da quattro membri, per la Pro Valtellina<br />
la Vicepresidente Anna Pola Orio e il consigliere Lucia Foppoli, per la Fondazione<br />
<strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> il consigliere Bruno Locatelli e il direttore Tiziana<br />
Colombera, ne ha approfonditamente esaminato contenuti e finalità rispetto agli<br />
obiettivi del bando, assegnando contributi da 1,5 a 13 mila euro ciascuno.<br />
L’elenco completo dei beneficiari, con l’ammontare dei contributi concessi, è pubblicato<br />
sui siti internet delle due Fondazioni www.creval.it e www.provaltellina.org.<br />
gie nel rispondere alle diverse esigenze e<br />
istanze del territorio della nostra provincia<br />
intorno a obiettivi specifici che mirano a<br />
interessi collettivi.” - ribadisce Anna Pola<br />
Orio, Vicepresidente Pro Valtellina. Dopo<br />
la presentazione, presso la Collegiata, alla<br />
presenza di Mons. Marco Zubiani e di<br />
Mons. Valerio Modenesi, si è svolta la cerimonia<br />
di esposizione delle tele.<br />
Premio di poesia<br />
renzo sertoli salis<br />
La giuria del concorso ha assegnato lo<br />
scorso 15 ottobre il PREMIO PRO VALTELLI-<br />
NA – CITTA’ DI TIRANO al poeta Francesco<br />
Leonetti per l’opera “Versi estremi”, Manni,<br />
Lecce 2009 e il PREMIO “LIONS CLUB<br />
SONDRIO HOST” riservato a un’opera prima<br />
ex aequo a Evelina De Signoribus per<br />
“Pronuncia d’inverno”, Canalini e Santoni,<br />
2009 e a Iole Toini per “Spaccasangue”, Le<br />
voci della luna, 2009. Tra gli enti promotori,<br />
la Fondazione <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>.
Premio credito valtellinese “arturo schena”<br />
I candidati under 28 della Provincia di Sondrio o della stessa originari potranno consegnare la propria opera – tesi di laurea, ricerche<br />
e studi, altre attività – entro il 23 <strong>dicembre</strong> alla segreteria della Fondazione <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>, con curriculum e<br />
lettera di presentazione. I vincitori, definiti da apposita Commissione, riceveranno due premi di 5.000 euro ciascuno per aver contribuito<br />
con la loro opera al prestigio e alla valorizzazione della provincia di Sondrio, o per aver dimostrato particolari capacità.<br />
Borse di studio a figli di emigranti valtellinesi<br />
Sono dodici gli studenti figli di emigranti della Provincia di Sondrio ai quali sono state assegnate le borse di studio edizione <strong>2010</strong><br />
indette dall’Amministrazione Provinciale in collaborazione con la Fondazione <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>, e consegnate durante<br />
le serate conviviali delle Associazioni Valtellinesi di Basilea, Zurigo, Coira, Lugano e Saint Moritz. Si tratta di giovani frequentanti<br />
scuole all’estero durante l‘a.s. 2008/09 distintisi nel profitto e nell’applicazione allo studio: gli universitari svizzeri Sara Gianera, Igor<br />
Moretti, Jenny Pontaletta, Paola Tallarico e gli argentini Trussoni Giampiero e Trussoni Natalia; gli studenti di scuola superiore svizzeri<br />
Mattia Copes, Serena Curtoni, Norman Giumelli, Valentina Parolini, Nadia Pirola e, per la prima volta, Giacomo Piasini della Colombia.<br />
corso italiano l2<br />
Dal 20 settembre al 13 ottobre si è svolto<br />
il corso di formazione “Italiano L2 per la<br />
comunicazione e lo studio con attenzione<br />
anche al linguaggio scientifico” dedicato a<br />
50 docenti delle Scuole di Sondrio in Rete,<br />
di cui fanno parte i tre Circoli Didattici di<br />
Sondrio, la Scuola Media “F. Sassi – L.<br />
Torelli” e la Scuola Media “G.P. Ligari”.<br />
L’iniziativa, realizzata grazie al contributo<br />
della Fondazione <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>,<br />
ha visto la presenza di esperti della<br />
Rete Lombarda ELLIS, con l’obiettivo di<br />
fornire metodi e strumenti utili nel sostenere<br />
gli strumenti non italofoni, per facilitare<br />
l’integrazione culturale.<br />
orientamento scolastico<br />
Nei primi mesi del 2011 le classi quinte<br />
degli Istituti Secondari di 2° grado<br />
potranno partecipare a Teseo, una<br />
serie di incontri a Sondrio con docenti<br />
e tutor degli atenei lombardi sulla<br />
presentazione delle principali facoltà<br />
universitarie. Da marzo prenderà il<br />
via la settima edizione del progetto<br />
Argo che coinvolge i ragazzi delle<br />
classi quarte, con la collaborazione<br />
del CROSS dell’Università Cattolica<br />
del Sacro Cuore di Milano per aiutare<br />
i ragazzi a individuare un indirizzo<br />
di studi e professionale adeguato.<br />
orientamento al lavoro<br />
Il centro di orientamento “Il Quadrivio” di Sondrio ha intensificato, nell’ultimo anno,<br />
la sua attività di orientamento professionale, procedendo in un lavoro in partnership<br />
con altri enti pubblici e privati del territorio, tra cui la Società di Sviluppo<br />
Locale, che ha realizzato studi e analisi sul capitale umano e sul mercato del lavoro<br />
in provincia di Sondrio, da cui è emersa l’esigenza di istituire un Tavolo Territoriale<br />
Permanente per l’orientamento e la formazione al lavoro in provincia. Presieduto<br />
da un Comitato Scientifico di cui fanno parte anche la Fondazione <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong><br />
<strong>Valtellinese</strong> e gli Informagiovani della provincia di Sondrio, il tavolo territoriale ha<br />
nella Provincia di Sondrio e nella Camera di Commercio i suoi riferimenti istituzionali<br />
e ha individuato un piano di azioni nel medio e lungo termine per la valorizzazione<br />
e lo sviluppo del capitale umano a livello locale.<br />
Un primo risultato di questa sinergia è la realizzazione del corso “Orientare al lavoro<br />
nel territorio della provincia di Sondrio” rivolto ai Dirigenti Scolastici e docenti<br />
della Provincia di Sondrio, svoltosi presso la Camera di Commercio di Sondrio per<br />
coinvolgere e sensibilizzare il mondo della scuola sulla necessità di integrare la<br />
formazione scolastica con la cultura del lavoro. Il corso ha consentito una lettura<br />
della situazione occupazionale e lavorativa della provincia.<br />
Diversi incontri sono stati proposti nell’ambito del progetto Cometa ai genitori dei<br />
ragazzi di terza media, allo scopo di far conoscere il mercato del lavoro provinciale<br />
e stimolare una riflessione sui fattori di occupabilità del prossimo futuro. A Ponte<br />
in Valtellina, presso il Teatro Vittoria, un centinaio di giovani e adulti ha partecipato<br />
il 16 <strong>dicembre</strong> alla serata “Cercasi lavoro. Realtà, prospettive e opportunità in<br />
Provincia di Sondrio” durante la quale si sono affrontate le problematiche di un<br />
corretto orientamento al lavoro.<br />
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Un capolavoro rivelato<br />
La Santa Rosalia di Pietro Novelli<br />
Nella splendida cornice dello<br />
storico Albergo delle Povere a<br />
Palermo, lo scorso 28 ottobre<br />
si è tenuta la presentazione e<br />
successiva esposizione per una<br />
settimana, con l’organizzazione<br />
della Fondazione <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong><br />
<strong>Valtellinese</strong> in collaborazione<br />
con l’Assessorato ai Beni culturali<br />
e dell’Identità siciliana, per<br />
il tramite della Soprintendenza<br />
ai Beni culturali e ambientali<br />
di Palermo, del dipinto “Santa<br />
Rosalia” di Pietro Novelli (1603-<br />
1647) detto il Monrealese. L’opera,<br />
acquistata recentemente e restaurata dal <strong>Credito</strong> Siciliano, raffigura Santa<br />
Rosalia, santa e patrona della città di Palermo dal 1624, vestita del saio marrone<br />
della penitenza, non secondo la prassi più consueta, ma in ossequio alla particolare<br />
iconografia che la vede ritta nell’antro della Quisquina, sua prima sede<br />
di eremitaggio, nell’atto di incidere nella roccia le frasi con il proprio nome e<br />
