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Arcobaleno 02/2018

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ARCOBALENO<br />

voci e percorsi delle branche assoraider<br />

Periodico dell’Associazione Italiana di Scautismo Raider - www.assoraider.it N° 2 Anno XXIV - Aprile <strong>2018</strong><br />

Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L.353/03 (conv. in L.27/<strong>02</strong>/2004) n° 46 art. 1 comma 1 - DCB Cagliari<br />

all’interno:<br />

Lezione sull’umiltà<br />

Baloo Risponde<br />

Missioni di Pattuglia<br />

Il potere dello Scautismo<br />

Il 3° Trail del Marganai


Associazione Italiana<br />

di Scautismo Raider<br />

“ASSORAIDER”<br />

Sede Centrale<br />

00071 Pomezia (RM) - Italy<br />

Via Cavour, 28/B<br />

Tel. +39 06 9122550<br />

Fax + 39 178 2254948<br />

segreterianazionale@assoraider.it<br />

www.assoraider.it<br />

ARCOBALENO<br />

voci e percorsi delle branche assoraider<br />

ARCOBALENO<br />

è dedicata ai giovani<br />

e a tutti coloro che<br />

intendono reagire<br />

al dilagare di egoismi e<br />

vogliono dimostrare la<br />

possibilità di una<br />

fraternità mondiale<br />

come quella scaut.<br />

La rivista contiene inserti<br />

riservati ai lupetti,<br />

esploratori ed esploratrici,<br />

rover e scolte,<br />

raider e nautici.<br />

<strong>Arcobaleno</strong> - Redazione e Amministrazione c/o Salvatore Roggero:<br />

09122 Cagliari - Via Marini, 11 - naz.pubblicazioni@assoraider.it<br />

Anno XXIV - Numero 2 - Aprile <strong>2018</strong>. Autorizzazione del Tribunale di<br />

Cagliari n. 24 del 23.06.1995. ASSORAIDER - Associazione Italiana di<br />

Scautismo Raider. Iscritta nel Registro degli Operatori di Comunicazione<br />

in data 13/07/2011 con numero 21321 presso Ufficio ROC del Corecom<br />

Lazio. Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale<br />

D.L.353/03 (conv. in L.27/<strong>02</strong>/2004) n° 46 art. 1 comma 1 - DCB Cagliari.<br />

Direttore Responsabile: Salvatore Roggero<br />

Direttore di Redazione: Vittorio Sanese<br />

Redazione/Capiredattori:<br />

ARCOBALENO<br />

voci e percorsi delle branche assoraider<br />

arcobaleno@assoraider.it<br />

jaw@assoraider.it<br />

Jedi@assoraider.it<br />

vogliadistrada@assoraider.it<br />

ARCOBALENO<br />

vuole assolvere alla<br />

funzione di collegamento<br />

fra tutti gli iscritti<br />

all’Associazione<br />

nonché con i<br />

genitori dei più<br />

giovani iscritti<br />

perché seguano<br />

quanto viene offerto<br />

ai loro figli in fatto<br />

di formazione del<br />

carattere del<br />

futuro cittadino.<br />

osare@assoraider.it<br />

cfq@assoraider.it<br />

Immagine di Copertina: Branco La Rupe delle Sorti - Deleg. di Cassine<br />

Grafica, realizzazione e allestimento: FB @simonettiantoniografico<br />

Questo numero è stato consegnato alla stampa il 10.04.<strong>2018</strong><br />

La tiratura di questo numero è di 2.500 copie.<br />

Impegnano la responsabilità della rivista solamente gli editoriali e<br />

gli articoli non firmati. Per gli articoli firmati la responsabilità rimane<br />

all’autore. La riproduzione di articoli, foto e disegni pubblicati su<br />

questa rivista è ammessa a condizione che ne venga citata la fonte.<br />

Il materiale inviato ad <strong>Arcobaleno</strong> non si restituisce.<br />

ARCOBALENO è una rivista inviata gratuitamente agli iscritti dell’Assoraider<br />

- Associazione Italiana di Scautismo Raider. Tesseramento<br />

Anno Scaut 2017/<strong>2018</strong> Euro 40,00 - pagamento con bonifico - IBAN:<br />

IT44Y0501803200000000137328 - Banca Etica/Filiale di Roma, conto intestato<br />

ad ASSORAIDER Associazione Italiana di Scautismo Raider con<br />

Causale: censimento. Abbonamento annuale alla rivista “ARCOBALENO”<br />

(4 numeri) - Euro 12,00 - Il pagamento dell’abbonamento si può effettuare<br />

con le stesse modalità del tesseramento con Causale: abbonamento riviste.


La parabola di Buzz Lightyear<br />

Il noto protagonista del film d’animazione “Toy Story” e la lezione sull’umiltà.<br />

