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Festival delle Letterature Migranti 2017

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3 a Edizione<br />

Palermo, 4 - 8 ottobre <strong>2017</strong>


Il <strong>Festival</strong> <strong>delle</strong> <strong>Letterature</strong> <strong>Migranti</strong><br />

ha a Palermo la sua più naturale<br />

collocazione perché Palermo è sempre<br />

più la capitale dell'incontro fra le culture<br />

e <strong>delle</strong> culture migranti e dei migranti.<br />

Il calendario di questa terza edizione<br />

si preannuncia pieno di eventi, incontri<br />

e stimoli che sono, materialmente<br />

e nello spirito, un prologo a quanto<br />

stiamo programmando per l'anno in<br />

cui Palermo sarà capitale non solo<br />

della cultura italiana, ma soprattutto<br />

<strong>delle</strong> culture che qui hanno luogo di<br />

espressione e reciproco arricchimento<br />

il sindaco Leoluca Orlando<br />

e<br />

l'assessore alla Cultura<br />

Andrea Cusumano


flm <strong>2017</strong> · 5


Nella pagina precedente<br />

Europa sul Toro, Selinunte.<br />

Museo Archeologico A. Salinas.<br />

Photo © Iole Carollo.


Il nostro <strong>Festival</strong><br />

Davide Camarrone<br />

Migra per sua stessa natura, la parola. Da una voce<br />

ad un orecchio, dalle dita pulsanti su una tastiera allo<br />

sguardo del lettore. Da un tempo e da un luogo ad<br />

altri. Muta continuamente il senso di ciò che è detto<br />

e scritto. E le letterature non possono più esser stese<br />

soltanto sulle morbide pagine dei libri. Riescono ad artigliare<br />

il nostro pensiero e la realtà muovendo da altri<br />

supporti. Entrano in relazione con altre forme espressive.<br />

Tante letterature e tutte migranti.<br />

E poi, c’è il tempo. Ci siamo concentrati sui luoghi del<br />

cambiamento e abbiamo trascurato il tempo in cui il<br />

cambiamento modifica i nostri luoghi, contesti della<br />

nostra esistenza. Fino a non molto tempo fa, il cambiamento<br />

si misurava in ere, e ciascuna era richiedeva più<br />

vite: secoli, millenni. C’era tutto il tempo di comprendere<br />

e spiegare. Il racconto del cambiamento si delegava<br />

alle successive generazioni. La comprensione era ricca<br />

di smemoratezze e semplificazioni.<br />

Oggi, nell’arco di una vita si succedono più e più cambiamenti<br />

radicali. L’orizzonte si modifica continuamente<br />

dinanzi ai nostri occhi. L’usura del sapere è<br />

incalzante, e lo sgomento è l’esito immediato di ogni rivoluzione.<br />

Non comprendiamo più il mondo. La paura<br />

del nuovo ci rende diffidenti. Le <strong>Letterature</strong> ci aiutano<br />

a capire. In questo nostro tempo tumultuoso, le <strong>Letterature</strong><br />

inducono alla comprensione.<br />

La terza edizione di questo <strong>Festival</strong>, che dice di tante<br />

<strong>Letterature</strong>, <strong>delle</strong> migrazioni <strong>delle</strong> persone e <strong>delle</strong> idee,<br />

flm <strong>2017</strong> · 7


<strong>delle</strong> lingue e <strong>delle</strong> culture, ha un programma di incontri<br />

denso e ricchissimo. Al quale si è lavorato a lungo. Il<br />

Comitato di direzione del <strong>Festival</strong>, pure al di là <strong>delle</strong> singole<br />

