5° Quadernetto Poetico - OrnitOnirica

“SiFaPerFarBenEdizioni”, improbabile casa editrice frutto della fantasia contorta di Roberto Marzano, presenta il 5° Quadernetto Poetico a tema “OrnitOnirica – Voli Pindarici, sogni e visioni”, opere ispirate a voli fantastici nell’irrealtà, dove il sogno prende sopravvento sulla vita in visioni surreali, deformando i sensi e il tempo. Sconfinamenti nell’assurdo, nel fuori dal comune, nell’illogico, dove l’inconscio viene galla in sorprendenti miraggi, fantasie erotiche, viaggi immaginari... “SiFaPerFarBenEdizioni”, improbabile casa editrice frutto della fantasia contorta di Roberto Marzano, presenta il 5° Quadernetto Poetico a tema “OrnitOnirica – Voli Pindarici, sogni e visioni”, opere ispirate a voli fantastici nell’irrealtà, dove il sogno prende sopravvento sulla vita in visioni surreali, deformando i sensi e il tempo. Sconfinamenti nell’assurdo, nel fuori dal comune, nell’illogico, dove l’inconscio viene galla in sorprendenti miraggi, fantasie erotiche, viaggi immaginari...

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18.12.2017 Views

SiMonE PaNSOLiN Crediamo di essere scaltri tentando di ingannare la grammatica del mondo. Vogliamo sperare che un dio della mente si distragga o perda per un attimo il controllo. Eppure la coscienza ci ricorda che travestirsi da se stessi resta un trucco. Tentai di uccidermi, allora. Ma l’assassino vince sulla vittima come l’arma sconfigge l’assassino. Eccome se è complesso raccogliere i frantumi cercarsi nella nebbia. Mi hanno consigliato di raccoglierli i frantumi. Sono stato aiutato, accompagnato. In un attimo di calma li abbiamo soppesati e ho compreso che una bilancia in equilibrio non è vuota. … scalare l’aria come gli alberi – cosa molto raffinata – non serve a nulla. I passi vanno messi sulla terra e le mani nel letame che dà la vita e che assomiglia così tanto a dio. a mio padre Quando muore una madre bisogna parlarne o non parlarne affatto. Il fato ha scelto per me ha sostituito il peso. Non ho un ricordo di quell’uomo antico. Ma amo pensare, sognare, immaginare il giorno in cui sposasti il vento. Ieri nel cielo sono scoppiate le meteore. Simili a questi pensieri appiccati nel cranio. O simili a te, forse? Chi vuole volare nel vento rischia davvero di essere il vento.

“Dopo tutto anche tu” è una frase già detta. Ma è l’ennesima colpa inattesa, il sale incandescente di una storia antica. Si giocava, come nelle fiabe. Io ero il sole, tu il giorno. Ci siamo accompagnati fino a sera poi ho portato i miei raggi su altre terre. Ed è nata la notte. Divenni come l’acqua che assomiglia a un fantasma e non può annegare. Dovetti credere alla cura alla menzogna dell’onda in cui il mare si tende per sentirsi in salvo. a N. M. Insieme abbiamo osservato la mente con tutta la profondità degli occhi. Ho potuto vedermi nello specchio, conoscere lo specchio stesso. E di ciò ti ringrazio. C’è chi nasce peso e chi nasce bilancia, in pochi riescono a pesare se stessi. Poesie tratte da"Transfert, Streetlib 2017" Simone Pansolin si avvia giovanissimo agli studi musicali, diplomandosi in chitarra classica (Conservatorio "Paganini" di Genova) e conseguendo il Diploma Specialistico di II Livello (Conservatorio "Tartini" di Trieste) sotto la guida del M° F. Zigante, entrambi con il massimo dei voti e la lode. Vincitore di oltre 16 concorsi nazionali e internazionali - tra cui il 28° Concorso di Chitarra Ansaldi/Servetti di V. Mondovì - per anni si esibisce come chitarrista classico. Rivolge successivamente la sua attenzione alla musica antica, approfondendo lo studio dei liuti sotto la guida del M° M. Lonardi. Si dedica attualmente all'attività concertistica, sia come solista, sia come esecutore di basso continuo all'interno di formazioni cameristiche. Le sue collaborazioni più recenti includono l’Ensemble Il Terzo Suono, I Concerti Spirituali del Gonfalone, l’Ensemble El Melopeo. Suona regolarmente in duo con il liutista genovese Davide Mocini. Ha conseguito il Diploma Accademico di Secondo Livello ad indirizzo didattico presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. E' insegnante di chitarra classica presso le scuole statali a indirizzo musicale. Alla musica affianca una personale ricerca riguardante la poesia. Ha all’attivo la pubblicazione di tre raccolte: Miniature (Sciascia Editore, 2009) curata dal professor F. Zangrilli, docente presso la City University of New York; Canti del Paroliere - o Voci dal Qohelet (Joker Editore, 2011); Transfert (Streetlib, 2017), premio della critica XII Premio Letterario internazionale "Voci - Città di Abano Terme". La critica dice di lui: «Composizioni troppo belle, di terribile verità, da mettere i brividi.» (F. Russo, in "Cultura e Prospettive"); «Una voce nuova, fuori dei canoni, una voce che fa riflettere, che accarezza l’immaginazione, che materializza l’essenza dell’uomo nell’universo.» (M. Carocci, in "Oubliettemagazine"); «sembra di assaporare piccoli quadri finemente dipinti, con sensazioni visive, uditive e tattili che sono un godimento e una sfida per l’immaginazione.» (C. S. Gnoffo, in "Il Bandolo"); «Una sensibilità d’animo di prim’ordine. […] Siamo convinti, convintissimi, che di lui sentiremo parlare, e non poco.» (F. Castellani, in "Poeti nella Società").

SiMonE PaNSOLiN<br />

Crediamo di essere scaltri<br />

tentando di ingannare<br />

la grammatica del mondo.<br />

Vogliamo sperare che un dio<br />

della mente si distragga<br />

o perda per un attimo il controllo.<br />

Eppure la coscienza ci ricorda<br />

che travestirsi da se stessi<br />

resta un trucco.<br />

Tentai di uccidermi, allora.<br />

Ma l’assassino vince sulla vittima come l’arma<br />

sconfigge l’assassino.<br />

Eccome se è complesso<br />

raccogliere i frantumi<br />

cercarsi nella nebbia.<br />

Mi hanno consigliato di raccoglierli<br />

i frantumi.<br />

Sono stato aiutato, accompagnato.<br />

In un attimo di calma<br />

li abbiamo soppesati<br />

e ho compreso<br />

che una bilancia in equilibrio<br />

non è vuota.<br />

… scalare l’aria come gli alberi<br />

– cosa molto raffinata –<br />

non serve a nulla.<br />

I passi vanno messi sulla terra e le mani<br />

nel letame<br />

che dà la vita<br />

e che assomiglia così tanto a dio.<br />

a mio padre<br />

Quando muore una madre<br />

bisogna parlarne o<br />

non parlarne affatto.<br />

Il fato ha scelto per me<br />

ha sostituito il peso.<br />

Non ho un ricordo di quell’uomo antico.<br />

Ma amo pensare, sognare,<br />

immaginare<br />

il giorno in cui sposasti il vento.<br />

Ieri nel cielo<br />

sono scoppiate le meteore.<br />

Simili a questi pensieri<br />

appiccati nel cranio.<br />

O simili a te, forse?<br />

Chi vuole volare nel vento<br />

rischia davvero di essere<br />

il vento.

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