“L’uomo superbo guarda tutti e tutto dall’alto in basso.<br />

E se guardi in basso non puoi vedere qualcosa che sta sopra di te”<br />

(Carl Lewis)<br />

Alzi la mano senza vergogna chi, anche<br />

superata la fase dell’infanzia,<br />

ha piacere di vedere, magari condividendo<br />

con la famiglia, i bellissimi film<br />

d’animazione, o cartoni animati, moderni.<br />

Ebbene, seduto in salotto, tra un popcorn<br />

ed una bibita gassata (diventata analcolica<br />

e light con l’età!) si comincia a riflettere<br />

su quello che si guarda, accendendo involontariamente<br />

dei collegamenti<br />

mentali che somigliano a voli<br />

pindarici.<br />

E così capita che, guardando<br />

Toy Story, colpisca<br />

particolamente uno dei<br />

giocattoli protagonisti, simulacro<br />

di un’astronauta,<br />

che con fare goliardico<br />

ed impudente esordisce<br />

sulla scena al grido di<br />

“verso l’infinito ed oltre!”<br />

senza risparmiare<br />

un certo sbeffeggiamento,<br />

arrogante, degli<br />

altri giocattoli. Buzz<br />

Lightyear, questo il nome del<br />

cosmonauta, rimarca con orgoglio<br />

il suo essere progredito<br />

e tecnologico, il cui destino<br />

roboante lo ha incaricato<br />

niente meno che di salvare<br />

il mondo.<br />

Ma, si sa, le storie non<br />

sempre vanno come ci si<br />

aspetta: presto il colorato<br />

pupazzetto deve<br />

fare i conti con i<br />

suoi limiti di giocattolo,<br />

acquisendone<br />

gradualmente<br />

e dolorosamente consapevolezza.<br />

Ed è proprio allora che, strana la vita, viene<br />

fuori tutta la forza e l’impeto del personaggio<br />

che, solo rivelandosi il giocattolo<br />

qual è, riesce a salvare la situazione. Umiltà<br />

passa per umiliazione ha detto qualche<br />

tempo fa Papa Francesco, e così la storia<br />

di Buzz Lightyear assume i connotati di<br />

una Parabola, affrontando un argomento<br />

che, di questi tempi, sembra essere anche<br />

imbarazzante. Il prototipo dell’uomo<br />

moderno, infatti, assomiglia più ad<br />

una famosa pubblicità, quella del<br />

profumo e delle finestre in cui<br />

un “macho nostrano” si<br />

trasformava in “colui che<br />

non deve chiedere mai”<br />

risultando, perlomeno al<br />

sottoscritto, dotato di<br />

un’irritante spocchia.<br />

Eppure, sono convinto,<br />

se la pubblicità<br />

avesse avuto<br />

un seguito, magari<br />

una situazione<br />

imbarazzante per<br />

il suddetto ominide,<br />

avremmo potuto conoscere il<br />

suo lato vero, la sua umanità<br />

mescolata di punti forti e debolezze<br />

e, probabilmente, lo avremmo<br />

trovato anche simpatico. Di questo<br />

argomento, della doppia faccia<br />

di ognuno, parlava già Anna Frank<br />

nel suo diario, descrivendo a Kitty<br />

la sua “maschera dell’apparire” e<br />

rivelando la necessità di mantenere<br />

degli atteggiamenti<br />

innaturalmente estroversi<br />

per ottenere l’approvazione<br />

dei suoi amici, in un’eterna<br />

scelta tra essere umili e ap-


parire. La parola umiltà, nell’uso comune<br />

del termine, rimanda a qualcosa di piccolo,<br />

poco significante. Umile è un oggetto o una<br />

persona di poche pretese e che non cerca<br />

mai qualcosa di eclatante, di speciale, ma<br />

si confonde nella mischia, tende a non<br />

emergere. Se proviamo ad immaginare la<br />

figura di una persona umile, troviamo una<br />

sagoma a testa bassa, molto fragile, triste,<br />

che ha rinunciato alle grandi Imprese per<br />

accontentarsi del poco che ha. Un po’ come<br />

il piccione di Povia che ha scoperto che “il<br />

segreto è volare basso”, pensando di essere<br />

troppo piccolo per poter pretendere qualcosa<br />

di buono e di gratificante. Ovviamente<br />

questo atteggiamento non ha niente a che<br />

vedere con la vera umiltà e, oggi, conduce<br />

ad atteggiamenti compensativi ulteriormente<br />

fuorvianti: l’accettazione mortifera<br />

del proprio sentirsi miseri ed insignificanti<br />

oppure la ricerca spasmodica dell’apparire.<br />

Nel secondo caso ci si affanna per adottare<br />

il mascheramento di sé attraverso la cura<br />

della propria immagine. Ci si vuol mostrare<br />

perfetti e, lentamente, ci si può anche<br />

riuscire, diventando inattaccabili e quindi<br />

inaccessibili. Ovviamente questo modo<br />

consente di raggiungere un discreto successo,<br />

perché, attraverso la messa in atto<br />

di una serie di strategie teatrali, si può essere<br />

piacevoli, attraenti.<br />

Ma, come ciò che si vede, tale successo è<br />

virtuale, è apparente e porta a rinchiudersi<br />

in una gabbia soffocante di finzione.<br />

Due atteggiamenti contrari quindi (la negazione<br />

o l’affermazione compulsiva di sé)<br />

ma che conducono ad un unico risultato:<br />

l’impossibilità di vivere una vita di relazione<br />

con sé e con gli altri. E non sorprenderà<br />

scoprire che la fonte di energia che alimenta<br />

tali atteggiamenti è la stessa: la paura<br />

dell’abbandono.<br />

La paura di essere scartati, di essere derisi,<br />

di essere messi ai margini. Il primo ha paura<br />

che dando peso ai propri sogni, in virtù<br />

della propria miseria, possa essere deluso<br />

e quindi abbandonato; il secondo invece ha<br />

paura che nel mostrarsi per ciò che è possa<br />

essere ritenuto indegno di stima e quindi<br />

messo da parte.<br />

Quindi cos’è la vera umiltà? L’umiltà (dal<br />

latino humus = terra, stessa radice di<br />

uomo) è la capacità di porsi per ciò che si<br />

è, bilanciando il continuo conflitto dell’Io e<br />

del Se. Chi possiede la vera umiltà non ha<br />

la necessità di “esaltarsi” o di “umiliarsi”.<br />

È solo ciò che è: Uomo.<br />

Non si tratta quindi della virtù di abbassarsi<br />

per stare al di sotto delle proprie possibilità,<br />

ma di riconoscere, nella consapevolezza<br />

di sé, il proprio posto nella società e nel<br />

destino del mondo. Per noi Raider questo<br />

processo deve essere più facile: ci guida<br />

la Legge, diventando il punto dal quale è<br />

possibile spiccare il volo, senza paura di<br />

cadere e con il coraggio di OSARE: volare<br />

alto come le aquile (altro che Povia ed<br />

il suo piccione!). Gli altri modi, per quanto<br />

appaganti e all’apparenza protettivi,<br />

costringono a mendicare e vivere in una<br />

continua schiavitù, mentre la vera umiltà<br />

libera il Raider da sé stesso e gli consente<br />

di volare, con ali di Aquila. Siamo destinati<br />

ad abitare in alto. La vera umiltà,<br />

il vero coraggio, la possibilità di Osare ce<br />

lo consentono. E paradossalmente questo<br />

si vede anche all’esterno, diventando<br />

estremamente attraente. Liberarsi da sé<br />

stessi, non ha come fine quello di riuscire a<br />

conquistare gli altri, ma pur non volendolo<br />

direttamente, ci fa scoprire di essere estremamente<br />

affascinanti.<br />

Detto questo, riesce facile comprendere<br />

come, pur comprendendo<br />

la sottomissione, l’umiltà non contempli<br />

strisciare e non voglia dire essere<br />

persone silenziose e passive.<br />

Da Raider, mi sento orgoglioso<br />

nell’affermare che umiltà significa<br />

utilizzare doverosamente i nostri talenti<br />

e capacità. Perché, sicuramente,<br />

nell’umiltà c’è la chiave del progresso.<br />

E tutto questo grazie a un cartone<br />

animato.<br />

Vittorio Sanese


RUBRICHE ALL’INTERNO:<br />

RUBRICHE ALL’INTERNO: Hathi Racconta<br />

Hathi Racconta Gioca pag. con 5 Bagheera<br />

Gioca con Bagheera pag. Baloo 6 Risponde<br />

Baloo Risponde Girnalista pag. 7 del Mese<br />

La Zampa di Akela pag. La 8/9 Zampa di Akela<br />

Disegnando qua e là ... pag. 10<br />

Kaa-pacità<br />

Kaa-pacità pag. 11/12<br />

5<br />

Era appena terminato un lungo e rigido inverno e la mattina del primo<br />

giorno di primavera Mowgli fu svegliato dal canto di Mor, il<br />

che salutava l’avvento della nuova stagione. Nella tana di Mowgli tutti<br />

i suoi fratelli riposavano ancora, quando lui decise di uscire<br />

per vedere gli che cominciavano a fiorire. In quell’inverno erano<br />

successe molte cose spiacevoli e il Cucciolo d’Uomo aveva proprio<br />

bisogno che quel giorno fosse per lui diverso, quasi speciale. Mentre<br />

correva in direzione degli più vicini, fu fermato da Ikki, che lo<br />

ringraziò per l’aiuto che aveva dato quando una aveva ostruito<br />

l’ingresso della sua tana. Mowgli sorrise al e gli disse che non era<br />

stato niente, che il suo aiuto era stato disinteressato, poiché egli era<br />

amico di tutti nella Giungla, dato che tutti avevano lo stesso sangue.<br />

Dopo che l’ebbe salutato, Mowgli riprese il cammino un po’ più felice<br />

di quanto fosse prima e non fece che pochi passi quando fu di nuovo<br />

fermato. Questa volta si trattava di Mang, il : stava per andare<br />

a dormire, poiché era giorno e per lui significava che era tempo di riposo,<br />

ma prima di farlo voleva ringraziare il Cucciolo d’uomo per aver<br />

mantenuto la parola data ed averlo aiutato nella ricerca di una nuova<br />

dove dormire, dopo che la sua era stata occupata dalle Bandar-<br />

Log. Ancora una volta Mowgli disse al che non gli era dovuto<br />

alcun ringraziamento, quindi riprese a correre. Ora era proprio allegro,<br />

poiché le buone azioni di quell’inverno non erano state dimenticate ed<br />

aver compiuto del bene gli aveva portato molti ringraziamenti, ma non<br />

solo: quando Mowgli arrivò davanti ad una grande quercia trovò una<br />

sorpresa ad attenderlo: un piccolo gruppo di del branco di<br />

Hati aveva preparato per lui un banchetto, per ringraziarlo delle noccioline<br />

che lui aveva portato loro quando le scorte erano finite durante<br />

l’inverno. Mowgli guardò sbalordito i suoi amici ed era così<br />

contento del loro gesto che rimase quasi senza parole. Quando Mor<br />

emise di nuovo il suo richiamo, Mowgli fece lo stesso, gridando felice<br />

al cie lo. Mowgli capì proprio in quel momento che aiutare gli altri era<br />

davvero la cosa più bella che potesse esserci.


