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Rivista "Agricoltura" Regione Piemonte - n° 92, giugno 2017

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Distributore: colui che immette sul<br />

mercato (ingrosso e dettaglio) prodotti<br />

fitosanitari. Per svolgere l’attività è necessario<br />

essere in possesso, fra l’altro, del certificato<br />

di abilitazione alla vendita.<br />

Per ottenere i certificati, salvo dettagliate<br />

esenzioni, è necessario seguire corsi organizzati<br />

da Enti di formazione ed autorizzati<br />

dalla <strong>Regione</strong> e superare un esame finale.<br />

Per gli utilizzatori professionali e per i consulenti<br />

la richiesta del certificato va presentata<br />

al Settore Territoriale di competenza<br />

della <strong>Regione</strong>, mentre per i distributori la<br />

richiesta deve essere presentata alla ASL di<br />

competenza. In tutti e tre i casi il certificato<br />

ha validità 5 anni dalla data di emissione, è<br />

personale ed è valido sull’intero territorio<br />

nazionale. Per il rinnovo di tutti i certificati,<br />

durante i 5 anni di validità, è necessario<br />

acquisire 12 crediti formativi frequentando<br />

corsi organizzati dagli Enti di formazione<br />

ed autorizzati dalla <strong>Regione</strong>. Alla scadenza<br />

del certificato la richiesta di rinnovo viene<br />

presentata alla <strong>Regione</strong> (utilizzatori e consulenti)<br />

o alla ASL di competenza (distributori).<br />

Con la medesima modalità si rinnovano<br />

i vecchi certificati rilasciati ai sensi<br />

del DPR 290/2001.<br />

DIFESA INTEGRATA E<br />

BIOLOGICO<br />

Il PAN, a partire dal 1 gennaio 2014, dispone<br />

l’applicazione obbligatoria delle tecniche<br />

di difesa integrata per tutte le aziende agricole<br />

piemontesi e un regime di produzione<br />

integrata volontaria che si basa su una libera<br />

e consapevole adesione da parte dell’imprenditore<br />

agricolo. Nella difesa integrata<br />

di base l’agricoltore può impiegare l’intero<br />

portafoglio di prodotti fitosanitari regolarmente<br />

autorizzati dal Ministero della Salute.<br />

In ogni caso, l’agricoltore deve scegliere,<br />

quando è possibile, il prodotto fitosanitario<br />

meno pericoloso per l’uomo e per l’ambiente.<br />

Inoltre l’azienda deve avere accesso a<br />

una serie di informazioni tecniche necessarie<br />

per impiegare i prodotti fitosanitari in<br />

modo razionale come: dati di monitoraggio,<br />

bollettini, modelli previsionali relativi alle<br />

principali avversità. Nella difesa integrata<br />

volontaria l’agricoltore deve applicare obblighi,<br />

consigli, buone pratiche contenute<br />

nei disciplinari di produzione integrata. In<br />

tale regime la disponibilità di prodotti fitosanitari<br />

è circoscritta e limitata a quelle<br />

molecole che, sulla base di complesse procedure<br />

UE di valutazione del rischio (rif.<br />

normativi Reg. 1107/2009, Reg. di esecuzione<br />

n. 2015/408.., ecc), hanno dimostrato di<br />

garantire un basso rischio sanitario, ambientale<br />

ed ecotossicologico, mantenendo<br />

comunque un elevato grado di efficacia<br />

contro le avversità.<br />

Il <strong>Piemonte</strong> già da molti anni ha attivato<br />

un’attenta politica in merito all’adozione<br />

da parte delle aziende dei criteri relativi<br />

alla difesa integrata e a basso apporto di<br />

prodotti fitosanitari. Nel tempo si è strutturata<br />

su tutto il territorio agricolo un’attiva<br />

rete di rilevazione agrometeorologica<br />

indispensabile a sostenere le strategie di<br />

difesa permettendo di individuare i momenti<br />

più opportuni per gli interventi. La<br />

rete agrometeorologica, insieme a quella di<br />

rilevazione dei dati di monitoraggio attuata<br />

dai tecnici che agiscono nell’ambito delle<br />

misure agroambientali del PSR, è alla base<br />

della redazione dei Bollettini fitosanitari<br />

destinati alle aziende aderenti alla Difesa<br />

integrata obbligatoria e volontaria.<br />

Per rispondere adeguatamente a quanto<br />

previsto dal PAN per la Difesa integrata<br />

obbligatoria, la <strong>Regione</strong> <strong>Piemonte</strong> sta<br />

pianificando l’ampliamento della rete dei<br />

monitoraggi volti alla rilevazione delle fasi<br />

fenologiche e delle avversità, comprendendo<br />

anche le aree non ancora comprese e<br />

realizzando una piattaforma informatica<br />

sulla quale sarà possibile far confluire tutti<br />

i dati (agrometeorologici diagnostici e previsionali<br />

e dei monitoraggi ambientali), elaborandoli<br />

sulla base di modelli matematici<br />

e permettendo la redazione di bollettini<br />

differenziati per il livello obbligatorio e per<br />

il livello volontario. Il PAN auspica inoltre<br />

un incremento delle superfici condotte<br />

con il metodo dell’agricoltura biologica. Si<br />

ricorda che molte delle tecniche impiegate<br />

in agricoltura biologica, che hanno dimostrato<br />

una elevata efficacia, sono consigliate<br />

all’interno dei disciplinari di produzione<br />

integrata.<br />

Sono previste regole<br />

precise per tutte le<br />

figure professionali<br />

che agiscono nel<br />

settore, a vari livelli,<br />

con relativi obblighi<br />

di formazione e<br />

abilitazione<br />

Agricoltura <strong>92</strong><br />

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