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Alta Qualità Alpina Dolomites 2013

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edizione speciale<br />

www.mediaradius.it<br />

N° 06 - Giugno <strong>2013</strong><br />

Poste Italiane S.P.A. - Spedizione A.P. - 70% - CNS Bolzano - Prezzo singolo 2e - In caso di mancato recapito restituire a Bolzano CPO per la restituzione all mittente, previo pagamento resi TASSA PAGA/TAXE PERCUE<br />

<strong>Alpina</strong><br />

<strong>Dolomites</strong><br />

Gardena Health Lodge & Spa<br />

Benessere a 5 stelle sull’Alpe di Siusi


Le visioni di THERMARIUM per<br />

il benessere è il completamento di<br />

estetica e individualità. Unicità nella<br />

progettazione e produzione, più elevati<br />

standard di design e ingegneria.<br />

Professionalità nel servizio e nell’<br />

operativo si possono notare e ammirare<br />

in oltre 500 alberghi, day spa, centri<br />

sanitari e 20 lussuose navi da crociera<br />

in tutto il mondo. Lasciatevi ispirare.<br />

CONSULTING | DESIGN | ENGINEERING | MANUFACTURE | SERVICE | MANAGEMENT<br />

Indice<br />

06 Adesso o mai più!<br />

12 Terra di Reti, Romani e sciatori<br />

14 Coppia nella vita e in cordata<br />

16 E non sono ancora stanchi…<br />

17 Voci dall’Alpe<br />

20 L’Alpe di Siusi ieri e oggi<br />

22 <strong>Alta</strong> cucina in malga<br />

23 Armonia con il colore<br />

25 Un vero Grand Hotel<br />

27 Una grande sfida<br />

29 Un periodo di realizzazione breve ma intenso<br />

30 Benessere per il corpo e per l’anima<br />

34 Sette pilastri per una vacanza perfetta<br />

36 Con calma e spirito di squadra<br />

37 Il connubio perfetto<br />

38 Il re del vino<br />

39 Tradizione con estro<br />

40 Straordinario<br />

42 Gioco e divertimento per i più piccoli<br />

43 In vacanza con tutta la famiglia<br />

44 Al di là di ogni aspettativa<br />

45 Una vacanza in entrambi gli hotel: perché no?<br />

46 Il giudizio degli esperti:<br />

semplicemente favoloso!<br />

48 Tradizione e atmosfera<br />

50 Semplice ma mai banale<br />

<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong><br />

Gardena Health Lodge & Spa<br />

Compatsch<br />

39040 Alpe di Siusi<br />

Alto Adige<br />

tel. +39 0471 79 60 04<br />

fax +39 0471 78 60 64<br />

info@alpinadolomites.it<br />

6<br />

Adesso o mai più!<br />

Lei ha i capelli biondi, lui neri brizzolati;<br />

lei è estroversa, lui di indole tranquilla…<br />

Cinzia e Hugo Bernardi sono la prova evidente<br />

che gli opposti si attraggono. Diversi,<br />

ma strettamente uniti da due cose: gli stessi<br />

sogni e la passione per il lavoro.<br />

Editore: Athesia Druck Srl,<br />

Bolzano, Reg. Trib Bolzano N° 26/01,<br />

il 27.11.2001<br />

Responsabile direttore del progetto:<br />

Franz Wimmer<br />

Responsabile redazione:<br />

Armin Mair<br />

Coordinamento progetto:<br />

Marita Wimmer<br />

Redazione: Nicole D. Steiner,<br />

Marita Wimmer, Arianna Ghilardotti<br />

Annunci: Marita Wimmer, Franz Wimmer<br />

Amministrazione: via dei Cappuccini 5<br />

39100 Bolzano | Tel. 0471 081 561<br />

info@mediaradius.it | www.mediaradius.it<br />

Foto: Athesia, Andrea Cazzaniga,<br />

Helmuth Rier – www.fotorier.it,<br />

Egon Dejori, Foto Mario Imst,<br />

Famiglia Manzardo, <strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>,<br />

Hotel Gardena, Archivi pubblici e privati.<br />

Concetto e realizzazione:<br />

King Laurin Srl, Appiano<br />

Grafica e impaginazione:<br />

Georg Hochkofler<br />

Produzione: Athesia Druck Srl,<br />

Bolzano – www.athesia.it<br />

Distribuzione: via posta<br />

Tiratura: 30.000<br />

Prezzo singolo: 2 euro<br />

La redazione non si assume alcuna<br />

responsabilità per le notizie e i dati<br />

pubblicati che sono stati forniti<br />

dalle singole aziende.<br />

THERMARIUM Bäder-Bau GmbH<br />

A-6220 Buch in Tirol • Bundesstrasse 154a • tel.: +43 - 52 44 - 656 60 • cell.: +39 346 475 85 20 • office@thermarium.com<br />

www.thermarium.com<br />

www.alpinadolomites.it


L’Alpe di Siusi<br />

un paesaggio unico al mondo<br />

L’Alpe di Siusi non è solamente l’altopiano più vasto d’Europa, ma anche una delle<br />

meraviglie delle Dolomiti, dichiarate nel 2009 Patrimonio Mondiale della Natura<br />

UNESCO. Quasi 56 km² di verdi prati in estate e di distese innevate in inverno, una<br />

flora e una fauna uniche al mondo, scorci panoramici di incomparabile bellezza: è in<br />

questa straordinaria cornice naturale che sorge l’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>.


6 06/<strong>2013</strong> alpina dolomites<br />

alpina dolomites 06/<strong>2013</strong><br />

7<br />

Adesso o mai più!<br />

Lei ha i capelli biondi, lui neri brizzolati; lei è estroversa, lui<br />

di indole tranquilla… Cinzia e Hugo Bernardi sono la prova<br />

evidente che gli opposti si attraggono. Diversi, ma strettamente<br />

uniti da due cose: gli stessi sogni e la passione<br />

per il lavoro. Insieme da vent’anni, quattro figlie, sono<br />

proprietari felici e orgogliosi di due strutture che si possono<br />

annoverare tra le prime dell’Alto Adige.<br />

È stata proprio la passione a spingere due anni fa questa<br />

coppia di albergatori di Ortisei a catapultarsi in una nuova<br />

avventura. “In realtà avevamo già rifiutato l’offerta del<br />

signor Schweigkofler, il precedente proprietario”, ricorda<br />

Cinzia. “Poi, in una giornata di tempo magnifico, lui ci<br />

portò all’Alpe di Siusi...”. Ed è proprio lì che è successo. Un<br />

vero e proprio colpo di fulmine: l’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>. Una<br />

scelta di vita. “È stata una decisione impulsiva”, racconta<br />

Hugo, al quale abbiamo chiesto se ha passato notti insonni<br />

a causa di questo investimento. “No”, ride lui, che cinque<br />

anni fa è diventato nuovamente padre di un vulcanico<br />

trottolino di nome Maddalena, “siamo troppo stanchi per<br />

rinunciare al sonno.”<br />

Un cinque stelle con l’atmosfera di un hotel<br />

a conduzione familiare<br />

L’impegno è più che raddoppiato: ciò nonostante, Cinzia e<br />

Hugo vogliono mantenere una struttura a gestione familiare<br />

ed essere onnipresenti in entrambi gli hotel. Condurre due<br />

alberghi a cinque stelle, l’Hotel Gardena a Ortisei e l’<strong>Alpina</strong><br />

<strong>Dolomites</strong> sull’Alpe di Siusi, significa avere il dono dell’ubiquità<br />

o quasi. Ad ogni modo i due si spostano ogni giorno<br />

da una parte all’altra e la loro presenza è un fattore importante,<br />

non solo per i collaboratori, ma anche per gli stessi<br />

ospiti. Entrambi conoscono a fondo il mestiere dell’albergatore;<br />

non per niente sono cresciuti in strutture turistiche:<br />

Cinzia a Selva Gardena, Hugo a Ortisei.<br />

Sono entrambi albergatori purosangue e punto di riferimento<br />

dei loro collaboratori per qualsiasi questione inerente gli<br />

hotel. La loro massima priorità è l’assoluto benessere degli<br />

ospiti: in quest’ottica si inserisce anche quel tocco personale<br />

in cui Cinzia e Hugo ripongono tanta importanza. Augurare<br />

buongiorno, sorridere amichevolmente, chiedere com’è andata<br />

la giornata e accogliere calorosamente gli ospiti abituali:<br />

sono queste piccole attenzioni che fanno tutta la differenza.<br />

Gli ospiti si rendono conto che per Cinzia e Hugo questo è<br />

un atteggiamento spontaneo, che viene dal cuore.<br />

Albergatori e genitori per passione<br />

Il lavoro viene al primo posto, ma quando una delle figlie<br />

ha bisogno dei genitori, si ferma tutto. Cinzia e Hugo sono<br />

anche questo: genitori entusiasti. Le quattro figlie Michela<br />

(19), Silvia (17), Anna (14) e l’ultima nata Maddalena (5)<br />

sanno che mamma e papà sono sempre pronti ad ascoltarle.<br />

Cinzia e Hugo si scambiano uno sguardo d’intesa: “I due<br />

hotel ci impegnano moltissimo. Se per la famiglia rimane<br />

un po’ di tempo, per noi non ce n’è proprio. Ma col nostro<br />

lavoro anche questo è da mettere in conto”.<br />

Anche dopo 20 anni il loro matrimonio procede nel migliore<br />

dei modi. “Siamo molto felici”, sorride Cinzia. “Tra noi<br />

funziona proprio perché facciamo tutto insieme e perché<br />

Hugo è così paziente.” Lui allora controbatte ridendo:<br />

“Anche tu non sei certo da meno”. Poi continua: “Abbiamo<br />

avuto la fortuna di trovare dei bravi collaboratori, che hanno<br />

capito al volo quello che volevamo: l’architetto Marcello<br />

de Biasi, che ha seguito il progetto sin dall’inizio, l’architetto<br />

Gerhard Tauber e la designer d’interni Wilma Agostini”.<br />

“Il risultato ha superato tutte le nostre aspettative”<br />

“Sappiamo bene che la seconda fase edilizia è stata gravosa<br />

per l’Alpe. Ma abbiamo realizzato tutto a tempo di record e<br />

il risultato ha superato tutte le nostre aspettative.” Quando<br />

i Bernardi hanno avviato la costruzione dell’hotel, tutti gli<br />

ostacoli burocratici erano già stati superati. C’erano voluti<br />

dieci anni per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie<br />

per lo spostamento dell’Hotel Dialer dal versante interno<br />

a quello esterno dell’Alpe. “Gli aspetti più delicati erano<br />

già stati risolti e noi ci siamo potuti concentrare sulle cose<br />

essenziali, sulla realizzazione vera e propria.”<br />

Entrambi possedevano il know-how necessario, grazie alla<br />

loro attività e all’esperienza maturata dieci anni prima durante<br />

la ricostruzione dell’Hotel Gardena: “Inoltre abbiamo<br />

avuto la fortuna di trovare subito una linea d’intesa con i<br />

nostri progettisti, ingegneri e operai, con la ditta costruttrice<br />

e con tutti quelli che hanno partecipato all’impresa. In qualche<br />

modo il nostro entusiasmo ha contagiato tutti”.<br />

Punto di riferimento per la soluzione di tutti i problemi<br />

Come all’Hotel Gardena, anche all’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> Cinzia<br />

si occupa della reception e delle prenotazioni, mentre Hugo<br />

è responsabile della contabilità e funge da punto di riferimento<br />

per la risoluzione di tutti i problemi, in qualunque<br />

ambito si presentino. Durante il colloquio Hugo risponde<br />

a una decina di telefonate; Cinzia a sua volta presta ascolto<br />

alle richieste di due ospiti e contemporaneamente sceglie i<br />

nuovi grembiuli per i camerieri del ristorante, mentre cerca<br />

di concordare con la piccola Maddalena quante caramelle<br />

può ancora mangiare quel giorno.


Georg Hochkofler<br />

8 06/<strong>2013</strong> alpina dolomites<br />

alpina dolomites 06/<strong>2013</strong> Tel. 0471 941 143 9<br />

Inserat: pixner ofen<br />

grafik@mediaradius.it<br />

La grande famiglia si riunisce a tavola<br />

Anche Annemarie Demetz, la mamma di Hugo, che a<br />

suo tempo ereditò l’hotel dal padre portandone avanti la<br />

gestione da sola dopo la morte del marito, è coinvolta nella<br />

vita quotidiana della famiglia: è lei infatti a occuparsi delle<br />

ragazze. Dai Bernardi poi si pranza sempre insieme: tutta la<br />

famiglia intorno a un unico tavolo!<br />

Perchè fare tutto questo? Cinzia e Hugo, che si sarebbero<br />

potuti accontentare del successo dell’Hotel Gardena, non<br />

hanno bisogno di rifletterci su troppo: “Vogliamo soddisfare<br />

i nostri ospiti, offrendo loro ciò di cui hanno bisogno<br />

o che desiderano.”<br />

Secondo i Bernardi, la posizione e il magnifico staff costituiscono<br />

un ulteriore punto di forza. “Abbiamo affidato<br />

tutti i ruoli importanti a collaboratori dell’Hotel Gardena,<br />

in parte anche a persone molto giovani. Sapevamo che il<br />

nostro entusiasmo per questo progetto era contagioso, e<br />

sapevamo anche che tutti avrebbero dato il meglio, nella<br />

consapevolezza di avere la nostra fiducia e di poter lavorare<br />

in modo autonomo.”<br />

La grande incognita era l’impatto che l’hotel avrebbe avuto<br />

sugli ospiti. “La nostra esperienza è legata all’Hotel Gardena,<br />

che si trova nel centro del paese”, spiega Hugo Bernardi;<br />

“negozi, bar, gelaterie ed enoteche praticamente sono dietro<br />

l’angolo. La vera incognita era se gli ospiti avrebbero accettato<br />

questa posizione isolata. Prima dell’inaugurazione abbiamo<br />

scritto a tutti i clienti dell’Hotel Gardena, e l’iniziativa ha<br />

avuto successo: non sono pochi quelli che sfruttano la possibilità<br />

di ripartire le loro vacanze tra le due strutture.” La prima<br />

stagione, l’inverno 2010/2011, si è rivelata in ogni caso più<br />

che promettente, e quelle successive non sono state da meno.<br />

Chiunque abbia davanti agli occhi il panorama mozzafiato<br />

dell’Alpe di Siusi – dalla propria camera o dalla terrazza<br />

Hugo Bernardi,<br />

in secondo piano<br />

l‘<strong>Alpina</strong> Chalet<br />

dell’hotel, dal ristorante, dalla sauna o dalla piscina – può<br />

tranquillamente rinunciare alla vita di paese e allo shopping,<br />

e piuttosto scegliere di dedicare un pomeriggio alla visita<br />

delle città altoatesine di Bolzano, Merano o Bressanone.<br />

“La nostra fortuna più grande sono i nostri collaboratori”<br />

“La nostra fortuna più grande, però, sono i nostri collaboratori”:<br />

di questo Hugo e Cinzia sono convinti. Molti posti<br />

chiave sono occupati da collaboratori dell’Hotel Gardena,<br />

che spesso si dividono tra i due hotel, come per esempio il<br />

maître Walter Bramezza o il beverage manager Franz Lageder,<br />

che è anche direttore del Ristorante Gourmet “Anna<br />

Stuben” presso l’Hotel Gardena.<br />

“Tutti i nostri amici ci hanno detto che siamo pazzi e ci<br />

hanno chiesto perché mai ci fossimo lanciati in questa<br />

avventura, ora che le nostre figlie sono cresciute e l’Hotel<br />

Gardena gode di un successo consolidato.” Forse proprio<br />

per questo: per affrontare una nuova sfida. Per Hugo e<br />

Cinzia, comunque, una cosa è certa: “Era il momento<br />

giusto. Adesso o mai più!”<br />

Il sostegno da parte della famiglia era tuttavia la conditio<br />

sine qua non. La sorella di Hugo, Gabi, è responsabile<br />

dell’area Beauty & Wellness anche presso l’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong><br />

e fa la spola ogni giorno da Ortisei, come il fratello e<br />

la cognata. La sorella Karin, che si occupa del marketing e<br />

della comunicazione, gestisce il sito internet e rappresenta<br />

gli alberghi di famiglia alle fiere di settore. Di lei Cinzia<br />

dice: “Karin e io ci completiamo perfettamente. Lei è molto<br />

precisa, prima di decidere qualcosa deve dormirci sopra una<br />

notte, mentre io faccio tutto di getto”.<br />

Questa non è una one-man-band<br />

In entrambi gli alberghi lo staff dei collaboratori ha raggiunto<br />

quota 150: una media impresa. “Non siamo una oneman-band”,<br />

dicono orgogliosi i Bernardi; “per noi, ognuno è<br />

importante nel posto che occupa.” Non c’è da stupirsi, quindi,<br />

che Cinzia e Hugo conoscano ogni singolo collaboratore<br />

per nome.Ma abbiamo chiacchierato abbastanza. Maddalena<br />

deve assolutamente raccontare qualcosa alla mamma, c’è<br />

da scegliere la biancheria da tavola, e Hugo riceve un’altra<br />

telefonata. La vita di tutti i giorni continua...<br />

Via Grappoli 11 - 39100 Bolzano<br />

tel. 0471 974 577 - info@pixner.it - www.pixner.it


10 06/<strong>2013</strong> alpina dolomites<br />

alpina dolomites 06/<strong>2013</strong><br />

11<br />

Vivere la natura<br />

all’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong><br />

Una location esclusiva in una straordinaria posizione<br />

panoramica sull’Alpe di Siusi, circondata dal magnifico<br />

scenario dolomitico: questo è l’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong><br />

Gardena Health Lodge & Spa. Le 56 camere e suite<br />

sono state realizzate in base ai più ricercati standard<br />

ecologici in un’architettura ispirata alle forme<br />

dell’ambiente naturale, per favorire l’armonia e il<br />

benessere. Luminoso, confortevole, elegante, accogliente<br />

e rilassante: sono i cinque aggettivi che meglio<br />

definiscono questo hotel a cinque stelle unico<br />

nel suo genere.