la confessione di sé, realmente scoperte nella grotta dopo il 1624, anno della<br />
fatidica liberazione di Palermo dalla peste e ritenute autografe della Santa eremita.<br />
Nell’opera la composizione è giocata sulla contrapposizione tra la santa,<br />
raffigurata sulla destra, e i due demoni sconfitti sulla sinistra, rappresentazione<br />
delle tentazioni; tra i due gruppi è una cesura, lo spazio vuoto e scuro della caverna,<br />
e in alto una gloria angelica. Hanno curato il riconoscimento dell’opera<br />
e l’inquadramento storiografico del Novelli, rispettivamente Giulia Davì, Dirigente<br />
Responsabile del Centro Regionale per l’Inventario e la Catalogazione<br />
dell’Assessorato, e il Prof. Giovanni Mendola, storico dell’arte. “La recente acquisizione<br />
del dipinto seicentesco “Santa Rosalia” di Pietro Novelli nella collezione<br />
d’arte del <strong>Credito</strong> Siciliano – ha affermato l’Amministratore Delegato del<br />
<strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> Miro Fiordi – diventa l’occasione per la banca del <strong>Gruppo</strong><br />
di restituire virtualmente alla cittadinanza palermitana questo capolavoro, da<br />
lungo tempo lontano dal nostro Paese”. “Va anche riconosciuto che il percorso<br />
che ci ha condotto all’evento culturale di stasera – ha manifestato Paolo Scarallo<br />
Presidente del <strong>Credito</strong> Siciliano – non avrebbe preso il via senza il fondamentale<br />
contributo della Dott.ssa Angela Dell’Oca, Direttore del MVSA di Sondrio, che<br />
ha individuato l’opera nel catalogo Dorotheum (ndr dal 1707 la maggiore casa<br />
d’aste dell’Europa centrale, ed una delle più importanti del mondo), e il laborioso<br />
impegno di Fernando Gianesini, consulente del <strong>Gruppo</strong>, che ha curato<br />
l’iter di acquisizione e le fasi di rientro in Italia. Un particolare ringraziamento<br />
a Anna e Luigi Parma, dello studio<br />
Parma di Milano, che hanno<br />
curato il restauro del dipinto con<br />
particolare e appassionata dedizione”.<br />
Dal 9 novembre il dipinto<br />
è esposto nell’area aperta al<br />
pubblico della Filiale di Palermo<br />
L’allestimento della sala in occasione dell’esposizione<br />
Sede in via Libertà 32.<br />
creval meeting ad acireale (ct)<br />
imprese ed estero gli strumenti<br />
a sostegno dell’internazionalizzazione<br />
delle imprese<br />
Il <strong>Credito</strong> Siciliano ha organizzato,<br />
nell’ambito del ciclo<br />
di Meeting itineranti promossi<br />
dal Creval, un incontro<br />
dedicato alle Piccole e Medie<br />
imprese che operano con<br />
l’estero per aiutarle a meglio<br />
orientarsi tra le problematiche<br />
quotidiane associate alle<br />
attività di internazionalizzazione.<br />
La banca si è avvalsa<br />
dell’ausilio della Direzione Estero e della collaborazione<br />
di SIMEST e SACE, coinvolti a livello nazionale<br />
e locale nel supporto dei processi di internazionalizzazione.<br />
I lavori sono stati aperti dal Dott. Pietro Cirrito<br />
Vice Direttore Generale <strong>Credito</strong> Siciliano, Prof.<br />
D’Agata docente presso Facoltà di Scienze Politiche<br />
Università di Catania, Dott. Domenico Bonaccorsi<br />
di Reburdone Presidente di Confindustria Catania.<br />
Per il <strong>Credito</strong> Siciliano è intervento il Dott. Ernesto<br />
Galimberti, Responsabile della Direzione Estero del<br />
<strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>.<br />
apre una nuova sede a catania<br />
per il suo terzo anno di attività<br />
Lo scorso 16 novembre i corsisti affezionati e i tanti<br />
nuovi iscritti a Internet Saloon di Catania hanno<br />
partecipato all’inaugurazione della nuova sede della<br />
loro scuola di computer. Questa seconda sede<br />
ha trovato accoglienza presso l’Istituto per Ciechi<br />
“Ardizzone Gioeni”, in via Etnea 595, storico e imponente<br />
edificio voluto alla fine del secolo scorso da<br />
un generoso e illuminato benefattore. Oltre ai corsi<br />
per gli over 50, Internet Saloon offrirà anche corsi,<br />
con appositi programmi, per ipo e per non vedenti.<br />
Le altre novità di questo anno scolastico <strong>2010</strong>-2011<br />
riguardano l’introduzione del Corso Base di Word e<br />
l’avvio di un <strong>Gruppo</strong> di Lettura.<br />
L’inaugurazione della nuova sede di Catania
Invitata dall’Orchestra di Fiati della Valtellina,<br />
con il sostegno del <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong><br />
grande successo per la prima in italia<br />
della tokyo kosei Wind orchestra<br />
La più celebre Orchestra di Fiati del mondo ha registrato il tutto esaurito nei tre concerti italiani<br />
Giovanni Del Crappo, Direttore Generale <strong>Credito</strong> Piemontese, Masatoshi Kohno,<br />
General Manager della Kosei Cultural Association e il M° Lorenzo Della Fonte<br />
Si sono tenuti a Torino, Vicenza e Pordenone<br />
i tre concerti italiani della Tokyo Kosei Wind<br />
Orchestra, parte del tour europeo (con Svizzera,<br />
Germania e Turchia) che la nota formazione<br />
ha tenuto per il suo 50° anniversario di<br />
fondazione. Ovunque si è registrato pressoché<br />
il tutto esaurito: il 22 settembre, all’Auditorium<br />
del Lingotto di Torino (nell’ambito del<br />
prestigioso Festival MiTo) c’erano oltre 1.800<br />
spettatori su una capienza di 1.900, il 23 al<br />
Teatro Comunale Città di Vicenza quasi 700<br />
su 900, il 24 al Teatro Comunale “G. Verdi”<br />
di Pordenone, 720 su 800 posti. L’appuntamento<br />
era atteso da molti anni da parte degli<br />
appassionati del settore, musicisti, insegnanti,<br />
direttori del settore fiatistico e bandistico che<br />
in Italia conta migliaia di addetti. La Tokyo<br />
Kosei si era esibita in Europa, prima di quest’occasione,<br />
solo nel 1989 e 1993, e mai in<br />
Italia: si può quindi immaginare il fermento<br />
Notturni in Palestro<br />
Xvii edizione sotto il segno di choPin<br />
che ha accompagnato i giorni precedenti gli<br />
eventi. L’orchestra, splendidamente diretta<br />
dal maestro inglese Douglas Bostock, ha offerto<br />
tre programmi diversi ad ogni serata (così<br />
alcuni appassionati hanno potuto seguire tutta<br />
la tournée), che comprendevano musiche originali<br />
per fiati dei migliori autori, quali Holst,<br />
Milhaud, Gregson, Sparke, Reed, Nelhybel,<br />
alcune trascrizioni da Puccini e Khachaturian,<br />
e interessanti composizioni giapponesi<br />
moderne di Koyama, Matsushita e Mashima.<br />
Quali solisti erano presenti il saxofonista nipponico<br />
Nobuya Sugawa (forse il numero uno<br />
al mondo, a Torino e Pordenone) e il pianista<br />
italiano Antonio Piricone (a Vicenza), che<br />
hanno eseguito, entrambi, nuove opere del<br />
compositore olandese Piet Swerts.<br />
Il pubblico ha decretato un successo straordinario<br />
in tutte e tre le serate. Del resto l’orchestra<br />
ha suonato straordinariamente bene,<br />
con una qualità di suono limpida e possente,<br />
un’intonazione praticamente perfetta, un bilanciamento<br />
timbrico naturale e preciso. Le<br />
interpretazioni di Bostock sono state molto<br />
raffinate ed eleganti, in un crescendo di emozioni<br />
musicali sempre pienamente dominate e<br />
ridondanti energia. Ma non ci si poteva aspettare<br />
di meno, del resto, da quella che viene<br />
considerata, da anni la miglior orchestra, di<br />
Dal 12 al 31 luglio scorso si è svolta a Milano presso la suggestiva<br />
sede di Villa Reale “Notturni in Palestro”, tradizionale manifestazione<br />
musicale dell’estate milanese organizzata dagli Amici della<br />
Musica per conto del Comune di Milano-Settore Cultura e con il<br />
sostegno del <strong>Credito</strong> Artigiano, sponsor già delle ultime tre edizioni.<br />
È stato un ritorno alle origini la traccia tematica della XVII<br />