curatele, ha condiviso un percorso entusiasmante.<br />

Insieme a Giorgio Vasta, Agata Polizzi, Dario Oliveri e<br />

Andrea Inzerillo, abbiamo scelto di dare vita non ad un<br />

programma di novità letterarie bensì ad una sorta di<br />

cifrario, di canone interpretativo del nostro tempo. Un<br />

canone lungo un anno e rammentabile, in futuro.<br />

Cinquanta libri, più o meno, giudicati essenziali alla<br />

comprensione del presente, non necessariamente recenti,<br />

e di altrettanti autori, non necessariamente ancora<br />

in vita. Tra le otto sezioni che scandiscono il programma<br />

d’incontri letterari, ve ne è infatti una trasversale: in<br />

absentia dell’autore. I libri sono troppo importanti per<br />

legarne la vita a quella dell’autore: la loro capacità significante<br />

va ben oltre l’arco di un’esistenza.<br />

Otto sezioni, conta questo canone.<br />

Alfabeti. Lost (and found) in Translation. Palermo a pezzi.<br />

Terre perse. Meticciati. Come stare al mondo. Variazioni<br />

e Fughe. Dialoghi.<br />

Per dire della complessità, della transizione di senso, dell’elezione<br />

di Palermo a strumento interpretativo del presente<br />

(ciò che è complesso aiuta a comprendere ciò che è<br />

ancora più complesso). Per dire di ciò che resta del passato<br />

nel presente, del meticciamento di culture, <strong>delle</strong> libertà<br />

e dei diritti. Di infinite variazioni e vie di fuga. Del dialogo.<br />

Con alcuni temi forti. Tre, più di altri, direi. Il populismo,<br />

che è trasversale a culture politiche differenti e oggi avvertiamo<br />

come il più acuto esito della paura dinanzi al<br />

cambiamento. Il fondamentalismo culturale, che è forse il<br />

corrispettivo dialettico del populismo dei nostri tempi. Le<br />

traduzioni, che dicono di un tessuto comune tra le culture.<br />

8 · flm <strong>2017</strong>


Alle <strong>Letterature</strong> della parola scritta, abbiamo accostato i<br />

linguaggi dell’arte contemporanea (pure in dialogo con<br />

l’arte classica, e in numerosi luoghi deputati, a Palermo),<br />

della musica, del cinema e del teatro. Abbiamo lavorato<br />

ad una relazione tra i luoghi e tra linguaggi espressivi<br />

differenti, in quei luoghi: sottraendo specialismi e aggiungendo<br />

contaminazioni.<br />

All’editoria nazionale abbiamo accostato l’editoria locale,<br />

che nel luogo del cambiamento, assume nuova<br />

centralità: poiché la periferia è centro del cambiamento,<br />

e Palermo è al centro esatto del mare di mezzo, il Mediterraneo.<br />

Un <strong>Festival</strong> orizzontale, nel quale diverse istituzioni, a<br />

cominciare dal Comune di Palermo - primo promotore<br />

dell’iniziativa, insieme all’Associazione <strong>Festival</strong> <strong>delle</strong><br />

<strong>Letterature</strong> migranti -, hanno collaborato al medesimo<br />

progetto, ciascuna recando pensiero e iniziative: con<br />

un cuore pulsante, piazza Bellini, sul limitare dell’antica<br />

Giudecca. In una città che è plurale e che, in questa occasione,<br />

ha voluto intitolare il suo luogo più antico, il suo<br />

approdo, “Lungomare <strong>delle</strong> migrazioni”. Coincidendo, la<br />

storia di questa città, con il suo porto, luogo d’incontro e<br />

di relazione e privilegiato punto di osservazione al centro<br />

del Mediterraneo, per un’identità migrante di Palermo<br />

e dei suoi abitanti: tornati oggi a popolare strade e<br />

vicoli, a colorarli, a inondarli di lingue nuove e antiche.<br />

Far pace col mare, e assumere le migrazioni quale elemento<br />

fondante <strong>delle</strong> nostre identità, ha fatto di Palermo<br />

un luogo nuovamente luminoso, ospitale, ricco di<br />

speranze. Il porto della Cala è ragione e simbolo di un<br />

processo di crescita culturale, e per questa ragione, è al<br />

centro della campagna di comunicazione di quest’edizione<br />

del <strong>Festival</strong>.<br />

9 · flm <strong>2017</strong>


Il rifiuto <strong>delle</strong> migrazioni, la chiusura dinanzi ai popoli<br />