12 06/<strong>2013</strong> alpina dolomites<br />

alpina dolomites 06/<strong>2013</strong><br />

13<br />

Terra di Reti,<br />

Romani e sciatori<br />

L’area ai piedi dello Sciliar è da sempre una zona molto<br />

amata. I primi a insediarsi sul fertile altipiano e a lasciarvi<br />

le proprie tracce furono i Reti, seguiti dai Romani e infine<br />

dai Bavari. A partire dalla metà del XIX secolo, la costruzione<br />

della ferrovia del Brennero aprì le porte al turismo.<br />

Ai primi alpinisti seguirono presto i turisti; in seguito<br />

l’Alpe divenne anche una zona sciistica. Oggi l’Altipiano<br />

dello Sciliar è una meta per le vacanze estremamente apprezzata<br />

sia in inverno che in estate. Già nel 2000 a.C. i Reti<br />

s’insediarono nelle vicinanze dell’odierna Siusi. Nel 15 a.C.,<br />

i Romani si spinsero fino alle Alpi, soppiantarono i Reti e<br />

convertirono i loro insediamenti in fortificazioni. Iniziò così<br />

una costante ondata migratoria di contadini che si sentivano<br />

sicuri nelle vicinanze delle fortificazioni e commerciavano<br />

con i soldati. Molti nomi di masi e numerosi toponimi risalgono<br />

a quell’epoca.<br />

Infine, dopo i Romani giunsero i Bavari, che diedero inizio<br />

alla germanizzazione dell’Altipiano dello Sciliar. Solo nella<br />

vicina Val Gardena si mantennero la cultura e la lingua<br />

retica: ancora oggi la popolazione della Val Gardena parla<br />

il ladino. Il nome Castelrotto, dal latino Castellum ruptum,<br />

risale al VI secolo, quando i Bavari distrussero la fortificazione<br />

romana (castellum) sulla collina di Castelrotto.<br />

1850: 34 case e 236 abitanti<br />

Intorno al 900 iniziò la cristianizzazione. Siusi, Fié e Castelrotto<br />

vengono citate per la prima volta in documenti<br />

storici risalenti al 982 in relazione a redditi ecclesiastici. Nel<br />

1568 si contavano 27 insediamenti abitativi a Siusi, mentre<br />

verso la metà del XVII secolo il numero era già salito a 54:<br />

era giunta l’ora che la comunità avesse una propria chiesa.<br />

L’antica chiesa parrocchiale è datata 1648. Nel 1657 Siusi<br />

diventò una frazione indipendente; intorno al 1850 contava<br />

34 case e 236 abitanti e vantava già una scuola elementare<br />

a classe unica. Nel 1890 fu fondata l’Associazione per la<br />

valorizzazione di Castelrotto-Siusi-Ratzes, cui seguirono lo<br />

Sportclub nel 1927 e il soccorso alpino nel 1954.<br />

La fresca estate sull’Altipiano dello Sciliar<br />

Già nel XVIII secolo Siusi era una meta turistica estiva e<br />

molti erano gli ospiti che visitavano la sorgente termale di<br />

Bad Ratzes. A partire dal 1867, anno di costruzione della<br />

rete ferroviaria del Brennero, si sviluppò il turismo. Nel<br />

1890 si contarono 113 ospiti, mentre solo due anni dopo il<br />

numero di turisti era già salito a quota 340. Fra i personaggi<br />

illustri che scelsero questa meta per rilassarsi vi fu anche il<br />

re Augusto di Sassonia. Il filosofo tedesco Wilhelm Dilthey<br />

morì nel 1911 durante un soggiorno all’Hotel Salegg; re Alberto<br />

del Belgio era solito praticare l’alpinismo sul massiccio<br />

dello Sciliar sotto la guida di Paula e Hans Steger.<br />

A partire dagli anni Venti del secolo scorso l’Alpe di Siusi fu<br />

scoperta anche come meta turistica invernale, e un numero<br />

sempre maggiore di persone iniziò a praticare il nuovo sport<br />

dello sci. Inizialmente si trattava solo di persone allenate e<br />

dotate di spirito avventuroso, per lo più uomini. Gli sciatori<br />

dovevano risalire la montagna con gli sci in spalla e scendere<br />

sulla neve fresca con pesanti sci di legno e attacchi in metallo.<br />

1934: la prima cabinovia dalla Val Gardena all’Alpe di Siusi<br />

Nel 1929 si cominciò a pensare alla possibilità di collegare<br />

la Val Gardena all’Alpe di Siusi: si trattava di superare<br />

un dislivello di circa 800 m. Solo nel 1934 si arrivò alla<br />

costruzione della funivia dell’Alpe di Siusi, su un tracciato di<br />

circa 1900 m: per l’epoca si trattava di un’autentica opera<br />

pionieristica, i cui lavori durarono sei mesi. Alla cerimonia<br />

d’inaugurazione, il 27 gennaio 1935, presero parte diversi<br />

ospiti d’onore, tra cui anche il principe ereditario Umberto<br />

di Savoia. La prima funivia “a va e vieni” trasportava 16<br />

persone: una capacità che di lì a poco non sarebbe più stata<br />

sufficiente. Negli anni del boom economico, infatti, dopo<br />

la fine della Seconda guerra mondiale, si registrò un notevole<br />

incremento delle presenze, cui si dovette far fronte per<br />

rimanere al passo.<br />

L’Alpe di Siusi: paradiso dell’escursionismo e dello sci<br />

Nel 1953 e poi nel 1969 furono costruite due nuove<br />

funivie sullo stesso tracciato, con una portata massima di<br />

550 persone all’ora. Contemporaneamente si procedette<br />

all’ampliamento continuo dell’area sciistica dell’Alpe<br />

di Siusi, che diventò così la più grande d’Italia, con un<br />

totale di 20 impianti di risalita e un’ampia rete di itinerari<br />

escursionistici e piste per lo sci di fondo. L’incremento del<br />

turismo negli anni Settanta e Ottanta rese necessaria un’ulteriore<br />

estensione degli impianti; nel 1999 è stata infine<br />

messa in funzione la cabinovia bifune, con una portata di<br />

circa 4000 persone all’ora.


14 06/<strong>2013</strong> alpina dolomites<br />

alpina dolomites 06/<strong>2013</strong><br />

15<br />

Coppia nella<br />

vita e in cordata<br />

Un’escursione con gli sci segnò l’inizio del loro legame,<br />

diventato quasi leggendario. Oggi un sentiero sull’Alpe<br />

di Siusi preserva il ricordo di questa coppia, che è entrata<br />

nella storia delle arrampicate e dello sci: Paula Wiesinger e<br />

Hans Steger.<br />

In realtà Hans Steger, nato nel 1907 a Burghausen in<br />

Baviera, dopo aver concluso il suo apprendistato come ebanista<br />

sarebbe voluto andare alla scoperta del mondo. Come<br />

molti giovani della sua generazione assetati d’avventura,<br />

voleva cercare la fortuna negli Stati Uniti d’America, e prima<br />

girare un po’ il mondo.<br />

Amore a prima vista<br />

Il destino volle diversamente: quando Hans Steger si fermò<br />

a Bolzano, di ritorno dalla Tunisia, fu amore a prima vista.<br />

Al selvaggio West subentrò il massiccio dello Sciliar con le<br />

sue cime e le sue creste. Steger decise di rimanere alcuni<br />

giorni sull’Altopiano dello Sciliar per dedicarsi alle arrampicate:<br />

correva l’anno 1927. Due anni dopo era ancora in<br />

Alto Adige. Fu allora che incontrò il secondo amore della<br />

sua vita: Paula Wiesinger. Paula Wiesinger nasce a Bolzano<br />

nel 1907, prima di cinque fratelli. Del padre, morto<br />

durante la Prima guerra mondiale, non serba alcun ricordo;<br />

mentre la madre lavora a Vipiteno come cuoca, Paula cresce<br />

a Bolzano con i nonni. Inizia presto a dedicarsi alle arrampicate,<br />

sempre in compagnia di uomini perché non ci sono<br />

altre donne in grado di farlo. Indossa gli sci per la prima<br />

volta a 16 anni. A quei tempi Paula Wiesinger era l’unica<br />

donna capace non solo di affrontare arrampicate di sesto<br />

grado, ma di fare anche da capocordata.<br />

“La Paula”: 20 volte campionessa in sette anni<br />

Quando Hans e Paula si conoscono nel 1927, durante<br />

un’escursione con gli sci, capiscono entrambi ben presto di<br />

aver trovato il partner della loro vita. Hans diventa il più<br />

grande ammiratore di Paula, nonché il suo allenatore. Nel<br />

1931 Paula vince il primo Campionato italiano di sci alpino<br />

a Roccaraso. Nasce così un mito: da quel momento in poi<br />

in Italia viene amorevolmente chiamata “la Paula”. Vittoria<br />

dopo vittoria, in sette anni Paula Wiesinger si aggiudica<br />

venti titoli italiani. Nel 1934 vince la gara di discesa libera<br />

della Marmolada.<br />

Insieme al marito Hans Steger, si cimenta in molte nuove vie<br />

e affronta le ascese più difficili delle Dolomiti. Diviene amica<br />

di famosi scalatori come Heinrich Harrer e Anderl Heckmair,<br />

i primi a conquistare la parete nord dell’Eiger, e del re<br />

del Belgio Alberto I, che accompagna insieme al marito nelle<br />

arrampicate. La regista Leni Riefenstahl ingaggia la coppia<br />

di scalatori come controfigure per scene impegnative o di<br />

cadute in alta montagna nei film Das blaue Licht (La bella<br />

maledetta) e Tiefland (Bassopiano). Dopo la Seconda guerra<br />

mondiale, la coppia si stabilisce a Passo Pordoi; in seguito i<br />

due rilevano il rifugio Faßlfunerhütte, sulla Punta d’oro, e<br />

aprono una delle prime scuole di sci dell’Alpe di Siusi. Quando<br />

la loro struttura viene distrutta da un incendio, Paula e<br />

Hans acquistano il rifugio Dellai e lo trasformano in uno<br />

degli hotel storici dell’Alpe di Siusi: lo Steger Dellai.<br />

5<br />

La Fondazione Hans e Paula Steger<br />

Hans Steger muore nel 1989 e fino a tarda età Paula continua<br />

a gestire da sola il suo hotel, dove vive fino alla morte,<br />

avvenuta il 12 giugno 2001. Su espresso desiderio di Hans<br />

e Paula, con il loro lascito è stata istituita una Fondazione<br />

con obiettivi di interesse collettivo, come per esempio la<br />

conservazione della flora e della fauna dell’Alpe di Siusi e il<br />

sostegno al Servizio di Soccorso Alpino nell’area dolomitica.<br />

Un sentiero che parte da Compatsch per arrivare fino a<br />

Saltria, attraversando prati e pascoli, reca i nomi di questa<br />

coppia leggendaria.<br />

Grande showroom! Via Passo Pennes 6, Vipiteno,<br />

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16 06/<strong>2013</strong> alpina dolomites<br />

alpina dolomites 06/<strong>2013</strong><br />

17<br />

E non sono ancora stanchi...<br />

Siusi<br />

Robert Egger<br />

Martin Fill<br />

Voci dall’Alpe<br />

In inverno, mettono ancora gli sci ogni giorno per quattro<br />

mesi di fila, e hanno già insegnato questo sport a generazioni<br />

di sciatori. Hanno iniziato su pesanti sci di legno fissati<br />

agli scarponi con un cavetto di metallo a molla, per arrivare<br />

ai moderni e leggeri sci da carving. Sono Robert Egger e<br />

Martin Fill; il primo è guida alpina e maestro di sci da oltre<br />

40 anni, il secondo è maestro di sci da più di 50 anni.<br />

Il settantaduenne Martin Fill vanta anche un passato<br />

nella squadra nazionale italiana e nel team olimpionico: ha<br />

rappresentato l’Alto Adige nei giochi olimpici invernali del<br />

1964 a Innsbruck, prima di Gustavo Thöni. Dai 17 ai 24<br />

anni ha fatto parte del circo bianco internazionale.<br />

Il richiamo della montagna è sempre forte<br />

Robert Egger, invece, guida tuttora gli scalatori debuttanti<br />

con passo sicuro. Il suo mestiere è cambiato nel corso<br />

degli anni: “Quando ho aperto la Scuola di alpinismo dello<br />

Sciliar, molti anni fa, il pubblico era diverso rispetto a oggi”.<br />

Prima gli ospiti dell’Alpe di Siusi erano alpinisti ben allenati,<br />

che cercavano un compagno per itinerari particolari,<br />

anche molto lunghi e impegnativi. “Oggi abbiamo molti<br />

principianti, arrampicatori per hobby che provengono dalle<br />

palestre di arrampicata e anche molti giovani.” In ogni caso,<br />

il richiamo della montagna è sempre forte, e le cime intorno<br />

all’Alpe di Siusi, primo fra tutte lo Sciliar, sono una tentazione<br />

per ogni alpinista.<br />

“Una volta”, ricorda Robert Egger, “era quasi la regola che<br />

rimanessi fuori con un ospite anche dieci o dodici ore, adesso<br />

sono al massimo tre o quattro. Gli ospiti oggi vogliono<br />

imparare la tecnica, vogliono fare subito le vie ferrate o le<br />

pareti e non accollarsi prima una marcia di ore.” Cambiano i<br />

tempi, cambiano le esigenze e Robert Egger, con la sua Scuola<br />

di alpinismo, si è adeguato bene a questi cambiamenti. Scarpe<br />

e zaini pesanti, abbigliamento poco pratico che non teneva<br />

abbastanza caldo: tutto questo appartiene al passato. Robert<br />

Egger non lo rimpiange, però a volte pensa con nostalgia ai<br />

tempi in cui l’Alpe era ancora un paradiso noto a pochi.<br />

Un autentico paradiso<br />

Anche lo sci, ricorda Martin Fill, sotto certi aspetti è cambiato<br />

rispetto a 40 anni fa. Prima era uno sport per quei<br />

pochi che erano così allenati da poter risalire ogni volta<br />

le piste a piedi prima della discesa. Quando Martin Fill e<br />

Robert Egger pensano all’Alpe di Siusi della loro giovinezza<br />

vanno in estasi: “Allora c’era una varietà di fiori incredibile,<br />

e tutto era così tranquillo”. Entrambi sono convinti – e<br />

anche orgogliosi, quali abitanti di Siusi – dell’eccezionalità<br />

del luogo: “Oggi l’Alpe di Siusi è uno dei più bei comprensori<br />

sciistici ed escursionistici dell’Alto Adige, e il turismo si<br />

è sviluppato in modo tale che l’ospite può trovarvi tutto ciò<br />

di cui ha bisogno, sempre nel rispetto della natura e di un<br />

ambiente unico, che veramente non ha eguali. L’Alpe oggi<br />

è un autentico paradiso per molti: sportivi, appassionati di<br />

montagna e di arrampicata, sciatori e bambini”.<br />

L’Alpe di Siusi, con i suoi 52 km², è il più grande pascolo<br />

alpino d’Europa e offre un paesaggio davvero unico. Costruire<br />

un nuovo hotel in una posizione come questa non<br />

è un’impresa facile. Nel caso dell’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> sono<br />

