Il Giornale dell'Handball - Dicembre 2017
È online il nuovo numero de "Il Giornale dell'Handball", l'ultimo del 2017. Diviso fra la soddisfazione dell'assegnazione all'Italia dei Mondiali di Beach Handball e l'accordo con Sportitalia.
È online il nuovo numero de "Il Giornale dell'Handball", l'ultimo del 2017. Diviso fra la soddisfazione dell'assegnazione all'Italia dei Mondiali di Beach Handball e l'accordo con Sportitalia.
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Tutta la Pallamano Che Vuoi.<br />
<strong>Il</strong> <strong>Giornale</strong> dell’Handball - <strong>Dicembre</strong> <strong>2017</strong><br />
Proprietà<br />
Federazione Italiana<br />
Giuoco Handball<br />
Stadio Olimpico<br />
00135 Roma<br />
Tel: 06-87975901<br />
Fax: 06-87975913<br />
Pubblicazione<br />
Telematica Mensile<br />
Iscrizione Tribunale Civile<br />
di Roma 30/2012<br />
del 13.02.2012<br />
Direttore Responsabile<br />
Marcello Festa<br />
Redazione<br />
Matteo Aldamonte<br />
Sabrina Alessio<br />
Collaboratori<br />
Roberto Avallone<br />
Alessandro Luciani<br />
Walter Taranto<br />
SOMMARIO<br />
04 #Pescara2020: la 12 Fuoricampo:<br />
grande sfida italiana Valentina Landri<br />
Consiglio Federale<br />
Pasquale Loria<br />
Stefano Podini<br />
Gianni Cenzi<br />
Flavio Bientinesi<br />
Gian Luca Brasini<br />
Andrea Guidotti<br />
Anna Maria Lattuca<br />
Fabrizio Quaranta<br />
Stanislao Rubinetti<br />
Massimo Petazzi<br />
Marcello Visconti<br />
Segretario Generale<br />
Adriano Ruocco<br />
06 Media & Pallamano,<br />
binomio vincente<br />
08 La sfida globale di<br />
Hassan Moustafa<br />
10 In Alto Adige un<br />
gennaio bollente<br />
14 Come brillano le stelle<br />
di Conversano<br />
16 Next Gen,<br />
missione futuro<br />
Direttore Generale<br />
Daniele Sonego<br />
Collegio Revisori dei Conti<br />
Michele Turato<br />
Olimpia Formisano<br />
Renato Vicinanza<br />
Fotografie<br />
Isabella Gandolfi<br />
Archivio FIGH<br />
3
“#PESCARA2020”: la gran<br />
Un’assegnazione<br />
che ci<br />
inorgoglisce<br />
(i Mondiali di<br />
Beach), una<br />
scelta tanto<br />
coraggiosa quanto ambiziosa (la<br />
pallamano in tv). Sono state settimane<br />
di duro lavoro quelle che<br />
abbiamo appena messo alle<br />
spalle ma siamo certi che le sfide<br />
che il Nostro Movimento ha lanciato<br />
saranno ben ripagate. L’assegnazione<br />
all’Italia dei Mondiali<br />
di Beach del 2020 è, al tempo<br />
stesso, un grande onore e un importante<br />
onere. Dietro questo risultato<br />
così importante e<br />
prestigioso per la nostra Federazione<br />
voglio, però, sottolineare<br />
che c’è stato un grande lavoro di<br />
squadra. Quando ognuno dà il<br />
massimo nel suo ambito, nel suo<br />
ruolo, si ottengono sempre risultati<br />
importanti. Ed è stato così<br />
anche in questo prestigioso riconoscimento.<br />
<strong>Il</strong> mio primo ringraziamento<br />
va, allora, a chi ha<br />
portato avanti il progetto di questa<br />
candidatura all’interno della<br />
Federazione. Ringrazio il CONI<br />
(Comitato Olimpico Nazionale Italiano)<br />
e il Presidente Malagò per<br />
averci supportato sin dal principio.<br />
Grazie alla IHF, al Presidente<br />
Moustafa, per aver dimostrato di<br />
credere fortemente nell’Italia.<br />
Questa assegnazione è un atto<br />
concreto da parte della Federazione<br />
Internazionale, ma è anche<br />
la dimostrazione di una rinnovata<br />
predisposizione nei confronti<br />
della FIGH e del Movimento italiano.<br />
La scelta coraggiosa è, invece,<br />
quella di aver deciso di<br />
riportare la pallamano in tv. Una<br />
mission sicuramente ambiziosa e<br />
