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Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n° 92, giugno 2017

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ficiali siano eseguiti periodicamente, in<br />

base a una valutazione dei rischi e con<br />

frequenza appropriata, per raggiungere<br />

gli obiettivi dello stesso regolamento.<br />

Nell’ambito dell’attività di vigilanza<br />

svolta da tempo sull’operato degli organismi<br />

di controllo (OdC) e più specificatamente<br />

negli ultimi due anni, sono<br />

emersi elementi di criticità nell’ambito<br />

dell’attività di controllo sulle produzioni<br />

risicole, riguardanti in particolare<br />

l’attribuzione della classe di rischio alle<br />

aziende, la tempistica delle visite ispettive<br />

e dei campionamenti effettuati per<br />

ricercare l’eventuale presenza di principi<br />

attivi dei prodotti fitosanitari non ammessi<br />

in agricoltura biologica.<br />

Nello stesso tempo l’attività di vigilanza<br />

effettuata sul territorio ha evidenziato<br />

un presidio solo parziale, da parte<br />

degli OdC, nei confronti delle principali<br />

criticità caratterizzanti la gestione delle<br />

aziende risicole, di seguito riportate:<br />

- maggioranza di aziende di tipo misto,<br />

con la contemporanea presenza di coltivazione<br />

biologica e convenzionale,<br />

- rese unitarie spesso elevate, a fronte di<br />

ridotti apporti di elementi nutritivi,<br />

- argini spesso privi di specie infestanti<br />

o presenza di queste seccate, con conseguente<br />

sospetto di utilizzo della pratica<br />

del diserbo,<br />

- utilizzo di varietà poco sensibili al<br />

“brusone”,<br />

- numero elevato di particelle coltivate<br />

con metodo biologico e quindi appezzamenti<br />

notevolmente frammentati, con<br />

confini non sempre nettamente separati<br />

da terreni coltivati con il metodo convenzionale.<br />

guida per il controllo della coltivazione del<br />

riso biologico, al fine di verificare più efficacemente<br />

e in modo omogeneo le varie criticità<br />

della coltura. A luglio 2016 la FederBio<br />

ha redatto e approvato la prima edizione<br />

delle “Linee Guida per il controllo delle<br />

principali criticità nella coltivazione di<br />

riso biologico, che è stata successivamente<br />

oggetto di confronto in due incontri a Milano<br />

(12 ottobre 2016) e Torino (12 dicembre),<br />

con la <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong>, la <strong>Regione</strong><br />

Lombardia, l’Ente Risi, l’Istituto del Crea a<br />

LE LINEE GUIDA<br />

In considerazione di queste ed altre criticità<br />

caratterizzanti la produzione di riso<br />

biologico sono stati organizzati alcuni incontri<br />

nel 2016, con gli OdC, la Federazione<br />

Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica<br />

(FederBio) ed il Settore Fitosanitario<br />

e servizi tecnico-scientifici e, a <strong>giugno</strong>, un<br />

incontro con l’intera filiera a Vercelli. E’<br />

stata condivisa la necessità di definire linee<br />

Risaie in transizione verso la Policoltura MaPi<br />

Agricoltura <strong>92</strong><br />

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