tutti d’accordo: nonostante le dimensioni, la costruzione si<br />

inserisce bene nel paesaggio circostante e valorizza l’Alpe<br />

di Siusi sul piano turistico, senza tuttavia danneggiare<br />

l’ambiente.<br />

Norbert Rier: un colpo di fortuna<br />

Un vero colpo di fortuna per l’Alpe di Siusi e il turismo in<br />

questa zona. Norbert Rier, membro dei Kastelruther Spatzen<br />

(un famoso gruppo musicale sudtirolese di musica popolare),<br />

è molto contento del fatto che sia stata la famiglia<br />

Bernardi a prendere in mano il progetto: “Sono albergatori<br />

esperti e hanno valorizzato al meglio la struttura, che stando<br />

ai progetti iniziali sarebbe stata molto più invasiva per il paesaggio.<br />

È pur vero che l’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> è un edificio di<br />

dimensioni notevoli, ma in fondo ha<br />

sostituito un progetto già esistente e<br />

molto meno appropriato, inserendosi<br />

armoniosamente nella natura circostante<br />

grazie all’utilizzo di legno e<br />

vetro. Sarà un ulteriore incentivo per<br />

il turismo dell’Alpe. Lo spostamento<br />

della costruzione dalla parte interna<br />

a quella esterna dell’Alpe è stata una<br />

Norbert Rier buona scelta. L’atmosfera che si respira<br />

all’interno dell’hotel è, secondo me, molto piacevole: una<br />

riuscita combinazione tra antico e moderno. Il panorama,<br />

poi, è davvero insuperabile. Fantastico!<br />

Martin Fill, maestro di sci: gli ospiti sono entusiasti<br />

Fa parte della vecchia guardia dei maestri di sci dell’Alpe di<br />

Siusi. Con l’anno prossimo saranno 50 anni che Martin Fill<br />

di Siusi, ex membro della squadra<br />

nazionale di sci e concorrente ai<br />

giochi olimpici invernali del 1964 a<br />

Innsbruck, insegna sci ad adulti e bambini:<br />

“Dall’esterno l’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong><br />

risulta forse un po’ grande, ma all’interno<br />

è davvero splendido e gli ospiti sono<br />

entusiasti. Sull’Alpe serviva un albergo<br />

così: rivaluta ancora di più la nostra<br />

zona a livello turistico. Negli ultimi<br />

Martin Fill<br />

anni si è investito nell’Alpe quasi come<br />

a Dubai, sempre su strutture già esistenti,<br />

e questa è una cosa positiva: skilift e piste sempre migliori,<br />

hotel di buon livello, la funivia ad agganciamento automatico.<br />

Adesso però basta così. Non abbiamo bisogno d’altro!”<br />

Matthias Rabanser, Impianti dell’Alpe di Siusi: hotel di<br />

alto livello in un comprensorio sciistico di alto livello<br />

Matthias Rabanser, responsabile degli impianti di risalita<br />

dell’Alpe di Siusi, è positivamente sorpreso dalla nuova<br />

struttura alberghiera. “Forse eravamo tutti un po’ scettici


alpina dolomites<br />

alpina dolomites<br />

18 06/<strong>2013</strong> 06/<strong>2013</strong><br />

19<br />

riguardo all’impatto che questa costruzione avrebbe avuto<br />

sul panorama all’entrata dell’Alpe di Siusi, poiché in effetti<br />

la struttura è di dimensioni notevoli. Tuttavia, il fatto che<br />

siano stati utilizzati materiali come legno e vetro e un<br />

metodo costruttivo rispettoso dell’ambiente è già un’ottima<br />

cosa. Un hotel di alto livello in un comprensorio sciistico di<br />

alto livello. Questo albergo ci porterà nuovi ospiti in grado<br />

di valorizzare ulteriormente l’Alpe di Siusi come località di<br />

vacanza, sia in inverno che in estate.<br />

Negli anni passati abbiamo in generale<br />

investito molto, senza però creare<br />

nuove strutture; la maggior parte<br />

dei nostri impianti risale agli anni<br />

Sessanta. La prima pista per slittini<br />

con impianto di risalita è stata aperta<br />

addirittura nel 1938! Per molti anni<br />

siamo rimasti all’ombra del Dolomiti<br />

Matthias Rabanser Superski perché le nostre piste erano<br />

considerate troppo facili. Ora l’Alpe<br />

di Siusi è la meta perfetta per gli<br />

sciatori di carving: per questa tecnica, infatti, sono ideali<br />

piste non particolarmente ripide, ma di media inclinazione.<br />

L’Alpe di Siusi è ideale per le famiglie con bambini e per<br />

quanti vogliono godersi lo sci senza andare necessariamente<br />

a tutta velocità. Inoltre, non ci sono piste pericolose che<br />

rasentano boschi o dirupi: non per niente nel 2010 siamo<br />

stati premiati dalla giuria dell’Atlante dello sci ADAC quale<br />

comprensorio sciistico maggiormente adatto alle famiglie.<br />

Negli anni a venire continueremo a investire per migliorare<br />

gli impianti di risalita e i tracciati, senza però costruire altro.<br />

Oggi siamo orgogliosi di essere un comprensorio sciistico<br />

al top, con il primo impianto telemix di tutto il comprensorio<br />

Dolomiti Superski dotato di sistema di sicurezza per<br />

i bambini. Per i cannoni sparaneve utilizziamo solo acqua<br />

proveniente da laghetti naturali: se a tutto questo si aggiunge<br />

un hotel come l’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>, l’intera zona turistica<br />

non può che risultarne arricchita.<br />

Franz Mulser, premiato “cuoco di malga”:<br />

i nuovi ospiti saranno i benvenuti<br />

Franz Mulser, chef stellato e proprietario<br />

della Gostner Schwaige, situata<br />

a 1930 metri di altitudine, sarà lieto<br />

di ricevere gli ospiti del nuovo Hotel<br />

<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>. “Amiamo puntare<br />

sulla qualità e l’arrivo sull’Alpe di<br />

Siusi di ospiti particolarmente esigenti<br />

è per noi un’ottima notizia. Quello<br />

che proponiamo è una cucina raffinata<br />

in un ambiente semplice: piatti<br />

della tradizione locale rivisitati con<br />

un tocco creativo” (v. anche l’articolo<br />

sul tema, ndr).<br />

Franz Mulser<br />

Castelrotto<br />

Helga Rauch, proprietaria di malga e fondista:<br />

un pubblico più internazionale<br />

Helga Rauch, ex maratoneta e fondista della squadra nazionale<br />

italiana, è la proprietaria della Malga Rauchhütte<br />

nell’interno dell’Alpe: “Ogni hotel a cinque stelle porta ospiti<br />

di livello. Con il suo paesaggio meraviglioso e vario, l’Alpe<br />

di Siusi è un eccellente biglietto da visita per l’Alto Adige.<br />

Il nuovo hotel farà sicuramente registrare anche un cambiamento<br />

nella tipologia di ospiti: finora<br />

abbiamo avuto soprattutto una clientela<br />

italiana e tedesca, in futuro si andrà<br />

invece verso una maggiore internazionalità<br />

e di questo trarranno vantaggio<br />

tutti quanti. Se ciò si tradurrà in un<br />

vantaggio anche per me, ancora non<br />

lo so: devo ammettere che al primo<br />

Helga Rauch impatto le sue dimensioni fanno<br />

effetto, ma era ovvio che un hotel di<br />

questo genere non poteva occupare lo spazio di una baita.<br />

La struttura si trova in posizione un po’ appartata rispetto<br />

all’Alpe vera e propria, ma gli ospiti trascorreranno sicuramente<br />

molto tempo in albergo approfittando dell’incredibile<br />

scelta wellness. Io personalmente preferisco qualcosa di più<br />

rustico e magari anche un po’ kitsch, ma l’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> è<br />

sicuramente perfetto per gli ospiti ai quali si rivolge, per tutti<br />

coloro che cercano svago e relax in un ambiente così speciale,<br />

e circondato da un paesaggio così bello”.<br />

Robert Egger, guida alpina: l’Alpe è ora<br />

perfettamente accessibile a livello turistico<br />

Robert Egger è guida alpina e maestro di sci da 40 anni e<br />

conosce l’Alpe di Siusi e le sue montagne come le proprie<br />

tasche. Come guida alpina, ammette di provare sentimenti<br />

contrastanti nei confronti dello sfruttamento turistico. Tuttavia,<br />

sa che le cose oggi vanno così e apprezza gli sforzi per<br />

unire turismo di livello e tutela dell’ambiente: “In tutta onestà<br />

devo dire di non essermi ancora abituato all’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong><br />

visto da fuori. Sarà forse una<br />

questione generazionale. All’interno,<br />

però, devo proprio dirlo, l’ambiente<br />

è veramente perfetto. Quest’inverno<br />

ho avuto dei clienti che soggiornavano<br />

all’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>, ed erano<br />

davvero entusiasti e completamente<br />

soddisfatti. È un hotel fantastico sotto<br />

ogni aspetto, che accoglie ospiti capaci<br />

di apprezzare la bellezza del nostro<br />

Robert Egger<br />

meraviglioso Altopiano dello Sciliar”.<br />

Kurt Malfertheiner, presidente dell’Associazione Turistica<br />

Alpe di Siusi: una famiglia di albergatori di vocazione<br />

Come presidente dell’Associazione Turistica Alpe di Siusi,<br />

Kurt Malfertheiner non può che accogliere con favore<br />

quest’ultima iniziativa della famiglia Bernardi: “Il nuovo<br />

Hotel <strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> è a mio parere un arricchimento<br />

e un fiore all’occhiello per l’Alpe di Siusi e per l’intera<br />

zona. È soprattutto questo il merito<br />

della famiglia Bernardi; come hanno<br />

già dimostrato con l’Hotel Gardena<br />

a Ortisei, sono una famiglia di<br />

albergatori di vocazione, che segue<br />

la propria azienda con il massimo<br />

impegno e conosce il proprio mestiere<br />

alla perfezione. Ciò che vorrei<br />

ancora sottolineare è che la costruzione<br />

dell’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> non è<br />

Kurt Malfertheiner<br />

partita da zero, come a volte erroneamente<br />

si ritiene: nasce infatti dalla<br />

cubatura precedentemente occupata dall’Hotel Dialer,<br />

costruito all’inizio del XX secolo, che è stata spostata dalla<br />

parte interna a quella esterna dell’Alpe. In questo modo il<br />

delicato equilibrio dell’Alpe non è stato intaccato. Non si<br />

è aggiunto nulla di nuovo, è stata semplicemente spostata<br />

una struttura che esisteva già da lungo tempo! Il nostro<br />

obiettivo è quello di valorizzare l’offerta turistica, sempre<br />

però tutelando l’unicità dell’ambiente dell’Alpe, senza<br />

espanderci indiscriminatamente”.


20 06/<strong>2013</strong><br />

alpina dolomites<br />

PORTE IN LEGNO<br />

SINfONIa d’aRchI<br />

Scoprite le diverse modulazioni delle<br />

migliori porte prodotte nelle Alpi.<br />

L’Alpe di Siusi ieri e oggi<br />

Fino alla fine degli anni Sessanta, la strada che conduceva<br />

all’Alpe di Siusi era stretta e tortuosa e, soprattutto in<br />

inverno, poco agevole da percorrere. Arrivare all‘Alpe era<br />

quasi una piccola avventura in sé, e non solo per i bambini.<br />

L’Alpe di Siusi è da sempre la meta preferita dai bolzanini<br />

per le escursioni e gli sport invernali, la montagna di casa,<br />

per così dire. Molti bolzanini nati negli anni Cinquanta si<br />

ricordano ancora delle loro prime vacanze sull’Alpe.<br />

Si partiva in auto già al mattino presto per percorrere il primo<br />

tratto della Val Gardena, fino alla stazione a valle della<br />

funivia che portava all’Alpe. In confronto a oggi, il tragitto<br />

stesso era un vero e proprio viaggio. Le valigie dovevano<br />

essere trasferite dall’auto alla funivia, e poi si partiva.<br />

Le slitte trainate dai cavalli aspettavano gli ospiti<br />

Il viaggio in funivia era il primo assaggio delle vacanze sugli<br />

sci. Mentre la cabina superava lentamente gli 800 metri di<br />

dislivello, non erano solo i cuori dei bambini a palpitare per<br />

l’aspettativa. Una volta arrivati sull’Alpe, si entrava in un’atmosfera<br />

da fiaba. Nel paesaggio innevato aspettavano le<br />

slitte a cavalli dei diversi hotel: lo Steger Dellai, lo Sporthotel<br />

Maria o l’Hotel Sonne, solo per nominare alcune delle<br />

strutture storiche. Negli anni Cinquanta sull’Alpe c’erano<br />

solo pochi hotel e rifugi.<br />

Ancora oggi il viaggio fino all’Alpe è un’esperienza particolare:<br />

ci si lascia alle spalle la Valle Isarco e ci si avvicina<br />

all’imponente massiccio dello Sciliar, attraversando le<br />

idilliache località di Fiè, Siusi e Castelrotto (o viceversa, se<br />

si viene da nord), e infine si percorrono le ultime curve in<br />

salita fino all’Alpe. Arrivati a Compatsch, ci si deve fermare;<br />

le auto spariscono nel garage e ci si trova al cospetto<br />

del paradiso.<br />

60 km di piste da discesa e 60 km di piste da fondo<br />

Nel cuore dell’Alpe tante cose sono rimaste come cinquant’anni<br />

fa: i sentieri completamente innevati, l’aria pura,<br />

il cielo blu intenso e un panorama di una bellezza incomparabile.<br />

A tutto questo si aggiunge il Parco naturale Alpe<br />

di Siusi, che, con i suoi 52 km² di prati alpini circondati<br />

da massicci rocciosi, è il più grande pascolo di montagna<br />

d’Europa, e anche un moderno comprensorio sciistico con<br />

60 km di piste per tutte le esigenze.<br />

Un paradiso estivo per camminate,<br />

escursioni o arrampicate<br />

In estate l’Alpe si presenta ammantata di verde, ma<br />

nel periodo della fioritura, in maggio-giugno, presenta<br />

un’incantevole varietà di colori. Tranquille passeggiate,<br />

escursioni più impegnative, itinerari d’alta quota o arrampicate:<br />

in estate l’Alpe di Siusi è un paradiso per tutti gli<br />

appassionati di montagna.<br />

Porte Rubner<br />

per l’hotel<br />

Ciò che colpisce di più dell’Hotel 5 stelle <strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong><br />