edizione dei Notturni. Come nelle prime edizioni del festival, i concerti sono stati dedicati a<br />
Frédéric Chopin, di cui ricorre quest’anno il bicentenario della nascita. Un ricco programma<br />
inaugurato con un raffinato spettacolo sulla biografia del grande compositore polacco, a cura<br />
del popolare giornalista, scrittore e conduttore televisivo Corrado Augias accompagnato al<br />
pianoforte da Giuseppe Modugno. Il pubblico ha dimostrato di apprezzare le scelte artistiche<br />
di questa edizione <strong>2010</strong> partecipando molto numeroso ad ogni appuntamento.<br />
fiati del mondo: fondata nel 1960 sotto l’egida<br />
dell’organizzazione buddista giapponese<br />
Rissho Kosei-kai, è stata diretta dal 1984 al<br />
2004 dal numero uno dei direttori per fiati, il<br />
maestro statunitense Frederick Fennell (1914-<br />
2004), che l’ha portata alla perfezione artistica<br />
che oggi si può ammirare.<br />
L’organizzazione artistica e logistica è stata<br />
curata dall’Orchestra di Fiati della Valtellina<br />
e dalla Banda Musicale di Collegno, con il sostegno<br />
del <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>.<br />
musical cats<br />
I gatti si mobilitano per il progetto<br />
di solidarietà a favore<br />
della Fondazione Ambrosoli<br />
Il 26 ottobre scorso al<br />
Teatro della Luna di<br />
Assago (Mi) è andata<br />
in scena la ‘prima’ di<br />
Cats che, grazie alla<br />
disponibilità di Compagnia<br />
della Rancia e<br />
di Forumnet a devolvere<br />
il ricavato netto<br />
dello spettacolo, e la<br />
collaborazione del Creval, ha permesso<br />
alla Fondazione di effettuare una significativa<br />
raccolta fondi che serviranno per<br />
finanziare parte del fabbisogno corrente<br />
dell’Ospedale - nello specifico salari, medicine<br />
e carburante - per l’anno fiscale<br />
2011, e garantire così la continuità dei<br />
servizi sanitari di assistenza a favore<br />
della popolazione ugandese.<br />
La serata è stata emozionante: lo spettacolo<br />
“Cats”, ossia la grande festa dei<br />
25 gatti Jellicle, in cui suggestivi giochi<br />
di ombre cinesi, tra gomitoli di lana e un<br />
enorme carrello da supermercato, si sono<br />
fusi con numeri acrobatici, momenti di<br />
pura agilità tra balzi, arrampicate e felpate<br />
invasioni in platea, amalgamati da<br />
musica dal vivo. Il musical è stato preceduto<br />
da un breve e coinvolgente discorso<br />
di Giovanna Ambrosoli che ha tratteggiato<br />
la figura di padre Giuseppe Ambrosoli,<br />
per il quale è in corso la causa di beatificazione;<br />
nell’occasione ha ringraziato<br />
Padre Egidio Tocalli, valtellinese, succeduto<br />
a Padre Giuseppe, fino allo scorso<br />
anno come direttore dell’Ospedale.<br />
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conclUsa la terza edizione tra design,<br />
moda, arte e comUnicazione<br />
Il tema dell’Acqua ha guidato la terza edizione di comON, il primo<br />
sistema di creativity sharing volto a individuare e a supportare i<br />
giovani talenti più promettenti negli ambiti della moda, del design<br />
e dell’arte avvicinandoli fattivamente al mondo dell’industria.<br />
Un progetto multidisciplinare unico ed esclusivo che nasce nel<br />
2008, sotto l’egida di Confindustria Como, dall’intuizione di un<br />
gruppo di giovani imprenditori lariani del settore tessile e con<br />
il prezioso contributo di Li Edelkoort, secondo il ‘Times’ la più<br />
nota trend forecaster al mondo, con l’obiettivo di rappresentare<br />
un laboratorio di formazione permanente non solo e non tanto<br />
come attività di talent scouting ma piuttosto come “hub della<br />
creatività” europea, qualificato crocevia di sensibilità che possa<br />
La Fondazione, riconosciuta impresa “Design driven”,<br />
interviene al prestigioso convegno organizzato dal CLAC<br />
La Villa Reale di Monza si è costituita, il 30 ottobre scorso, quale scenario di confronto<br />
sul ruolo della comunicazione e della formazione a supporto del sistema industriale<br />
orientato al design, nel distretto produttivo di risalto mondiale – la Brianza<br />
– per la produzione in serie di oggetti d’arredamento, di strutture allestitive, di<br />
prodotti editoriali. Ed è proprio sul tema del display design, ossia sulla capacità<br />
di costruire scenari espositivi in ambito artistico, che si è sviluppato il contributo<br />
della Fondazione, presente<br />
in qualità di relatore presso<br />
il prestigioso convegno. Risale infatti al 2008 il progetto per la nuova struttura espositiva<br />
della Galleria delle Stelline di Milano, ora in fase di brevetto e in questa occasione presentato<br />
al pubblico fra altri progetti, per l’innovazione tecnologica adottata nelle sue componenti<br />
e per il valore estetico ad essa riconosciuto. Tra gli sponsor il <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>.<br />
Sito web www.festivaldeldesign.it<br />
aiutare i giovani nella ricerca<br />
della propria destinazione e<br />
che trova in Como e nella sua<br />
straordinaria tradizione e vocazione<br />
la sua collocazione<br />
naturale. L’importanza e la valenza assoluta di comON risiedono<br />
nella capacità di coinvolgere i più talentuosi creativi europei<br />
attivando rapporti di collaborazione con le aziende di moda e<br />
design e supportando concretamente le loro ambizioni. Attorno<br />
al tema dell’acqua, mostre, eventi, laboratori e feste charity<br />
tematizzati hanno animato la città e saputo coinvolgerla. Il <strong>Credito</strong><br />
<strong>Valtellinese</strong> è stato sponsor dell’evento.<br />
X edizione al Piccolo teatro di milano<br />
tramedaUtore <strong>2010</strong> Festival internazionale<br />
della nuova drammaturgia dedicato ai paesi del nord africa<br />
Il programma di Tramedautore <strong>2010</strong> è stato ricco di debutti nazionali, internazionali e anteprime.<br />
Ad aprire il Festival la proiezione speciale de Il Volo di Wim Wenders: una favola reale in 3D che racconta<br />
l’altro volto dell’Italia di fronte agli sbarchi di immigrati. A seguire in prima italiana lo spettacolo<br />
algerino Silhouette de l’ombre, diretto da Chouwki Bouzid, e interpretato dalla compagnia del Teatro<br />
Regionale algerino di Skikda, città costiera dell’Algeria. Nei giorni successivi si sono alternati l’Egitto<br />
con il debutto nazionale On the importance of being an arab, del regista Ahmed El Attar, la Mauritania<br />
con la prima nazionale de La Légende du Wagadu vue par Sia Yatabéré di Moussa Diagana, il Marocco con<br />
lo spettacolo Heina e il Gul con l’attore marocchino Abderrahim El Hadiri diretto da Mario Gumina,<br />
La Libia rappresentata attraverso uno dei suoi maggiori autori Ibrahim Fagih, con il testo Le Gazelles.<br />
Una nuova produzione del festival, a cura di Outis, è l’anteprima (Verso) Lettera alle Corinzie, testo appositamente<br />
scritto da Mohamed Kacimi, autore di origine algerina, con una compagnia multietnica<br />
diretta dal regista Fabrizio Parenti. Inoltre, l’happening I racconti della Medina, per la regia di Gianfelice<br />
Facchetti per rievocare, grazie all’arte di cantastorie, musicisti e artisti, la “Medina”, cuore e simbolo<br />
di tutto il mondo arabo. Il Festival si è chiuso il 17 ottobre <strong>2010</strong> con la prima nazionale dello spettacolo<br />
Amnesia di Fadhel Jaïbi, già invitato nei principali festival europei.<br />
Relatori del convegno; da sinistra: S. Casciani (Domus),<br />
L. Guerra (Fondazione GCV), C. Forcolini (IED), A. Colonetti<br />
(Ottagono) e A. Cannavò (Corriere della Sera)
grandi novità al sondrio Festival <strong>2010</strong><br />
La conferenza stampa di presentazione dell’edizione <strong>2010</strong><br />
La ventiquattresima edizione di Sondrio<br />
Festival va in archivio con numeri lusinghieri:<br />
15 mila presenze totali, più di 1.500<br />
spettatori ogni giorno per le proiezioni dei<br />
