IL DALMATA
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<strong>IL</strong> <strong>DALMATA</strong> settembre 2011 pag. 7<br />
IBERSAGLIERIDALMATI,FIUMANIEISTRIANI<br />
ALRADUNODITORINOPER<strong>IL</strong>150°DELL’UNITÀ<br />
Nella storia della Dalmazia i Bersaglieri italiani ebbero una parte importante fin dal 1830<br />
Lo striscione degli Esuli apre la sfilata dei Bersaglieri: al posto<br />
d’onore, il generale Elio Riccardi, mentre il figlio Marco, bersagliere<br />
pure lui, porta il Labaro del Battaglione Zara<br />
Anche quest’anno, a Torino,<br />
nel 150° anniversario della nascita<br />
dello Stato italiano, i bersaglieri<br />
dalmati, istriani e fiumani<br />
hanno sfilato in posizione<br />
d’onore, precedendo gli altri<br />
bersaglieri in congedo. Lo<br />
speaker, durante il loro passaggio,<br />
ha detto fra l’altro: “passano<br />
ora i labari delle Sezioni<br />
scomparse di Zara, Fiume e<br />
Pola. Sono con loro i labari<br />
dei reparti bersaglieri che hanno<br />
difeso la frontiera orientale:<br />
il battaglione Zara ed il battaglione<br />
che ha tenuto la valle<br />
dell’Isonzo fino a tutto l’aprile<br />
del 1945. Zara , Fiume e Pola,<br />
tre città che fanno parte della<br />
storia d’Italia e che all’Italia<br />
hanno dato tanto, fino a sacrificare<br />
per lei la propria stessa<br />
esistenza”.<br />
Pola fra le due guerre mondiali<br />
era la sede del 12° reggimento<br />
bersaglieri e della Scuola<br />
Allievi Ufficiali di complemento<br />
della Specialità. Zara<br />
era la sede del 9° reggimento e<br />
successivamente del battaglione<br />
bersaglieri Zara. Quest’ultimo<br />
l’8 settembre 1943 non si<br />
sbandò, ma restò in armi a patto<br />
di essere impiegato per la<br />
difesa di Zara, conservando le<br />
stellette del Regio Esercito. I<br />
Tedeschi accettarono la situa-<br />
zione fino al principio del<br />
1944, quando disarmarono il<br />
battaglione considerando i bersaglieri,<br />
che non avevano aderito<br />
alla Repubblica Sociale<br />
italiana, come prigionieri. Subito<br />
dopo l’8 settembre 1943 a<br />
Verona, nella caserma già appartenente<br />
dell’8° Reggimento<br />
bersaglieri, si formò un battaglione<br />
di bersaglieri volontari<br />
per difendere la frontiera<br />
orientale. Sbarrò la strada ai<br />
partigiani jugoslavi che immetteva<br />
nella Valle dell’Isonzo<br />
dal 10 ottobre 1943 al 29 aprile<br />
del 1945, con il sacrificio di<br />
350-400 bersaglieri, la metà<br />
dei quali uccisi o morti in prigionia<br />
dopo la fine della guerra.<br />
E’ anche interessante ricordare<br />
che la Dalmazia ha fornito i<br />
primi precedenti storici utili<br />
alla costituzione dell’Associazione<br />
Nazionale Bersaglieri,<br />
nata nel 1923 dalla riunione<br />
dei precedenti sodalizi di bersaglieri<br />
in congedo, il primo<br />
dei quali era nato a Torino nel<br />
1866. Ma già nel 1871 era nata<br />
a Zara una Società dei Bersaglieri<br />
(nome con il quale nel<br />
1830 sostituì quello iniziale di<br />
Società cittadina di tiro al bersaglio).<br />
Fondatore fu Enrico<br />
Matcovich di Stretto, nell’iso-<br />
la di Morter, che aveva combattuto<br />
per l’Italia come ufficiale<br />
di cavalleria e come garibaldino.<br />
Nel 1880 era già diventata<br />
importante l’analoga<br />
Società di Spalato. Nel 1896<br />
nacque la Società dei Bersaglieri<br />
di Borgo Erizzo, che arriverà<br />
ad avere ben 120 soci.<br />
Ognuna di queste Società aveva<br />
una propria fanfara. Il loro<br />
scopo ufficiale era il tiro al<br />
bersaglio, ma quello principale<br />
era patriottico e si ispiravano<br />
in tutto (uniformi, fanfare,<br />
canti) e sempre di più con il<br />
passare del tempo ai bersaglieri<br />
del Regno d’Italia. La Società<br />
di Zara al principio del<br />
secolo scorso costruì vicino alla<br />
Riva Derna una bella palazzina,<br />
ancora esistente, dove<br />
ospitava altri sodalizi patriottici.<br />
Si ha notizia anche di due<br />
Società dei Bersaglieri a Salona<br />
ed a Neresi, nell’isola della<br />
Brazza.<br />
Elio Ricciardi<br />
generale dei Bersaglieri<br />
DONNE BERSAGLIERE IN DALMAZIA<br />
Già nell’800 le donne venete di Dalmazia partecipavano, in perfetta<br />
parità con gli uomini, alle attività delle associazioni patriottiche,<br />
sportive e paramilitari distinguendosi dalle donne slave, allora ancora<br />
fortemente discriminate. In Italia le donne saranno ammesse<br />
nell’esercito solo in tempi assai recenti.<br />
LA FANFARA DI ZARA<br />
Le sezioni dalmate erano dotate spesso da fanfara dei bersaglieri costituite<br />
solo da strumenti a fiato che li differenziano dalle comuni<br />
bande militari e cittadine, principalmente basate su tamburi ed altri<br />
strumenti a percussione.