è l’armonica composizione dei materiali legno, pietra<br />

e metallo con i piacevoli toni delicati del marrone che si<br />

ritrovano in tutto l’edificio e creano un’atmosfera straordinariamente<br />

rilassante.<br />

Le porte Rubner contribuiscono notevolmente a questa sensazione<br />

di benessere. Complessivamente 321 elementi porta e<br />

pareti divisorie, in parte con classe di resistenza al fuoco EI30<br />

ed EI60, nonché elevata insonorizzazione, provvedono alla<br />

tranquillità della sfera privata degli ospiti. Le superfici delle<br />

porte sono tanto varie quanto pregiate: rovere affumicato, legno<br />

antico, vernice levigata a mano, anche combinate tra loro.<br />

La maggior parte delle porte è dotata dell’ormai collaudato<br />

sistema di intelaiatura a filo muro di Rubner “telaio M-type”.<br />

Le porte di ingresso alle stanze con struttura integrata nella<br />

parete, realizzate secondo le indicazioni dell’architetto,<br />

danno, grazie alla realizzazione a filo di chiudiporta, cardini<br />

e rosette delle maniglie, un affascinante aspetto complessivo<br />

minimalista. “Rubner porte” è specializzato da oltre<br />

40 anni in porte su misura: dispone di tutte le principali<br />

soluzioni antincendio e di insonorizzazione, ed è dotato<br />

di una capacità produttiva tale da permettere l’esecuzione<br />

puntuale anche di grandi progetti alberghieri.<br />

www.tueren.rubner.com<br />

Max Kucera<br />

Venditore appassionato<br />

di Rubner Porte<br />

PaSSIONE LEGNO<br />

L’esperienza si sposa con la qualità. L’incontro tra l’accurata<br />

lavorazione artigianale e l’ampia offerta di materiali e finiture<br />

dà forma ogni anno ad oltre 30.000 portoncini e porte<br />

interne.<br />

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22 06/<strong>2013</strong> alpina dolomites<br />

alpina dolomites 06/<strong>2013</strong><br />

23<br />

Franz Mulser,<br />

oste della malga<br />

e cuoco di fama<br />

Gerhard Tauber e<br />

Wilma Agostini<br />

<strong>Alta</strong> cucina in malga<br />

Cinque anni fa ha ottenuto il Premio Godio, riconoscimento<br />

molto ambito nel settore. Il suo nome è Franz Mulser,<br />

proprietario di malga e cuoco di prim’ordine. Dopo gli anni<br />

di formazione, tra Salisburgo, Maiorca e nel famoso Tantris<br />

di Monaco di Baviera, nove anni fa è ritornato a Siusi, per<br />

intraprendere qualcosa di completamente nuovo: la cucina<br />

di classe in una malga.<br />

Come Godio – il leggendario cuoco della Val d’Ultimo,<br />

che nel suo ristorante cucinava a pranzo per la mensa<br />

degli operai della vicina centrale idroelettrica, e la sera per<br />

soddisfare le non facili esigenze dei gourmet in una cornice<br />

più che modesta – anche Franz Mulser è poco interessato a<br />

eleganza e ambiente raffinato. Presso la Gostner Schwaige,<br />

un rifugio alpino situato a 1950 m d’altitudine sulla malga<br />

di sua proprietà, cucina con la stessa cura per gli escursionisti<br />

di passaggio e per i buongustai venuti da lontano per<br />

gustare la sua celebre zuppa ai fiori del fieno.<br />

Una cucina di tre metri quadrati<br />

In una cucina di appena tre metri quadri, Mulser riesce a<br />

preparare piatti così raffinati da sedurre anche i critici più<br />

esigenti. Il suo credo è: “Io cucino con la natura, con ingredienti<br />

di produzione locale, e la mia cucina è creativa, ma<br />

ispirata alla tradizione”. Oltre alla famosa zuppa ai fiori del<br />

fieno, preparata con pregiate erbe di montagna, è assolutamente<br />

da provare l’ossobuco di maialino da latte al vino<br />

Lagrein o il Kaiserschmarrn di farro con albicocche e fiori di<br />

sambuco. La sera, per i clienti che hanno prenotato, c’è un<br />

menù fisso con scelta di vini in abbinamento – una cosa che<br />

in genere non ci si aspetta in un rifugio di montagna a quasi<br />

2000 metri di altitudine.<br />

<strong>Alta</strong> cucina in un ambiente modesto<br />

I primi anni sono stati difficili, come ricorda Franz Mulser.<br />

“Sappiamo per esperienza personale che cosa voglia dire rischiare<br />

tutto per un nuovo progetto. Per questo desideriamo<br />

fare alla famiglia Bernardi i nostri migliori auguri per il loro<br />

nuovo Hotel <strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>. Del resto, non ci è voluto<br />

molto perché i primi ospiti dell’<strong>Alpina</strong> trovassero la strada<br />

per arrivare fin qui.”<br />

Nel suo rifugio, Franz Mulser mette in pratica gli insegnamenti<br />

dei grandi chef: “Riteniamo che cucina raffinata<br />

e ambiente modesto possano essere abbinati senza alcun<br />

problema. Utilizziamo prodotti provenienti dalle immediate<br />

vicinanze; formaggio e latte arrivano dal nostro maso a Siusi<br />

e dalla nostra malga”.<br />

In inverno la Gostner Schwaige si apre direttamente sulla<br />

pista da sci dello Stegerlift, in estate si affaccia sul sentiero<br />

Hans e Paula Steger, a mezz’ora di cammino dalla cabinovia<br />

e dall’Hotel <strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>.<br />

Armonia con il colore<br />

“È stato un anno meraviglioso.” Questo, in sintesi, il giudizio<br />

della designer d’interni Wilma Agostini riguardo al<br />

lavoro all’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>. Il progetto, però, è ancora lontano<br />

dall’essere concluso: è piuttosto un work in progress.<br />

Wilma Agostini: “Anche in futuro sarò lieta di continuare a<br />

fornire la mia consulenza alla famiglia Bernardi!”<br />

Il suo lavoro è basato sull’empatia: “I clienti per me diventano<br />

degli amici; di solito lavoro per persone con cui alla<br />

fine s’instaura anche un rapporto di amicizia”. Anche con i<br />

Bernardi non è andata diversamente. Agostini ricorda: “Era<br />

un edificio difficile. Quando abbiamo deciso di riempirlo di<br />

colore e non di oggetti, all’inizio tutte le persone coinvolte<br />

erano scettiche”. Ma del marrone che oggi contraddistingue<br />

gli interni dell’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>, Wilma non avrebbe potuto<br />

fare a meno. E chiunque entri nell’ambiente armonioso e<br />

accogliente dell’hotel lo apprezza immediatamente.<br />

Insieme alla ricerca dell’armonia perfetta<br />

Non solo con i Bernardi, ma anche con gli architetti la collaborazione<br />

si è sviluppata in modo assolutamente armonico:<br />

“Gerhard Tauber è un architetto molto innovativo,<br />

giovane e assai promettente, Marcello De Biasi un tecnico<br />

eccellente che, grazie all’esperienza, non perde mai la visione<br />

d’insieme”, sottolinea Wilma Agostini. “Sono convinta<br />

che un prodotto, per riuscire perfetto, debba passare per<br />

molte mani, e che ciascuno debba impegnarsi a fondo nel<br />

proprio settore. Assieme siamo riusciti a creare un’armonia<br />

che si nota ovunque. Lavoro con piacere e amore e presto<br />

la massima attenzione all’estetica.” Per quanto riguarda<br />

le dimensioni del corpo edilizio e l’architettura lineare di<br />

questo edificio costruito ex novo, il compito di Wilma Agostini<br />

è stato di spezzare l’asetticità e l’anonimato dell’imponente<br />

nuova costruzione e di introdurre calore nell’edificio.<br />

Al contempo, la natura circostante doveva svolgere il ruolo<br />

principale. “Abbiamo puntato solo su colori naturali e<br />

subito abbiamo pensato a una tonalità marrone calda, da<br />

utilizzare ovunque.” Lampade, tessuti, colori, materiali,<br />

come il mix di legno antico ricavato da fienili e di legni<br />

giovani ed eleganti. “Tutto ciò è il risultato delle innumerevoli<br />

decisioni che abbiamo dovuto prendere”, sottolinea<br />

la designer. Nell’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> sono state usate tonalità<br />

cromatiche che si fondono a creare un insieme coerente<br />

che comprende tutto: letti, bagni, illuminazione, corpi<br />

illuminanti, tessuti.


24 06/<strong>2013</strong> alpina dolomites<br />

alpina dolomites 06/<strong>2013</strong><br />

25<br />

Karl Comploi,<br />

Heiko Steinle e<br />

Marcello De Biasi<br />

Riconoscere e realizzare lo stile<br />

personale dei propri clienti<br />

“Presupposto essenziale per un lavoro riuscito è, secondo<br />

me, conoscere il cliente. Il mio compito è accompagnare<br />

il cliente con i miei consigli e aiutarlo a trovare il suo<br />

stile individuale unico e personale”: così Wilma definisce<br />

la propria attività. Per questo motivo non ama ripetersi.<br />

“Ogni edificio deve essere unico!” Detesta quei lavori in<br />

cui il progettista vuole immortalarsi o lasciare la propria<br />

firma. “Chi entra deve percepire prima di tutto la personalità<br />

del proprietario.” E questo è l’aspetto che più ama del<br />

suo lavoro: la sfida sempre nuova a individuare quel tocco<br />

particolare che rispecchia il suo committente. Si tratta di<br />

una cosa molto personale, di una “questione di pelle”.<br />

“Per gli amici si lavora in maniera diversa che per semplici<br />

clienti: ci si mette l’anima.”<br />

Un vero Grand Hotel<br />

Un Grand Hotel nella tradizione di quelli sorti nelle<br />

Alpi intorno ai primi del Novecento. Questa è stata<br />

l’idea dell’architetto bolzanino Marcello De Biasi<br />

fin dal primo momento.<br />

“Non ho voluto in alcun modo riecheggiare la tipica<br />

atmosfera dell’Alpe di Siusi”, dice l’architetto De Biasi.<br />

“Era quindi evidente che un hotel in questa posizione non<br />

poteva essere né una ricostruzione artificiale di un villaggio<br />

di montagna né una imitazione di uno stile pseudoalpino<br />

fin troppo sfruttato. La realizzazione di un progetto così<br />

impegnativo ha richiesto parecchio tempo – 10 anni – ma<br />

il risultato finale è stato perfetto. Nel frattempo si sono<br />

avvicendati tre diversi consigli comunali con i rispettivi<br />

sindaci e due diversi proprietari, e la categoria è passata da<br />

quattro a cinque stelle.<br />

Il team dello Studio M. De Biasi & K. Comploi, che oltre a<br />

Marcello De Biasi comprende Karl Comploi, Heiko Steinle<br />

e Cecilie Dober, non è però cambiato e ha seguito il lavoro<br />

dalla progettazione alla consegna, risolvendo le numerose<br />

problematiche sorte strada facendo e superando gli ostacoli<br />

burocratici e normativi, oltre a convincere i rappresentanti<br />

comunali, che temevano una speculazione edilizia. Il<br />

progetto di base ha superato tutte le verifiche rimanendo<br />

pressoché invariato; è stato successivamente adattato per<br />

rispondere alle esigenze di qualità della massima categoria.<br />

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26 06/<strong>2013</strong> alpina dolomites<br />

alpina dolomites 06/<strong>2013</strong><br />

27<br />

realizzare un nuovo hotel a quattro stelle, per passare poi a un<br />

quattro stelle S (superior). La fase iniziale della progettazione<br />

è durata dal 2002 al 2005. Ottenuta la concessione dalla commissione<br />

edilizia, i lavori sono iniziati il 24 aprile 2006.<br />

Conto alla rovescia<br />

Nel 2008 sono stati scelti e definiti i materiali, le forme e<br />

le caratteristiche della terrazza, della zona wellness e della<br />

struttura circolare collegata sotterraneamente all’hotel. Questa<br />

fase è stata importante per definire quale sarebbe stata la<br />

categoria finale dell’hotel. Nel 2009 la Alois Schweigkofler<br />

& Co. decise di vendere alla Gardena <strong>Dolomites</strong> srl.<br />

Da questo momento in poi l’architetto De Biasi ha avuto<br />

come interlocutori due albergatori della competenza di Hugo<br />

e Cinzia Bernardi, i quali avevano idee molto chiare soprattutto<br />

sulla ripartizione e sulla definizione degli spazi interni:<br />

il futuro hotel avrebbe dovuto riunire, in ogni suo settore, il<br />

comfort di un hotel di lusso e una funzionalità ottimale.<br />

“Grazie a una coibentazione ottimale e alla possibilità del<br />

recupero energetico, che per un edificio di tali dimensioni<br />

è di grande importanza”, spiega ancora De Biasi, “l’<strong>Alpina</strong><br />

<strong>Dolomites</strong> è una struttura energeticamente sostenibile, conforme<br />

alla certificazione CasaClima B.”<br />

Le disposizioni del Comune riguardavano soprattutto i materiali<br />

impiegati e la costruzione di una piccola dependance<br />

separata accessibile a tutti per l’après-ski.<br />

Dal Parco naturale a Compatsch<br />

Tutto è iniziato con un albergo situato all’interno del Parco<br />

naturale dello Sciliar e un terreno edificabile nella zona<br />

urbanizzata di Compatsch, alle soglie del più vasto altopiano<br />

d’Europa, l’Alpe di Siusi. Nel 2001, infatti, l’impresa edile<br />

Alois Schweigkofler & Co. aveva commissionato allo Studio<br />

M. De Biasi & K. Comploi il progetto di demolizione del<br />

vecchio albergo Dialer e la costruzione di un nuovo albergo<br />

a Compatsch: uno spostamento di cubatura che avrebbe<br />

favorito l’area protetta del Parco naturale.L’idea iniziale era di<br />

Un vero lavoro d’équipe<br />

Hugo e Cinzia Bernardi hanno chiamato a far parte del<br />

team di lavoro anche altri professionisti del settore: l’architetto<br />

Gerhard Tauber, l’interior designer Wilma Agostini e<br />

lo Studio Michaeler & Partner. È iniziata così l’ultima fase<br />

dei lavori, caratterizzata da tempi molto stretti, in cui tutti<br />

hanno dato il massimo di sé in stretta collaborazione.<br />

Il risultato finale, agli occhi di De Biasi, colpisce soprattutto<br />

per la novità e la freschezza del linguaggio architettonico e<br />

per la purezza di linee. “A causa delle sue dimensioni, l’hotel<br />

ha un forte impatto visivo, ma si inserisce bene nel contesto<br />

semi-urbanizzato di Compatsch e nella grandiosità del parco<br />

naturale circostante.”<br />

La funzionalità della struttura è stata sperimentata e confermata<br />

anche dai primi ospiti che al termine del soggiorno<br />

si sono detti più che entusiasti. L’architetto si dichiara<br />

ampiamente soddisfatto del suo lavoro: realizzare un<br />

progetto di tale importanza è molto appagante e giustifica<br />

tutti gli sforzi compiuti.<br />

Una grande sfida<br />

Non rustico ma neppure ultramoderno,<br />

ben inserito nel paesaggio<br />

nonostante le grandi dimensioni,<br />

CasaClima B, accogliente e funzionale,<br />

da realizzarsi nel tempo record di 15<br />

mesi: insomma, un compito non facile<br />

per l’architetto Gerhard Tauber, che<br />

ha rilevato il progetto <strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong><br />

dallo Studio De Biasi & Comploi.<br />

Radius: Non aveva paura di un simile incarico, apparentemente<br />

“impossibile”?<br />

Gerhard Tauber: No, stranamente no. Solo un grande desiderio<br />

di cimentarmici e, soprattutto, di raggiungere l’obiettivo.<br />

Radius: Con questo incarico Hugo Bernardi ha dimostrato<br />

di avere grande fiducia in Lei. Lo conosceva da<br />

precedenti lavori?<br />

G. Tauber: No, un amico comune gli ha fatto il mio nome.<br />

Non ci eravamo mai incontrati prima; è stato proprio questo<br />

che ha reso così speciale questo incarico. Ci siamo capiti<br />

al volo sin dal primo momento, senza che ci fosse bisogno di<br />

lunghe spiegazioni: la stessa lunghezza d’onda e una grande<br />

empatia. Bernardi è – devo proprio dirlo – il committente<br />

ideale: sa esattamente che cosa vuole ed è un vero professionista<br />

del settore. Però ha anche avuto il coraggio di accettare<br />

le mie proposte.<br />

Radius: Lei ha iniziato i lavori nell’agosto 2009. Una corsa<br />

contro il tempo?<br />

G. Tauber: Sì, nel vero senso della parola. Ovviamente i requisiti<br />

urbanistici c’erano già tutti, perché erano stati ottenuti<br />

negli anni precedenti dallo Studio De Biasi & Comploi per<br />

il precedente committente e proprietario del fondo, la ditta<br />

Schweigkofler. Eppure, è stata veramente una grande sfida.<br />

Senza la presenza costante del committente e senza la grande<br />

professionalità di tutte le figure coinvolte, dell’impresa edile,<br />

degli installatori, dei falegnami, ecc., organizzati e guidati<br />

dallo Studio Michaeler & Partner, non ce l’avremmo mai fatta.<br />

Lo sviluppo, la progettazione e la realizzazione di questo<br />

progetto sono stati straordinari, e ne è valsa la pena. Credo –<br />

non senza un certo orgoglio – di poter affermare che l’<strong>Alpina</strong><br />

<strong>Dolomites</strong> è oggi uno dei primi hotel dell’Alto Adige.<br />

Radius: Un progetto enorme che ha coinvolto molte persone…<br />

G. Tauber: In certi momenti abbiamo avuto più di 200<br />

artigiani al lavoro contemporaneamente, si immagini... Ci<br />

voleva veramente una pianificazione perfetta e, soprattutto,<br />

una visione d’insieme completa, perché altrimenti tutto<br />

sarebbe andato a rotoli.<br />

Radius: Ha avuto già esperienza di questo genere di lavoro?<br />

G. Tauber: Non proprio. In precedenza avevo lavorato<br />

molto a Vienna e a Graz: uffici, case monofamiliari, ville,<br />

arredamenti.<br />

Radius: Rimarrà nel settore degli hotel anche in futuro?<br />

G. Tauber: Questo incarico ha sicuramente aperto al mio<br />

Studio un nuovo campo d’azione. Devo dire che a seguito di<br />

questo progetto ho già ricevuto altri incarichi.