documentari, 3.500 studenti coinvolti nelle<br />
diverse iniziative, 5.000 contatti sulla tv<br />
web di Taxiweb, novità del <strong>2010</strong>. Per una<br />
settimana la città è diventata nuovamente<br />
il capoluogo della natura sullo schermo,<br />
tra attività didattiche, laboratori, giochi,<br />
eventi di teatro, musica e danza sotto il<br />
comune denominatore dell’educazione<br />
ambientale. Tra gli ospiti, nomi di prestigio<br />
quali gli alpinisti Doug Scott e Marco<br />
Confortola, mentre la partnership con<br />
Boing Tv, canale digitale per ragazzi, ha<br />
animato la giornata di sabato con laboratori<br />
educativi dedicati ai più piccoli. “Sondrio<br />
Festival – sottolinea la Presidente di<br />
Assomidop, Marina Cotelli – non è più<br />
soltanto la rassegna dei migliori documentari<br />
internazionali sulle aree protette.<br />
È diffusione della cultura dell’ambiente,<br />
è rapporto con gli alunni delle scuole, interlocutori<br />
privilegiati nel dialogo con la<br />
natura, è valorizzazione, in una prestigiosa<br />
vetrina internazionale, del patrimonio<br />
e della cultura del territorio valtellinese<br />
e della montagna. È, infine, occasione di<br />
incontro e di scambio di opinioni, quindi<br />
occasione per una socialità densa di contenuti.<br />
Il pubblico, stimolato, si è sentito<br />
protagonista dell’evento, e ha risposto con<br />
entusiasmo”. Il premio più prestigioso, la<br />
Targa Città di Sondrio, è andato, per la<br />
prima volta, a un film italiano: “In un altro<br />
mondo”(2009) del regista aostano Joseph<br />
Peaquin, che ha seguito passo per passo la<br />
vita del guardiaparco Dario Favre nel Parco<br />
Nazionale del Gran Paradiso. Premio<br />
del Parco Nazionale dello Stelvio, invece,<br />
al documentario “Nella tana del drago” di<br />
Craig e Damon Foster (Sudafrica, <strong>2010</strong>),<br />
protagonista un coccodrillo gigante, mentre<br />
la scelta della Regione Lombardia è caduta<br />
su “Boemia, la terra dei cento stagni”<br />
(Austria, 2009) di Michael Schlamberger e<br />
Jiri Petr. La prossima edizione sarà quella<br />
del venticinquennale e il direttore di Assomidop<br />
Simona Nava prepara fin d’ora<br />
grosse novità per il prestigioso appuntamento.<br />
“Ritengo – dichiara la dinamica<br />
organizzatrice – che il punto di forza di<br />
questa manifestazione sia il continuo rimando<br />
di contenuti ed esperienze, la capacità<br />
di coniugare il viaggio nella natura<br />
attraverso documentari naturalistici provenienti<br />
da ogni parte del mondo con l’attenzione<br />
per il pubblico di Sondrio Festival,<br />
al quale va un sincero ringraziamento<br />
per l’assidua presenza e per l’ interesse che<br />
si è rivelato in costante crescita nel corso<br />
degli anni”. Il <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> ha<br />
sponsorizzato l’evento.<br />
Sito web www.sondriofestival.it<br />
Xiv edizione del Premio letterario<br />
“città di empoli – domenico rea”<br />
L’ex cenacolo degli Agostiniani ha ospitato lo scorso<br />
settembre la cerimonia di premiazione del prestigioso<br />
premio nazionale dedicato allo scrittore e giornalista<br />
campano, che per diversi anni ha frequentato la cittadina<br />
di Empoli. Fra gli sponsor il <strong>Credito</strong> Artigiano, rappresentato<br />
dal direttore della filiale empolese. I principali<br />
riconoscimenti: per il racconto breve a Rosanna Gazzola<br />
di Lodi per “La Porta”; per la poesia sui diritti umani a<br />
Salvatore Errati di Verucchio (RN) per “Urli silenziosi”;<br />
per l’articolo giornalistico sulle politiche corrette per<br />
l’ambiente Daniela Quieti di Pescara con “Papà, mamma,<br />
in che mondo vivrò?”; per la sceneggiatura inedita per<br />
cinema e tv Angela Fabbri di Ferrara con “Elizabeth”.<br />
Pleiadi | cUltUra<br />
33
34<br />
solidarietà | Pleiadi<br />
solidarietà<br />
il centro orientamento educativo<br />
da cinquant’anni per il sud del mondo<br />
86.579 consultazioni ed esami ambulatoriali, 6.459 parti, 18.852 vaccinazioni, 14.121 mamme hanno avuto esami prenatali<br />
specifici e qualificati; 2.300 bambini non hanno avuto gravi deficit né sono morti per malnutrizione, nessun bambino<br />
nato da madre sieropositiva è infetto da HIV; 2.500 ragazzi hanno una scuola ordinata che funziona, 123 insegnanti,<br />
204 educatori ed assistenti sociali, 202 medici e personale sanitario specializzato, 73 volontari italiani; 36.000 persone<br />
partecipanti ad attività formative e promozionali in Italia, 282.642 beneficiari dei servizi socio sanitari nel mondo, 25.000<br />
spettatori alla XX° edizione del Festival del Cinema Africano. (con il contributo di Daniele Giudici)<br />
In questo periodo natalizio i numeri ad effetto<br />
vanno di moda per catturare l’attenzione e la<br />
generosità di tutti, per promuoversi, per accreditare<br />
la propria immagine. I numeri hanno<br />
anche la caratteristica di essere oggettivi, nel<br />
bene e nel male, e di mostrare l’impegno dopo<br />
un anno di lavoro, sia per realtà finanziarie sia<br />
per quelle nonprofit. Questi “dati di bilancio”<br />
mostrano la pagina più recente del libro che il<br />
Centro Orientamento Educativo (COE) ha<br />
aperto da cinquanta anni.<br />
Il COE di Barzio nasce il 16 <strong>dicembre</strong> 1959 su<br />
iniziativa di Don Francesco Pedretti e di alcuni<br />
insegnanti, con l’obiettivo di agire in campo<br />
educativo e culturale a sostegno dei giovani e<br />
delle loro famiglie. Dalla Valsassina negli anni<br />
’70 le attività si sono ampliate al sud del mondo,<br />
soprattutto in Africa: dagli anni ’90 si è<br />
consolidata la presenza in Camerun, Congo<br />
(Ex Zaire), Zambia, Colombia, Equador, Cile,<br />
Papua Nuova Guinea, Bangladesh, toccando<br />
anche molti altri paesi e popoli dell’America<br />
del Sud e dell’Asia. In oltre quarant’anni di<br />
presenza ininterrotta in Camerun, trenta in<br />
Congo, venti in Zambia i mutamenti sociali,<br />
economici, politici, civili e culturali direttamente<br />
vissuti sono stati moltissimi. Il COE,<br />
come gruppo di laici volontari cristiani vicini<br />
alla diocesi di Milano, ha operato su vari<br />
fronti e su diverse problematiche, non solo<br />
per la lontananza, il clima, le oggettive difficoltà<br />
di luoghi impervi e sconosciuti dinanzi a<br />
una mentalità – operativa e culturale – spesso<br />
differente dalla nostra. Nonostante questo, i<br />
medici, gli infermieri, gli insegnanti, gli amministrativi<br />
non hanno mai smarrito il senso<br />
La responsabile Tina Barbieri, volontaria in Camerun da oltre 15 anni, ci racconta la sua esperienza: “diamo assistenza a oltre 50 mamme, ospitandole<br />
dignitosamente in una maternità che conta 32 posti letto: tra qualche giorno i 20 posti letto della nuova ala saranno pronti, per soddisfare<br />
questa abbondanza di vita che rende il nostro un Centro pilota per l’accompagnamento dei bimbi dal concepimento all’età scolare, delle mamme e<br />
delle famiglie di ogni condizione sociale. Da 7 anni abbiamo un’attenzione particolare alle mamme sieropositive, per evitare la trasmissione dell’HIV<br />
al nascituro, durante la gravidanza, al momento del parto, con l’allattamento materno. Questo accompagnamento sanitario e psicosociale ha permesso<br />
di avere risultati sorprendenti: dal gennaio 2008 ad oggi la trasmissione è dello 0%. Un traguardo meraviglioso che dà a queste mamme la<br />
certezza di essere mamme a pieno titolo: è veramente un’emozione stupenda condividere la gioia quando annunciamo che il bimbo è sieronegativo:<br />
vi lascio immaginare… Con la nuova ala avremo anche una sala di neonatologia per ridurre al minimo le complicanze da parti difficili e nuovi macchinari<br />
moderni per migliorare il servizio di ecografia. Ci siamo impegnati per dare il meglio e il sostegno di molti non mancherà”.