6<br />

...Gioca ..G con<br />

Bagheera<br />

AGUZZA..G<br />

Bagheera<br />

la Vista!!<br />

Lupiiiii !!! qualcosa<br />

è cambiato nella<br />

giungla!!!<br />

aguzzate la vista e aiutateci<br />

a trovare e colorare<br />

le differenze.<br />

potete utilizzare ogni<br />

tipo di colore, pastelli,<br />

pennarelli,a cera... scatenate<br />

più possibile la<br />

vostra fantasia!!!<br />

BRANCO DELLA BIANCA LUNA - SEZ. DI ITTIRI


Baloo Risponde<br />

7<br />

Buona Caccia lupi!!!<br />

Come state?<br />

La settimana è stata<br />

interessante<br />

Così così<br />

Baloo… ieri il<br />

mio pallone è<br />

andato a finire<br />

in mezzo alla<br />

strada e una<br />

macchina ci è passata<br />

sopra, era il mio pallone<br />

preferito!!!! Uffa!!!<br />

E tu cosa<br />

hai fatto<br />

Lorenzo?<br />

Sono stato fermo<br />

sul marciapiede,<br />

so che è<br />

molto pericoloso<br />

correre in mezzo<br />

alla strada!<br />

Bravo Lori,<br />

hai fatto la<br />

cosa giusta,<br />

vedete lupi<br />

quando usciamo di<br />

casa dobbiamo sapere<br />

come comportarci<br />

e quali sono le regole<br />

della strada! Voi le<br />

conoscete?<br />

Io so che non<br />

bisogna attraversare<br />

la strada<br />

con il rosso ma<br />

quando c’è il verde!<br />

Si deve guardare a<br />

destra e a sinistra prima<br />

di attraversare e bisogna<br />

farlo sempre sulle strisce<br />

pedonali! Si deve camminare<br />

sempre sul marciapiede<br />

e bisogna seguire i<br />

cartelli stradali!<br />

Brava Letizia,<br />

e ricordatevi<br />

che se c’è il<br />

vigile bisogna sempre<br />

seguire quello che dice<br />

lui. Ma se non sbaglio<br />

voi usate anche la bici<br />

e andate in macchina<br />

con i vostri genitori! In<br />

quel caso le conoscete<br />

le regole??<br />

Mmmmmh ...<br />

No Baloo! Quali sono?<br />

Quando andate<br />

in bicicletta<br />

dovete sempre<br />

mettere il casco,<br />

non dovete sfrecciare<br />

come saette sul marciapiede<br />

perché è destinato<br />

alle persone che vanno<br />

a piedi, quando siete in<br />

strada dovete stare sempre<br />

sulla destra perché oltre<br />

alle biciclette ci sono<br />

anche le macchine! In<br />

auto invece dovete sempre<br />

mettervi la cintura di<br />

sicurezza, è davvero molto<br />

importante lupi!<br />

Wow Baloo, non<br />

pensavo ci fossero così<br />

tante regole da seguire!<br />

Invece miei cari<br />

lupi ce ne sono<br />

tantissime, vedete<br />

le strade ci portano ovunque,<br />

ma bisogna stare sempre<br />

molto attenti a rispettare<br />

questi comportamenti!<br />

Ora farete più attenzione?<br />

SIIIII BALOOO!<br />

STAREMO SEM-<br />

PRE ATTENTI,<br />

PROMESSO!!!<br />

BRANCO DELLE SORTI - DELEG. DI CASSINE


8<br />

Giornalista<br />

Giada Coppola - Branco della<br />

Luna Piena Sez. Taranto 2<br />

del mese<br />

La Giornata del Pensiero<br />

Sabato 24 e domenica 25 febbraio<br />

siamo andati a Sava "la<br />

Madonna di Pasano" per fare<br />

un pernotto. Siamo andati<br />

quei due giorni perché dovevamo festeggiare<br />

il compleanno di Baden Powell<br />

il fondatore degli scaut, occasione<br />

in cui si rinnovano le promesse.†<br />

Il 24 Akela ha† fatto entrare nel Branco<br />

quattro cuccioli: Simone, Aurora, Fatima<br />

e Pierluigi. †Al fuoco di bivacco i<br />

lupetti, esploratori e† compagnia† hanno<br />

fatto alcune scenette e bans che rap-<br />

presentano serie TV; inoltre abbiamo<br />

cantato delle canzoni. Per la grande<br />

caccia noi lupetti dovevamo costruire<br />

una zattera per attraversare il fiume<br />

Waingunga ma per avere i legnetti e le<br />

corde per la costruzione della zattera†<br />

dovevamo, per muta,† trovare i vecchi<br />

lupi. Dovevamo trovarli sentendo i loro<br />

versi - quando li sentivamo, dovevamo<br />

dire la loro parola maestra - se l'ave-<br />

vamo detta bene il vecchio lupo usciva<br />

e dovevamo fare una caccia. Una volta<br />

trovati tutti i pezzi abbiamo costruito<br />

la zattera e abbiamo imparato a fare la<br />

legatura quadra e la strozzatura ci siamo<br />

divertiti molto ... è stata una bella<br />

esperienza.<br />

BRANCO DELL’ANTICA RUPE - SEZ. DI ARDEA


Al Museo<br />

Giornalista<br />

Andrea<br />

Branco “La Rupe delle Sorti”<br />

Delegazione - Acqui Terme<br />

del mese<br />

9<br />

Noi branco di Cassine “La Rupe delle sorti” il giorno<br />

20 gennaio siamo andati al museo delle scienze<br />

naturali, in treno da Acqui Terme a Genova. È stato<br />

un viaggio molto lungo ma bello. Il museo era vicino alla<br />

stazione, siamo entrati, ci siamo diretti alla cassa e abbiamo<br />

iniziato la visita per le stanze. Nella prima c’erano gli scheletri<br />

dell’evoluzione dell’uomo. Nelle altre c’erano animali di terra<br />

(scimmie, elefanti, conigli, selvatici Scozia, topi, tigri, pantere,<br />

leoni, leonesse, volpi, tassi, orsi polari, orsi, lupi, coyote, gatti<br />

selvatici di Sardegna, stambecchi, caprioli, scorpioni, serpenti<br />

e molti altri). Animali acquatici (foche, polpi, squali, balene,<br />

pesce spada, stelle marine, coccodrilli, tartarughe, trichechi,<br />

delfini, aragoste, limulus<br />

moluccanus). Animali di aria<br />

(aquila, gufi, picchi, falco, farfalle,<br />

api, vespe, calabroni, ai-<br />

roni, struzzi). La cosa che mi<br />

ha colpito di più è che tutti<br />

gli animali erano impagliati<br />

e sembravano veri. L’altra<br />

cosa che mi ha colpito è<br />

stato lo scheletro enorme di<br />

mammut. Dopo siamo usciti<br />

dal museo e siamo andati a<br />

fare pranzo ai giardini delle<br />

3 navi: Nina, Pinta e Santa<br />

Maria. La bella giornata traritorno<br />

a casa in scorsa con i miei compagni<br />

lupetti si è conclusa con il<br />

treno.


10<br />

La Zampa<br />

Buona<br />

Caccia<br />

Lupi,<br />

è finalmente arrivato il<br />

momento di farci vedere<br />

quanto siete bravi a<br />

fare i critici d’arte... per<br />

chi volesse sapere cos’è<br />

un critico d’arte... bhe,<br />

è semplice... è colui che<br />

guarda attentamente<br />

le opere d’arte (monumenti,<br />

piazze, quadri,<br />

statue) e ricercando<br />

informazioni ne fa una<br />

bella relazione completa.<br />

Dovete sapere<br />

che il <strong>2018</strong> è l’anno del<br />

patrimonio culturale<br />

ed è proprio per questo<br />

che vogliamo mettervi<br />

alla prova.<br />

In cosa<br />

consiste<br />

il gioco:<br />

Il gioco consiste nella<br />

recensione di almeno<br />

due opere d’arte successivamente<br />

alla visita<br />

o singola o in gruppo<br />

o vacanze con parenti,<br />

fratelli zii...<br />

di Akela<br />

2 a Zampa di Akela - Piccoli<br />

Curatori D’arte Crescono<br />

Dovranno essere inviate due recensioni scritte a mano<br />

o al computer con il titolo dell’opera e una relazione<br />

che contenga informazioni su:<br />

• data dell’opera<br />

• materiale con cui è fatta<br />

• autore<br />

• cosa raffigura<br />

• osservazioni personali.<br />

Destinatari: Singolo Lupetto<br />

Scadenza concorso:<br />

ore 23:59 del 31 agosto 2o18<br />

I parametri di valutazione saranno: l’interpretazione dell’opera<br />

e la spiegazione delle caratteristiche. Non ci interessa<br />

chi scrive una migliore recensione ma chi si sforza di interpretare<br />

e cogliere maggiori dettagli di ciò che vede.<br />

Da buoni osservatori saprete come fare. Pubblicazione del<br />

risultato: il risultato sarà comunicato e ufficialmente pubblicato<br />

su <strong>Arcobaleno</strong> nelle pagine dedicate a JAW.<br />

Una volta scritte le recensioni il materiale dovrà essere<br />

inviato entro la scadenza di cui sopra all’indirizzo:<br />

jaw@assoraider.it.<br />

vi aspettiamo numerosissimi...<br />

Buona Caccia!!!


Kaa-pacità<br />

L uuuupiiiii!!!! è finalmente è vato il tempo delle vossssstre<br />

arrifantasssstiche<br />

cacce<br />

all’aperto!!!! È ora di dare<br />

il via alle corssssse e<br />

capriole tra prati fioriti<br />

e farete ssssplendide<br />

passeggiate nei<br />

boo- sschi!!!! Ricordate<br />

però che quando si esce dalla tana per andare a cacciare in<br />

Giungle lontane non bisogna mai dimenticare la cassetta di primo<br />

soccorso. Mmmm... a cosa stai pensando per caso a questo? … E no<br />

... , quesssssssssssssta volta facciamo sul serio … prepareremo una bella cassetta del primo<br />

soccorso con tutti gli elementi che servono per medicare ed intervenire in caso di ferita.<br />

• cerotti di varie<br />

misure<br />

• garze sterili per<br />

piccole fasciature<br />

• bende elastiche<br />

• disinfettante non<br />

alcolico<br />

• acqua ossigenata<br />

• forbicine<br />

• pinzette<br />

• cotone idrofilo<br />

• aghi e siringhe<br />

monouso<br />

• termometro<br />

• ghiaccio istantaneo<br />

• guanti monouso<br />

• laccio emostatico<br />

Nel vostro kit - potranno essere utili anche alcuni tipi di medicinali per<br />

curare malesseri più leggeri e diffusi come: pomata antistaminica, pomata<br />

per punture di insetti, pomata per piccole ustioni, Sciroppo per la tosse.<br />

Passo2°<br />

Consegnare la lista ad un Vecchio<br />

Lupo ed andare insieme in farmacia<br />

per acquistare tutto l’occorrente o<br />

ciò che vi manca per completare la vostra cassetta di primo soccorso. Sistemare<br />

quello che avete acquistato utilizzando delle scatole di plastica arancioni che<br />

si vendono in farmacia e che siano facili da aprire e chiudere , così da tenere<br />

tutto in ordine e all’asciutto dentro la vostra cassetta del pronto soccorso.<br />

11<br />

Passo1°<br />

Stilate attentamente la<br />

lista dell’occorrente.<br />

Cosa ci mettiamo?<br />

E sopratuto organizzate<br />

bene sul tavolo tutti gli<br />

elementi che avete.<br />

Non appena completata<br />

la lista ... prima di<br />

metterli nella cassetta<br />

provate a collegare<br />

il nome all’oggetto<br />

corrispondente a sinistra!!<br />

IMPORTANTE: ricordate sempre di controllare ogni tanto la scadenza di tutto<br />

quello che avete nella vostra cassetta. IMPORTANTISSIMO: fate sempre<br />

tutto sotto l’occhio vigile di un Vecchio Lupo... sopratutto le medicazioni!!!


I<br />

12 Kaa-pacità<br />

B<br />

uona<br />

Caccia Lupi, sarebbe bello se per un attimo<br />

ci liberassimo dei nostri smartphone... si si so già<br />

che molti di voi lo hanno!!! Bhè … noi scaut che<br />

siamo tradizionalisti e amiamo la carta vi insegneremo come<br />

mandare una lettera a vostro amico lontano per esempio uno O<br />

dei lupetti che avete incontrato in una delle vostre meravigliose<br />

cacce lontano dalla tana. Potrete raccontargli tutto, ma la cosa più<br />

bella e che non vedrete l’ora che arrivi la sua risposta.<br />

A<br />

S<br />

S<br />

O<br />

T<br />

E<br />

L<br />

cacce lontano dalla tana. Potrete raccontargli tutto, ma la cosa più<br />

C<br />

A<br />

Z<br />

L<br />

Caro/a ......,<br />

seguite attentamente tutti i passi... vi serviranno due cose:<br />

una Busta da lettere<br />

un Foglio di Carta<br />

indicare luogo e data<br />

In questa parte puoi raccontare al tuo amico le cose<br />

che ti sono successe, descrivi le situazioni e i pensieri<br />

che hai avuto.<br />

Ricordati di utilizzare un tono confidenziale e chiedigli<br />

opinioni, in modo da coinvolgerlo nel tuo racconto.<br />

per la busta le<br />

indicazioni<br />

da seguire<br />

sono queste:<br />

per la lettera<br />

le indicazioni<br />

da seguire<br />

sono queste:<br />

IO N E<br />

acquista dal tabaccaio un<br />

francobollo per posta prioritaria<br />

DESTINATARIO<br />

Inserire Nome e Cognome<br />

Indirizzo completo<br />

CAP* , Citta', Provincia<br />

MITTENTE Marco Piras<br />

inserisci i tuoi dati: nome e cognome,<br />

indirizzo completo: via, nunero<br />

civico, cap, citta', provincia<br />

TA<br />

T<br />

LIA NA<br />

DI<br />

S C A UT<br />

Matteo Rossi<br />

Via Bolzano, 2<br />

20127 MILANO (MI)<br />

*ogni citta' ha il suo codice postale, per la ricerca fatevi aiutare da un vecchio lupo<br />