28 06/<strong>2013</strong> alpina dolomites 06/<strong>2013</strong><br />

29<br />

Radius: Riguardo all’hotel. Qual era la sua idea di base per<br />

l’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>?<br />

G. Tauber: Mi è stato chiaro sin dall’inizio che dovevamo<br />

cercare una soluzione intermedia tra uno stile rurale, ma<br />

non rustico, e moderno, ma non ultramoderno. L’edificio<br />

doveva essere inserito nel paesaggio alpino circostante, a<br />

un’altitudine di 1800 metri, e quel panorama straordinario<br />

doveva divenire parte integrante dell’hotel. L’intera facciata<br />

è realizzata in quarzite naturale di un colore molto simile a<br />

quello del paesaggio, nel quale si integra perfettamente. La<br />

struttura esterna in legno richiama il profilo delle montagne,<br />

e anche i parapetti ondulati dei balconi riproducono un<br />

movimento naturale.<br />

Radius: Che cosa attende l’ospite all’interno dell’hotel?<br />

G. Tauber: Qui le mie idee si sono conciliate perfettamente<br />

con le aspettative concrete di Hugo e Cinzia Bernardi,<br />

che naturalmente riguardavano soprattutto la funzionalità<br />

dell’edificio. L’obiettivo era creare un ambiente accogliente<br />

e confortevole, in cui l’ospite si sentisse a proprio agio sin<br />

dal primo momento. Ovviamente abbiamo dovuto osservare<br />

anche molte specifiche di natura tecnico-funzionale;<br />

per esempio, lo chef ha partecipato alla progettazione della<br />

cucina. La sequenza degli spazi segue una logica coerente<br />

con lo svolgimento delle attività dell’hotel.<br />

Radius: Qual è l’elemento dominante nell’arredo interno<br />

dell’hotel?<br />

G. Tauber: Per prima cosa sicuramente l’ampiezza degli<br />

spazi, sia nelle camere e nelle suite sia nelle sale di soggiorno.<br />

Poi le linee pulite e i materiali: legno antico, brunito dal<br />

sole e quercia naturale spazzolata. L’interno l’ho progettato<br />

insieme alla designer d’interni Wilma Agostini, e devo dire<br />

che le nostre idee si sono integrate alla perfezione.<br />

Radius: Che cosa ci dice degli spazi riservati alla ristorazione?<br />

G. Tauber: Anzitutto c’è la sala da pranzo, caratterizzata<br />

soprattutto dallo spettacolare panorama, onnipresente sia di<br />

giorno sia di notte. La vista spazia sul vicinissimo Sciliar, sui<br />

Denti di Terrarossa, sul gruppo del Sassolungo, sulle piste o<br />

sui prati – a seconda della stagione – del più grande altopiano<br />

d’Europa. È spaziosa e luminosa. Anche qui dominano i materiali<br />

naturali: legno e ferro nero naturale laminato a caldo.<br />

Radius: Ci sono poi anche altre aree dedicate alla ristorazione.<br />

G. Tauber: Abbiamo inserito nell’hotel tre Stuben originali:<br />

due del XVII secolo e una gotica del XIV secolo. Qui l’ospite<br />

può consumare i pasti in un ambiente particolarmente<br />

suggestivo: luce soffusa, atmosfera intima e accogliente.<br />

Radius: Anche nella zona delle piscine il panorama fa da<br />

protagonista?<br />

G. Tauber: Proprio così. Si nuota praticamente al cospetto<br />

dello Sciliar. Anche qui si ritrovano materiali naturali:<br />

legno e quarzite argentea della Val di Vizze, posata in modo<br />

irregolare. Nella scelta dei materiali abbiamo cercato di<br />

utilizzare, ove possibile, materie prime provenienti dalle<br />

immediate vicinanze.<br />

Radius: Come espressione di una particolare consapevolezza<br />

ecologica?<br />

G. Tauber: Anche. L’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> è un edificio realizzato<br />

in conformità allo standard di certificazione CasaClima di<br />

categoria B, vale a dire che consuma meno di 5 kW al m² di<br />

energia termica. Il fabbisogno termico è sotto controllo sia<br />

dal punto di vista economico che da quello ecologico.<br />

Radius: L’atmosfera particolare di questo hotel a cinque stelle<br />

accoglie l’ospite già al suo ingresso nella hall…<br />

G. Tauber: Sì. Per la reception, che è il cuore di ogni hotel,<br />

abbiamo sviluppato un concetto architettonico del tutto<br />

particolare. Questo è il luogo dove si stabilisce il primo<br />

contatto con l’ospite e l’ultimo prima della sua partenza, ma<br />

è anche un punto di incontro quotidiano per informazioni<br />

o prenotazioni. Perciò per la reception non abbiamo voluto<br />

uno sportello anonimo, dove si aspetta in piedi come quelli<br />

delle stazioni, ma abbiamo realizzato un mobile su misura,<br />

dove l’ospite può intrattenersi tranquillamente con il<br />

personale addetto al ricevimento. Il luogo ideale per dare il<br />

benvenuto o per il commiato!<br />

Un periodo di realizzazione<br />

breve ma intenso<br />

Wilfried Lechner lavora da dieci anni<br />

presso lo Studio Michaeler & Partner,<br />

dove è responsabile dei reparti<br />

gestione progetti e sviluppo turistico.<br />

L’Hotel a cinque stelle <strong>Alpina</strong><br />

<strong>Dolomites</strong> è stato puntualmente<br />

inaugurato anche grazie alla sua<br />

solida esperienza di consulenza.<br />

Radius: Signor Lechner, quali sono state le maggiori sfide<br />

a cui si è dovuto far fronte nella realizzazione dell’<strong>Alpina</strong><br />

<strong>Dolomites</strong>?<br />

Wilfried Lechner: Dal punto di vista tecnico-costruttivo,<br />

sicuramente il sito del progetto, un alpeggio d’alta quota<br />

(1.860 m), le basse temperature predominanti e gli stretti<br />

tempi di realizzazione a esse correlati. Dal punto di vista<br />

architettonico, il recupero di una struttura pre-esistente<br />

e la realizzazione ottimale dell’edificio con i suoi percorsi<br />

interni e la ripartizione degli spazi: forma della struttura e<br />

facciata dovevano integrarsi in modo armonico e originale<br />

nel paesaggio circostante. Negli interni, è stata data grande<br />

importanza a un concetto coerente di colore e luce, che, grazie<br />

all’impiego di materiali naturali pregiati e alla massima<br />

essenzialità formale, conferisce all’ambiente un’eleganza<br />

senza tempo. L’assoluta fiducia del committente nello studio<br />

incaricato della direzione del progetto e l’eccellente collaborazione<br />

di tutti gli addetti ai lavori hanno fatto sì che l’<strong>Alpina</strong><br />

<strong>Dolomites</strong> abbia potuto aprire le porte ai propri ospiti,<br />

come da programma, nel dicembre 2010. Il periodo di<br />

realizzazione è stato molto coinvolgente, breve ma intenso.<br />

Radius: A prescindere dalla posizione unica sull’Alpe di Siusi,<br />

a Suo parere quali sono le particolarità dell’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>?<br />

W. Lechner: Dal punto di vista costruttivo, sicuramente la facciata<br />

sul lato dell’ingresso, che lascia gli ospiti a bocca aperta.<br />

La facciata in pietra conferisce all’intero progetto un carattere<br />

pregiato ed estremamente suggestivo. Il collegamento<br />

sotterraneo con le suite e con il lato esterno della costruzione<br />

dedicato alla ristorazione rappresenta una soluzione ben studiata<br />

dal punto di vista logistico, che inoltre mette in comunicazione<br />

il garage sotterraneo e le ampie aree parcheggio. Dal<br />

punto di vista operativo, la famiglia Bernardi è già riuscita a<br />

creare un’atmosfera unica nel suo genere. Sono convinto che<br />

gli ospiti apprezzeranno il risultato e lo raccomanderanno.<br />

Radius: Che esperienza porterà con sé di questo progetto?<br />

W. Lechner: Un progetto vincente non viene ostacolato dalle<br />

difficoltà di realizzazione, se l’ambiente di lavoro è quello<br />

giusto. Nel caso dell’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> abbiamo potuto<br />

gestire e risolvere in modo soddisfacente le varie sfide che si<br />

sono presentate, collaborando con un committente ragionevole<br />

e sempre di buon umore. Quanto più tempestivo è<br />

l’affidamento della gestione strategica del progetto, tanto<br />

maggiore sarà l’organizzazione nella pianificazione delle<br />

scadenze, nella definizione dei costi, nell’inserimento dei<br />

dettagli e nelle trattative con le varie aziende.<br />

Seguire passo dopo passo la realizzazione del progetto di<br />

un hotel a cinque stelle è stata per me, ancora una volta,<br />

un’esperienza eccezionale. Desidero porgere i miei migliori<br />

auguri alla famiglia Bernardi per la sua attività e ringraziarla<br />

per l’eccellente collaborazione.


30 06/<strong>2013</strong> alpina dolomites<br />

alpina dolomites 06/<strong>2013</strong><br />

31<br />

Benessere per il<br />

corpo e per l’anima<br />

“La nostra filosofia è quella di prenderci cura non solo del corpo ma anche<br />

dell’anima. Vogliamo trasmettere all‘ospite benessere e rilassamento totali.”<br />

Gabi Bernardi è una professionista del benessere e della cosmesi. Prima<br />

di diventare la responsabile dell’ampia area beauty dell’Hotel Gardena, ha<br />

gestito per anni un centro estetico a Ortisei. All’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> ha messo<br />

tutta l’esperienza maturata negli anni passati al servizio di un concetto globale<br />

di benessere, che è anche uno stile di vita.<br />

Gabi Bernardi


32 06/<strong>2013</strong> 06/<strong>2013</strong><br />

33<br />

A questo ambizioso programma fa riferimento ogni<br />

collaboratore dell’hotel: dal team di cucina, dalle guide<br />

escursionistiche e dai maestri di sci per passare agli insegnanti<br />

di yoga, alle estetiste, ai massaggiatori, agli istruttori,<br />

fino al personale di servizio, che dà l’ultimo tocco all’intero<br />

programma benessere.<br />

Tutto ha inizio con la registrazione presso la spa. Gabi è la<br />

calma fatta persona, ed è capace di trasmettere tranquillità<br />

anche ai suoi interlocutori. È lei a sviluppare il programma<br />

giusto per gli ospiti, confrontandosi direttamente con loro.<br />

Ogni ospite decide personalmente ciò che gli fa bene e di che<br />

cosa ha bisogno: può trattarsi di relax o di massaggi mirati,<br />

di una semplice consulenza cosmetica o di consigli più ampi<br />

per un corretto stile di vita. Non viene imposto nulla, ma a<br />

disposizione c’è tutto ciò che può servire per affrontare nel<br />

modo giusto lo stress di ogni giorno. Il dialogo è un talento<br />

innato di Gabi, che riesce sempre a far uscire le persone dalla<br />

loro riservatezza. Non è mai indiscreta, ma sa ascoltare: “Per<br />

me la cosa più gratificante è vedere che le persone si aprono<br />

e riconoscono ciò che fa loro bene”. Inoltre la cosmesi, come<br />

fa sempre notare Gabi, non ha a che fare solo con l’estetica:<br />

“L’aspetto esterno può dare la chiave per capire l’intima<br />

sostanza di una persona”. Per Gabi Bernardi i collaboratori<br />

sono molto importanti. “All’Hotel Gardena posso contare<br />

da anni sugli stessi collaboratori; quando torna, l’ospite è<br />

contento di potersi affidare alle stesse mani”. All’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>,<br />

Gabi si avvale della provata esperienza di collaboratori<br />

provenienti dall’Hotel Gardena. Nella spa dell’Hotel<br />

Gardena si propongono trattamenti con i prodotti di marche<br />

prestigiose come Sensai, Sothys e Thalgo. All’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong><br />

Gabi sta seguendo nuove strade. Qui viene infatti<br />

presentata una linea di prodotti ideata apposta per l’hotel,<br />

a base di erbe e ingredienti biologici: oli per il corpo, creme<br />

per massaggi, impacchi, tutti dalla fragranza delicata e non<br />

invadente e nella texture più adatta. Inoltre sono in vendita<br />

anche prodotti Aveda e Sothys.<br />

L’opportunità di mettere a frutto la propria esperienza, di<br />

offrire qualcosa di nuovo, è una sfida sempre stimolante:<br />

“Per questo vale anche la pena di fare la strada tra Ortisei<br />

e l’Alpe di Siusi due volte al giorno”. Come il fratello e<br />

la cognata, anche lei è diventata una pendolare. All’<strong>Alpina</strong><br />

<strong>Dolomites</strong> le coppie hanno a disposizione un servizio<br />

particolare: la spa privata. Ci sono cabine per i trattamenti<br />

e i massaggi a due, una vasca e una sauna per coppie con<br />

annessa zona relax. Così la vacanza diventa un’esperienza<br />

davvero speciale! “Questo tipo di offerta rappresentava<br />

per noi un grande punto interrogativo”, ammette Gabi;<br />

“invece la richiesta ha superato le nostre aspettative. E la<br />

cosa più bella è che sono proprio le coppie collaudate da<br />

tempo ad approfittare volentieri di queste opportunità!”<br />

Per chi decide di sottoporsi ai trattamenti ayurvedici o di<br />

partecipare ai corsi yoga, la famiglia Bernardi ha ingaggiato<br />

due esperti di origine indiana, Baiju e Dhanish.<br />

Gabi è la modestia in persona, ma quando racconta dello<br />

Spa Trophy Relais & Châteaux 2011, i suoi occhi scuri<br />

s’illuminano d’orgoglio: la spa dell’Hotel Gardena è stata<br />

infatti insignita di questo ambito premio internazionale.<br />

Della sua vita privata Gabi preferisce non raccontare molto;<br />

è felicemente sposata e ha due figli di 17 e 25 anni, il più<br />

grande lavora già con soddisfazione nell’hotel di famiglia.<br />

Ma ora ci deve salutare: un ospite ha bisogno della sua<br />

esperta consulenza.