del loro impegno quotidiano: la gratuità nel<br />
servizio ai più deboli, poveri, emarginati, sfidando<br />
spesso le semplicistiche visioni di progresso<br />
e l’attenzione costante allo sviluppo della<br />
persona umana, a tutto tondo, dall’istruzione<br />
all’alimentazione, dalla salute alla cultura, dal<br />
lavoro allo sport.<br />
Dal 1959 al <strong>2010</strong> il COE ha aumentato e diversificato<br />
la propria azione sia nella cooperazione<br />
internazionale sia nelle attività culturali<br />
e formative. Da oltre mezzo secolo attraverso<br />
occasioni di dialogo tra nord e sud, scambi<br />
culturali tra scuole e giovani, opportunità di<br />
studio e di approfondimento per studenti, medici,<br />
infermieri, falegnami, idraulici, registi,<br />
attori, educatori, il COE sta realizzando una<br />
vera coesione sociale per garantire un sano<br />
progresso della globalizzazione che, oggi,<br />
pone nuove sfide per le nostre famiglie, imprese<br />
e banche.<br />
Proprio su questi temi, fondamentali per lo<br />
sviluppo socio-economico di qualsiasi tessuto<br />
territoriale, è nata la collaborazione con<br />
il <strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>, in particolare<br />
con la Fondazione e il <strong>Credito</strong> Artigiano.<br />
Il primo aspetto riguarda il Centro Culturale<br />
universitario “Foyer S. Paul” di Kinshasa,<br />
nella Repubblica Democratica del Congo,<br />
impegnato a formare moralmente e culturalmente<br />
i “futuri quadri” di un paese ricchissimo<br />
di materie prime ma estremamente debole<br />
sotto l’aspetto sociale e civile. Tre sono i filoni<br />
della proposta formativa rivolta ai 50 ragazzi e<br />
ragazze provenienti da tutto il Congo: un forte<br />
sostegno allo studio, numerosi approfondimenti<br />
multi tematici con esperti internazionali,<br />
attività di volontariato e di impegno cristiano.<br />
Tali azioni sono fondamentali per evitare che<br />
gli studenti si rinchiudano in un’atmosfera intellettuale<br />
privilegiata e per stimolare la loro<br />
sensibilità nel sentirsi interpellati a condivi-<br />
La costruzione del Foyer S. Paul di Kinshasa<br />
I bambini di Yaoundè con il Kit Scuola Creval<br />
dere la vita reale del proprio paese. Contatti<br />
in tal senso sono già avviati con la Diocesi di<br />
Milano, la Diocesi di Kinshasa, l’Università<br />
Cattolica di Milano, la Fondazione Minoprio.<br />
Beneficiari delle borse di studio della Fondazione<br />
<strong>Gruppo</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> saranno 4<br />
giovani studenti universitari, dai 20 a 23 anni,<br />
delle facoltà di medicina e agraria. Saranno<br />
scelti tra i giovani provenienti da diverse province<br />
del Congo, con un livello di istruzione<br />
superiore ma con un reddito familiare molto<br />
basso. Una specifica commissione valuterà poi<br />
le capacità dei giovani e i risultati degli esami<br />
per il rinnovo delle borse di studio.<br />
Altro importante aspetto è la partnership con<br />
il Festival del Cinema Africano, d’Asia e<br />
d’America Latina: il primo del settore nato<br />
in Italia nel 1991, da sempre ricco di film, dibattiti,<br />
incontri con attori e registi. Per i primi<br />
9 anni il Festival rimane legato esclusivamente<br />
all’Africa, portando a Milano centinaia<br />
di film provenienti da cinematografie quasi<br />
sconosciute. Con la “Sezione finestre” si apre<br />
ad una dimensione di cinema senza limiti<br />
culturali ed etnici: cominciano a comparire<br />
sugli schermi film dai Caraibi, dal Pacifico,<br />
L’ultima edizione del Festival del Cinema Africano,<br />
d’Asia e d’America Latina<br />
dall’area mediorientale, dall’Asia e dal Sudamerica.<br />
Dal 2003 il Festival prende il nome di<br />
Festival del Cinema Africano, d’Asia e America<br />
Latina, moltiplicando così gli sguardi sulle<br />
cinematografie più nascoste per un ulteriore<br />
arricchimento del dialogo multiculturale.<br />
Il terzo aspetto riguarda il sostegno alle attività<br />
sanitarie ed educative in Camerun, nella<br />
realizzazione della nuova maternità<br />
del Centro socio sanitario di Yaoundè,<br />
testimoniata anche dal giornalista RAI Paolo<br />
Pardini con il suo documentario girato in<br />
Camerun, e nell’iniziativa “Kit scuole” per i<br />
ragazzi di Yaoundè e Mbalmayo.<br />
Sede legale Barzio Via Milano, 4 - 23816 Barzio (LC)<br />
T +39 0341.996453 - F +39 0341.910311 - www.coeweb.org – coebarzio@coeweb.org<br />
Nella dichiarazione dei redditi scegli di sostenere il COE, firma la casella:<br />
“sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione<br />
sociale e delle associazioni riconosciute”<br />
Codice Fiscale: 92012290133<br />
ASSOCIAZIONE CENTRO ORIENTAMENTO EDUCATIVO<br />
Iban IT92X0351201602000000002502<br />
<strong>Credito</strong> Artigiano Agenzia 1 – Milano<br />
Pleiadi | solidarietà<br />
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36<br />
solidarietà | Pleiadi<br />
solidarietà<br />
Unitalsi il valore della speranza<br />
Foto di gruppo degli ospiti<br />
Siamo andati a trovare, presso la casa vacanze di Borghetto S. Spirito (SV), Pierino Trinca, da 20 anni Presidente dell’UNITALSI<br />
di Sondrio, per farci raccontare l’attività dell’associazione.<br />
Presidente, come nasce l’UNITALSI ?<br />
La storia dell’Unitalsi - Unione Nazionale<br />
Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e<br />
Santuari Internazionali - ha un legame particolare<br />
con il Santuario Mariano di Lourdes<br />
che, ancora dopo cento anni dalla fondazione<br />
dell’Associazione, è la meta privilegiata<br />
dei nostri pellegrinaggi.<br />
Nel 1903 il fondatore, Giovanni Battista Tomassi,<br />
figlio dell’amministratore dei Principi<br />
Barberini di Roma, partecipò al suo primo<br />
pellegrinaggio. Era un ragazzo poco più che<br />
ventenne, affetto da una grave forma di artrite<br />
deformante irreversibile che lo costringeva<br />
in carrozzella da quasi dieci anni, molto<br />
sofferente anche nello spirito a causa della<br />
sua ribellione a Dio e alla Chiesa. Avendo<br />
saputo dell’organizzazione di un pellegrinaggio<br />
a Lourdes, Giovanni Battista chiese<br />
di parteciparvi con una precisa intenzione:<br />
giungere davanti alla grotta di Massabielle<br />
e, qualora non avesse ottenuto la guarigione,<br />
togliersi la vita con un gesto clamoroso. Ma<br />
ciò, fortunatamente, non accadde perché<br />
davanti alla Grotta, dove l’Immacolata era<br />
apparsa a Santa Bernadette nel 1858, venne<br />
investito dall’amore e dal calore dei volontari<br />
che regalavano conforto, speranza e serenità<br />
ai sofferenti. Al centro della nostra storia c’è,<br />
quindi, la carità vissuta come servizio gratuito,<br />
elargita dagli oltre centomila aderenti:<br />
uomini, donne, bambini, sani, ammalati,<br />
disabili; senza distinzione di età, cultura e<br />
posizione economica e sociale.<br />
Ci spiega qual è la missione dell’UNITALSI?<br />
Quella dell’Unitalsi è una storia di “servizio”<br />
che dal 1903 si è sempre definito uno “strumento”<br />
nella mani di Dio, che porta la speranza<br />
dove c’è disperazione, il sorriso dove<br />
regna la tristezza.<br />
L’organizzazione dei pellegrinaggi è la nostra<br />
attività principale. La destinazione più<br />
richiesta resta Lourdes e, proprio per questa<br />
ragione, l’Unitalsi ha acquisito negli<br />
anni diverse strutture che garantiscono così<br />
un’accoglienza su misura soprattutto per gli<br />
ammalati più gravi. Il catalogo pellegrinaggi<br />
<strong>2010</strong> prevede ovviamente tante altre destinazioni<br />
come: la Terra Santa, Roma, Loreto,<br />
Fatima, Santiago de Compostela, San Gio-<br />
Rientro dalla spiaggia<br />
vanni Rotondo, Banneux, Pompei ecc… Le<br />
19 sezioni Regionali, con le loro 280 sottosezioni<br />
e soprattutto i 100.000 volontari che<br />
dedicano il proprio tempo gratuitamente per<br />
gli altri, curano la realizzazione di moltissime<br />
altre iniziative di grande significato spirituale<br />
e sociale come: la gestione di case famiglia<br />
per le persone disabili e sole, gli appartamenti<br />
di accoglienza per le famiglie dei bambini<br />
che arrivano nei grandi centri ospedalieri, i<br />
progetti di intervento in favore degli anziani<br />
soli, le case vacanza al mare. Metterci al servizio<br />
del prossimo dando risposte concrete ai<br />
suoi bisogni e condividere la sua felicità è la<br />
nostra missione.<br />
Oltre 100.000 volontari: la risorsa più importante<br />
al servizio dei più deboli<br />
I volontari sono la nostra risorsa più importante.<br />
