5° Quadernetto Poetico - OrnitOnirica

“SiFaPerFarBenEdizioni”, improbabile casa editrice frutto della fantasia contorta di Roberto Marzano, presenta il 5° Quadernetto Poetico a tema “OrnitOnirica – Voli Pindarici, sogni e visioni”, opere ispirate a voli fantastici nell’irrealtà, dove il sogno prende sopravvento sulla vita in visioni surreali, deformando i sensi e il tempo. Sconfinamenti nell’assurdo, nel fuori dal comune, nell’illogico, dove l’inconscio viene galla in sorprendenti miraggi, fantasie erotiche, viaggi immaginari... “SiFaPerFarBenEdizioni”, improbabile casa editrice frutto della fantasia contorta di Roberto Marzano, presenta il 5° Quadernetto Poetico a tema “OrnitOnirica – Voli Pindarici, sogni e visioni”, opere ispirate a voli fantastici nell’irrealtà, dove il sogno prende sopravvento sulla vita in visioni surreali, deformando i sensi e il tempo. Sconfinamenti nell’assurdo, nel fuori dal comune, nell’illogico, dove l’inconscio viene galla in sorprendenti miraggi, fantasie erotiche, viaggi immaginari...

robertomarzano
from robertomarzano More from this publisher
18.12.2017 Views

e arrivate quasi a me, si fanno di nuovo velo e con le braccia in su ringrazio e abbraccio il cielo. Or tutta la notte danzo solinga in un amor momentaneo che mi rende guardinga. Non penso, mi godo il sentimento più puro della natura il più duraturo. Eppur non mi basta la pioggia nella notte più oscura le farfalle a lavar la paura diventar la più pura creatura. V’è un sentimento più effimero e vero vitale e mortale come un veleno ed un siero di quelli che la pioggia ascoltano, ne senton l’odore e dentro lo iniettano oppure di quelli al contrario, che son pioggia essi stessi si fan strada nei più lontani recessi e son luce e arcobaleno i loro riflessi. Questo cerco nelle notti di pioggia e paura un sentimento contrario che inganni la vita e si faccia cura. Se una notte d'inverno un viaggiatore – 2 Se una notte d'inverno un viaggiatore bussasse alla mia porta io non aprirei poiché mi nego d'averne ed entrerebbe indisturbato disturbante facendomi perdere la mia casa delle bambole senzaporta, senzatetto per le strade della realtà. Quando una notte d'Inverno un viaggiatore fingerà di bussare alla mia porta si chiederà perché è un viaggiatore e si dirà che non c'è soluzione ché gliel'ha comandato il suo padrone, per poi scoprire che può essere un fiore un raggio di sole una foglia che cade o acqua sciogliendosi ma sceglierà di diventare un fiocco rosso di vene per impacchettare la sua essenza e regalarsela a natale. Se una notte d'un viaggiatore inverno scendesse di primavera e congelasse ogni gemma in cristalli e trasformasse i petali in coltelli forse ma forse il viaggiatore si sentirebbe a suo agio sentendo dal cuore uscire sangue caldo e la vita scorrere dai polsi formare diramate vie che non conosce e non sapere più dove andare diventando senzatetto com'il primo per le strade del dolore. Gli scheletri delle foglie Su scheletri di foglie morte vedo nascere campane d'insetti e foreste alveari ed elefanti che suonano il vento e cantano petali fumando nuvole nere che facciano pioggia ed essa illimitata amante occasionale di pelle capelli e terra si spoglia d'autunno e inizia a sbocciare.

Spatolate d'onirismo Questa mattina mi sono svegliata dalla realtà che in realtà è sogno ed è il sogno ad essere realtà. Questa mattina sono andata alla finestra che s'è trasformata e m'ha scattato una foto ma quando ho cercato in memoria io non c'ero. Questa mattina ho visto il paesaggio trasformarsi in dipinto nei miei occhi nelle mie mani tangibile appetibile con le sue spessità e i caleidoscopici colori. Questa mattina mi sono addormentata nel sogno e svegliata nella surrealtà. Dietro l'incanto (https://www.youtube.com/watch?v=GyH...) Un'insana magia intrappolando le foglie in bagliori nascosti un po' smorti si crea in quei rari giorni uggiosi in cui i pirati del cielo conquistano il Sole e credendosi padroni fanno sosta per ore. Ma quando il cielo per un attimo si scambia con il mare sottosopra si ritrovan e non sanno cosa fare e vedon acqua gocciolare d'ogni lato bagnando tetti e strade nell'incantevole spettacolo Nostrano. Distratti il Padrone li sbeffeggia dalle sbarre esce fuori la sua testa Esisteva solo l'eco di Me e del Pensiero libero di succhiare il polline dai mille papaveri e drogarsi di beltà. Questa mattina Sole s'è fatto Luna e Luna s'è finta Sole e non c'era calore. Vedevo danzare gli alberi sfrenati ballerini seguire il ritmo del vento e dei suoi taglienti fischi come coltelli finti cucchiai travestiti. Questa mattina mi sono svegliata morta ma mi sono svegliata anche se non c'ero e ho trovato tutto tranne il mio corpo od il cerebro leso. Questa mattina che è ieri o oggi o domani io dov'ero? e s'immagina ormai libero alla sua calorosa festa. Ma di nuovo attenti schierandocisi attorno lo privano di tutto rubando ciò che vogliono ed i suoi raggi ormai morenti carezzano leggeri il vento, gli alberi e i capelli i petali e le moribonde orbite e le gocce d'acqua che alloggiano morbide su foglie d'incanto su alberi che crescono nello sguardo di chi guarda davvero. In un ultimo spiraglio un suo raggio è una lacrima che chiede perdono per non esser forte abbastanza eppur gioisce perché sa che nella morte altri incanti partorisce che preannunciano il suo sorger per un'infinità di vite. Lidia Allocca, 22 anni. Disegno e scrivo sin da bambina, ma ho iniziato effettivamente a scrivere circa 7 anni fa sulla pagina facebook Sweet Dreams Are Made Of This (https://www.facebook.com/sweetdreamsaremadeofthispage/). Ho partecipato a diversi contest, dentro e fuori facebook, al momento collaboro con una rivista che pubblica i miei racconti e sono iscritta ad alcuni gruppi di scrittura e sperimentazione. Non prediligo un solo stile, anche se spesso e volentieri cedo alla poesia e a quello che chiamerei "naturalismo surrealista", ma più che altro tendo sempre a sperimentare in cerca della forma e della parola perfette.