che siamo certi incontrerà il consenso<br />
di appassionati e non, un<br />
passo importantissimo da parte<br />
della nostra Federazione e per il<br />
nostro Movimento. Riportare la<br />
Pallamano in TV, in chiaro e alla<br />
portata di tutti, è stato fin da subito<br />
un obiettivo del mandato di<br />
questo nuovo Consiglio Federale.<br />
Lo abbiamo fatto praticamente<br />
dall’inizio, nell’aprile della stagione<br />
scorsa, con le due Final8 di<br />
Coppa Italia e con gli eventi della<br />
Nazionale. Quelle occasioni avevano<br />
dimostrato un feeling con<br />
Sportitalia che siamo contenti di<br />
vedere rinnovato e rafforzato in<br />
questa stagione. <strong>Il</strong> nostro sport<br />
avrà la visibilità che merita con<br />
una gara settimanale in diretta<br />
ogni sabato a cui si affianca la<br />
trasmissione “HandballMania”, già<br />
punto di riferimento tra gli appassionati.<br />
La soddisfazione è grande, come<br />
e quanto l’attesa.<br />
Pasquale Loria<br />
Presidente FIGH<br />
4
de SFIDA ITALIANA<br />
Un grande risultato<br />
parte<br />
sempre da lontano.<br />
La Federazione<br />
Italiana ha<br />
puntato sul Beach Handball, ha<br />
coltivato a lungo un sogno e lo ha<br />
realizzato grazie alla perseveranza<br />
e alla competenza di tutte<br />
le sue componenti: atleti, tecnici<br />
e dirigenti. Quest’anno quel risultato<br />
è stato perfezionato con due<br />
splendide perle. La qualificazione<br />
della Nazionale maschile per i<br />
Giochi Olimpici Giovanili 2018 in<br />
Argentina, conquistata grazie al<br />
secondo posto mondiale della formazione<br />
Under 17, che ha favorito<br />
ancor di più l’acquisizione dell’organizzazione<br />
mondiale della pallamano<br />
da spiaggia maschile e<br />
femminile del 2020 a Pescara.<br />
Quest’ultimo grande appuntamento<br />
che rende orgogliosi tutti<br />
gli sportivi italiani è anche il<br />
frutto della grande esperienza<br />
della Federazione in questa specialità.<br />
E’ un po’ come un ritorno<br />
a casa. Sulle spiagge dell’Adriatico,<br />
infatti, più di venti anni fa<br />
sono stati fatti i primi tentativi di<br />
sperimentare questa disciplina da<br />
spiaggia. Poi sempre in Italia i<br />
primi tornei con la certificazione<br />
del regolamento da parte delle<br />
Federazioni internazionali europee<br />
e mondiali.<br />
Da allora ne è passato di tempo.<br />
Ma di successi in questa specialità<br />
l’Italia ne ha messi a segno<br />
tanti. Nove le medaglie conquistate<br />
in competizioni internazionali<br />
molte delle quali, devo dire<br />
con piacere, ottenute dalle rappresentative<br />
giovanili. Segno non<br />
solo che questa, come tutti gli<br />
sport di spiaggia, è una disciplina<br />
che piace ai giovani ma soprattutto<br />
che la FIGH ha seminato<br />
bene in tutte le categoria e che in<br />
futuro, mi auguro, sarà in grado di<br />
raccoglierne i frutti anche nelle<br />
più prestigiose competizioni mondiali.<br />
L’ingresso del Beach Handball<br />
nel programma di gara di una<br />
competizione organizzata sotto<br />
l’egida del Comitato Olimpico Internazionale,<br />
del resto, pone le<br />
basi anche per ulteriori riconoscimenti.<br />
Così come a Buenos Aires<br />
nel 2018 per gli Youth Olympics<br />
Games spero che anche l’handball<br />
sulla sabbia possa presto essere<br />
presente in altre manifestazioni<br />
olimpiche.<strong>Il</strong> cammino verso Pescara<br />
2020 è ancora lungo. Alle<br />
atlete e agli atleti che seguiranno<br />
questo percorso fino ai Mondiali<br />
voglio che giunga l’affetto di tutti<br />
gli sportivi nella speranza di vederli<br />