Essere volontario significa dedicarsi
gratuitamente, amorevolmente e responsabilmente<br />
ai malati, ai bambini in difficoltà,<br />
agli anziani soli. Per iniziare a vivere l’esperienza<br />
“unitalsiana” generalmente i volontari<br />
partono per un pellegrinaggio che li fa entrare<br />
nel nostro spirito di carità e fraternità.<br />
In seguito possono impegnarsi nelle attività<br />
locali come ad esempio il Progetto Solitudine,<br />
che comprende il Servizio di Trasporto,<br />
per coloro che hanno difficoltà a camminare<br />
e devono necessariamente spostarsi per visite<br />
mediche, oppure possono giocare con i<br />
bambini nelle ludoteche degli ospedali. Tengo<br />
infine a precisare una cosa: i nostri volontari<br />
nella provincia di Sondrio (circa 300)<br />
dedicano il loro tempo in forma totalmente<br />
gratuita, e pagano personalmente il costo dei<br />
viaggi o soggiorni anche se accompagnano<br />
un malato.<br />
Tra le diverse iniziative gestite c’è la casa vacanza<br />
di Borghetto S. Spirito, in Liguria<br />
Le vacanze con i disabili sono una realtà che<br />
vanta ormai 25 anni di costante e crescente<br />
attività. Nate per un gruppo di 70 persone,<br />
oggi richiamano ogni anno nella sola Borghetto<br />
circa 500 persone disabili e 700 volontari<br />
che prestano assiduamente la loro opera<br />
durante i mesi estivi. L’importanza della<br />
Casa Vacanza non è solo quella di offrire<br />
un servizio a favore di persone diversamente<br />
abili, ma anche l’aver predisposto un luogo<br />
di incontro privilegiato fra volontariato<br />
giovanile e mondo dell’handicap.<br />
È uno spazio dove è possibile sperimentare<br />
l’incontro con “l’altro” vivendo in sintonia.<br />
Nel 2006, la sempre crescente domanda di<br />
partecipazione, da parte di ospiti e volontari,<br />
ha spinto la Sottosezione monzese e la Sezione<br />
Lombarda all’acquisto della struttura<br />
di Borghetto con l’intento di consolidare e<br />
ampliare le attività sia in termini di spazio<br />
temporale sia di tipologia dell’offerta da proporre.<br />
La colonia “Ezio Vanoni”, di proprietà<br />
della Provincia di Sondrio, che l’Unitalsi<br />
già affittava da diversi anni, si è dimostrata<br />
particolarmente adatta alle nostre esigenze<br />
con i suoi 154 posti letto e spazi interni ed<br />
esterni ben strutturati.<br />
Va sottolineato che molti dei nostri ospiti<br />
presentano un grado di disabiltà così elevato<br />
o di così difficile gestione da rendere asso-<br />
Il pulmino donato dal <strong>Gruppo</strong> Creval<br />
lutamente impossibile per loro una vacanza<br />
se non in una struttura altamente protetta.<br />
I costi inoltre sono molto contenuti grazie<br />
al personale volontario che cura tutta l’organizzazione:<br />
dalla cucina alla lavanderia,<br />
dalla stireria alle pulizie, oltre ovviamente<br />
al lato strettamente personale che riguarda<br />
il legame di amicizia e familiarità con<br />
l’ospite.<br />
Dal 1996, nel mese di maggio, vengono inoltre<br />
aperte le porte a 70 portatori di handicap<br />
della zona di Chernobyl e anche in questo<br />
caso riteniamo che l’esperienza di ospitalità<br />
ai disabili bielorussi sia unica nel suo genere.<br />
La presenza di ospiti e personale volontario è<br />
aumentata di anno in anno. Da una partenza<br />
rivolta a circa 150 persone residenti in Monza<br />
e circondario, si è giunti ora a una proposta<br />
che vede coinvolte le sottosezioni dell’UNITALSI<br />
di Bergamo, Brescia, Saronno,<br />
Sondrio e Varese per un totale di oltre 1.200<br />
persone. I 15 giorni passati a Borghetto sono<br />
davvero un punto fermo per i nostri ospiti, in<br />
particolare per quanti vivono in istituto, per<br />
moltissime famiglie e per i volontari. Per tutti<br />
è oramai un’esperienza d’amore e di gioia di<br />
cui è difficile fare a meno.<br />
Ci tengo a ricordare che il <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>,<br />
da sempre amico dell’associazione, è stato<br />
di grande aiuto per strutturare e finanziare<br />
l’operazione di acquisto.<br />
Sito web www.unitalsi.it<br />
come sostenere Unitalsi<br />
Per aiutare l’Unitalsi nell’opera di ristruttu-<br />
razione della casa di Borghetto S. Spirito<br />
puoi versare sul conto corrente aperto<br />
presso il <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> di Sondrio in-<br />
testato all’UNITALSI ROMA – sottosezione<br />
Sondrio IBAN:<br />
IT34G0521611010000000000961.<br />
I contributi sono deducibili fiscalmente.<br />
Pleiadi | solidarietà<br />
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38<br />
sPort | Pleiadi<br />
sPort<br />
gran finale<br />
per la gruppo <strong>bancario</strong> credito valtellinese<br />
golf cup <strong>2010</strong><br />
Inaugurato il nuovo percorso a 18 buche del Valtellina Golf Club<br />
Si è conclusa con grande successo la<br />
‘<strong>Gruppo</strong> <strong>bancario</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong><br />
Golf Cup <strong>2010</strong>’, il Circuito che, da ormai<br />
7 anni, fa conoscere e promuove la<br />
natura, i prodotti, la cultura e le tradizioni<br />
della Valtellina nei maggiori Golf<br />
Club italiani. Teatro della finale è stato<br />
il Valtellina Golf Club di Caiolo, il<br />
Premiazione finale della 7° edizione ‘<strong>Gruppo</strong> <strong>bancario</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> Golf Cup’<br />
circolo, presieduto da Roberto Brivio,<br />
che ha inaugurato il nuovo percorso a<br />
18 buche in occasione di questa importante<br />
gara.<br />
Nel match finale si sono fronteggiati<br />
i migliori classificati nelle 12 tappe di<br />
qualifica svoltesi nei più prestigiosi circoli<br />
presenti nei territori in cui il Grup-<br />
po Creval opera con i suoi oltre 540<br />
sportelli – Conero, I Ciliegi, Franciacorta,<br />
La Pinetina, Le Madonie, Villa<br />
d’Este, Valtellina, Des Iles Borromees,<br />
Molinetto, Bormio, Acquasanta, Acquabona<br />
– ai quali si sono uniti anche i<br />
soci del Valtellina Golf Club, ansiosi di<br />
provare le nuove 9 buche. La classifica<br />
finale ha premiato: Claudia Personeni<br />
(1° netto 1ª categoria), Andrea<br />
Bordessa (1° lordo), Francesco Carli<br />
(1° netto 2ª categoria) e Leonardo<br />
Crepaldi (1° netto 3ª categoria).<br />
Anche nella giornata finale è stato<br />
estremamente apprezzato il contributo<br />
dei partner – Camera di Commercio<br />
Industria Artigianato e Agricoltura di<br />
Sondrio, Consorzio di Tutela Valtellina<br />
Casera e Bitto, Consorzio Tutela Vini<br />
di Valtellina, Consorzio per la Tutela<br />
del nome Bresaola della Valtellina,<br />
Consorzio Tutela Mele di Valtellina,<br />
Consorzio di Tutela Miele di Valtellina,<br />
Comitato Valorizzazione dei Pizzoccheri<br />
della Valtellina, il multi consorzio<br />
Valtellina Che Gusto, le aziende
Il prefetto di Sondrio, Erminia Rosa Cesari inaugura le 18 buche del Valtellina Golf Club.<br />
Da sinistra: Roberto Brivio, Presidente Valtellina Golf Club, Giuseppe Pirana, Sindaco di Caiolo, Miro Fiordi, AD <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>, Fernando Grattirola, Direttore Generale<br />
Stelline Spa, Erminia Rosa Cesari, Prefetto di Sondrio, Pier Luigi Gabrielli, Comandante Provinciale dei Carabinieri, Giovanni De Censi, Presidente <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>, Giorgio<br />
Tarabini, Vice Presidente Valtellina Golf Club, Alcide Molteni, Sindaco di Sondrio, Michelangelo Barbato, Questore di Sondrio. (Foto: crameri/duemilanove communications).<br />
Galbusera Dolciaria, l’Agriturismo La<br />
Fiorida, il Grand Hotel della Posta di<br />
Sondrio e l’azienda Averna con il marchio<br />
Braulio, lo storico amaro nato a<br />
“Bormio nel 1875”, che hanno promosso<br />
i propri prodotti di qualità offrendo<br />
ricche degustazioni ai presenti.<br />
Al termine della gara, tutti i giocatori<br />
hanno partecipato, alla presenza dei<br />
rappresentanti del Circolo e delle autorità<br />
locali, al taglio del nastro tricolore<br />
e al brindisi di gruppo che hanno<br />
segnato l’inaugurazione ufficiale del<br />
nuovo campo a 18 buche del Valtellina<br />
Golf Club.<br />
Nella conferenza stampa successiva,<br />
presso il Grand Hotel della Posta, il<br />
presidente del Valtellina Golf Club,<br />
Roberto Brivio, l’Amministratore De-<br />
Il team dei Professionisti<br />
legato del <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>, Miro<br />
Fiordi, e il Direttore Generale di<br />
Stelline, Fernando Grattirola, hanno<br />
esaltato la valenza del nuovo campo<br />