Via Ancona, 2<br />

09125 CAGLIARI (CA)<br />

Termina la lettera salutando il tuo destinatario.<br />

Firma la lettera con il tuo nome.<br />

*p.s. decora il tuo foglio come vuoi, con adesivi, disegni etc. etc...<br />

O<br />

ra durante le cacce<br />

chiedi ad un lupetto<br />

di un altro branco il suo<br />

indirizzo e prova a scrivergli<br />

una lettera... sarà il tuo<br />

lascia passare per conseguire<br />

la capacità di fraternizzatore...<br />

e noi insieme a<br />

te aspetteremo con ansia<br />

la sua risposta!!!<br />

1. Scrivere in alto a destra luogo e data<br />

2. Saluta il tuo amico. Puoi usare formule come “Caro<br />

Giulio,” oppure “Ciao Elena,”. Dopo il saluto metti la<br />

virgola e vai a capo.<br />

3. Il corpo della lettera: questa è la parte più lunga di<br />

tutte, dove sviluppi il tuo tema centrale. Racconta<br />

al tuo amico le cose che ti sono successe, descrivi le<br />

situazioni e i pensieri che hai avuto.<br />

5. Ricordati di utilizzare un tono confidenziale e chiedigli<br />

opinioni, in modo da coinvolgerlo nel tuo racconto.<br />

6. I saluti: termina la lettera salutando il tuo destinatario.<br />

Visto che hai confidenza con chi legge puoi usare<br />

formule come “a presto”, “un bacio” e “un abbraccio”.<br />

7. La tua firma: scrivi solo il tuo nome.


Il campo è la parte gioiosa della vita di uno scout.<br />

Vivere fuori, all’aperto, tra montagne ed alberi, tra uccelli ed<br />

animali, tra mare e fiumi, in una parola vivere in mezzo alla<br />

natura di Dio, con la propria casetta di tela, cucinando da sé ed<br />

esplorando: tutto questo reca tanta gioia e salute, quanta mai ne<br />

potete trovare tra i muri ed il fumo della città.


14<br />

Campo Invernale 2017<br />

Pattuglia Leone<br />

In data 28/12/2017 il Reparto Livingstone<br />

della Sezione “Deri” Taranto 1 ha<br />

organizzato un campo invernale di tre<br />

giorni presso il santuario della “Madonna di<br />

Pasano” (in P rovincia di Sava, TA). Avevamo<br />

previsto l’incontro per le ore 16.00 e una volta<br />

sistemati i vari zaini abbiamo dato inizio alle<br />

attività. Essendo già sera abbiamo pensato<br />

principalmente all’organizzazione del Fuoco<br />

di Bivacco. Però il primo giorno eravamo un<br />

po’ stanchi e purtroppo questo fuoco non è<br />

andato a buon fine, pur avendoci messo impegno,<br />

anche se forse non abbastanza. Verso<br />

tarda serata, successivamente al fuoco,<br />

ne abbiamo discusso in una chiacchierata di<br />

Reparto. Abbiamo concluso così la giornata<br />

e siamo andati a “dormire” tutti insieme,<br />

anche se prima che il sonno arrivasse sono<br />

passati svariati minuti impiegati a parlare<br />

tra di noi. Al risveglio del 29 mattina, anche<br />

se ancora molto assonnati, abbiamo dovuto<br />

affrettare il tutto, per poi riunirci alla cerimonia<br />

dell’Alza Bandiera, durante la quale<br />

hanno preso parte anche alcuni Esploratori<br />

che ci hanno raggiunti il giorno stesso. Dopo<br />

esserci riuniti finalmente con quasi tutta la<br />

Pattuglia, abbiamo iniziato i vari tornei. Il<br />

primo gioco è stato “palla scaut”, ma questa<br />

volta abbiamo aggiunto, per vivacizzarlo,<br />

anche lo scalpo. Il campo da gioco era<br />

veramente immenso ed essendo presenti<br />

innumerevoli alberi abbiamo dovuto fare lo<br />

slalom. In seguito, abbiamo giocato anche a<br />

bandierina francese durante la quale il Capo<br />

Reparto ha proposto una sfida tra l’Alta Pattuglia<br />

e il resto del Reparto. Ci siamo divertiti<br />

a vedere anche i Capi giocare. Dopo tutto<br />

questo movimento è arrivato il momento di<br />

dedicarci alla tecnica e quindi abbiamo costruito<br />

un “rifugio di fortuna”. Per noi Piedi<br />

Teneri era la prima volta che ne vedevamo<br />

uno e abbiamo imparato molte cose, tra cui<br />

alcuni trucchetti: per esempio, come riconoscere<br />

la direzione del vento e come mettere<br />

in sicurezza il telone. Non è mancata l’occa-


Buona caccia!! dal piede tenero<br />

Nejat e dal Capo Pattuglia Sara<br />

della Pattuglia Leone Reparto Livingstone.<br />

15<br />

sione di ricordare la storia dello Scautismo,<br />

infatti ci siamo sfidati in uno sfrenato quizzettone.<br />

Dopo un momento di pausa, abbiamo<br />

ripreso l’argomento della chiacchierata<br />

del giorno precedente parlandone in Pattuglia.<br />

Dopo aver chiarito le idee con la Pattuglia,<br />

ci siamo riuniti con tutto il Reparto e,<br />

carichi più che mai, abbiamo deciso di mettere<br />

tutto l’impegno possibile per avere un<br />

fuoco che ci rispecchiasse veramente. Abbiamo<br />

presentato canzoni e bans inventati<br />

da noi e ci siamo divertiti tantissimo in vero<br />

e proprio stile scaut. Anche dopo questo secondo<br />

fuoco abbiamo dedicato un momento<br />

di riflessione, questa volta rivolto a un punto<br />

della legge scaut. Siamo arrivati purtroppo<br />

all’ultimo giorno, il 30 Dicembre, durante il<br />

quale ci hanno raggiunto il Branco e i Rover<br />

della nostra sezione. Abbiamo partecipato<br />

tutti insieme a una caccia organizzata dai<br />

Vecchi Lupi che ha impiegato tutta la mattinata.<br />

Alla fine delle prove abbiamo trovato<br />

il tesoro che, essendo un sacchetto di monete<br />

di cioccolato, abbiamo consumato tutti<br />

insieme. Dopo il pranzo abbiamo passato<br />

gli ultimi momenti a giocare a tombola con<br />

tanto divertimento e tanti regalini. Purtroppo<br />

è arrivata la conclusione anche di questo<br />

campo e tutti riuniti all’Ammaina Bandiera<br />

ci siamo salutati dandoci gli auguri di Buon<br />

Anno Nuovo. A malincuore siamo dovuti<br />

tornare a casa. In questa esperienza saranno<br />

molti i ricordi che ci accompagneranno<br />

per il resto del nostro percorso. Conclusa<br />

quest’avventura ricominceremo un nuovo<br />

anno insieme, pronti alle nuove esperienze<br />

che arriveranno e sempre pronti a imparare<br />

nuove tecniche.