raggiungere il miglior risultato<br />
possibile.<br />
Giovanni Malagò<br />
Presidente CONI<br />
5
di Marcello Festa<br />
<strong>Il</strong> 2018 porterà in dote al Movimento<br />
un’autentica “abbuffata” di pallamano. Finita<br />
la dieta, terminata l’astinenza, la pallamano<br />
ritorna in TV (rigorosamente in<br />
chiaro) per poter lanciare la sua legittima e<br />
doverosa sfida agli altri sport di squadra.<br />
Finalmente! Finalmente sarà possibile godersi<br />
lo Spettacolo comodamente seduti in<br />
poltrona, in un giorno prestabilito (sabato)<br />
e in un orario non suscettibile di variazioni<br />
(20.45), tutto questo grazie ad un accordo<br />
con l’emittente Sportitalia (canale 60 del digitale<br />
terrestre e 225 della piattaforma<br />
SKY) diventata, ufficialmente, la TV della<br />
Pallamano Italiana! Le partite del Massimo<br />
Campionato (maschile e femminile), le Finali<br />
di Coppa Italia, le gare di Supercoppa,<br />
tutte le partite delle Nazionali, saranno trasmesse<br />
in diretta e in chiaro dall’emittente<br />
che ha saputo fare dello sport il suo inconfondibile<br />
marchio di fabbrica, un “brand”<br />
riconosciuto e riconoscibile da tutti gli<br />
sportivi italiani.<br />
Da febbraio non bisognerà più smanettare<br />
su smartphone e tablet, andare a caccia<br />
della miglior connessione per potersi gustare<br />
lo “Spettacolo della Pallamano” o, per<br />
meglio dire, non bisognerà più smanettare<br />
soltanto sul tablet dove, comunque, la partita<br />
settimanalmente proposta in diretta da<br />
Media & Pallamano,<br />
Sportitalia, sarà visibile attraverso le piattaforme<br />
digitali della FIGH.<br />
Indubitabilmente si tratta di un grande<br />
sforzo prodotto dalla Federazione, una rivoluzione<br />
copernicana ampiamente annunciata<br />
prima ancora che cambiasse il<br />
vento, uno sforzo che ora dovrà essere ottimizzato<br />
da Federazione e Club che in<br />
un’azione, si spera congiunta, avranno a disposizione<br />
quella vetrina televisiva da<br />
tempo invocata: opportunità straordinaria<br />
da non dilapidare.
inomio VINCENTE<br />
Nella foto a sinistra lo studio di “HandballMania”,<br />
trasmissione in onda ogni mercoledì alle 19.30<br />
sull’emittente Sportitalia (foto in alto) da quest’anno<br />
tv ufficiale della FIGH. Da gennaio Sportitalia (60 digitale<br />
terrestre, 225 Sky) proporrà in diretta le gare<br />
della Nazionale, le Final Eight di Coppa Italia e le<br />
gare del Campionato italiano.<br />
In basso le homepage dei siti figh.it e pallamano.tv<br />
Non era scontata, né semplice, la decisione<br />
di riportare la Pallamano in TV, era invece<br />
una necessità per affermare una presenza,<br />
per certificare l’esistenza di un Movimento<br />
da troppo tempo chiuso nel suo recinto neanche<br />
troppo dorato… l’esperimento di<br />
Pallamano TV (che proseguirà anche se in<br />
forma diversa), delimitava i contorni del<br />
Movimento, rendendolo sempre più autoreferenziale<br />
rivolgendosi sempre ed esclusivamente<br />
ai propri fruitori e per questo<br />
occorreva alzare il tiro, aprirsi al “mercato”,<br />
sfidarlo, affermando anche in Italia la presenza<br />
di uno sport che oltre confine impartisce<br />
lezioni, così da mettere in moto un<br />
circuito diverso e, si spera, virtuoso.<br />
Oneri e onori accompagnano la scelta, probabilmente<br />
l’unica possibile per provare a<br />
colmare l’enorme gap che separa la pallamano<br />
italiana dal resto del Mondo ma<br />
anche l’unica per affermare senza paura<br />
che Esistiamo, che siamo Affascinanti, Elettrizzanti,<br />
Spettacolari. E ora ve lo Mostriamo!