migranti, è per noi il passato, quando demmo le spalle<br />

al mare. Proviamo a comprendere ciò che sta accadendo,<br />

a dissentire dalla chiusura, dal rifiuto del tempo che<br />

stiamo vivendo, a proporre un’altra visione del mondo.<br />

Troverete, nella cassa armonica di quel liuto che è la<br />

Cala, l’incipit della Costituzione americana. We the people:<br />

preambolo di un documento importante, oggi più<br />

che mai, per i gravi rischi connessi all’ondata populista. A<br />

significare che l’antidoto al populismo è il popolo.<br />

Questo programma è introdotto dall’immagine di<br />

un’antica metopa selinuntina conservata nel rinato Museo<br />

archeologico Salinas, partner del <strong>Festival</strong>.<br />

La pietra racconta il Mito del Ratto di Europa, essendo<br />

probabilmente tra le più antiche raffigurazione ancora<br />

visibili di Europa. Figlia di un re, Agenore, e sorella<br />

di Cadmo, Europa viveva a Tiro, in terra fenicia. In Nord<br />

Africa, insomma. L’odierna Tunisia. Racconta, il Mito, che<br />

Zeus si sia innamorato di Europa scorgendola per caso,<br />

sulla spiaggia, mentre giocava con altre giovinette. Si<br />

trasformò – Zeus – in toro: un grande toro bianco. Capace<br />

di volare. E fu in volo che condusse Europa a Creta,<br />

solcando il grande mare. Da Zeus ed Europa, nacquero<br />

Minosse e Radamante. Minosse fu il fondatore della civiltà<br />

minoica: la prima europea a darsi una scrittura.<br />

I greci chiamarono Europa il continente che stava a<br />

Nord di Creta. L’intero loro orizzonte: il luogo della civiltà<br />

ellenica. Europa significava occhio, ampio sguardo, e<br />

la libertà è conoscenza.<br />

Sono passati tanti anni - e non di questo mondo -, dal<br />

volo che unì Africa ed Europa: che dall’Africa fece nascere<br />

Europa. Noi dimentichiamo di frequente le nostre<br />

origini. Crediamo che le nuove migrazioni siano un<br />

10 · flm <strong>2017</strong>


pericolo per il nostro spazio. Ma il tema non è lo spazio:<br />

è il tempo, è la comprensione di questo nostro tempo.<br />

Abbiamo smesso di considerare le migrazioni come un<br />

semplice evento, un fenomeno, un processo. Le migrazioni<br />

sono divenute un criterio interpretativo del Contemporaneo.<br />

E condivisione, altro termine decisivo, è<br />

essa stessa una forma di migrazione.<br />

Accanto a questa molteplicità di segni, resterà un patrimonio<br />

consistente nella condivisione del percorso che<br />

ha condotto al <strong>Festival</strong>. Nel programma, citeremo una<br />

per una le tante istituzioni e organizzazioni che hanno<br />

collaborato: i promotori (e in primo luogo, il Comune di<br />

Palermo e L'Associazione <strong>Festival</strong> <strong>delle</strong> <strong>Letterature</strong> <strong>Migranti</strong>,<br />

costituita insieme ad Ignazio E. Buttitta e Rosario<br />

Perricone), i patrocinatori, i partner, i media e i social<br />

partner, gli sponsor: anch’essi partner, con una funzione<br />

creativa. Diremo dei luoghi del sapere, dell’università e<br />

<strong>delle</strong> scuole, dei teatri e dei musei. Diremo della squadra<br />