Hey Esploratori! Avete già iniziato<br />

le vostre Missioni della Scout Challenge?<br />

Vi siete messi alla prova in Cucina<br />

o in Animazione?<br />

Non sapete di cosa stiamo parlando?<br />

Ecco per voi un piccolo riassunto di<br />

come funzionerà l’Attività Nazionale.<br />

Quest’anno potrete cimentarvi nelle<br />

prime sei Missioni nell’ambito specialità<br />

di:<br />

1. Animazione;<br />

2. Campismo;<br />

3. Cucina;<br />

4. Pionierismo;<br />

5. Primo Soccorso;<br />

6. Topografia.<br />

Ogni Missione portata avanti con<br />

successo vi farà acquisire il livello di<br />

Missione BASE e il relativo adesivo di<br />

Missione per ogni ambito di specialità.<br />

Questo vuol dire: più Missioni, più<br />

adesivi! Collezionateli tutti!<br />

Prossimamente nella sezione di Branca<br />

del sito associativo troverete il link<br />

per scaricare il cartellone dell’attività<br />

dove potrete attaccare tutti gli adesivi<br />

conquistati.<br />

Aspettiamo notizie dalle vostre Ptg,<br />

raccontateci tutto a<br />

pattuglianazionale@assoraider.it<br />

Buone Missioni!<br />

La PTG Nazionale


18<br />

L’Ingiustizia è la<br />

Menzogna delle Azioni<br />

Dopo esserci riuniti in cerchio<br />

al buio Andrea, la nostra Vice<br />

Capo Reparto, ci ha chiesto di<br />

chiudere gli occhi per la storia<br />

che ci avrebbe portati a capire una cosa molto<br />

importante : L’ importanza di essere se<br />

stessi. Una volta chiusi gli occhi la fantasia<br />

volava insieme alla nostra immaginazione, e<br />

una volta iniziata la storia nessuno avrebbe<br />

potuto fermarci. Una volta chiusi gli occhi<br />

eravamo nell’età medievale, eravamo giunti<br />

ad Abalùn poco prima del tramonto.<br />

Ci trovavamo nelle vesti di Giorgio, un giovane<br />

cavaliere poco prima di entrare nella<br />

tavola rotonda. Il re annunciava il nostro arrivo<br />

affidandoci a Peredùr, il quale ci avrebbe<br />

insegnato i principi della cavalleria; non<br />

aveva un eloquio dottorale, insegnava piuttosto<br />

con l’esempio. Per cominciare dovevamo<br />

procuraci una spada, una grande prova<br />

ci aspettava, dovevamo recuperare la spada<br />

da Kwn ( un grande pesce magico). Giunti sul<br />

posto, cominciammo a risalire la corrente.<br />

A un tratto il pesce Kwn cozzava contro la<br />

nostra imbarcazione. Cademmo nel fiume<br />

andando a fondo e Kwn ora nuotava nella<br />

nostra direzione. Ci depose sull’isolotto e ci<br />

guardò sorridendo. Si rituffò al centro di un<br />

vortice, e quando riemerse si avvicinò alla<br />

riva e aprì la bocca. Appoggiata sulla sua lingua<br />

c’era una spada.<br />

Impugnammo la spada e ci sentimmo esattamente<br />

come Giorgio, lui aveva deciso di<br />

impugnare la sua spada proprio come noi<br />

avevamo deciso di tenere sulla spalla il guidone<br />

della nostra Pattuglia e sentimmo la<br />

paura che lui aveva provato prima di prendere<br />

la spada…ma anche un forte senso di<br />

responsabilità.<br />

Nei giorni immediatamente successivi, sulla<br />

grande terrazza delle quattro torri agli angoli,<br />

apprendemmo da Peredùr l’uso della<br />

spada: – quando il lampo squarcia le tenebre<br />

non sai dove colpirà.<br />

È questo che ci disse, sotto forma di enigma…ma<br />

dopo un po’ capimmo che con queste<br />

parole intendeva che ogni nostra azione<br />

esprime, come ogni nostra parola, verità o<br />

menzogna. L’ingiustizia è la menzogna delle<br />

azioni, e una spada che sostiene ingiustizie<br />

non squarcia le tenebre ma le rende più<br />

spesse.Aprimmo gli occhi, la nostra fantasia<br />

ancora volava mentre guardavamo la cera<br />

delle candele che scendeva. Ci svegliammo<br />

tutti e insieme riflettemmo sulla storia…ci


per leggere l’articolo completo utilizza<br />

il QR code a lato. Articolo di Martina<br />

Andrisani (Capo Pattuglia Leone<br />

Reparto Hogwarts – TA2)<br />

19<br />

accorgemmo che si poteva collegare benissimo<br />

con vari punti della legge scaut:<br />

1. Lo Scaut sa che, per imparare a guidare<br />

gli altri, occorre prima saper obbedire;<br />

2. Lo Scaut è puro di pensiero, corretto<br />

nelle parole e negli atti;<br />

3. La parola dello Scaut è sacra;<br />

4. Lo Scaut è amico di tutti, indipendentemente<br />

da razza, nazionalità, religione o<br />

condizione.<br />

Il nostro Capo Reparto ci fece una domanda<br />

molto difficile dal mio punto di vista: Secondo<br />

voi agite sempre nel bene come Giorgio?<br />

O qualche volta infittite le tenebre?<br />

Ovviamente a tutti qualche volta sarà capitato<br />

di non usare la propria spada per la<br />

giustizia! A volte non ci rendiamo conto ci<br />

quello che facciamo e feriamo gli altri…ma la<br />

cosa più importante che abbiamo imparato<br />

da questa storia è che obbedendo possiamo<br />

imparare a guidare e non copiando possiamo<br />

imparare ad essere noi stessi senza nessun<br />

L<br />

’Alta Pattuglia di un Reparto Hogwarts<br />

non poteva non chiamarsi “Fenice”.<br />

L’ispirazione richiama chiaramente l’Ordine<br />

della Fenice capeggiato da Silente che lotta<br />

contro i terribili Mangiamorte. La nostra Alta<br />

Pattuglia, per sua tradizione, ha un proprio<br />

grido, che poi corrisponde al motto in latino<br />

della Fenice: “Post fata resurgo!” (dopo la morte<br />

risorgo). Anche qui si rimane abbastanza in tema<br />

con il grido di Reparto che è sempre in latino e che<br />

coincide con il motto di Hogwarts personalizzato<br />

con il motto degli esploratori. Anche l’Alta Pattuglia<br />

Fenice ha un suo stemma che rappresenta la Fenice<br />

che si leva in volo dalle Fiamme, mentre sotto c’è il<br />

grido scritto su una pergamena.<br />

L’alta Pattuglia è quella Pattuglia costituita dal<br />

Capo Reparto, lo Staff e i Capi Pattuglia. Secondo<br />

le diverse necessità, i numeri e le esigenze dei<br />

ragazzi/e, possono partecipare all’Alta Pattuglia<br />

anche i Vice Capi Pattuglia. L’Alta Pattuglia è la sede<br />

dove i Capi Pattuglia imparano a essere tali, non<br />

divieto. Io agli scaut mi sento me stessa,<br />

Il Reparto è la mia famiglia e tutti insieme<br />

condividiamo gioie, paure, tristezza e molte<br />

altre emozioni perché ci sentiamo in grado<br />

di farlo e sappiamo che le nostre parole non<br />

saranno giudicate. Vediamo il peggio e il<br />

meglio di noi quando siamo tutti insieme…e<br />

li accettiamo perché il legame che abbiamo<br />

è forte.<br />

Ridiamo, scherziamo e siamo scemi insieme…perché<br />

in fondo amicizia significa questo.<br />

Io tengo molto a loro, sono la mia seconda<br />

famiglia e durante la veglia, mentre<br />

parlavamo, pensavo proprio a quanto sarebbe<br />

stato bello non crescere e rimanere con<br />

loro, ridere, scherzare ai campi e rimanere<br />

ragazzi.<br />

La fonte e la sorgente dell’amicizia è l’amore:<br />

infatti ci può essere amore senza amicizia,<br />

ma non amicizia senza amore…e tra noi<br />

c’è quella scintilla che ci farà rimanere amici<br />

sempre. […]<br />

con delle lezione teoriche, ma con il diretto<br />

esempio del Capo Reparto che in un ambito<br />

così ristretto svolge proprio il ruolo del Capo<br />

Pattuglia. In questo ambito ristretto il Capo<br />

Reparto può avere un rapporto molto più<br />

personale con i Capi Pattuglia e, quindi, instaurare<br />

un rapporto di reciproca fiducia che<br />

infonde nei ragazzi la giusta dose di responsabilità<br />

e fiducia in loro stessi. In Alta Pattuglia i Capi<br />

Pattuglia sottopongono all’approvazione del Capo<br />

Reparto proposte di attività. L’Alta Pattuglia è il<br />

fulcro centrale e indispensabile del cosiddetto “Trapasso<br />

delle Nozioni”: il Capo Reparto, attraverso attività,<br />

imprese, discussioni e soprattutto l’esempio,<br />

trasmetterà ai Capi Pattuglia nozioni sulle diverse<br />

tecniche Scaut e i valori morali racchiusi nella legge<br />

Scaut; i Capi Pattuglia faranno, di conseguenza, lo<br />

stesso con la propria Pattuglia.<br />

Per quanto detto sopra in sede di Alta Pattuglia si<br />

svolgeranno e discuteranno attività che verranno poi<br />

proposte a tutto il Reparto.


20<br />

Partecipa con la tua pattuglia<br />

al contest fotografico dello “Scout<br />

Challenge” pubblica su Instagram<br />

taggando @assoraider_scout e con gli<br />

hashtag #scoutchallenge e #assoraider,<br />

le migliori foto verranno pubblicate su<br />

ARCOBALENO


Servire significa sacrificare il proprio piacere o convenienza<br />

per dare una mano a coloro che ne hanno bisogno.<br />

Ebbene, se tu metti in pratica il servizio degli altri, giorno per<br />

giorno, nelle piccole cose come nelle grandi, ti renderai conto di<br />

stare sviluppando in te quella scintilla d’Amore finché diventerà<br />

talmente forte da sollevarti gioiosamente al di sopra di tutte<br />

le difficoltà e noie della vita; ti sentirai al di sopra di esse,<br />

sei pieno di buona volontà verso gli uomini, e la coscienza,<br />

la voce interiore, ti dice: Ben fatto!