La sfida GLOBALE di Hass<br />
Nel 2020, dopo i Giochi Olimpici di<br />
Tokyo, saranno 20 gli anni di mandato<br />
di Hassan Moustafa al vertice<br />
della International Handball<br />
Federation. Rieletto – nuovamente<br />
da candidato unico – in occasione<br />
del Congresso dell’11 e<br />
12 novembre scorsi ad Antalya, in<br />
Turchia, il nome del dirigente egiziano<br />
resta largamente condiviso<br />
da tutta la Pallamano mondiale.<br />
Certo, è innegabile come la disciplina<br />
che Moustafa rappresenta al<br />
tavolo del CIO (Comitato Olimpico<br />
Internazionale) abbia avuto lo sviluppo<br />
che è sotto gli occhi di<br />
tutti: l’Handball è oggi uno degli<br />
Sport di squadra più praticati in<br />
assoluto, riempie con migliaia di<br />
spettatori le arene sportive coi<br />
suoi maggiori eventi – Olimpiadi,<br />
Mondiali, Europei e Champions<br />
League, qui con la decisiva complicità<br />
della Federazione Europea<br />
-, e prepara il terreno per l’ingresso,<br />
storico, nel circuito olimpico<br />
del Beach Handball.<br />
Quest’ultimo, obiettivo già dichiarato<br />
in mezzo a una serie di progetti<br />
su cui Moustafa ha<br />
tracciato un primo quadro di prospettiva<br />
proprio di recente, attraverso<br />
un’intervista rilasciata al<br />
portale tedesco specializzato<br />
“Handball-World”.<br />
HANDBALL-WORLD: Quali sono gli<br />
obiettivi del suo nuovo mandato?<br />
MOUSTAFA: Molti (ride, ndr). I<br />
grandi eventi sono ovviamente al<br />
primo posto, per cui vogliamo<br />
farci trovare pronti ai Giochi Olimpici<br />
di Tokyo 2020 e ai Campionati<br />
Mondiali del 2019 in Danimarca e<br />
Germania. Su questi ultimi l’obiettivo<br />
è molto ambizioso: puntiamo,<br />
assieme alla Federazione tedesca<br />
e alla Bundesliga, di superare i<br />
750mila spettatori. Ambiziosi?<br />
Beh, in Francia l’obiettivo erano i<br />
500mila spettatori e ambiziosi significa<br />
provare a raddoppiare questo<br />
numero nel 2019, arrivando al<br />
milione di persone.<br />
HW: E poi cos’altro?<br />
M: Stiamo avviando un processo di<br />
sviluppo della Pallamano in Cina.<br />
Ho già avuto diversi incontri con il<br />
Ministro dello Sport. L’Oriente è un<br />
versante molto importante per noi,<br />
compreso ovviamente il Giappone,<br />
che dovrà essere protagonista alle<br />
6<br />
8
an Moustafa di Matteo Aldamonte<br />
Olimpiadi.<br />
Dobbiamo anche lavorare alla diffusione<br />
dell’Handball negli Stati<br />
Uniti, mercato fondamentale per<br />
noi. La suddivisione con il Sudamerica<br />
in due confederazioni ci<br />
aiuterà a convogliare gli sforzi<br />
verso la giusta direzione.<br />
HW: Perché?<br />
M: Le squadre che dominano in<br />
America sono sempre le stesse:<br />
Cile, Brasile e Argentina. Gli Stati<br />
Uniti, il Canada o Cuba invece non<br />
lo sono. Vogliamo che abbiano<br />
maggiori chances di competere a<br />
livello mondiale e di crescere. Una<br />
buona squadra negli USA, significa<br />
poter lavorare lì. Questo discorso<br />
vale anche per altri grandi<br />
paesi, come ad esempio l’India.<br />
HW: E il progetto del pallone<br />
senza pece? Pensa sia necessario<br />
questo passo?<br />
M: Sì, perché è un problema diffuso<br />
e che accomuna tutti i paesi<br />
in cui si gioca a Pallamano. La<br />
pece sporca il campo da gioco e<br />
rende irriconoscibile il pallone<br />
dopo pochi minuti gioco. Questo<br />
non è positivo per la nostra immagine.<br />
HW: C’è già un piano di introduzione<br />
del nuovo pallone?<br />
M: Speriamo di poterlo testare in<br />
maniera ufficiale ai Campionati<br />
Mondiali del 2019. Molten sta lavorando<br />
giorno e notte su questo<br />
progetto. A Lipsia (Germania) abbiamo<br />
avuto un nuovo incontro e<br />
lo stiamo già testando a livello<br />
giovanile. Sappiamo bene che<br />
senza provarlo in anticipo, i giocatori<br />
non accetteranno questa novità.<br />
HW: A che punto è lo sviluppo del<br />
Beach Handball?<br />
M: È il nostro “bambino”…<br />
HW: Un “bambino” che sta per diventare<br />
olimpico?<br />
M: Lo spero. Ci sono buone probabilità<br />
che ciò avvenga coi Giochi<br />
Olimpici di Parigi 2024. Ma il<br />
Beach Handball ci sarà già a<br />
Tokyo.<br />