che ha definito il programma, del Comitato Scientifico,<br />

presieduto da Ignazio E. Buttitta, e del team organizzativo,<br />

dei volontari e <strong>delle</strong> associazioni all’opera, degli<br />

studenti e dei tirocinanti.<br />

Guardiamo a quest’edizione del <strong>Festival</strong>, la sua terza,<br />

pure come ad un traguardo decisivo. E guardiamo al<br />

2018, quando Palermo sarà Capitale della Cultura. Siamo<br />

già al lavoro. Con tutti voi.<br />

flm <strong>2017</strong> · 11


LE SEZIONI TEMATICHE<br />

Alfabeti<br />

Ciò che ci accade intorno è sempre più complesso,<br />

molteplice e sfuggente. E se anche il racconto giornalistico<br />

ci mette a disposizione una certa quantità di<br />

informazioni, dandoci così la sensazione di sapere cosa<br />

effettivamente succede, al cospetto dell’ambiguità del<br />

contemporaneo a imporsi è il disorientamento. Provare<br />

a decifrare il nostro presente è allora un impegno e una<br />

responsabilità. Alfabeti è una sezione in cui ogni incontro,<br />

ragionando in chiave letteraria, geografica, politica<br />

e sociale, vuole fornire una serie di coordinate utili a<br />

una messa a fuoco del tempo che stiamo vivendo.<br />

Lost (and Found) in Translation<br />

L’esperienza migrante determina in modo naturale una<br />

riflessione sul linguaggio. Perché insieme ai corpi viaggiano<br />

anche le parole: durante il viaggio alcune si perdono<br />

mentre altre, fino ad allora sconosciute, compaiono<br />

per la prima volta. In questa sezione ogni incontro riflette<br />

sul valore fondamentale della traduzione e della<br />

mediazione culturale. Sulla loro funzione, che è letteraria<br />

ed è etica: fabbricare un ponte di corda tra mondi<br />

diversi. Nella coscienza che tradurre vuol dire perdere e<br />

trovare, non coincidere ma avvicinarsi, e che la distanza<br />

che permane non è un’anomalia ma il luogo in cui<br />

l’umano si rivela.<br />

12 · flm <strong>2017</strong>


Palermo a pezzi<br />

Diciamo «Palermo» e, come accade tutte le volte in cui<br />

nominiamo l’origine o un luogo al quale siamo legati,<br />

stiamo parlando allo stesso tempo di uno spazio reale<br />

e di un fantasma. Ogni palermitano – che lo sia da generazioni<br />

o da qualche mese – ha la sua città (spazio e<br />

fantasma), di solito perché quel pezzo di città coincide<br />

con la sua infanzia o perché è il quartiere in cui vive o<br />

che percorre tutti i giorni. In questa sezione si costruirà,<br />

un incontro dopo l’altro, «un pezzo» dopo l’altro – e<br />

utilizzando memoria personale, foto, mappe, cartoline,<br />

immaginazione – il racconto eterogeneo e necessariamente<br />

parziale di uno spazio (e del suo fantasma) complesso<br />

e inesauribile come Palermo.<br />

Terre perse<br />

Terre perse è una citazione multipla, con la memoria alle<br />

Cere perse di Gesualdo Bufalino, e a quella tecnica di<br />

lavorazione dei metalli che procede per sottrazione; alla<br />

terra narrata da Émile Zola e Giovanni Verga, e alle terre<br />

come colori naturali, non riproducibili artificialmente:<br />

non nello spessore, nella grana, nei riflessi. Terre perse<br />

potrebbero essere, poi, certi scenari naturali che stingono<br />

come fossero dei vecchi colori: luoghi che smarriscono<br />

la loro storia e spingono alla fuga verso nuove storie,<br />

nuove identità, e in quelli, stilizzando personaggi fuori<br />

dal tempo. La sezione Terre perse dice di un rimpianto e<br />

di un esodo, di una storia e di una smemoratezza.<br />

flm <strong>2017</strong> · 13


Meticciati<br />

Siamo meticci. Lo siamo per struttura e per istinto. Meticcia<br />

è la nostra origine, meticcio è ciò verso cui muoviamo.<br />

A partire da una simile constatazione, che vede nell’ibridazione<br />

non un’improvvisa anomalia ma una condizione<br />