Il Potere dello Scautismo<br />

“Cosa fanno gli Scaut? Chi sono?”<br />

A<br />

tutti noi Scaut sarà capitato, durante<br />

la nostra vita, di aver ricevuto domande<br />

simili a queste capaci di metterci<br />

in difficoltà nel riuscire ad “architettare”<br />

delle risposte che potessero riassumere e<br />

descrivere, tentando di usare parole semplici<br />

e spontanee, ogni attività, uscita e campi<br />

mobili che hanno composto l’anno Scaut.<br />

Attività che sono state in grado di plasmarci,<br />

cambiarci, divertici e, al tempo stesso,<br />

stancarci fino allo stremo, scoraggiarci nell’<br />

andare avanti.<br />

Risulta difficile trovare parole adatte per<br />

spiegare il rumoroso silenzio delle veglie<br />

notturne, lo scoppiettio e il profumo<br />

del fuoco acceso; il rumore<br />

dei nostri scarponi mentre calpestano<br />

le scricchiolanti foglie<br />

secche in autunno e la morbida<br />

erbetta verde in estate. Non è<br />

semplice riuscire ad unire delle<br />

parole che creino la descrizione<br />

dell’odore della rugiada mattutina<br />

che ci da il buongiorno dopo<br />

aver dormito in sei in una piccola<br />

tenda da tre posti, raggomitolati<br />

nei nostri pesanti sacchi a pelo<br />

ad attendere l’alba annunciatrice del nuovo<br />

giorno. Come spiegare il timore che proviamo<br />

noi tutti nel pensare che qualche animale<br />

possa mangiare la nostra colazione per la<br />

mattina seguente o il dolore che sentiamo<br />

ai nostri piedi e sulle nostre spalle dopo lunghe<br />

ore di cammino sotto il sole, il vento, la<br />

pioggia e la neve?<br />

Tutto questo è impossibile da spiegare a chi<br />

non ha mai camminato di fianco dei suoi<br />

compagni, non ha mai sofferto al freddo in<br />

una tenda o non ha mai potuto vivere davvero<br />

un’avventura. Ogni risata, ogni lacrima,<br />

ogni pianto e litigata che ci hanno accompagnati<br />

durante le nostre uscite ormai sono<br />

entrati a far parte del nostro “Essere Scaut”<br />

e resteranno sempre radicati nel nostro “Essere<br />

uomini e donne” del futuro.<br />

Costruire una semplice frase composta da<br />

piccole parole in grado di riuscire a chiarire<br />

chi è e cosa fa lo Scaut risulterebbe difficile<br />

persino ad un veterano in questo campo.<br />

Si può provare a spiegare cercando di descrivere<br />

le molteplici sensazioni che precedono<br />

e accompagnano ogni uscita e ogni<br />

pernottamento, la pura felicità che sovrasta<br />

ogni altra emozione quando si riesce ad<br />

accendere il fuoco dopo svariati tentativi o<br />

quando l’acqua per la pasta comincia a bollire<br />

dopo un’interminabile attesa scortata<br />

dalla rumorosa e stonata orchestra prodotta<br />

dal gorgoglio dei nostri stomaci che ci<br />

rende tutti impazienti di mangiare quella<br />

che, sicuramente, sarà una bella porzione di<br />

pasta scotta servita in abbondanti quantità<br />

nelle nostre vecchie ed ammaccate gavette<br />

di metallo. In tanti anni di scautismo però,<br />

posso affermare una cosa senza doverci<br />

pensare più e più volte; quando si è Scaut<br />

accade una magia incantevole e prodigiosa,<br />

sono riuscita a capire che lo Scautismo è capace<br />

di trasformare lo scontato in prezioso,<br />

l’indispensabile in utile, l’egoismo in gioco<br />

di squadra, il timore in coraggio e un estraneo<br />

in un Fratello.<br />

Ilaria Tatangelo<br />

22 VOGLIA DI STRADA


L’impegno è uno Slancio<br />

di Responsabilità<br />

assimilare<br />

cosa vuole<br />

davvero dire<br />

questa parola. La<br />

sera abbiamo<br />

In data 6-7 gennaio di consueto la Compagnia<br />

Overland ha svolto il proprio campo invernale,<br />

anche stavolta presso il Santuario<br />

Madonna di Pasano a Sava. La mattina del<br />

6 la ronda tutorial ha ultimato il lavoro sulla<br />

Cucina Trapper mentre il resto della compagnia<br />

montava la nuova tenda per far capire<br />

ai nuovi Rover e Scolte come montare una<br />

tenda a tunnel, diverse dalle tende canadesi<br />

poiché pensate per un campo itinerante. Anche<br />

se erano difficili i tutorial sono stati divertenti,<br />

poiché c’è stato il modo di confrontarci<br />

nelle difficoltà e di creare unione. Nel<br />

pomeriggio si è svolta un’attività di servizio<br />

nei confronti del reparto, che consisteva<br />

nell’aiutare i capi nello svolgimento del gioco<br />

notturno. In pieno stile Rover e scolte, d’altronde<br />

il motto della compagnia è “Servire”<br />

e per i Rover più giovani è stata occasione di<br />

fatto il nostro gioco notturno; che purtroppo<br />

non è riuscito molto bene per problemi di<br />

ideazione e progettazione.<br />

Dopo quest’ultimo il Rover Simone Chiffi ha<br />

firmato la carta di compagnia dando il suo<br />

Impegno! L’impegno è uno slancio di responsabilizzazione<br />

da parte del rover, in quanto<br />

decide di impegnarsi verso la compagnia<br />

e nel far propri i valori scritti sulla carta di<br />

compagnia. Davvero un momento magico,<br />

non soltanto perché ha arricchito la nostra<br />

spiritualità ma anche perché vedere un altro<br />

Rover che firma l’impegno, fa da sprono ad<br />

altri… quella penna che toccava la carta di<br />

compagnia, ogni millesimo di secondo era<br />

miscuglio di adrenalina e empatia che di sicuro<br />

ha lasciato un ricordo in ognuno di noi.<br />

Marco Scalise<br />

VOGLIA DI STRADA 23


Il Nostro Servizio<br />

Al Trail del Margnai<br />

Per la Compagnia dei Cavalieri questo è<br />

stato il terzo anno di servizio al Trail del Marganai.<br />

Come l’anno scorso a noi è stato affidato<br />

il ristoro del Tempio di Antas, che anche<br />

stavolta ci ha regalato la vista mozzafiato<br />

del tempio immerso nel verde che ci ha fatto<br />

da sfondo per tutta la mattina.<br />

Il nostro punto di ristoro era esattamente a<br />

metà della gara da 52km, la più impegnativa.<br />

Si tratta di un punto strategico in quanto<br />

non ci siamo occupati soltanto di rifocillare<br />

i corridori con cibo e bevande ma anche di<br />

cronometrare gli atleti al loro passaggio. Ci<br />

hanno tenuto compagnia anche l’equipaggio<br />

Per noi questa è stata la seconda edizione<br />

del Trail del Marganai a cui partecipiamo,<br />

quindi siamo partiti tutti con lo spirito giusto,<br />

pronti per questa particolare ed emozionante<br />

avventura. Abbiamo dormito lì e poi al<br />

mattino siamo partiti prestissimo, alle 5.45,<br />

e poco dopo siamo arrivati ad Arenas, il primo<br />

ristoro per gli atleti della gara.<br />

Il panorama era bellissimo e, nonostante l’orario,<br />

ci siamo dati da fare per montare e preparare<br />

il tutto prima dell’arrivo degli atleti. Il<br />

nostro compito era allestire la zona, segnare<br />

il passaggio dei corridori (per una questione<br />

di sicurezza), ma anche dare cibo e bevande<br />

e incoraggiare gli atleti. E dato che loro disputavano<br />

la gara da 52km, la più lunga e<br />

difficile, ne avevano decisamente bisogno!<br />

Nonostante tutte le difficoltà (vento, pioggia,<br />

stanchezza etc.) abbiamo dato il massimo<br />

per prestare il nostro miglior servizio,<br />

come un Rover e una Scolta devono sempre<br />

fare. È stato bello anche rivedere, o conoscere,<br />

tutti gli scaut delle altre Sezioni, alcune<br />

fuori dalla Sardegna.<br />

La Compagnia Endurance<br />

Sezione di Quartu Sant’Elena<br />

dell’ambulanza della Croce Verde di Fluminimaggiore<br />

e una squadra del Soccorso Alpino,<br />

pronti a intervenire in caso di necessità. Una<br />

volta smontato il punto ristoro e rientrati<br />

alla Cartiera, dove si stava già servendo il<br />

pranzo, ci siamo resi conto che ai Raider serviva<br />

una mano per gestire la sala mensa gremita<br />

di persone. Così ci siamo rimboccati le<br />

maniche e insieme alla Compagnia Endu-<br />

24 VOGLIA DI STRADA


Anche quest’anno la Compagnia Endurance, i Cavalieri della Spada e dell’Anello e gli Highlanders<br />

hanno prestato servizio al Trail del Marganai, una gara di corsa che si è svolta lo scorso 11 marzo sui<br />

sentieri immersi nel verde della foresta del Marganai nel sud-ovest della Sardegna. Il Trail, ormai<br />

giunto alla terza edizione, è stato organizzato dal Raid Karalis in collaborazione con il Consorzio Natura Viva<br />

di Domusnovas. Il contributo dei RS è stato prezioso per il buon svolgimento della manifestazione, tutti<br />

hanno dimostrato grande impegno e spirito di servizio e si sono meritati i complimenti da parte degli atleti e<br />

di tutta l’organizzazione. Ecco il racconto di questa particolare esperienza fatta dai ragazzi…<br />