34 06/<strong>2013</strong> alpina dolomites<br />

alpina dolomites 06/<strong>2013</strong><br />

35<br />

Sette pilastri per una vacanza perfetta<br />

Un’intera struttura ideata per offrire un benessere senza<br />

confronto. Sin dal primo istante l’ospite entra in un’atmosfera<br />

incomparabilmente elegante e distensiva, garanzia<br />

di una vacanza indimenticabile. Le tonalità calde del beige<br />

e del marrone danno un senso di pace e tranquillità. A dominare<br />

sugli ambienti luminosi è soprattutto un elemento:<br />

il panorama forse più bello di tutto l’arco alpino.<br />

Suite di lusso e camere Superior Exclusive, ognuna dotata<br />

di balcone o terrazza, e ampie finestre che incorniciano il meraviglioso<br />

panorama dell’Alpe di Siusi. Le calde tonalità della<br />

terra, arredi lineari e confortevoli, una magnifica architettura<br />

interna, accoglienza ai massimi livelli e alta tecnologia per<br />

tutto ciò che riguarda il relax e il collegamento con il mondo<br />

esterno: sono tutti presupposti indispensabili per settimane di<br />

vacanza veramente rigeneranti. Il concetto di benessere onnicomprensivo<br />

dell’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> poggia su sette pilastri.<br />

I Comfort<br />

Per sognare, godersi i piccoli piaceri della vita e rilassarsi.<br />

Nel Mountain Lounge & Bar, con camino aperto e confortevoli<br />

sedute, nella zona lettura, nel ristorante, in una<br />

delle tre antiche Stuben o nella lounge riservata ai fumatori:<br />

l’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> offre l’ambiente perfetto per tutte le<br />

esigenze.<br />

II Vitalità<br />

Stress nella vita di ogni giorno? Tensione e frenesia? Una<br />

vacanza all’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> aiuta a recuperare e incrementare<br />

l’energia vitale, rilassandosi nella piscina panoramica<br />

coperta o all’aperto, nel bagno di vapore o nella sauna, nella<br />

spa privata o nella zona relax con letti ad acqua; o rimettendosi<br />

in forma in palestra con le attrezzature più moderne, da<br />

soli o seguiti da un personal trainer.<br />

III Salute<br />

Uno stile di vita sano e sostenibile è la migliore garanzia<br />

per il benessere e aiuta ad affrontare con successo gli<br />

impegni quotidiani. Perché non approfittare delle vacanze<br />

per trovare lo stile più adatto alle proprie personali<br />

esigenze, grazie a un team di esperti qualificati? Attività<br />

fisica regolare, buone abitudini e alimentazione controllata<br />

sono le basi per rimanere in forma anche fino a tarda età.<br />

Chi pensa che vivere in modo sano sia insulso e noioso,<br />

dovrebbe ricredersi: il segreto è sapersi godere la vita con<br />

un occhio alla salute.<br />

IV Armonia<br />

L’armonia è un bisogno primordiale dell’essere umano ed è<br />

il primo fondamento del benessere generale. Nella quotidianità<br />

si perdono spesso l’armonia interiore e il giusto equilibrio<br />

psicofisico: massaggi, metodi di rilassamento, yoga e<br />

ayurveda aiutano a ritrovare la sintonia tra corpo e spirito, e<br />

a ristabilire l’equilibrio interiore.<br />

V Bellezza<br />

La vera bellezza viene dall’interno e la nostra pelle è lo specchio<br />

dell’anima. Armonia ed equilibrio interiore sono i presupposti<br />

migliori per un aspetto giovane e fresco. Raffinati<br />

prodotti per la cura del corpo realizzati apposta per l’<strong>Alpina</strong><br />

<strong>Dolomites</strong>, ayurveda, cosmetici d’alta qualità ma soprattutto<br />

l’esperienza dei competenti collaboratori della Beauty Spa<br />

assicurano una perfetta remise en forme, grazie a massaggi<br />

di vario tipo, bagni e impacchi, pacchetti Wellness & Beauty<br />

e trattamenti estetici mirati.<br />

VI Gioia di vivere<br />

La gioia di vivere si compone di svariati elementi, diversi<br />

per ognuno di noi. Movimento, relax, il piacere di farsi viziare:<br />

all’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> ognuno può trovare la propria<br />

dimensione e darle voce. In inverno, escursioni guidate<br />

con le ciaspole o skiguiding; in estate, escursioni guidate<br />

in montagna, golf, mountain bike o anche solo rilassanti<br />

bagni di sole a bordo piscina e sulla terrazza. L’<strong>Alpina</strong><br />

<strong>Dolomites</strong> è il posto giusto in ogni stagione. Le piacevoli<br />

serate al piano bar, in cui conoscere o rivedere persone<br />

simpatiche, fanno parte della gioia di vivere e aiutano a<br />

ricaricare le batterie.<br />

VII Piaceri della tavola<br />

Tante cose danno piacere, e l’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> è specialista<br />

nel metterle a disposizione: dedizione ai propri<br />

ospiti, irresistibili delizie del palato nel<br />

Mountain Restaurant & Stuben, vini<br />

dalle migliori cantine, cocktail o distillati<br />

pregiati al Mountain Bar, ottimi<br />

sigari nella Cigar Lounge. Il vero<br />

piacere non ha mai fine e lascia<br />

sempre il segno… come<br />

un soggiorno all’<strong>Alpina</strong><br />

<strong>Dolomites</strong>.


alpina dolomites<br />

alpina dolomites<br />

36 06/<strong>2013</strong> 06/<strong>2013</strong><br />

37<br />

Con calma e spirito<br />

di squadra<br />

I tratti salienti della sua personalità sono la calma interiore,<br />

e la profonda convinzione che con calma si trova una soluzione<br />

a tutto. Julia Senoner, dal dicembre 2010 direttrice<br />

dell’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>, è una delle giovani leve a cui Hugo<br />

e Cinzia Bernardi hanno affidato i ruoli chiave all’interno<br />

del loro hotel a cinque stelle.<br />

Con i suoi 30 anni Julia è indubbiamente giovane, eppure<br />

non manca certo di esperienza. È riservata, ma determinata.<br />

Non ha mai avuto paura di non essere all’altezza<br />

del suo prestigioso incarico: “Certo, all’inizio non<br />

è stato facile, soprattutto il primo mese, quando non<br />

tutto è andato per il verso giusto e in molte circostanze<br />

abbiamo dovuto anche improvvisare”.<br />

La miglior scuola<br />

Molto importante per lei è l’appoggio da<br />

parte del team e soprattutto il sostegno<br />

della famiglia Bernardi. “Posso chiedere<br />

consiglio in qualsiasi momento.<br />

Per me Hugo Bernardi rappresenta il<br />

massimo modello di albergatore. Per<br />

giovani come me, all’inizio della propria<br />

carriera professionale, l’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong><br />

è la migliore scuola che si possa desiderare”,<br />

sottolinea Julia Senoner.<br />

Prima di assumere l’incarico all’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>,<br />

aveva già lavorato tre anni presso l’Hotel Gardena.<br />

Quando Hugo e Cinzia Bernardi le rivelarono quali<br />

piani avessero per lei, all’inizio non voleva crederci. Nel<br />

suo lavoro Julia attribuisce grande importanza alla franchezza<br />

e allo spirito di squadra: “Quando ci sono problemi mi<br />

aspetto che i miei collaboratori ne parlino subito con me, in<br />

modo da poter trovare una soluzione insieme. Schiettezza,<br />

onestà e motivazione sono per me la base di una collaborazione<br />

ottimale”.<br />

Uno sguardo dalla finestra...<br />

Come descriverebbe Julia il “suo” hotel? Un luogo meraviglioso<br />

con un ambiente del tutto particolare, dove il relax<br />

viene da sé: “Basta gettare uno sguardo dalla finestra a<br />

questo straordinario panorama, e tutto sembra subito più<br />

facile”. Il suo posto preferito è la terrazza.<br />

C’è ancora spazio per i sogni quando si occupa un posto<br />

così importante in età così giovane? Julia sorride: “Forse<br />

avere prima o poi un’attività mia, chissà”. Ma per questo c’è<br />

ancora tempo.<br />

Il connubio perfetto<br />

Walter Bramezza è responsabile dell’area servizi dell’<strong>Alpina</strong><br />

<strong>Dolomites</strong> e dell’Hotel Gardena. Guardando quest’uomo<br />

gentile dalla voce gradevole, si percepisce subito<br />

che la tranquillità e l’equilibrio, l’assoluto controllo della<br />

situazione in qualunque circostanza e la competenza sono<br />

le sue maggiori qualità.<br />

Con la sua esperienza e le sue approfondite conoscenze,<br />

Bramezza, che conosce il suo mestiere grazie a una lunga gavetta,<br />

è un pilastro fondamentale per tutti i collaboratori. Ciò<br />

che gli sta particolarmente a cuore è il connubio tra cucina e<br />

servizio a tavola.<br />

Per l’ospite sempre il meglio<br />

La filosofia di Bramezza è tanto<br />

impegnativa quanto semplice: offrire<br />

all’ospite sempre il meglio e intuire<br />

ciò che desidera, perché le esigenze<br />

dell’ospite sono sempre al primo<br />

posto. Se la cucina è l’hardware, il<br />

personale di sala, secondo lui, è il<br />

software – un software al quale egli<br />

Walter Bramezza<br />

tiene molto. Dall’apertura dell’<strong>Alpina</strong><br />

<strong>Dolomites</strong>, Walter fa il pendolare tra<br />

Ortisei e l’Alpe di Siusi. La sua presenza<br />

è assicurata in entrambi gli hotel a giorni alterni: “In<br />

questo modo posso dare una mano ai collaboratori, individuare<br />

i problemi e aiutare a risolverli, e inoltre stringere un<br />

rapporto personale con gli ospiti”.<br />

Le esigenze particolari sono una sfida<br />

La cosa più importante nel suo lavoro è avere sempre<br />

tutto sotto controllo – l’ospite, la situazione in cucina, il<br />

servizio. Gli ospiti con esigenze particolari sono per lui<br />

una sfida speciale: “Quando anche in questo caso si riesce<br />

a dare completa soddisfazione, otteniamo una conferma<br />

che ci motiva ancora di più a migliorare costantemente le<br />

nostre prestazioni”. Da cinque anni Bramezza è uno dei<br />

personaggi chiave per i Bernardi. In precedenza ha lavorato<br />

presso l’Hotel Laurin a Bolzano, ha partecipato in<br />

modo determinante alla fase di apertura dell’Hotel Terme<br />

a Merano e diretto un ristorante a Venezia per uno dei<br />

cuochi più illustri dell’Alto Adige. Non ha molto tempo<br />

per gli hobby, ma il suo tempo libero lo dedica completamente<br />

alla moglie e alle due figlie.


38 06/<strong>2013</strong> alpina dolomites<br />

alpina dolomites 06/<strong>2013</strong><br />

39<br />

Il re del vino<br />

Tradizione con estro<br />

Franz Lageder è orgoglioso del suo olfatto fino e del suo<br />

palato sensibile, qualità basilari di ogni buon sommelier;<br />

ma, in aggiunta, ha anche una grande esperienza e una<br />

buona dose di curiosità.<br />

Spesso, infatti, non consiglia ai suoi ospiti i grandi nomi<br />

più conosciuti, ma fa loro provare produttori giovani e<br />

promettenti. Franz Lageder è il direttore del ristorante per<br />

gourmet “Anna Stuben” del Gardena di Ortisei, nonché sommelier<br />

e beverage manager dell’Hotel Gardena e dell’<strong>Alpina</strong><br />

<strong>Dolomites</strong>. Nella cantina di Ortisei gestisce 750 vini diversi,<br />

mentre all’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> ne ha a disposizione circa 250:<br />

“Se poi un cliente ha un desiderio particolare, non c’è problema,<br />

in brevissimo tempo posso farmi mandare il vino dal<br />

Gardena”. 750 etichette: un investimento enorme. Si riesce<br />

a mantenere la visione d’insieme? Nessuna difficoltà per un<br />

professionista come Lageder, che conosce la sua cantina come<br />

le sue tasche: “Le 750 etichette sono suddivise in tre categorie:<br />

vini che non possono mancare in un hotel a cinque stelle,<br />

vini che è bene avere, e vini che ci piace proporre, come<br />

quelli di piccoli produttori o da coltivazione biodinamica”.<br />

Il vino crea un’atmosfera<br />

Che cosa significa il vino per un sommelier? Prima di tutto<br />

stare piacevolmente in compagnia: “Dove ci sono vino e<br />

vignaioli, c’è allegria. Il vino crea atmosfera”.<br />

Durante le degustazioni Lageder non beve mai, assaggia<br />

solo: “Altrimenti, dopo il quinto vino, tutti gli altri sembrano<br />

eccellenti”. Lageder invece è in grado di valutarne a<br />

mente lucida un numero molto maggiore. I suoi preferiti?<br />

“La carriera di ogni enologo porta prima o poi al Pinot<br />

Nero, o meglio ai vini di Borgogna.”<br />

Naturalmente Lageder spesso consiglia vini altoatesini ai suoi<br />

clienti. “L’Alto Adige è la regione leader per i vini bianchi<br />

in Italia. Qui possiamo garantire un rapporto diretto con la<br />

cantina, e il rapporto qualità-prezzo è corretto.” Inoltre i vini<br />

della regione, per quanto riguarda la qualità, si trovano sempre<br />

più spesso ai primi posti: “Quest’anno persino la Schiava,<br />

un pezzo di cultura sudtirolese e un vino associato fino a dieci<br />

anni fa solo alle bottiglie da un litro della cooperativa, ha<br />

ottenuto i tre bicchieri della guida del Gambero Rosso”.<br />

Contatti con i produttori e osservazione delle tendenze<br />

Aspetti determinanti del suo lavoro sono i contatti con i<br />

produttori e l’attenzione ai nuovi trend: “Il gusto della<br />

gente cambia. Fino a poco tempo fa tutto il vino doveva<br />

essere barricato, ma così si sono uniformati i sapori e adesso<br />

i clienti preferiscono di nuovo il gusto del vino puro”.<br />

Franz Lageder non si occupa solo della cantina dei vini e<br />

dell’assistenza ai clienti, è anche responsabile dell’“Anna<br />

Stuben”, il ristorante per gourmet dell’Hotel Gardena di<br />

Ortisei.<br />

Qual è secondo Lageder l’essenza dell’“Anna Stuben”? “Proponiamo<br />

tradizione in modo innovativo, senza preclusioni.<br />

La cucina si serve di ingredienti locali, utilizzati e interpretati<br />

in modo nuovo. I nostri clienti hanno la possibilità<br />

di trascorrere una bella serata in un ambiente raffinato,<br />

accogliente e con stile.”<br />

Visite guidate e degustazioni per i clienti<br />

Dall’autunno del 2011 c’è stato un cambiamento in cucina:<br />

lo chef Reimund Brunner, sous-chef al “Rose” di Appiano, è<br />

subentrato ad Armin Mairhofer. A questo proposito, Franz<br />

Lageder dice: “Una nuova interpretazione delle ricette ad<br />

alto livello è sempre affascinante”.<br />

Quando non è impegnato in acquisti di vino o degustazioni,<br />

Lageder offre ai clienti dei due alberghi la possibilità di visitare<br />

delle aziende vinicole altoatesine e di degustarne i vini,<br />

o di visitare il centro agrario sperimentale di Laimburg con<br />

il suo orto di erbe officinali. Una volta alla settimana, nella<br />

cantina del Gardena si tiene anche una degustazione di vini<br />

per conoscitori e appassionati, e per chi vuole diventarlo.<br />

Un’ultima domanda inevitabile: Lageder è anche il nome di<br />

un grande produttore di vino altoatesino. Nomen omen?<br />

Franz Lageder ride: “Chissà... In ogni caso non siamo parenti.<br />

Il padre di Alois Lageder era carraio, il mio falegname.<br />

A Ortisei i carrai non facevano grandi affari, così il suo si è<br />

trasferito nella Bassa Atesina e ha iniziato a produrre vino.<br />

Mio padre è rimasto in Val Gardena”.<br />

Sin dall’inizio ha collaborato alla progettazione della sua<br />

cucina, e ogni passaggio è stato realizzato proprio come<br />

se l’era immaginato – o almeno quasi: un colpo di fortuna<br />

assoluto per uno chef de cuisine di soli 30 anni. La cucina<br />

di Julian Seeber è un’alternanza di tradizione e innovazione:<br />

“Non troppo stravagante, ma così interessante da<br />

invogliare ad assaggiare”.<br />

La squadra che lo chef dell’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> ha composto<br />