Spatolate d'onirismo<br />

Questa mattina<br />

mi sono svegliata dalla realtà<br />

che in realtà è sogno<br />

ed è il sogno ad essere realtà.<br />

Questa mattina<br />

sono andata alla finestra<br />

che s'è trasformata<br />

e m'ha scattato una foto<br />

ma quando ho cercato in memoria<br />

io non c'ero.<br />

Questa mattina<br />

ho visto il paesaggio<br />

trasformarsi in dipinto<br />

nei miei occhi<br />

nelle mie mani<br />

tangibile<br />

appetibile<br />

con le sue spessità<br />

e i caleidoscopici colori.<br />

Questa mattina<br />

mi sono addormentata nel sogno<br />

e svegliata nella surrealtà.<br />

Dietro l'incanto<br />

(https://www.youtube.com/watch?v=GyH...)<br />

Un'insana magia<br />

intrappolando le foglie<br />

in bagliori nascosti<br />

un po' smorti<br />

si crea<br />

in quei rari giorni uggiosi<br />

in cui i pirati del cielo<br />

conquistano il Sole<br />

e credendosi padroni<br />

fanno sosta per ore.<br />

Ma quando il cielo<br />

per un attimo<br />

si scambia con il mare<br />

sottosopra si ritrovan<br />

e non sanno cosa fare<br />

e vedon acqua gocciolare d'ogni lato<br />

bagnando tetti e strade<br />

nell'incantevole spettacolo Nostrano.<br />

Distratti<br />

il Padrone li sbeffeggia<br />

dalle sbarre esce fuori la sua testa<br />

Esisteva solo l'eco di Me<br />

e del Pensiero<br />

libero di succhiare<br />

il polline dai mille papaveri<br />

e drogarsi di beltà.<br />

Questa mattina<br />

Sole s'è fatto Luna<br />

e Luna s'è finta Sole<br />

e non c'era calore.<br />

Vedevo danzare gli alberi<br />

sfrenati ballerini<br />

seguire il ritmo del vento<br />

e dei suoi taglienti fischi<br />

come coltelli finti<br />

cucchiai travestiti.<br />

Questa mattina<br />

mi sono svegliata morta<br />

ma mi sono svegliata<br />

anche se non c'ero<br />

e ho trovato tutto<br />

tranne il mio corpo<br />

od il cerebro leso.<br />

Questa mattina<br />

che è ieri o oggi o domani<br />

io dov'ero?<br />

e s'immagina ormai libero<br />

alla sua calorosa festa.<br />

Ma di nuovo attenti<br />

schierandocisi attorno<br />

lo privano di tutto<br />

rubando ciò che vogliono<br />

ed i suoi raggi ormai morenti<br />

carezzano leggeri<br />

il vento, gli alberi e i capelli<br />

i petali e le moribonde orbite<br />

e le gocce d'acqua<br />

che alloggiano morbide<br />

su foglie d'incanto<br />

su alberi che crescono<br />

nello sguardo di chi guarda<br />

davvero.<br />

In un ultimo spiraglio<br />

un suo raggio è una lacrima<br />

che chiede perdono<br />

per non esser forte abbastanza<br />

eppur gioisce<br />

perché sa che nella morte<br />

altri incanti partorisce<br />

che preannunciano il suo sorger<br />

per un'infinità di vite.<br />

Lidia Allocca, 22 anni. Disegno e scrivo sin da bambina, ma ho iniziato<br />

effettivamente a scrivere circa 7 anni fa sulla pagina facebook Sweet Dreams Are<br />

Made Of This (https://www.facebook.com/sweetdreamsaremadeofthispage/). Ho<br />

partecipato a diversi contest, dentro e fuori facebook, al momento collaboro con una<br />

rivista che pubblica i miei racconti e sono iscritta ad alcuni gruppi di scrittura e<br />

sperimentazione. Non prediligo un solo stile, anche se spesso e volentieri cedo alla<br />

poesia e a quello che chiamerei "naturalismo surrealista", ma più che altro tendo<br />

sempre a sperimentare in cerca della forma e della parola perfette.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!