Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n.93 dicembre 2017
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e le comunità rurali e le agenzie di servizio<br />
sul tema e sul suo sviluppo. Un importante<br />
focus è sullo sviluppo di modelli di finanziamento<br />
sostenibili e modelli di riferimento<br />
per l’agricoltura sociale, che siano<br />
in grado di incrementare il numero sia delle<br />
aziende agricole fornitrici di servizi, che dei<br />
destinatari degli stessi. Tre delle 4 aziende<br />
visitate, 2 irlandesi e 2 nordirlandesi, tutte<br />
zootecniche, hanno come destinatari delle<br />
attività di agricoltura sociale soggetti<br />
con disabilità mentale e intellettiva, in un<br />
caso disoccupati di lungo periodo. Le due<br />
aziende social farms irlandesi sono in regime<br />
di produzione biologica. La prima realtà<br />
visitata, Mount Allen Farm, a Drumshanbo,<br />
azienda bio con allevamento di bovini e orticoltura,<br />
comprende e tutela vari habitat,<br />
tra cui zone umide e una torbiera, e offre<br />
percorsi e workshop focalizzati sull’ecologia,<br />
la biodiversità e la storia locali, la gestione<br />
aziendale. Lough Aedín Social Farm,<br />
a Gortlettragh, anch’essa biologica, accanto<br />
all’allevamento di bovini, equini, avicoli,<br />
comprende la gestione del bosco, frutticultura<br />
e orticoltura in serra. Annagh Social<br />
Farm, ad Aghalane, è un’azienda con produzioni<br />
ortofrutticole, trasformazione, allevamento<br />
di bovini e avicoli, gestione del bosco<br />
e delle aree umide, conservazione della<br />
fauna selvatica. Infine Gortilea Social Farm,<br />
a Claudy, con allevamento di ovini e bovini,<br />
orticoltura, gestione e cura del paesaggio,<br />
offre ai partecipanti alle sue attività un<br />
servizio di ippoterapia, in convenzione con<br />
le strutture sanitarie locali. L’aspetto più<br />
interessante della visita di studio irlandese<br />
è stato il confronto con un modello molto<br />
diverso da quello italiano, in cui il processo<br />
di sviluppo dell’agricoltura sociale è partito<br />
dalle realtà operative ed è stato successivamente<br />
accompagnato dalle istituzioni.<br />
Ulteriore peculiarità del modello che si sta<br />
sviluppando in Irlanda e Irlanda del Nord<br />
è il supporto pubblico, fornito attraverso<br />
soggetti incaricati e finanziati dal pubblico<br />
stesso, alle aziende social farms esistenti e a<br />
quelle in via di costituzione, nella consapevolezza<br />
da parte delle istituzioni del ruolo<br />
che l’agricoltura sociale può avere per il benessere<br />
sociale delle comunità rurali.<br />
IL BANDO SULL’AGRICOLTURA<br />
SOCIALE IN PIEMONTE<br />
La <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>, nell’ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-2020,<br />
attiverà nelle prossime settimane un bando sulla misura 16.9.1 “Progetti di agricoltura<br />
sociale”, che si colloca all’interno della misura 16 Cooperazione.<br />
Il bando ha un budget complessivo di 900.000 euro e prevede due ambiti di intervento:<br />
- prestazioni e attività a servizio delle comunità locali nelle aree rurali per realizzare<br />
azioni volte allo sviluppo di abilità e capacità, di inclusione sociale e lavorativa, di<br />
ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana;<br />
- interventi di supporto a terapie psicologiche e riabilitative di supporto sanitario<br />
(ad es. pet therapy).<br />
I beneficiari del bando sono gruppi di cooperazione costituiti da almeno due soggetti. Il<br />
gruppo di cooperazione dovrà contenere, al suo interno almeno un’impresa agricola e un<br />
ente gestore dei servizi socio-assistenziali o un ente pubblico competente per territorio. Inoltre,<br />
possono far parte del gruppo di cooperazione, i soggetti che, ai sensi della normativa<br />
vigente, possono svolgere attività di agricoltura sociale (quali ad es.: cooperative e imprese<br />
sociali, associazioni di promozione sociale, ONLUS, organizzazioni di volontariato e fondazioni<br />
attive nella progettazione e nella realizzazione di interventi e servizi sociali, ecc.).<br />
Il bando finanzia i costi degli studi sulla zona interessata, studi di fattibilità, l’animazione<br />
della zona interessata al fine di rendere fattibile un progetto territoriale<br />
collettivo, i costi di esercizio della cooperazione (personale, funzionalità ambientale,<br />
funzionalità operativa) e i costi diretti di specifici progetti (personale tecnico,<br />
materiale di consumo, consulenze e collaborazioni esterne, acquisti di macchine e<br />
attrezzature, ecc.).<br />
Per maggiori informazioni:<br />
www.regione.piemonte.it/agri/psr2014_20/misure_interventi/M16.htm<br />
PER MAGGIORI INFORMAZIONI SULLE<br />
ESPERIENZE VISITATE E I PROGETTI CITATI<br />
Quinta da Várzea, Setubal:<br />
www.carolinabico.wordpress.com/ajudam-os-mais-pobres-numa-solidariedade-mutua/<br />
www.dn.pt/noticias-magazine/interior/por-uma-vida-sem-fome-5518743.html<br />
Centro di ippoterapia della Escola Profissional Agrícola D. Dinis – Paiã<br />
www.epadd-paia.pt/escola/centro-hipico<br />
Quinta do Pisão<br />
Il parco: http://www.cm-cascais.pt/quintadopisao<br />
L’orto: http://www.cm-cascais.pt/evento/horta-da-quinta<br />
Cerjardins<br />
www.cerjardins.com/<br />
Progetto Horta Solidária www.alcancefoundation.com/projeto-horta-solidaria/<br />
Manifestazione di interesse per partecipare alla Study visit in Portogallo:<br />
www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16330<br />
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