per la sua cucina ideale è giovane come lui: “Lavorare<br />

in team è piacevole, ci capiamo al volo, abbiamo gli stessi<br />

interessi e lo stesso modo di ragionare. E poi a tutti piace<br />

fare questo lavoro”. Presupposto ideale affinché anche agli<br />

ospiti piaccia gustarne il risultato!<br />

La sua cucina tradizionale con estro, come egli stesso ama<br />

definirla, gioca molto con i sapori agrodolci, con l’amaro<br />

abbinato alla frutta. La pasta è fatta in casa, come anche<br />

i prodotti da forno per la colazione, e tutti gli ingredienti<br />

sono freschi.<br />

Le condizioni ideali per una cucina d’albergo<br />

“La nostra cucina presenta i requisiti ideali, ed è davvero<br />

possibile proporre sempre cibi freschi”, sottolinea lo chef<br />

Julian. “La direzione ci mette a disposizione tutto ciò di cui<br />

abbiamo bisogno per sorprendere gli ospiti con la nostra<br />

arte culinaria. La varietà nel menu soddisfa anche gli ospiti<br />

esigenti.” Gli antipasti sono la grande passione di Julian<br />

Seeber: “In questo campo ci si può sbizzarrire”.<br />

Julian Seeber,<br />

chef de cuisine<br />

dell‘<strong>Alpina</strong><br />

<strong>Dolomites</strong><br />

Prodotti freschi e per quanto possibile locali<br />

“Il presupposto più importante per una buona cucina”,<br />

insiste Julian, “è la materia prima.” All’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong><br />

arrivano in tavola, per quanto possibile, solo prodotti nostrani,<br />

che giungono in cucina direttamente dal produttore:<br />

formaggi, carne di manzo e vitello, verdure, insalata...<br />

Che cosa c’è di speciale nella disposizione della sua cucina? I<br />

vari settori sono ordinati secondo una logica, in modo da ridurre<br />

gli spostamenti al minimo. Alle spalle dei settori sono<br />

collocate le celle frigorifere. Il reparto più lontano rispetto<br />

al servizio al tavolo è costituito dai piatti freddi; seguono<br />

i piatti a base di pasta, i secondi e infine, in prima fila, i<br />

dessert. “In questo modo il tragitto per i camerieri diventa<br />

sempre più breve, e noi possiamo iniziare a riordinare senza<br />

disturbare il servizio”, spiega Seeber.<br />

Julian Seeber si è impegnato personalmente nella realizzazione<br />

della “sua” cucina, in modo tale che tutto fosse pronto<br />

nei termini prefissati. Il giovane chef, in precedenza aiuto<br />

chef presso l’Hotel Gardena, durante e dopo il suo apprendistato<br />

ha fatto esperienza con cuochi illustri e in strutture<br />

di prima qualità in Europa, ed è conscio della sua grande<br />

responsabilità. In fin dei conti, la cucina è un fattore determinante<br />

nella scelta di un hotel.<br />

Sogna di ricevere una stella Michelin? Julian Seeber è realista:<br />

“Per una cucina d’albergo, questo non è possibile”. Il suo<br />

sogno è però strettamente legato alla sua attività: migliorare<br />

sempre di più, passo dopo passo, perfezionare ogni dettaglio e<br />

trasmettere all’ospite la sua passione per la buona cucina.


40 06/<strong>2013</strong> alpina dolomites<br />

alpina dolomites 06/<strong>2013</strong><br />

41<br />

Fabrizio Montaruli, ospite abituale<br />

dell’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> e fotografo<br />

per hobby, ha scattato questa<br />

bellissima foto.<br />

L’inizio di una nuova era<br />

FINSTRAL presenta la nuova gamma di finestre in alluminio<br />

ad alte prestazioni. Con FIN-Project inizia una nuova<br />

era nel campo dei serramenti ad alte prestazioni.<br />

Straordinario<br />

co la nuova finestra in alluminio FIN-Project si caratterizza<br />

per un disegno dalle linee leggere e pulite che le conferisce<br />

un’eleganza senza tempo adatta ad ogni stile. In più, le<br />

vetrate Vista di ampia superficie, abbinabili a porte alzanti<br />

scorrevoli, grazie agli ingombri ridottissimi del telaio,<br />

producono un impatto visivo leggero e slanciato, simile ad<br />

un sistema di facciata.<br />

Cliente abituale dell’Hotel Gardena a Ortisei, è già stato<br />

due volte all’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>. Fabrizio Montaruli ha<br />

trovato negli hotel gestiti dalla famiglia Bernardi qualcosa<br />

che non aveva riscontrato da nessun’altra parte: “La sintesi<br />

perfetta tra un albergo di lusso e una struttura a conduzione<br />

familiare”.<br />

L’atmosfera familiare emerge da molte caratteristiche che<br />

contraddistinguono sia l’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> sia l’Hotel Gardena:<br />

il tocco personale, i dettagli studiati con cura, i collaboratori<br />

straordinariamente competenti e cortesi. “Si nota che ogni<br />

Carlotta e<br />

Fabrizio Montaruli<br />

collaboratore è stato scelto personalmente dalla famiglia e ha<br />

un legame molto particolare con questo hotel.” Dell’<strong>Alpina</strong><br />

<strong>Dolomites</strong>, Montaruli e la sua famiglia apprezzano in particolare<br />

l’ambiente moderno. L’elegante arredamento degli interni<br />

dell’hotel ha entusiasmato questo padre di famiglia sin dal primo<br />

momento: “I colori, gli ambienti spaziosi, il design lineare,<br />

l’atmosfera raffinata e tuttavia familiare e mai anonima”.<br />

L’alba sul balcone<br />

La mattina Fabrizio Montaruli non vedeva l’ora di alzarsi:<br />

“Ogni mattina, nonostante il freddo, come prima cosa uscivo<br />

sul balcone per godermi l’alba e il meraviglioso panorama”.<br />

A proposito di panorama: “L’architettura dell’hotel è<br />

semplicemente fantastica. Si possono vedere le montagne<br />

da qualsiasi punto: dalla beauty farm, dalla sauna o dalla<br />

piscina”. Fabrizio e sua moglie Carlotta sono d’accordo: la<br />

spa e l’area beauty sono veramente uniche.<br />

Collaboratori di prim’ordine e atmosfera familiare<br />

Con due bambini al seguito, i Montaruli hanno apprezzato<br />

particolarmente il fatto che si possano raggiungere le piste<br />

direttamente dall’hotel. “E anche l’animazione per i bambini<br />

nel miniclub Laurino era eccellente. Tutto “very easy”.<br />

Che cos’altro hanno in comune i due hotel oltre ai collaboratori<br />

di prim’ordine e a un’atmosfera familiare? Una<br />

cucina deliziosa. Giudizio finale: “Straordinario, il prossimo<br />

inverno ci torneremo di sicuro”.<br />

LIGNATEC –<br />

La combinazione vincente<br />

La finestra in legno–pvc rappresenta il prodotto più<br />

raffinato della gamma FINSTRAL. Il serramento Lignatec<br />

è la sintesi vincente delle varie emozioni che può offrire il<br />

legno naturale e le positive caratteristiche del pvc.<br />

Questa finestra coniuga entrambi i materiali. Il legno,<br />

materiale nobile e versatile si trova all’interno del nuovo infisso<br />

e conferisce all’ambiente un’atmosfera confortevole ed<br />

in armonia con la natura. Il lato esterno della finestra è realizzato<br />

in pvc di alta qualità, che permette di offrire un’elevata<br />

protezione dalle intemperie e poca manutenzione.<br />

E’ possibile realizzare diverse combinazioni di colori e di<br />

tipologie, adatte ad ogni tipo di costruzione. Proprio per<br />

andare incontro alle necessità di preservare l’espressione di<br />

vecchi edifici e conservare lo stile architettonico originario,<br />

il serramento Lignatec di FINSTRAL offre la possibilità<br />

di essere installato anche senza opere murarie. Questa<br />

soluzione che è particolarmente adatta alle ristrutturazioni<br />

di pregio, coniuga l’innovazione tecnologica con la qualità<br />

dei materiali, garantendo un abitare naturale che dura<br />

Si tratta di una vera e propria rivoluzione tecnologica<br />

per permettere di avere delle finestre belle e dalle prestazioni<br />

eccezionali. L’innovativo programma FIN-Project ha<br />

implicato per FINSTRAL la completa riprogettazione del<br />

concetto d’infisso in alluminio. In questo modo ha potuto<br />

realizzare nella sua categoria, la migliore finestra in alluminio<br />

presente sul mercato europeo in fatto di isolamento<br />

termico, che grazie al valore testato di Uw di 0,83 W/m2K<br />

di trasmittanza termica, la pone al vertice assoluto nella<br />

classifica degli infissi in allumino a taglio termico. Massima<br />

espressione dell’impegno per l’innovazione, le finestre<br />

FIN-Project di FINSTRAL sono nate dalla sapiente combinazione<br />

di due materiali: i pregi dei profili termoisolanti<br />

con cui viene realizzato il corpo centrale coniugati coi<br />

vantaggi dell’alluminio di prima qualità. Questo permette<br />

al nuovo serramento di assicurare costi energetici ridotti<br />

ed una nuova qualità dell’abitare. Dal punto di vista estetinel<br />

tempo. La finestra Lignatec sul<br />

lato esterno può avere a richiesta un<br />

rivestimento opzionale in alluminio,<br />

permettendo di avere una finestra in<br />

legno-pvc-allumino.<br />

Per maggiori informazioni:<br />

www.finstral.com


42 06/<strong>2013</strong> alpina dolomites<br />

alpina dolomites 06/<strong>2013</strong><br />

43<br />

In vacanza con<br />

tutta la famiglia<br />

Gioco e divertimento<br />

per i più piccoli<br />

L’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> è attento anche alle esigenze dei suoi<br />

piccoli ospiti. L’hotel dispone di un proprio miniclub in grado<br />

di offrire tutto quello che può entusiasmare i bambini.<br />

In vacanza non è sempre facile conciliare gli interessi di<br />

grandi e piccini. Cinzia e Hugo Bernardi, genitori di quattro<br />

figlie, lo sanno bene per propria esperienza; per questo<br />

hanno dedicato particolare attenzione alle esigenze delle<br />

famiglie. Per rendere davvero divertente la vacanza in<br />

famiglia e far sì che regni sempre il buon umore, l’offerta<br />

deve essere mirata.<br />

Miniclub Laurino<br />

Presso l’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> anche ai piccoli ospiti è riservata<br />

la massima attenzione: ogni giorno il miniclub Laurino propone<br />

tante attività divertenti ai bambini intrattenendoli con<br />

giochi sempre nuovi, per permettere ai genitori di rilassarsi<br />

nell’area Wellness & Spa.<br />

Al miniclub Laurino, principesse e cavalieri si divertiranno<br />

a giocare nel castello in miniatura, troveranno tanti nuovi<br />

amici e potranno dedicarsi al disegno o al bricolage sotto la<br />

guida di un’attenta animatrice.<br />

Piscina e sauna con i genitori<br />

La piscina rappresenta sempre una grande attrazione per i<br />

bambini: chi non si accontenta di nuotare potrà fare a gara<br />

con i propri genitori a chi suda di più nella sauna per famiglie<br />

(con accesso in costume da bagno).<br />

Bert e Maria van Oijen di Venlo, in Olanda, sono da dieci<br />

anni clienti fissi dell’Hotel Gardena insieme a tutta la<br />

loro famiglia. Dopo aver visto l’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> in fase<br />

di costruzione, erano impazienti di provare il nuovo<br />

hotel dei Bernardi.<br />

Bert van Oijen aveva guardato su Internet l’interessante<br />

struttura architettonica e l’interno dell’hotel già prima di<br />

soggiornarvi. “Non vedevamo l’ora di vederlo, ma quando<br />

siamo arrivati, la realtà ha superato le nostre più rosee<br />

aspettative.” Durante la prima stagione invernale, nel 2011,<br />

i van Oijen sono già stati due volte sull’Alpe di Siusi, la prima<br />

volta da soli e poi con la famiglia al completo: i loro tre<br />

figli con le rispettive mogli e i nipoti.<br />

Ringraziamo la famiglia Bernardi per<br />

la preferenza accordataci ed auguriamo<br />

un proficuo proseguimento.<br />

www.lichtstudio.com<br />

Torneranno sull’Alpe di Siusi anche il prossimo inverno:<br />

“Eravamo già entusiasti del Gardena, ma l’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong><br />

è fantastico per una vacanza con tutta la famiglia: ci<br />

sono opportunità adatte per ogni età, e tutto direttamente<br />

dall’hotel. Corsi di sci e snowboard, animazione, fun-ski e<br />

sci-safari per i bambini, piste non troppo impegnative, sentieri<br />

escursionistici e slitte trainate da cavalli per i genitori”.<br />

I van Oijen hanno saputo apprezzare la provata qualità<br />

offerta dai Bernardi e l’atmosfera familiare della struttura:<br />

dettagli studiati con cura, ospitalità straordinaria, camere<br />

spaziose e confortevoli, personale cortese ed esperto: “La<br />

posizione di questo hotel è davvero unica; e il panorama che<br />

si vede da ogni angolo è semplicemente stupefacente”. Bert<br />

van Oijen ha già quasi deciso: farà una sorpresa a sua moglie<br />

regalandole un soggiorno estivo all’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>.