Non ufficialmente, ma potremo comunque<br />
introdurlo con alcune dimostrazioni.<br />
È molto importante<br />
per noi.<br />
7<br />
9
In ALTO ADIGE un gennaio<br />
di Walter Taranto<br />
<strong>Il</strong> rilancio della pallamano nazionale deve ripartire<br />
dai grandi eventi. Questo è stato il leit<br />
motiv dell’incontro romano avvenuto ad ottobre<br />
fra i vertici della pallamano mondiale ed<br />
europea, quelli nazionali ed il presidente del<br />
Coni Giovanni Malagò. E subito sono giunte le<br />
prime conferme l’assegnazione dei mondiali<br />
di Beach Handball del 2020, ne è stata la riprova.<br />
Ma prima ancora in termine di tempo si par-<br />
BOLLENTE<br />
tirà con l’evento fortemente voluto in Alto<br />
Adige nel mese di gennaio. Due week end all’insegna<br />
della grande pallamano nella regione<br />
che più di ogni altra in passato ha<br />
organizzato eventi di grande richiamo. Ormai<br />
sono passati quasi 20 anni da quando in provincia<br />
di Bolzano si organizzarono i campionati<br />
Europei. Fu una manifestazione<br />
memorabile con la vittoria della Svezia in finale<br />
sulla Spagna del fenomeno Talant Duy-<br />
10
shebaev. L’Italia lottò, giocò bene perse solamente<br />
di 1 con la Francia e poi conquisto un<br />
undicesimo posto davanti alla Macedonia.<br />
Nel dicembre 2001 si disputarono i mondiali<br />
femminili. Ben 24 squadre al via in un edizione<br />
davvero riuscita con la vittoria che<br />
andò alla Russia sulla Norvegia.<br />
L’Alto Adige in prima linea quindi per l’organizzazione<br />
di eventi e non poteva non partire<br />
da questa terra che vanta una grande tradizione<br />
l’operazione rilancio.<br />
<strong>Il</strong> gennaio 2018 infatti inizierà davvero con il<br />
botto. Primo appuntamento è previsto per l’8<br />
con l’amichevole fra Italia e Israele che si disputerà<br />
a Merano e quindi ci saranno due<br />
week end davvero di grande pallamano.<br />
<strong>Il</strong> Palaresia di Bolzano sarà un palcoscenico<br />
d’eccezione. La struttura altoatesina infatti<br />
ospiterà gli azzurri di Riccardo Trillini impegnati<br />
nel girone di qualificazione mondiali dal<br />
12 al 14 gennaio, mentre il week successivo<br />
a Bressanone si disputerà il Trofeo Alpe Adria<br />
Cup. Una manifestazione con 8 squadre al via<br />
che già adesso suscita grande interesse e richiamo.<br />
Austria, Svizzera, Slovenia ed Italia<br />
tutte rappresentate da 2 formazioni di prima<br />
fascia con la collaudata formula della Final<br />
Eight si contenderanno l’ambito trofeo fortemente<br />
voluto dal vicepresidente Stefano Podini<br />
e dai vertici dell’ Ehf.<br />
Dal 19 al 21 gennaio quindi un week end davvero<br />
per palati fini a Bressanone, nel tempio<br />
della pallamano altoatesina per eccellenza.<br />
Oltre ai campioni d’Italia del Bolzano, ci saranno<br />
le formazioni austriache del Alpla H.C.<br />
Hard attuale capolista del campionato, e<br />
quella del Kelag Ferlach. Dalla Slovenia arriveranno<br />
il Maribor attualmente quarto in classifica<br />
ed il Krka squadra dotata di un gran<br />
blasone.<br />
Dalla Svizzera, giungeranno altrettante formazioni<br />
prestigiose come i Bernesi del Muri<br />
e l’ Arau. Alcuni dubbi rimangono solo per la<br />
seconda formazione italiana che affiancherà i<br />
campioni d’ Italia del Loacker Bolzano. Nelle<br />
prossime settimane il comitato organizzatore<br />
metterà a punto ogni dettaglio. In Alto<br />
Adige quest’anno la stagione della pallamano<br />
non conoscerà sosta.<br />
11
FUORICAMPO<br />
di Sabrina Alessio<br />
Le DUE VITE di<br />
VALENTINA<br />
Dica 33. Chi di noi non ha ricevuto dal proprio<br />
medico questa richiesta almento una volta nella<br />
vita? Praticamente tutti. Un numero sicuramente<br />
inferiore si è trovato invece a passare,<br />
da un'apparentemente banale controllo, ad ulteriori<br />
accertamenti rivelatori di gravi problemi di<br />
salute. Destino capitato a quella che oggi è più<br />
che mai una colonna della Nazionale italiana di<br />
Pallamano e Beach Handball, quella Valentina<br />
Landri che dopo un tumore maligno alla gola ha<br />
saputo tornare ancora più forte e che il 33 se lo<br />