rance abbiamo collaborato a mantenere<br />

in ordine la sala affinché tutti potessero<br />

trovare posto in breve tempo. Nonostante<br />

la levataccia, la pioggia e la fatica, è stato<br />

bello poter dare una mano concreta al successo<br />

dell’Impresa e sapere che il nostro<br />

contributo è stato importante per il funzionamento<br />

di questa grande macchina<br />

organizzativa. Buona Strada dalla:<br />

Compagnia dei Cavalieri della Spada e<br />

dell’Anello – Sezione di Cagliari 24<br />

Il Trail del Marganai è per la Compagnia Highlanders<br />

un’occasione di Servizio preziosa<br />

in quanto ci dà l’opportunità di attuare la nostra<br />

voglia di fare bene per il prossimo.<br />

Quest’anno ci è stata affidata la gestione<br />

del punto di ristoro “Marganai”, abbiamo<br />

così rifocillato con frutta fresca, the caldo<br />

etc. circa 400 atleti che partecipavano alla<br />

gara. Il tempo brutto ha messo a dura prova<br />

la nostra resistenza ma consci della nostra<br />

responsabilità per la sicurezza degli atleti<br />

e la buona riuscita della manifestazione<br />

abbiamo tenuto duro fino all’ultimo atleta,<br />

organizzandoci in ronde con incarichi precisi:<br />

c’era quindi chi verificava il passaggio degli<br />

atleti e comunicava al “controllo sicurezza”<br />

il loro pettorale, chi si preoccupava che non<br />

mancasse nulla al tavolo del ristoro, chi ancora<br />

incitava gli atleti al loro transitare.<br />

Ecco - a seguire - i commenti dei Rover e<br />

delle Scolte al rientro in sede.<br />

È stato impegnativo, ma ne è valsa la pena.<br />

Ci siamo divertiti aiutando i corridori. Nonostante<br />

il brutto tempo e la fatica è stato molto<br />

divertente e lo rifarei anche l’anno prossimo.<br />

È stata una bella esperienza, soprattutto<br />

dopo averci preso un po› la mano. Il tempo<br />

non ha aiutato un granché, ma è stato divertente<br />

dopotutto «sembrava impossibile, ma<br />

ce l’abbiamo fatta»<br />

Penso che questa sia una delle esperienze<br />

che rimarranno piú impresse nei miei ricordi,<br />

è stata dura, dopotutto abbiamo dovuto<br />

seguire 400 persone, ma è stato molto bello<br />

collaborare ridere e scherzare con i miei compagni,<br />

perché in questo modo la fatica e la<br />

soddisfazione personale, venivano condivise<br />

e spartite fra tutti. Anche se verso la fine<br />

abbiamo dato alcuni segni di cedimento, abbiamo<br />

continuato a incoraggiare e ad aiutare<br />

quei corridori che passavano per la nostra<br />

«base», condividendo anche con loro la fatica<br />

reciproca. Infine, penso che ne sia valsa la<br />

pena, è una di quelle esperienze che non potrei<br />

non rifare. Avendo già fatto questa esperienza<br />

l›anno scorso posso dire con certezza<br />

che lo rifarei anche in seguito, la cosa più bella<br />

era senz›altro quando i corridori ci facevano<br />

i complimenti per la nostra efficienza, non<br />

esiste soddisfazione più grande secondo me<br />

quando ti impegni ad aiutare qualcuno, magari<br />

provato dalla stanchezza come in questo<br />

caso e nonostante questo ti ringrazia dimostrando<br />

di apprezzare i tuoi sforzi, anche se<br />

inevitabilmente al passaggio degli ultimi<br />

corridori eravamo stanchi, assieme abbiamo<br />

dato il mille per mille per motivarli a continuare<br />

senza mollare e di questo sono davvero<br />

fiero. Nonostante il grande impegno, la soddisfazione<br />

finale ha prevalso. Buona Strada<br />

La Compagnia Highlanders<br />

Sezione di Cagliari 1<br />

VOGLIA DI STRADA 25


Al Servizio dell’A.I.S.M.<br />

L<br />

’associazione A.I.S.M (Associazione Italiana<br />

Sclerosi Multipla) è l’unica organizzazione<br />

in Italia che interviene a 360 gradi<br />

sulla sclerosi multipla. La sclerosi multipla<br />

è una malattia neurodegenerativa e causa<br />

lesioni al sistema nervoso centrale. Questa<br />

associazione si occupa di promuovere e finanziare<br />

la ricerca scientifica, fornisce servizi<br />

socio-sanitari alle persone colpite dalla<br />

malattia e alle famiglie ed è molto presente<br />

anche nella rappresentanza dei diritti delle<br />

persone colpite dalla malattia. La compagnia<br />

Roraima dell’Associazione Scaut<br />

Assoraider di Barletta ha contribuito alla<br />

vendita di fiori (Gardenie e Ortensie) partecipando<br />

all’evento GARDENSIA e il ricavato<br />

ottenuto è stato indirizzato alla ricerca.<br />

In data 28 febbraio <strong>2018</strong> i rappresentanti<br />

dell’Associazione hanno spiegato noi scaut<br />

di cosa si occupassero e hanno proposto di<br />

organizzare la vendita delle piante in collaborazione.<br />

L’attività si è svolta in varie tappe<br />

durante sabato pomeriggio, domenica<br />

mattina e domenica pomeriggio con l’aiuto<br />

di 40 scaut tra rover e scolte, facenti parte<br />

della nostra compagnia, Roraima, e della<br />

compagnia Yakoné. Tutti gli scaut dell’Associazione<br />

Assoraider di Barletta sono stati<br />

entusiasti di aiutare l’A.I.S.M. nella donazione<br />

alla ricerca e hanno cercato di dare<br />

una mano con tutte le proprie forze, di dare<br />

il massimo e pieni d’ orgoglio si sono rimboccati<br />

le maniche, sotto la pioggia e sotto<br />

il sole, per combattere la sclerosi multipla.<br />

Alberto e Claudia<br />

Compagnia RORAIMA - Sez. di Barletta<br />

26 VOGLIA DI STRADA


Il Segreto del Servire<br />

Ciao a tutti, siamo Alessia,<br />

Biagio e Simona e facciamo<br />

parte della compagnia “Merak”<br />

della Sezione di Andria. Spesso,<br />

ci capita di trovarci di fronte<br />

alla fatidica domanda: “ Cosa fate<br />

agli scaut?” noi siamo convinti<br />

che per rispondere non servano<br />

tanto le parole, anzi per comprendere<br />

a pieno il significato dello<br />

Scautismo bisognerebbe provare<br />

in prima persona le varie esperienze<br />

nelle quali siamo immersi!<br />

Una recente attività che abbiamo<br />

svolto in linea con il nostro motto<br />

“Servire” è stato quando abbiamo<br />

aiutato l’AISM (Associazione Italiana<br />

Sclerosi Multipla) cimentandoci<br />

nella raccolta fondi per la ricerca.<br />

Quest’anno, in occasione dei suoi 50 anni di<br />

attività l’AISM ha presentato GARDENSIA:<br />

una gardenia e un’ortensia, che rappresentano<br />

il doppio impegno dell’associazione<br />

al fianco delle persone con sclerosi multipla:<br />

la ricerca e l’assistenza. I due fiori sottolineano<br />

lo stretto legame tra le donne e la<br />

sclerosi multipla la quale colpisce la popolazione<br />

femminile in misura doppia rispetto<br />

agli uomini. Sabato 3 e domenica 4 marzo<br />

abbiamo affiancato i volontari dell’AISM<br />

nella distribuzione delle piante in piazze,<br />

parrocchie, centri commerciali etc. Per la<br />

nostra compagnia questa forma di servizio<br />

era del tutto sconosciuta ma grazie<br />

all’incontro di formazione tenutosi presso<br />

la sede dei nostri fratelli scaut di Barletta<br />

abbiamo appreso quali sono le problematiche<br />

reali a cui va incontro un malato di<br />

SM ed acquisito le competenze necessarie<br />

che hanno reso il momento della distribuzione<br />

semplice, naturale e … divertente.<br />

Oltre ai valori che ci trasmette , lo Scautismo<br />

ci insegna anche il modo di relazionarci<br />

con il prossimo; ed è per questo che contribuire<br />

concretamente alla ricerca CI HA IN-<br />

VESTITI DI UN SENSO DI RESPONSAILITÀ e<br />

di appartenenza comunitaria, ognuno di noi<br />

aveva un ruolo di cui era responsabile e si<br />

svolgeva in continuità con chi lo aveva preceduto.<br />

Abbiamo sentito il senso del servizio<br />

moltiplicando il nostro tempo nell’aiuto di<br />

altri volontari, abbiamo “guidato la canoa”<br />

con l’Aism mettendo a disposizione le nostre<br />

energie e capacità.<br />

VOGLIA DI STRADA 27


La Felicità non si trova nei<br />

Soldi, ma nel Tempo<br />

Fin da bambini siamo portati a<br />

credere che i soldi facciano la<br />

felicità. Riversiamo il nostro desiderio<br />

di sentirci bene sugli oggetti,<br />

come se fossero effettivamente l’origine<br />

del benessere. Cresciamo convinti<br />

che le cose ci rendano felici e di<br />

conseguenza diventiamo ossessionati<br />

dal denaro. Perché senza denaro,<br />

non possiamo acquistare tutti quegli<br />

oggetti che vediamo dappertutto: in<br />

televisione, sui social network, sui<br />

giornali, indosso alle persone famose<br />

e sorridenti. Fin dalla tenera età, ci<br />

convinciamo che il denaro sia il bene<br />

più prezioso. Non solo iniziamo a giudicare<br />

gli altri in base a questo parametro<br />

(più ne hai, più vali), ma facciamo<br />

dei soldi la nostra ossessione.<br />

Per molti, l’equazione “+ denaro = + cose = +<br />

felicità” è una verità intoccabile.<br />

Il problema è che tutti noi, prima o poi, ci<br />

ritroviamo in un punto della nostra vita nel<br />

quale il denaro non conta assolutamente<br />

niente. E quando ci arriviamo, ci rendiamo<br />

conto che c’è un bene molto più prezioso. La<br />

felicità è nel tempo, non nel denaro. Ciò che<br />

ti serve davvero è il tempo.<br />

Il tempo di viaggiare, esplorare, conoscerti,<br />

innamorarti, sentirti pieno di vita.<br />

Il tempo è il bene più prezioso che abbiamo e<br />

dovremmo dargli tutta la nostra priorità.<br />

Dovremmo scegliere un lavoro che ci tenga<br />

occupati il minor tempo possibile, oppure un<br />

lavoro che ci piaccia profondamente.<br />

Un’esistenza vissuta a pieno non è quella<br />

di chi passa quarant’anni dentro quattro<br />

mura a digitare cifre di fronte a uno schermo.<br />

Quando vai in pensione e sei privo di<br />

forze, non saprai che fartene di tutti i soldi<br />

accumulati. Quello che ho capito incontrando<br />

sulla mia strada molti folli e sognatori, gli<br />

stessi che racconto su Mangia Vivi Viaggia, è<br />

28 VOGLIA DI STRADA<br />

Spunti per una Veglia<br />

che il vero scopo della vita non può mai essere<br />

il semplice arricchimento monetario.<br />

Ciò che ci farà sorridere, da anziani, è guardarci<br />

indietro senza rimpianti ma con il cuore<br />

pieno di ricordi meravigliosi.<br />

Non si può comprare la consapevolezza di<br />

aver dato un senso al nostro percorso su questa<br />

terra. Imparare ad essere come il tempo.<br />

È vero: cercare di avere più tempo libero non<br />

è facile. Ma vale la pena provarci, perché il<br />

tempo scorre inesorabile.<br />

Al tempo non importa niente del denaro,<br />

delle responsabilità, di ciò che gli altri ritengono<br />

giusto.<br />

E a volte anche noi dovremmo essere come<br />

il tempo: smettere di pensare agli obblighi,<br />

alle responsabilità e a “ciò che è giusto”.<br />

A volte, semplicemente, dovremmo scorrere<br />

inarrestabili verso la nostra felicità.<br />

GIANLUCA GOTTO<br />

Volevo vivere libero e lavorare viaggiando, così sono<br />

diventato un nomade digitale.<br />

Ho aperto: @mangiaviviviaggia per mostrare che il<br />

mondo è un posto meraviglioso e spesso la felicità si<br />

trova sui percorsi di vita alternativi


51° CFQ<br />

Il Gusto dell’Apprendere<br />

per Saper Domani Donare<br />

Trae spunto dalla formula dell’alzabandiera,<br />

l’urlo che caratterizza il 51° Corso<br />

“invernale” CFQ, svoltosi nel suggestivo<br />

paesaggio delle colline della Murgia, alle<br />

pendici del Castel del Monte, in territorio di<br />

Andria, tra il 10 e 11 febbraio e il 9 e 11 marzo<br />

<strong>2018</strong>, con corsisti provenienti da Borgia,<br />

Statte, Taranto1, e in larga parte da Andria,<br />

una sezione in crescita e con dei capi che<br />

cominciano il loro percorso di formazione<br />

quadri. Sapientemente guidati dal direttore<br />

Loretta, dal capocorso Federica, dai vari docenti<br />

di branca, nonché con la presenza del<br />

presidente capo scaut Michele e del commissario<br />

regionale Puglia Giulio, abbiamo<br />

affrontato in via preliminare le tematiche<br />

generali dello scautismo e quelle relative alle<br />

quattro branche, in un crescendo di coinvolgimento<br />

e affiatamento, che ci ha portato,<br />

alla cerimonia di chiusura del corso, a sentirci<br />

un unico gruppo.<br />

Un corso un po’ particolare, per via della età<br />

(anagrafica) non più verdissima, di molti di<br />

noi: ci siamo subito tutti identificati nell’urlo<br />

che abbiamo scelto, stiamo già vivendo il nostro<br />

“donare”, per cui il “gusto dell’apprendere”<br />

si è rivelato vivissimo in noi…..in quanto<br />

il nostro domani è già cominciato….. Buona<br />

caccia a tutti!<br />

Riccardo “KAA” Miracapillo<br />

Sezione di Andria<br />

IL MASTIO 29


In alto e a lato<br />

alcune immagini<br />

del 51°CFQ<br />

ad Andria, tra il 10<br />

e 11 febbraio<br />

e il 9 e 11 marzo<br />

<strong>2018</strong><br />

Sul prossimo<br />

numero di<br />

<strong>Arcobaleno</strong><br />

del mese<br />

di Giugno...tutte<br />

le informazioni<br />

sulla località<br />

dove si terranno<br />

i 51 mi Corsi<br />

di Formazione<br />

Quadri.