Alla buca 11, l’Adamello sullo sfondo<br />
Il nuovo sito web del Valtellina Golf<br />
– 18 buche, 6.171 metri, par 71 – le<br />
caratteristiche del percorso e la storia<br />
incominciata nel 1998. Con questa<br />
nuova dotazione, il Valtellina Golf<br />
Club punta ora ad estendere il più possibile<br />
la pratica di questa disciplina ai<br />
nuovi soci, coinvolgendo giovani e appassionati<br />
attraverso promozioni per<br />
studenti, principianti e tutti coloro che<br />
intendono avvicinarsi con entusiasmo<br />
a questo magnifico sport.<br />
È certo che ora la Valtellina ha una<br />
nuova attrazione sportiva che valorizza<br />
il territorio, amplia l’offerta turistica di<br />
tutta l’area, e sarà in grado di ospitare<br />
gare non solo a livello nazionale ma<br />
anche internazionale.<br />
Sito web www.valtellinagolf.it<br />
Pleiadi | sPort<br />
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sPort | Pleiadi<br />
sPort<br />
Umberto Colli, Vice Direttore Generale Creval,<br />
consegna il premio alla Responsabile tecnica<br />
della formazione lombarda<br />
lombardia a segno nel creval meeting<br />
La regina delle discipline olimpiche, l’atletica<br />
leggera, è stata grande protagonista sabato<br />
11 settembre presso il Centro Polifunzionale<br />
di Chiuro. Nell’incontro, riservato alle rappresentative<br />
regionali, è stata la Lombardia<br />
ad aggiudicarsi la quarta edizione del Creval<br />
Meeting.<br />
LOMBARDIA DAVANTI A TUTTI 120<br />
in tutto i punti collezionati dalla squadra<br />
lombarda, che ha avuto la meglio sulle formazioni<br />
dei francesi di Rhone-Alpes (79) e<br />
del Piemonte (76). Quarto il Veneto (70) davanti<br />
ad Emilia Romagna (61) e Liguria (50).<br />
Un vero dominio per i padroni di casa della<br />
Lombardia, che non hanno avuto rivali nel<br />
corso della giornata di gara iniziata con la<br />
marcia alle ore 9.30, e chiusa nel primo pomeriggio<br />
con le spettacolari staffette 4x100.<br />
RISULTATI INDIVIDUALI Successo<br />
della Lombardia decretato anche da buone<br />
prestazioni dei singoli in pista. Segnaliamo<br />
tra i risultati a livello individuale le perfor-<br />
sondrio: grande successo per il volley open edizione numero 21<br />
Ancora una volta il Volley Open ha fatto centro. La kermesse organizzata dalla P.G.S. Auxilium di Sondrio,<br />
arrivata alla sua ventunesima edizione, ha visto scendere in campo quasi 300 atlete in rappresentanza di<br />
15 società pallavolistiche che si sono misurate in 3 tornei. In palio i trofei “<strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>” vinto dalle<br />
croate di Arbanasj, il trofeo “Gamag” conquistato dalla compagine locale del GS Gordona ed il “B.M.P.<br />
Arbanasj” aggiudicato al Volley Colico.<br />
Quasi 100 bambine delle classi elementari, suddivise in ben 20 squadre, hanno invece dato vita al Torneo<br />
regionale “BIM...BUM...BAM” che ha visto nel MiniVolley imporsi il Volley Colico e nel SuperminiVolley il<br />
gruppo classe 1999 della P.G.S. Auxilium.<br />
Che la pallavolo possa essere anche un’occasione non solo agonistica ma anche di divertimento puro,<br />
capace di trasformarsi in spettacolo, lo si è visto dalla sfida che ha opposto le All Stars, selezione composta<br />
dai campioni dello sport valtellinese, al Volley Team,<br />
squadra, alla fine risultata vincente, formata dagli allenatori<br />
delle squadre che hanno dato vita al Volley Open.<br />
UN TORNEO CHE NON HA EGUALI<br />
“Non smetteremo mai di dire che il Volley Open è un torneo<br />
che non ha eguali”- le dichiarazioni del responsabile<br />
organizzativo dell’Auxilium Cesare Salerno. Qualcuno<br />
tenta ogni tanto di copiare, ma è difficile ritrovare altrove<br />
le caratteristiche di questo torneo, ed è una grande soddisfazione<br />
quando al termine delle tre impegnative giornate<br />
di gare pressoché tutte le squadre vengono a farci<br />
i complimenti chiedendoci di essere invitate anche alle<br />
prossime edizioni! Noi ce la mettiamo tutta per far sì che<br />
amicizia e ospitalità siano il marchio di fabbrica della nostra<br />
manifestazione ma è indubbio che senza l’aiuto dei<br />
nostri sponsor e sostenitori non riusciremo mai ad ospitare<br />
così tante ragazze e permetter loro di essere protagoniste<br />
assolute del Volley Open”. Sponsor principale<br />
della manifestazione il <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>, ma sotto rete<br />
non è mancata anche la generosità di altri sostenitori.<br />
mance nella marcia della junior Federica<br />
Curiazzi (Bergamo 1959 Creberg), 9:17.16<br />
sui 2 km, e di Andrea Adragna (Riccardi),<br />
3 km in 11:58.41, sul piemontese Federico<br />
Tontodonati (CUS Torino), 11:59.45. Nello<br />
sprint la più veloce è stata l’allieva nigeriana,<br />
Judy Ekeh (Reggio Event’s), 12:02 con vento<br />
nullo, mentre le junior Valentina Leomanni<br />
(Atl. Vedano) e Ilaria Marchetti (CUS Torino)<br />
hanno rispettivamente ottenuto 52,61<br />
nel martello e 43,67 nel disco.<br />
GRANDE ATLETICA Ancora una volta<br />
grande atletica con Creval Meeting quindi,<br />
che chiude una stagione da protagonisti<br />
sull’impianto di Chiuro, uno dei centri più<br />
attivi e vero riferimento per il settore in<br />
Lombardia. Un binomio consentito grazie<br />
al sostegno del Creval, partner regionale di<br />
Fidal e vero propulsore di iniziative da copertina<br />
per una disciplina come l’atletica che<br />
da sempre rappresenta anche la base per la<br />
pratica di altri sport.<br />
splendida interlaghi!<br />
Il maltempo non ha fermato la<br />
36^ edizione del Trofeo Interlaghi,<br />
competizione di vela che in un piovoso<br />
week-end di inizio novembre<br />
ha visto darsi battaglia 63 imbarcazioni<br />
nello specchio del lago di<br />
Lecco. Pioggia, vento e freddo<br />
l’hanno fatta da padrone, per una<br />
due giorni di grande vela. L’imbarcazione<br />
Splendida con al timone<br />
Fabio Mazzoni si è aggiudicata il<br />
Campionato Invernale Interlaghi<br />
Trofeo <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>. Mazzoni<br />
è un vero e proprio specialista<br />
dell’Interlaghi, avendo vinto il Trofeo<br />
per ben quattro volte, nel 2002,<br />
nel 2006, nel 2008 e ora nell’edizione<br />
del <strong>2010</strong>, con il J24 dell’armatore<br />
Mario Bombelli. La Joe Fly<br />
Junior Cup per il più giovane velista<br />
in regata è andata al sedicenne<br />
Giovanni Redaelli.
Il podio del Kima <strong>2010</strong><br />
risUona la marsigliese<br />
al troFeo vanoni<br />
L’avevano promesso che, dopo otto anni di partecipazione<br />
e due secondi posti, avrebbero tentato di vincere<br />
il Trofeo Vanoni, gara internazionale a squadre di corsa<br />
in montagna a staffetta giunta alla 53^ edizione. E così<br />
è stato. La Francia ha dominato dal primo all’ultimo<br />
metro, secondo posto per l’Atletica Valli Bergamasche,<br />
terzo gradino del podio per il terzetto della Recastello<br />
Radici Group. Alle loro spalle bravissima la Polonia a<br />
recuperare posizioni su posizioni fino a conquistare il<br />
4° posto finale, a scavalcare proprio nella discesa finale<br />
la Gran Bretagna. I padroni di casa del Csi Morbegno<br />
si sono classificati al nono posto, segnale di una concorrenza<br />
sempre più agguerrita e sempre più internazionale.<br />
In campo femminile, vittoria per le polacche,<br />
in un’edizione del Trofeo Vanoni davvero di spessore<br />
mondiale. Pubblico<br />
come sempre protagonista<br />
domenica<br />
24 ottobre lungo il<br />
percorso ormai collaudato,<br />
che dalla<br />
cittadina di Morbegno<br />
si snoda sul versante orobico percorrendo ampi<br />
tratti dell’antica Via Priula. Per gli uomini 7.250 metri<br />
con un dislivello di 435 metri. Si sale dalla contrada<br />
Cimacase verso il Gran Premio della Montagna posto<br />
in località Arzo, passando per il temuto e impegnativo<br />
Dosso. Da Arzo si scende a capofitto lungo un ripido e<br />
tecnico sentiero che tocca le località Bellini e Tempietto.<br />
Cavalcata trionfale lungo via Vanoni, dove due ali di<br />
folla incitano e sostengono tutti i concorrenti all’arrivo<br />
nella cittadina del Bitto. La manifestazione, la cui prima<br />
edizione si svolse nel lontano 1958, vuole ricordare un’<br />
importante figura cara ai morbegnesi: il ministro Ezio<br />
Vanoni, grande esempio di impegno sociale, abnegazione<br />
e attaccamento alla propria terra. Sponsor della<br />
manifestazione il <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>.<br />
La partenza del Trofeo Vanoni<br />