porta, con fierezza, sulle spalle da più di qualche<br />
stagione.<br />
Valentina prima curiosità: perchè la scelta del<br />
33?<br />
In realtà il numero che ho scelto quando ho iniziato<br />
a giocare era il numero 3. L'avevo scelto<br />
perchè era il numero di una giocatrice che ammiravo,<br />
Luana Pistelli (per oltre un decennio<br />
centrale della nazionale italiana). Lo portavo<br />
sulla maglia quando giocavo nell'Orta di Atella e<br />
l'ho conservato nel mio primo passaggio a Futura<br />
e poi a Conversano.<br />
E poi cosa è successo?<br />
Dopo l'esperienza pugliese, quando sono tornata<br />
a giocare a Futura, il 3 ormai era stato preso<br />
dalla mia compagna di squadra Cristina Gheorghe<br />
e così, dovendo cambiare, ho scelto di non<br />
lasciarlo ma di raddoppiarlo. <strong>Il</strong> 33 mi dà l'idea di<br />
essere un numero pazzo, mi rispecchia.<br />
Quindi niente a che vedere con la smorfia napoletana<br />
dove il 33, che rappresenta gli anni di<br />
Cristo, è un numero legato all'amore per la famiglia?<br />
No, ma indubbiamente la mia famiglia ha un<br />
posto speciale nella mia vita. Ho sempre adorato<br />
i miei genitori e le mie tre sorelle, ma dopo<br />
l'intervento che ho subito nel 2015 sono diventati<br />
ancora più importanti.<br />
12
Un prima e un dopo rilevanti nella tua vita e<br />
nella tua carriera sono proprio rappresentati<br />
dalla scoperta della malattia e dal percorso di<br />
guarigione che ne è conseguito. Cosa è cambiato<br />
in Valentina "fuoricampo"?<br />
Come ti dicevo, io sono sempre stata molto<br />
legata alla mia famiglia, ma la conseguenza<br />
più grande di quello che mi è successo è che<br />
dopo l'intervento siamo diventati un tuttuno.<br />
Anche nella scelta di giocare a Salerno, oltre<br />
al fatto che è stata l'unica società a darmi<br />
davvero fiducia, una componente importante è<br />
di certo la vicinanza a casa e alla mia famiglia.<br />
E dentro il terreno di gioco?<br />
In campo prima ero un mastino. Tanto grintosa<br />
sì, ma forse anche poco attenta alla sensibilità<br />
delle mie compagne.<br />
Oggi in questo sono cambiata, mi sono addolcità<br />
un po'.<br />
Eppure in campo sei ancora una forza della<br />
natura. Dove la prendi tutta questa energia?<br />
È vero in campo mi trasformo, sono molto<br />
competitiva. Per farti capire il mio atteggiamento<br />
devo raccontarti qualcosa della mia famiglia<br />
perchè indubbiamente è una questione<br />
genetica. Sia il mio nonno materno che quello<br />
paterno avevano una squadra di calcio, ed entrambi<br />
hanno avuto 11 figli...due veri team<br />
praticamente!<br />
La competizione è connaturata nella mia famiglia<br />
e anche oggi quando ci ritroviamo - e<br />
siamo davvero tanti cugini - giochiamo in maniera<br />
molto energica. Praticamente ogni volta<br />
è una "guerra" dove l'unica cosa che conta è<br />
vincere!<br />
Vincere indoor come sulla sabbia. Perchè ami<br />
tanto il Beach Handball?<br />
In parte è sicuramente merito della formazione<br />
che mi ha dato il mio primo tecnico Gigi<br />
Toscano, in parte della grande spettacolarità<br />
e del fatto che con la nazionale italiana sono<br />
riuscita a togliermi già qualche bella soddisfazione<br />
(medaglia di bronzoai Campionati Europei<br />
del 2015 e nello stesso anno medaglia<br />
d'oro ai Mediterranean Beach Games, ndr)...te<br />
l'ho detto che mi piace vincere, no?<br />
13
Come brillano le STELLE<br />
di CONVERSANO!<br />
di Matteo Aldamonte<br />
Conversano è tornata. O forse, se lo<br />
chiedete a chi l’ha sempre vissuta, Conversano<br />
non se n’è mai andata. Perché<br />
nella cittadina pugliese, poco più di<br />
26mila abitanti nelle immediate vicinanze<br />
di Bari, la Pallamano è sempre<br />
stata pane quotidiano, argomento su cui<br />
dibattere. A Conversano la Pallamano è<br />
sempre stata una cosa particolarmente<br />
seria. Del resto, il palato degli spettatori,<br />
a migliaia sugli spalti del Pala San Giacomo<br />
negli anni d’oro, è sempre stato<br />
particolarmente fine. Dalla sua nascita,<br />
nel 1973, la società biancoverde è stata<br />
protagonista di un’escalation invidiabile.<br />
All’ombra del Castello aragonese, di<br />
coppe al cielo ne hanno alzate tante, più<br />