44 06/<strong>2013</strong> alpina dolomites<br />

alpina dolomites 06/<strong>2013</strong><br />

45<br />

Al di là di ogni aspettativa<br />

Parlando con gli amici, informandosi presso un’agenzia<br />

di viaggio e infine navigando su Google: è stato così che<br />

Birgit Hillenbrand e Zoltan Bagamery, di Stoccarda, hanno<br />

scelto la destinazione per la loro settimana bianca. “Si sa<br />

com’è con Internet”, dice Zoltan, “ma in questo caso l’<strong>Alpina</strong><br />

<strong>Dolomites</strong> ha ampiamente superato le aspettative che<br />

ci eravamo fatti consultando il sito.”<br />

Birgit Hillenbrand e<br />

Zoltan Bagamery<br />

Una vacanza in entrambi gli<br />

hotel: perché no?<br />

Come all’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>, anche all’Hotel Gardena è<br />

soprattutto l’atmosfera familiare, unita a ospitalità e<br />

professionalità, a trasformare la vacanza in un’esperienza<br />

indimenticabile.<br />

Questo è il primo – ma sicuramente non l’ultimo –<br />

soggiorno della coppia in Alto Adige e all’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>.<br />

Anzi: “Vogliamo vedere com’è in estate”. I due ammettono<br />

di essere clienti esigenti: “Qui però non abbiamo riscontrato<br />

proprio nessun difetto. Siamo semplicemente entusiasti”.<br />

Perfetto per il relax<br />

Tutto è sobrio e raffinato, moderno e straordinariamente<br />

accogliente: “Esattamente come piace a noi! C’è tutto quello<br />

che ci vuole per una vacanza davvero rilassante”. Birgit e<br />

Zoltan sono soddisfatti di tutto, dalla luce discreta e dagli<br />

ampi spazi della zona saune al ristorante con vista panoramica.<br />

La mattina, dopo un’abbondante prima colazione, si<br />

cimentano sulle piste dell’Alpe, mentre il pomeriggio è dedicato<br />

al benessere: sauna, bagno di vapore, massaggi, Pilates,<br />

Space Curl, piscina…<br />

Sci, wellness e shopping<br />

“Oggi le piste erano semplicemente perfette”, racconta<br />

Birgit. “La neve era una meraviglia. Sciare in queste condizioni<br />

è un vero piacere!” Per non parlare della splendida<br />

vista che si apre anche adesso davanti ai loro occhi, mentre<br />

prendono il caffè sulla terrazza dell’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>. “Un<br />

panorama come questo è unico al mondo. Tanta bellezza ti<br />

rimane dentro e ti accompagna per il resto dell’anno. Fino<br />

alla prossima volta!”<br />

Oggi pomeriggio la coppia ha in programma una visita a<br />

Bolzano, per fare un po’ di shopping. Si sono già informati<br />

alla reception sui negozi più caratteristici. E un altro ospite<br />

ha dato loro un ottimo consiglio per l’aperitivo: un locale<br />

tipico dalle parti del mercato della frutta, nel cuore della<br />

città vecchia… Alla prossima!<br />

La filosofia della famiglia Bernardi è semplice, ma collaudata<br />

da tre generazioni: “Vogliamo soddisfare l’ospite,<br />

concentrarci sulle sue esigenze e sui suoi desideri, fargli<br />

trascorrere giornate veramente speciali”. L’intera struttura e<br />

tutti i collaboratori, dal primo all’ultimo, mirano a realizzare<br />

questo obiettivo.<br />

Chi vuole conoscere entrambi i gemelli eterozigoti, può<br />

approfittare delle offerte combinate e ripartire la propria<br />

vacanza tra i due hotel. Senza stress: delle valigie si occuperà<br />

il personale di servizio.<br />

<strong>Qualità</strong> premiata<br />

cantinabolzano.com<br />

mediapool.it<br />

Piazza Gries, 2 - T 0471 27 09 09 | Via Brennero, 15 - T 0471 97 67 33


46 06/<strong>2013</strong> alpina dolomites<br />

alpina dolomites 06/<strong>2013</strong><br />

47<br />

Il giudizio degli esperti: sempli cemente favoloso!<br />

Il Golf Club San Vigilio Siusi è il percorso a 18 buche più recente<br />

dell’Alto Adige, nonché uno degli impianti golfistici<br />

più interessanti di tutta l’area alpina.<br />

Giocare a golf in questo impianto di circa 60 ettari,<br />

situato in posizione tranquilla e idilliaca ai piedi dello<br />

Sciliar, è al tempo stesso un piacere puro e una sfida del<br />

tutto particolare. La struttura si inserisce armoniosamente<br />

nel paesaggio circostante: laghetti, dirupi, torrenti, cascate e<br />

lunghi fairway o corsie più facili creano un ambiente unico<br />

nel suo genere. In una cornice di tale bellezza, può tuttavia<br />

succedere che a volte il gioco passi in secondo piano.<br />

La progettazione dell’impianto golfistico di 60 ettari, che<br />

si estende su un’area ricca di varietà a 850 m sul livello del<br />

mare, è stata realizzata dall’architetto paesaggista Bernd<br />

Hofmann e da Wolfgang Jersombeck, uno dei più noti<br />

giocatori di golf del German PGA Tour, per 26 anni head<br />

professional e giocatore della Coppa del Mondo. Nel 2011<br />

sono stati ulteriormente perfezionati i tracciati per i golf<br />

cart. A disposizione dei golfisti vi sono più di 30 di questi<br />

veicoli, a bordo dei quali si può percorrere l’intera area<br />

senza problemi e nella massima sicurezza.<br />

Inoltre, l’impianto offre tutto ciò che i giocatori di golf o<br />

gli aspiranti tali possono desiderare: driving range di 260 m<br />

con 32 postazioni di tiro al coperto, putting green, chipping<br />

green e un’area per il pitching.<br />

Imparare... giocando<br />

Fin dalla fondazione del Golf Club è stata attribuita grande<br />

importanza alla scuola di golf e alla promozione delle nuove<br />

leve. La scuola di golf offre lezioni di altissimo livello. A<br />

dirigerla è lo head-pro Rudi Knapp, che unisce alla sua<br />

pluriennale esperienza le tendenze più innovative nell’insegnamento<br />

del golf.<br />

Prova della validità della<br />

scuola è il successo di Aaron<br />

Zemmer, socio del Club,<br />

che per anni è stato il<br />

migliore giovane golfista<br />

dell’Alto Adige. Aaron, che è nato nel 1990, è ormai entrato<br />

nell’olimpo dei professionisti.<br />

Questo è un campo dove chiunque può trovare soddisfazione,<br />

dai principianti ai giocatori con single handicap. L’<strong>Alpina</strong><br />

<strong>Dolomites</strong> offre ai suoi ospiti speciali pacchetti golf,<br />

sia per principianti sia per giocatori esperti. Un soggiorno<br />

all’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> è un’occasione di perfezionamento<br />

individuale nella pratica di questo splendido sport, sia per<br />

chi è alle prese con i primi tiri o deve superare l’esame per<br />

la qualifica, sia per chi desidera affinare la propria tecnica di<br />

chipping, putting o pitching o voglia dedicarsi all’analisi del<br />

tiro. Gli ospiti possono esercitarsi nei tiri con un simulatore<br />

di golf anche all’interno dell’hotel.<br />

INFO<br />

Golfclub San Vigilio Siusi<br />

Siusi - San Vigilio 20 | 39040 Castelrotto<br />

Tel. 0471 708 708 Fax 0471 704 201<br />

info@golfstvigilseis.it | www.golfstvigilseis.it


alpina dolomites<br />

alpina dolomites<br />

48 06/<strong>2013</strong> 06/<strong>2013</strong><br />

49<br />

Tradizione e atmosfera<br />

Una famiglia, due hotel e la stessa filosofia a cinque<br />

stelle. Una cornice diversa: l’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong> sull’Alpe<br />

di Siusi e il Gardena Grödnerhof a Ortisei si assomigliano<br />

come due gemelli eterozigoti. Moderno e innovativo il<br />

primo, tradizionale e piacevole nel suo stile tipicamente<br />

alpino il secondo.<br />

La sintesi perfetta tra atmosfera familiare e ambiente di<br />

classe in una struttura a cinque stelle. Ospitalità cordiale,<br />

wellness, beauty, relax e svago, nonché collaboratori che<br />

sanno che cosa è necessario per rendere una vacanza perfetta:<br />

queste le affinità tra i due hotel.<br />

Tutto iniziò nel 1923<br />

La storia dell’Hotel Gardena affonda le sue radici in<br />

un’epoca molto più lontana, quando il turismo in Alto<br />

Adige e in Val Gardena era ancora agli inizi, per non dire<br />

agli albori. Nel 1923 il nonno dell’attuale proprietario<br />

Hugo Bernardi acquistò una casa privata nel centro di<br />

Ortisei, in Val Gardena, per trasformarla dapprima in<br />

una pensione poi in un albergo. Continui ampliamenti<br />

e miglioramenti fecero via via del Gardena uno degli<br />

alberghi più in vista della valle, dal 1988 hotel a quattro<br />

stelle. Dopo la morte del marito, la madre di Hugo Bernardi,<br />

Annemarie Demetz, portò avanti da sola la gestione<br />

dell’hotel, prima di cederlo al figlio nel 2000: l’inizio di<br />

una nuova era e di un nuovo millennio.<br />

Demolizione e ricostruzione<br />

Per essere all’altezza delle aumentate esigenze della clientela,<br />

nel 2001 la famiglia Bernardi affrontò una sfida pressoché<br />

impossibile: nell’aprile di quell’anno il vecchio Hotel Gardena<br />

fu completamente demolito per dar spazio a una moderna<br />

struttura di eccellenza, in grado di soddisfare gli standard<br />

più elevati. Dotato di 51 eleganti camere, di cui 5 suite,<br />

l’Hotel Gardena, che dopo la ricostruzione ha ottenuto la<br />

quinta stella, è diventato una delle strutture ricettive di punta<br />

dell’Alto Adige: una meta esclusiva e soprattutto molto<br />

personalizzata per le settimane più belle dell’anno. Dal 2005<br />

l’Hotel Gardena fa parte della rinomata catena di alberghi e<br />

ristoranti di lusso Relais & Châteaux.<br />

Charme altoatesino<br />

Arredamento elegante e confortevole, rivestimenti e soffitti<br />

in legno, addetti alla reception e al ristorante vestiti nei<br />

tradizionali abiti tirolesi: sin dal primo istante l’ospite è<br />

attratto dal fascino tipicamente altoatesino e dall’atmosfera<br />

di questo hotel, situato nel cuore di una delle più belle<br />

valli alpine, tra le montagne forse più affascinanti del<br />

mondo, le Dolomiti, proclamate dall’UNESCO Patrimonio<br />

Mondiale della Natura. In inverno, l’Hotel Gardena<br />

è il punto di partenza ideale per sciatori di ogni livello.<br />

Principianti e (quasi) professionisti scoprono ogni giorno<br />

nuove piste nel comprensorio sciistico Dolomiti-Superski.<br />

In albergo l’ospite trova tutto ciò di cui ha bisogno:<br />

noleggio sci e maestri. L’offerta spazia dai corsi di sci per i<br />

più piccoli ai corsi di snowboard per bambini, fino allo sci<br />

guiding con guida. Per coloro che preferiscono esplorare<br />

la bellezza del paesaggio invernale lontano dalle piste,<br />

vengono proposte affascinanti escursioni con le “ciaspole”<br />

alla scoperta degli scorci panoramici più belli in compagnia<br />

di Emanuel Demetz, la simpatica ed esperta guida<br />

dell’hotel. In estate si può partire direttamente dall’hotel<br />

alla volta di passeggiate, escursioni o arrampicate sulle<br />

Dolomiti. Anche nei mesi caldi c’è la possibilità di seguire<br />

Emanuel in itinerari più o meno impegnativi nel regno di<br />

Re Laurino, per esempio in Vallunga, al Sëura Sass e nel<br />

Parco Naturale Puez-Odle.<br />

L’unione fa la forza<br />

L’intero staff dell’Hotel Gardena mira al medesimo scopo e<br />

ha un desiderio comune: dare il meglio ai propri ospiti, far<br />

sentire ognuno di loro al centro dell’attenzione. Gabi Senoner,<br />

responsabile della reception, riceve sempre gli ospiti<br />

con un sorriso cordiale. Il direttore Roland Oberhofer, lo<br />

chef Hubert Fischnaller, il pasticciere Luis Augschöll, il<br />

maître Walter Bramezza, il sommelier Franz Lageder e tutti<br />

gli altri collaboratori sono la base del successo di questo<br />

albergo del tutto speciale – per così dire le colonne portanti<br />

che fanno dell’Hotel Gardena ciò che è.<br />

Un’area Beauty & Wellness di prima classe<br />

Come nell’<strong>Alpina</strong> <strong>Dolomites</strong>, anche all’Hotel Gardena il<br />

benessere è in primo piano. L’ampia area Beauty & Wellness<br />

è dedicata alla rigenerazione, al rilassamento, alla rivitalizzazione<br />

e alla cura professionale del corpo per lei e per lui. La<br />

Beauty Farm Anais, diretta da Gabi Bernardi, non propone<br />

solamente il consueto programma di trattamenti estetici, ma<br />

anche bagni di fieno, massaggi, ayurveda e molto altro. Prodotti<br />

e metodi rinomati garantiscono all’ospite una remise<br />

en forme ottimale. Nel 2011 l’area Spa & Beauty dell’Hotel<br />

Gardena è stata insignita del prestigioso premio internazionale<br />

Spa Trophy Relais & Châteaux.<br />

“Aquasol” è il nome dell’oasi wellness dell’Hotel Gardena,<br />

che si sviluppa su due piani. Oltre alla piscina, con cascata e<br />

spazio idromassaggio, l’offerta relax comprende anche area<br />

saune e palestra.


50 06/<strong>2013</strong><br />

alpina dolomites<br />

Va c a n z e a l l’ i n s e g n a d e l b e n e s s e r e<br />

Ambienti eleganti e massimo comfort abitativo, autentiche delizie del palato e un Centro Spa & Beauty con<br />

innumerevoli proposte per il relax e il benessere.<br />

Semplice ma mai banale<br />

Da quasi due anni, Reimund Brunner ha assunto con<br />

successo le redini del ristorante gourmet “Anna Stuben”.<br />

Il trentasettenne Reimund si è formato alla scuola di alcuni<br />

dei più rinomati chef.<br />

Horst Petermann della Petermann’s Kunststuben di Zurigo,<br />

Hans Haas del Tantris di Monaco di Baviera e Herbert<br />

Hinter del Rose di Appiano sono solo alcuni dei maestri di<br />

questo giovane e creativo chef.<br />

Reimund<br />

Brunner<br />

Da quando è subentrato ad Armin Mairhofer nella guida<br />

dell’“Anna Stuben”, Reimund Brunner non hai mai cercato<br />

di imitare il suo illustre predecessore, ma piuttosto di realizzare<br />

con consapevolezza la propria idea dell’alta cucina.<br />

Brunner predilige i prodotti locali o regionali ed è convinto<br />

che la qualità delle materie prime sia il primo presupposto<br />

di una cucina di alto livello.<br />

La cucina di Reimund Brunner è semplice e lineare, per<br />

certi aspetti tradizionale, ma mai banale. In particolare,<br />

ama riportare alla luce e reinterpretare i prodotti caduti nel<br />

dimenticatoio. Un esempio: la farina di pere, ricavata da una<br />

varietà di pere di piccola pezzatura che cresce nei dintorni di<br />

Velturno, patria di Reimund Brunner. Questi frutti, che appena<br />

raccolti non hanno un buon sapore, vengono essiccati<br />

e macinati fino a ottenere una farina fine. “Questo tipo di<br />

farina”, spiega Reimund, “si presta a molti usi, per esempio<br />

nei dessert, negli antipasti freddi, con il formaggio o con le<br />

patate: ha un gusto sottile e non invadente, complementare<br />

a quello del piatto principale, che mette in risalto.”<br />

La cosa più importante in cucina? “Potrebbe apparire scontato,<br />

ma la cosa più importante è che quello che si cucina piaccia. Il<br />

piatto deve trasmettere qualcosa al cliente.” Reimund Brunner<br />

vuole offrire ai suoi ospiti un’autentica esperienza gustativa.<br />

“La mia non è una cucina stravagante. Cucino piatti leggeri con<br />

pochi ingredienti riconoscibili e di primissima qualità.” Non ha<br />

un piatto preferito: pesce, carne, antipasti freddi o caldi – in<br />

realtà al nostro chef piace tutto. Ma anche quando si tratta del<br />

suo gusto personale, il concetto base è sempre lo stesso: gli<br />

alimenti utilizzati non devono essere né troppo elaborati, né<br />

perdere il loro gusto originale. Più sono naturali, meglio è.<br />

O s p i ta l i tà c O r d i a l e e a r t e c u l i n a r i a d i a lt O l i V e l lO<br />

Sono i presupposti indispensabili di un soggiorno davvero piacevole. Al Gardena potrete gustare deliziose creazioni preparate<br />

con cura e maestria dal nostro team di cucina e accompagnate dai vini scelti della nostra cantina, affinché ogni serata sia un evento<br />

gastronomico da ricordare.<br />

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Il nostro ristorante gourmet ha ottenuto numerosi riconoscimenti e premi a livello regionale, nazionale e internazionale.<br />

L’“Anna Stuben”, vero e proprio tempio dell’alta cucina, ha saputo conquistare intenditori di tutto il mondo con le sue originali<br />

creazioni, frutto di un’inventiva straordinaria e di un solido magistero radicato nella tradizione e alimentato dalla passione.<br />

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