troFeo kima - camPionato mondiale UltraskYmarathon isF<br />
Doveva essere l’edizione del rilancio quella del Kima <strong>2010</strong>, e rilancio c’è stato. Il “Trofeo Kima - La<br />
Grande Corsa Sul Sentiero Roma”, questa stagione valevole come la prima edizione del campionato<br />
Mondiale di UltraSkymarathon, è andata in scena il 29 agosto. Con i suoi 49.5 Km, un dislivello in<br />
salita di ben 3.800 metri, e un tracciato altamente selettivo che prevede il valico di 7 passi tutti sopra<br />
i 2.500 metri di quota, non è gara per tutti. Una maratona d’alta quota, un percorso per uomini e<br />
donne duri. Si passa vicino a luoghi tanto amati dagli escursionisti che frequentano le zone della<br />
Valmasino e Val di Mello, veri paradisi naturalistici nella Valtellina più vera. Partenza da Filorera, poi<br />
si percorre la Valle di Predarossa, Rifugio Ponti, Passo Cameraccio, Passo Torrone, Rifugio Allievi-<br />
Bonacossa, Passo Camerozzo, Rifugio Gianetti, Passo Barbacane, Rifugio Omio, Bagni di Masino, e<br />
arrivo a Filorera (870m). Uno spettacolo nello spettacolo, perché c’è stata anche gara vera, con il titolo<br />
di campione mondiale che è stato aggiudicato al catalano Kjlian Jornet, mentre in campo femminile il<br />
successo è andato all’italiana Emanuela Brizio. Una kermesse resa possibile grazie al sostegno di enti<br />
pubblici e sponsor privati. In prima linea, come sempre, il marchio <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>.<br />
aPt toUr challenger credito valtellinese “citta’ di como”<br />
Robin Haase premiato all’edizione <strong>2010</strong><br />
(foto Elvira Pezzotti)<br />
“C’è un legame speciale tra il <strong>Credito</strong> Valltellinese,<br />
per la sua natura di banca popolare cooperativa,<br />
e i territori in cui opera, sostenendo numerose<br />
iniziative di carattere benefico, sportivo, sociale<br />
e culturale - afferma Miro Fiordi, Amministratore<br />
Delegato <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>. Essere sponsor del<br />
Torneo APT Tour Challenger Città di Como rappresenta<br />
per il <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> l’opportunità di<br />
“accompagnare” un evento sportivo di grande eco<br />
e di manifestare, così come già fatto nelle scorse<br />
edizioni, la condivisione dei valori sportivi: lealtà, rispetto reciproco e sana competizione”.<br />
Grande tennis in riva al lago, con L’ATP Tour Challenger <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>-Città di Como,<br />
che ha visto sotto rete spettacolo ed emozioni dal 28 agosto al 5 settembre. È stata definita<br />
la migliore edizione di sempre e per festeggiare gli 80 anni del Tennis Club Como in riva al<br />
lago sono arrivati fenomeni della racchetta, quali l’ex numero uno al mondo Muster, l’azzurro<br />
Volandri, fermato alle semifinali, e l’olandese Robin Haase, numero 83 del ranking Apt, che si<br />
è aggiudicato il suo quinto torneo in stagione. Tribune piene e grande seguito in aumento, a<br />
Como si sono fatte le cose in grande e si guarda già al 2011, per fare concorrenza al’Us Open.<br />
La prova stelle e strisce dello slam si gioca infatti nello stesso periodo del torneo lariano.<br />
Chissà che qualche big non preferisca la terra rossa del lago al cemento americano…<br />
il 29° troFeo marmitte va alle ‘valli Bergamasche’<br />
Nella classica gara chiavennasca, una corsa in montagna<br />
a staffetta a tre maschile e individuale femminile,<br />
vittoria per l’Atletica Valli Bergamasche che ha<br />
bissato il successo ottenuto lo scorso anno grazie ad<br />
Andrea Regazzoni, Massimiliano Zanaboni e Marco<br />
Lanfranchi. Dietro di loro la Recastello Radici Group<br />
di Gazzaniga (Bg), con Danilo Bosio, Eris Costa ed<br />
L’arrivo dei primi tre<br />
un grande Fabio Ruga che ha recuperato un minuto<br />
in terza frazione. Suo il miglior crono di giornata con 28’26 davanti a Eris Costa e Massimiliano<br />
Zanaboni. Nella gara femminile quarta vittoria alle Marmitte per la bresciana Angela<br />
Serena (Freezone), da poco mamma, che si è fatta trovare in ottima forma per quest’edizione,<br />
andando a vincere con il buon tempo di 25’07. Dietro di lei, seconda Alice Gaggi (Valgerola)<br />
e terza Lorenza Combi (Runners Colico). Una gara pienamente riuscita grazie all’organizzazione<br />
del <strong>Gruppo</strong> Podistico Valchiavenna coadiuvato dagli Alpini dell’Ana di Chiavenna<br />
e dalla Protezione Civile di Chiavenna. Tra gli enti promotori, il Comune di Chiavenna, la<br />
Comunità Montana della Valchiavenna, la Provincia di Sondrio e la Regione Lombardia,<br />
oltre ai tanti sponsor tra cui il <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong>.<br />
Pleiadi | sPort<br />
41
42<br />
sPeciale natale | Pleiadi<br />
sPeciale natale<br />
Caro papà Natale...<br />
a natale regala<br />
un Pc ai bambini in ospedale<br />
“Caro papà Natale…2”<br />
è stato un successo: più<br />
di 30.000 copie vendute<br />
nelle oltre 500 filiali del<br />
<strong>Gruppo</strong> <strong>bancario</strong> <strong>Credito</strong><br />
<strong>Valtellinese</strong>, il Disco<br />
d’Oro, tante belle canzoni,<br />
nuove aule inaugurate,<br />
l’apprezzamento di tutti<br />
coloro che ne sono venuti<br />
a contatto… numeri e<br />
La conferenza stampa di presentazione del cd<br />
situazione che anche da<br />
sole sarebbero un ottimo risultato. In questi giorni è in distribuzione “Caro papà Natale…<br />
3” l’edizione <strong>2010</strong> del CD. Ne parliamo con i due promotori dell’iniziativa.<br />
Dott. Grazioli i vostri clienti hanno confermato la grande sensibilità verso<br />
le iniziative sociali che realizzate. Come avete messo a frutto le risorse incassate?<br />
Le 30.000 copie vendute hanno permesso di rendere il bilancio di questa iniziativa molto<br />
più ricco, visto che le aule di informatica sono state installate non solo presso strutture<br />
ospedaliere, ma anche presso alcune “case famiglia” che ospitano i bambini e i loro genitori<br />
durante il periodo di degenza lontani da casa. Un’aula informatica è stata allestita<br />
anche presso il Dynamo Camp a San Marcello Pistoiese: il primo campo di terapia<br />
ricreativa per ragazzi affetti da patologie gravi o croniche in terapia e nel periodo di post<br />
ospedalizzazione. Grazie alla vendita di “Caro papà Natale… 2” sono state raggiunte<br />
città e regioni che ancora risultavano scoperte: il Gaslini di Genova, il Meyer di Firenze,<br />
l’Ospedale degli Infermi di Rimini, l’Ospedale dei Bambini G. Salesi di Ancona, e poi e<br />
il distaccamento di Palidoro del Bambino Gesù di Roma.<br />
Quest’anno, accanto alla vendita tramite le 540 filiali del <strong>Gruppo</strong> Creval, sperimenteremo<br />
gli acquisti tramite il canale internet. La promozione del CD si vedrà sul nostro sito www.<br />
creval.it, visitato ogni giorno da circa 40 mila persone, e su Facebook, con una campagna<br />
apposita. Contiamo in questo modo di superare il traguardo dei 40.000 CD venduti.<br />
Signora Andreoli, l’aula donata al Bambino Gesù di Roma ha ricevuto una<br />
medaglia dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, quale suo<br />
premio di rappresentanza all’inaugurazione.<br />
Questo riconoscimento conferma la validità dell’iniziativa, il merito e la professionalità<br />
di tutti gli artisti che hanno preso parte all’iniziativa e la generosità di tutti coloro che<br />
hanno contribuito a raggiungere un risultato così significativo. “Insieme si può” è il primo<br />
brano della nuova compilation <strong>2010</strong> e prevede anche quest’anno la partecipazione<br />
dei Comicinsieme di Zelig e Colorado Cafè. Questa canzone è un inno alla solidarietà<br />
ed è stata ispirata dai risultati raggiunti fin qui. Grazie alle oltre 100 persone coinvolte,<br />
tra artisti e collaboratori, abbiamo ottenuto un risultato importante.<br />
“CARO PAPA’ NATALE… 3” è in vendita al costo di 10 € nei negozi di dischi,<br />
in tutte le 540 filiali del <strong>Gruppo</strong> <strong>bancario</strong> <strong>Credito</strong> <strong>Valtellinese</strong> e sul sito<br />
internet www.caropapanatale.it<br />
Aula PC O. Gaslini Genova 29-4-<strong>2010</strong><br />
Aula PC Ospedale Bambin Gesù Roma 15-9-<strong>2010</strong><br />
Aula PC Neuropsichiatria Infantile Merate (LC) 30-9-<strong>2010</strong><br />
Aula PC Comunità Mille Colori Sondrio 4-10-<strong>2010</strong><br />
Aula PC O. Filippo del Ponte Varese 6-10-<strong>2010</strong><br />
Aula PC Ospedale degli Infermi Rimini 19-11-<strong>2010</strong><br />
Aula PC Ospedale Buzzi Milano 20-11-<strong>2010</strong>