volte: fra il 2003 e lo scorso anno, 7 gli<br />
Scudetti, 8 le Coppe Italia e 6 le Supercoppe.<br />
Divise quasi equamente fra uomini<br />
e donne, perché a Conversano il<br />
verbo “vincere” sanno coniugarlo perfettamente<br />
tanto al maschile, quanto al<br />
femminile. Titoli passati per le mani di<br />
mostri sacri, profeti. Basterebbe un
nome su tutti: Lino Cervar, vincitore di<br />
Mondiali, Europei e Olimpiadi alla<br />
guida della Croazia e che in Puglia di<br />
Scudetti se n’è cuciti due sul petto.<br />
Cervar, alla guida dell’Italia, c’era anche<br />
nel battesimo del fuoco del Pala San<br />
Giacomo, il tempio dell’Handball conversanese,<br />
inaugurato in occasione dei<br />
Giochi del Mediterraneo 1997. Da allora,<br />
in 20 anni esatti, su quel parquet si<br />
sono succedute finali, sfide di stampo<br />
azzurro, duelli all’ultimo sangue coi rivali<br />
di sempre maschi e femmine…. E<br />
oggi che, sotto l’impronta di un nuovo<br />
gruppo dirigente, Conversano vive da<br />
protagonista il campionato di A1, maschile<br />
e femminile senza distinzioni, il<br />
Pala San Giacomo sarà ancora una volta<br />
teatro di un grande show, di uno degli<br />
spettacoli più attesi della stagione: la<br />
Final8 di Coppa Italia, assegnata alla<br />
città di Conversano prima con le donne<br />
(2/4 febbraio) e successivamente con gli<br />
uomini (16/18 febbraio).<br />
Una società solida, ma anche una guida<br />
tecnica DOC, è quella che ha riportato<br />
Conversano in vetta alla classifica della<br />
massima serie maschile. Alessandro Tarafino,<br />
da giocatore il più vincente di<br />
sempre in Italia con 14 Scudetti. “Mi fa<br />
molto piacere che la Final8 si svolga a<br />
Conversano. Da un punto di vista agonistico,<br />
è anche una responsabilità: dovremo<br />
mettere ancora più impegno per<br />
farci trovare pronti. Siamo stati bravi e<br />
nel contempo fortunati a incontrare la<br />
nuova dirigenza, nelle persone di Giuseppe<br />
Roscino ed Enza Fanelli che ci<br />
hanno dato delle certezze in più per<br />
poter lavorare con maggiore serenità.<br />
Qui sto benissimo – aggiunge Tara -<br />
Mia moglie è di Conversano, qui sono<br />
nate le mie due figlie e questa è casa mia<br />
ora. Nel contempo, la mia vita è quella<br />
dell’allenatore e sicuramente questo può<br />
In alto, Alessandro Tarafino, gloria della Pallamano italiana<br />
e attualmente brillante tecnico del Conversano maschile.<br />
In basso, la festa dell’Indeco Conversano in occasione dello Scudetto<br />
conquistato nel 2016.<br />
voler dire frontiere che non posso prevedere<br />
oggi. Ora, però, tutte le mie attenzioni<br />
sono rivolte a far sì che la<br />
squadra che alleno possa tornare<br />
grande”. Perché a Conversano la Pallamano<br />
è una cosa seria.<br />
17
Giacomo Savini<br />
Patrick Marchioro<br />
NEXT GEN, MISSIONE FU<br />
(continua dal numero preceddente)<br />
<strong>Il</strong> nostro tour prosegue passando da chi l’anno<br />
prossimo compirà diciotto anni a chi metterà sulla<br />
torta diciannove o venti candeline. Continuiamo,<br />
però, in modo diverso immaginando un’ipotetica<br />
formazione dei migliori atleti nati nel 98/99, già<br />
sotto l’attento sguardo del DT Riccardo Trillini e il<br />
suo staff come dimostrano le convocazioni per lo<br />
stage dello scorso Settembre in Veneto. Tra i pali<br />
senza dubbio Riccardo Crosara, estremo difensore<br />
del Malo classe ‘98. Ormai a pieno regime nel giro<br />
della Nazionale, si sta ritagliando uno spazio importante<br />
con la formazione allenata da Ghedin nel<br />
girone A di A1. Confrontarsi contro avversari del<br />
calibro di Turkovic, Lazarevic, Castro, Di Maggio e<br />
tanti altri potrà certamente ingigantirne l’impegno<br />
e l’esperienza di campo, che è ciò che conta sul<br />
serio. <strong>Il</strong> ruolo di ala sinistra è sicuramente proprietà<br />
di Stefano Arcieri, giocatore classe ‘98 da<br />
quest’anno in forza al Cingoli. E’ lui una delle armi<br />
migliori a nostra disposizione su cui puntare con<br />
forza e senza indugi. La sua fame e quella voglia di<br />
sfondare lo sta portando a cucirsi addosso l’etichetta<br />
di leader del team marchigiano con cui sta<br />
