Il Giornale dell'Handball - Dicembre 2017

La sfida GLOBALE di Hass
Nel 2020, dopo i Giochi Olimpici di
Tokyo, saranno 20 gli anni di mandato
di Hassan Moustafa al vertice
della International Handball
Federation. Rieletto – nuovamente
da candidato unico – in occasione
del Congresso dell’11 e
12 novembre scorsi ad Antalya, in
Turchia, il nome del dirigente egiziano
resta largamente condiviso
da tutta la Pallamano mondiale.
Certo, è innegabile come la disciplina
che Moustafa rappresenta al
tavolo del CIO (Comitato Olimpico
Internazionale) abbia avuto lo sviluppo
che è sotto gli occhi di
tutti: l’Handball è oggi uno degli
Sport di squadra più praticati in
assoluto, riempie con migliaia di
spettatori le arene sportive coi
suoi maggiori eventi – Olimpiadi,
Mondiali, Europei e Champions
League, qui con la decisiva complicità
della Federazione Europea
-, e prepara il terreno per l’ingresso,
storico, nel circuito olimpico
del Beach Handball.
Quest’ultimo, obiettivo già dichiarato
in mezzo a una serie di progetti
su cui Moustafa ha
tracciato un primo quadro di prospettiva
proprio di recente, attraverso
un’intervista rilasciata al
portale tedesco specializzato
“Handball-World”.
HANDBALL-WORLD: Quali sono gli
obiettivi del suo nuovo mandato?
MOUSTAFA: Molti (ride, ndr). I
grandi eventi sono ovviamente al
primo posto, per cui vogliamo
farci trovare pronti ai Giochi Olimpici
di Tokyo 2020 e ai Campionati
Mondiali del 2019 in Danimarca e
Germania. Su questi ultimi l’obiettivo
è molto ambizioso: puntiamo,
assieme alla Federazione tedesca
e alla Bundesliga, di superare i
750mila spettatori. Ambiziosi?
Beh, in Francia l’obiettivo erano i
500mila spettatori e ambiziosi significa
provare a raddoppiare questo
numero nel 2019, arrivando al
milione di persone.
HW: E poi cos’altro?
M: Stiamo avviando un processo di
sviluppo della Pallamano in Cina.
Ho già avuto diversi incontri con il
Ministro dello Sport. L’Oriente è un
versante molto importante per noi,
compreso ovviamente il Giappone,
che dovrà essere protagonista alle
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