51° CFQ - Corsi Estivi<br />

ADVENTUR CAMP RESORT MONTI ERNICI<br />

COLLEPARDO (FR)


Il 3° Trail del Marganai<br />

Vogliamo raccontare il terzo Trail del<br />

Marganai, vissuto da una prospettiva<br />

nuova, cioè quella della macchina organizzatrice!<br />

Siamo entrate nel Raid Karalis<br />

a gennaio, dopo essere uscite dalla Compagnia<br />

dei Cavalieri della Spada e dell’Anello<br />

della sezione di Cagliari 24.<br />

Anche se siamo arrivate a lavori avviati e<br />

quasi ultimati, abbiamo visto che fino alla<br />

sera prima del Trail le cose da fare erano tante.<br />

Abbiamo cercato di inserirci in modo utile<br />

per dare una mano per la riuscita di questa<br />

grande impresa. Abbiamo visto il dietro le<br />

quinte dell’organizzazione dell’evento, passando<br />

per ogni pro e partecipando ai lavori<br />

attivamente. Per la prima volta ci siamo ritrovate<br />

in diretta televisiva di un programma<br />

sportivo locale e abbiamo assistito alla Conferenza<br />

stampa per pubblicizzare la manifestazione,<br />

vivendo anche l’aspetto mediatico.<br />

Conclusa la fase organizzativa siamo entrate<br />

nel vivo della gestione operativa del Trail. Il<br />

giorno della gara la sveglia ha suonato senza<br />

pietà alle 4.30 e noi subito in piedi pronti<br />

per consegnare i primi pacchi gara agli atleti,<br />

quei pazzi della 52 km! Quest’anno sono<br />

stati presenti molti atleti arrivati dall’estero,<br />

Belgio, Inghilterra, Danimarca, Spagna, Perù,<br />

Germania, Lituania, facendo di quest’edizione<br />

una manifestazione a tutti gli effetti internazionale<br />

e arrivando a un totale di circa<br />

450 atleti. Da quel momento in poi un susseguirsi<br />

di atleti, volontari, partenze e consegna<br />

di medaglie agli arrivi, una giornata<br />

infinita, ma piena di risate, gioie e soddisfazioni.<br />

Un ringraziamento speciale ai nostri<br />

amici scaut arrivati da vicino e lontano tra<br />

cui i nostri fratelli della sezione di Cagliari<br />

1, Quartu S.Elena, Milano, Pomezia, Ardea<br />

e Roma 4, Devid, Dankan e speriamo di non<br />

aver scordato nessuno!<br />

Vogliamo ringraziare in particolar modo il<br />

nostro raid per averci accolto e coinvolto da<br />

subito in quest’avventura e al nostro grande<br />

capo raid che è sempre stato presente e ci ha<br />

supportato in ogni momento!<br />

Martina e Silvia<br />

Raid Karalis - Sezione Cagliari 24<br />

32 OSARE


La Pettolata della Bontà<br />

Il motto della nostra branca è “OSARE”<br />

, e noi lo abbiamo fatto a 360°, mettendoci<br />

non solo noi in gioco osando, ma<br />

coinvolgendo un intero paese a farlo.<br />

Durante il periodo natalizio è usanza tarantina<br />

friggere le pettole, che è comunque<br />

un piatto povero di ingredienti ma<br />

ricco nella sua bontà, di cui tutti ne sono<br />

ghiotti. Come purtroppo accade spesso ,<br />

non tutti navighiamo nell’oro e per alcuni<br />

mancano anche i beni di prima necessità ,<br />

per questo il raid al completo ha dato vita<br />

a questa impresa ,chiamandola :”la pettolata<br />

della bontà”. Vi starete chiedendo di<br />

cosa si tratta? Praticamente in cambio di<br />

un piatto di pettole e un bicchiere di vino,<br />

barattavamo generi alimentari a lunga<br />

conservazione da poter poi donare a famiglie<br />

bisognose di Statte.<br />

Ci siamo seduti a tavolino stabilendo i punti<br />

fermi di questa impresa: Collaborazione,<br />

niente denaro, e chiarezza, abbiamo voluto<br />

riprendere dei punti che rispiecchiassero<br />

il nostro programma annuale.<br />

Il primo passo è stato contattare le altre<br />

associazioni del territorio, che ci hanno<br />

dato una grande mano nel procurarci tutto<br />

quello che ci serviva praticamente e materialmente<br />

per la serata .<br />

Fatto ciò abbiamo cominciato a pubblicizzare<br />

l’evento sia in maniera cartacea con<br />

volantini e manifesti che ci ha gentilmente<br />

offerto un commerciante , che via social e<br />

soprattutto in collaborazione con la preside<br />

dei nostri plessi scolastici si è potuta<br />

fare la raccolta anche all’interno delle<br />

scuole. Per questione di delicatezza naturalmente<br />

abbiamo chiesto ai parroci delle<br />

tre parrocchie di essere loro a consegnare<br />

i pacchi alle famiglie , a noi bastava solo<br />

sapere il numero di pacchi che servivano .<br />

Arriva il grande giorno, il raid impegnato<br />

sin dalla mattina con il ritiro dei generi alimentari<br />

da tutti i plessi scolastici , per poi<br />

la sera essere tutti pronti per il montaggio<br />

dei gazebi in piazza, una musica natalizia<br />

di sottofondo , i fornelli accesi nel retro<br />

bottega del forno e a farci compagnia<br />

aimè, anche un po’ di pioggia. Si parte, si<br />

comincia a friggere e la gente anche se piove<br />

è al nostro fianco e minuto dopo minuto<br />

il gazebo comincia a riempirsi di viveri.<br />

Il giorno dopo , suddivisi gli alimenti in<br />

tipologie, cominciamo lo smistamento<br />

nei trenta scatoloni ,che poi saranno consegnati<br />

alle famiglie, il tutto avviene con<br />

33 OSARE


molta attenzione affinchè ogni pacco abbia<br />

lo stesso contenuto degli altri .<br />

Pronti per la consegna alle parrocchie ,su<br />

ogni pacco è chiaramente descritto il suo<br />

contenuto e un messaggio che dice : Buone<br />

Feste dagli stattesi….perchè in quei pacchi<br />

c’è sicuramente il poco di tanti che invece<br />

è diventato il tanto per altri.<br />

l’Assoraider si arricchisce<br />

di tre nuove Realtà<br />

I valori che questa semplice ma impegnativa<br />

impresa ha lasciato in ogni raider sono<br />

molto forti , la parola “bontà” ha avuto<br />

tante sfaccettature, dalla semplice bontà<br />

del sapore ,alla bontà d’animo di tutti coloro<br />

che hanno reso possibile tutto ciò.<br />

Aquila Sognante<br />

Raid Invictus - Sezione di Statte<br />

Delegazione di:<br />

San Secondo Parmense<br />

bassaovestparmense@assoraider.it<br />

Delegazione di:<br />

Siracusa<br />

siracusa@assoraider.it<br />

Delegazione di:<br />

Vaiano Cremasco<br />

vaianocremasco@assoraider.it<br />

34 ASSONOTIZIE


IL Centro Studi ed Esperienze Scout<br />

Baden-Powell insieme alla<br />

Base scout di Villa Buri (VR))<br />

organizzano per la<br />

prima volta in Italia un grandioso<br />

L'INVITO È RIVOLTO A TUTTE LE ASSOCIAZIONI SCOUT<br />

ITALIANE E AD ALCUNE RAPPRESENTANZE STRANIERE<br />

PER FAVORIRE LA CONOSCENZA E RAFFORZARE<br />

LA FRATELLANZA SCOUT<br />

Caccia al Tesoro, Cantiere di Spiritualità,<br />

Spettacolo; Convegno: “l'Attualità educativa e sociale dello<br />

scautismo”; Mostre, Laboratori, Tornei.<br />

In particolare possono partecipare lupetti/e e coccinelle,<br />

esploratori e guide con i loro capi, rover e scolte anche<br />

singolarmente, capi delle diverse branche e assistenti.<br />

Comunicazioni ufficiali. É stato attivato un apposito sito dedicato alla<br />

manifestazione: http://baden-powell.it/wp/<br />

Tutta la corrispondenza viene gestita da questo indirizzo mail:<br />

scoutfest<strong>2018</strong>@gmail.com


Il cyber bullismo e la manifestazione<br />

in Rete di un fenomeno piu ampio<br />

e meglio conosciuto come bullismo.<br />

Quest’ultimo e caratterizzato da azioni<br />

violente e intimidatorie esercitate da<br />

un bullo, o un gruppo di bulli, su una<br />

vittima.<br />

Le azioni possono riguardare molestie<br />

verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni,<br />

generalmente attuate in ambiente<br />

scolastico.<br />

Oggi la tecnologia consente ai bulli<br />

di infiltrarsi nelle case delle vittime, di<br />

materializzarsi in ogni momento della<br />

loro vita, perseguitandole con messaggi,<br />

immagini, video offensivi inviati<br />

tramite smartphone o pubblicati sui<br />

siti web tramite Internet.<br />

Il bullismo diventa quindi cyberbullismo.<br />

Il cyberbullismo definisce un<br />

insieme di azioni aggressive e intenzionali,<br />

di una singola persona o di un<br />

gruppo, realizzate mediante strumenti<br />

elettronici (sms, mms, foto, video,<br />

email, chatt rooms, istant messaging,<br />

siti web, telefonate), il cui obiettivo e<br />

quello di provocare danni ad un coetaneo<br />

incapace a difendersi.<br />

Fonte MIUR

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