disputando il campionato di A1, nel girone B. Cresciuto<br />
nella Junior Fasano, con cui ha vinto tutto,<br />
ha forgiato una mentalità vincente ed una consapevolezza<br />
importante dei propri mezzi che si evidenziano<br />
ogni qualvolta mette i piedi in campo. Nel<br />
passato campionato ha messo a segno cinquantadue<br />
reti di cui ben trentaquattro nel solo girone di<br />
ritorno convincendo il tecnico Francesco Ancona a<br />
dargli sempre più spazio in campo, anche in situazioni<br />
delicate di alcune gare fondamentali come le<br />
finali contro il Bolzano, non un avversario qualunque.<br />
A fine torneo, Stefano ha deciso di accettare<br />
una sfida ancora più grande lasciando la compagine<br />
pugliese e sposando l’ambizioso progetto del<br />
Cingoli. Nelle tre partite disputate dal suo team,<br />
l’ala sinistra ha già siglato ventiquattro gol prendendosi<br />
sulle spalle l’intera squadra con l’obiettivo<br />
di condurla in alto e dimostrare di poter essere<br />
quel tipo di giocatore capace di spostare gli equilibri.<br />
Come alternativa un altro giocatore che veste la<br />
divisa del Malo, Patrick Marchioro. <strong>Il</strong> classe ’98 ha<br />
tutta la fiducia di Ghedin che lo impiega con costanza<br />
ricevendo in cambio un buon supporto,<br />
sono fin qui undici le marcature della giovane ala<br />
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Riccardo Crosara Filippo Angiolini Stefano Arcieri<br />
TURO (2) di Roberto Avallone<br />
in quattro giornate di campionato. L’allenatore sa<br />
di poter contare molto sulle sue abilità, le stesse<br />
che gli hanno permesso di racimolare la bellezza di<br />
quaranta gol in Regular Season nella passata stagione<br />
aiutando la compagine veneta a raggiungere<br />
una salvezza tranquilla. Giocare con continuità non<br />
potrà altro che giovare alla sua crescita visto il livello<br />
qualitativo del girone A, quest’anno ancor più<br />
agguerrito con tante formazioni a caccia del miglior<br />
piazzamento in vista del girone unico. Qualche<br />
anno fa, in un’intervista, disse di ispirarsi<br />
tanto al suo idolo Demis Radovcic e di poter un<br />
giorno affiancarlo nella Nazionale Maggiore. <strong>Il</strong> confine<br />
tra ambizione e sogno è molto sottile in alcuni<br />
casi, siamo certi che il ragazzo abbia ancora ben<br />
impresso nella mente l’obiettivo.<br />
Spostiamoci adesso nella zona di campo dove<br />
sono necessari muscoli, precisione ed imprevedibilità:<br />
i terzini. Cominciamo da sinistra e, potendo<br />
scegliere, offriremmo una maglia da titolare a Filippo<br />
Angiolini. Classe ’98 impegnato nel campionato<br />
di A1 con la casacca della Junior Fasano,<br />
sembra poter ricalcare il percorso compiuto da Arcieri<br />
tra le fila del team vice-campione d’Italia.<br />
Così come il coetaneo, lo scorso campionato lo ha<br />
visto maggiormente in azione nella seconda parte<br />
di torneo portandolo a raccogliere minuti e a chiudere<br />
la Regular Season con un totale di ventidue<br />
segnature. L’esperienza e le buone prove raccolte<br />
gli hanno concesso il palcoscenico delle finali contro<br />
il Bolzano risultando anche decisivo in alcune<br />
circostanze. Quest’anno, sempre con la maglia dei<br />
pugliesi, ha già tagliato quota undici gol in quattro<br />
giornate ed è al centro del progetto di una compagine<br />
che vuole tornare sul tetto d’Italia in questa<br />
stagione.<br />
Nel ruolo di centrale pochi dubbi su Giacomo Savini<br />
del Bologna United. L’atleta dai folti ricci è una<br />
delle chiavi fondamentali del gioco organizzato da<br />
Beppe Tedesco. Non a caso, nell’unico mezzo<br />
passo falso compiuto fin qui dagli emiliani, il tecnico<br />
alla stampa aveva sottolineato proprio l’assenza<br />
del suo centrale. <strong>Il</strong> classe ’98 ha lavorato<br />
sodo per garantirsi un’importanza tale nel gioco<br />
corale della squadra e già nello scorso campionato<br />
le cose erano andate positivamente per lui ed i<br />
suoi compagni. Quarto posto e pass per i Play-Off<br />
con un bottino personale di ben sessantadue reti<br />
solo nella stagione regolare.<br />
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