naturale, in questa sezione si riflette sull’esperienza concreta<br />

della mescolanza – della miscela, del miscuglio, del<br />

crossing-over – che si esprime nella letteratura, nella musica,<br />

nel cinema, nel racconto giornalistico, nella relazione<br />

tra uomo e macchina, tra uomo e mondo vegetale, negli<br />

incroci tra fotografia e scrittura. Un itinerario naturalmente<br />

impuro all’interno del nostro essere umani.<br />

Come stare al mondo<br />

Stare al mondo – lo sappiamo – non ha nulla di scontato,<br />

tanto che ogni giorno cerchiamo di capire come<br />

si fa. Perché – essendo il mondo qualcosa che sta tra<br />

l’enigma e il mistero – ciò che ci è toccato in sorte è di<br />

confrontarci col groviglio e di conoscerlo per farne qualcosa<br />

di buono. Questa sezione ospita gli interventi di<br />

chi tramite la scrittura narrativa, il saggio o il reportage<br />

giornalistico ha raccontato il groviglio <strong>delle</strong> migrazioni,<br />

della politica, dell’economia, della libertà e dei diritti,<br />

descrivendo cos’è la paura e cos’è il coraggio, e individuando<br />

nelle parole uno tra i modi più profondamente<br />

umano di stare al mondo.<br />

Dialoghi<br />

Nella letteratura possibile del quotidiano, i Dialoghi<br />

sul profondissimo cambiamento del nostro tempo<br />

14 · flm <strong>2017</strong>


costituiscono un genere essenziale. Confrontarsi sulla<br />

convivenza e l’interazione tra culture differenti, sulla<br />

formazione di una cittadinanza matura e consapevole,<br />

sulla contaminazione dei linguaggi e <strong>delle</strong> narrazioni,<br />

sulle modalità dell’informazione e sul cambiamento<br />

<strong>delle</strong> città: dei luoghi, dei punti di vista e <strong>delle</strong> rifrazioni<br />

attraverso le quali le città si costituiscono quali filtri per<br />

la decifrazione del reale. Nel fiume del cambiamento,<br />

i Dialoghi assicurano le condizioni essenziali alla comprensione<br />

del contemporaneo: la migrazione <strong>delle</strong> conoscenze<br />

e la condivisione del giudizio.<br />

Variazioni e fughe<br />

Come nelle forme musicali della classica occidentale,<br />

la musica contemporanea globale esprime e racconta<br />

una moltitudine di linee di fuga e le infinite variazioni<br />

dei possibili incontri e fratture che collegano le diverse<br />

culture e i processi dinamici <strong>delle</strong> tradizioni. In questa<br />

sezione che accoglie sia interpreti in fuga che forme<br />

diverse di meticciato sonoro, il quadro è molto ampio.<br />

Dai dialoghi mediterranei, al botta e risposta tra Africa<br />

ed Americhe che irradia la cultura pop di tutto il mondo,<br />

al più inclassificabile dei classici europei interpretato<br />

da un artista iraniano, il gioco di differenze e ripetizioni<br />

della musica è lo stesso della vita.<br />

flm <strong>2017</strong> · 15


MARTEDI’ 3 OTTOBRE<br />

Ore 18:00 Palazzo Branciforte – Sala dei 99<br />

Variazioni e fughe<br />

1 Musica notturna: Variazioni Goldberg<br />

Si racconta che Bach abbia composto le Variazioni Goldberg<br />

per attenuare l’insonnia del conte Hermann Karl<br />

von Keyserling, ambasciatore dell’Impero russo alle corti<br />

di Dresda, Varsavia e infine Vienna. Si tratta dunque di<br />

un’opera assolutamente esoterica – destinata infatti a un<br />

solo, esigentissimo ascoltatore – e caratterizzata, come<br />

un magnifico racconto a puntate, da una singolare varietà<br />

di atmosfere e colori espressivi. Marco Betta e Dario<br />

Oliveri raccontano la genesi dell’opera e ne indagano<br />

l’architettura e le misteriose simmetrie.<br />

Ore 20:30 Teatro Massimo – Sala Grande<br />

Variazioni e fughe<br />

2 Concerto BAHRAMI SUONA BACH / 1<br />

Aria con 30 Variazioni (Variazioni Goldberg) BWV 988.<br />

Nel 1741 si apre, con le Variazioni Goldberg, l’ultima fase<br />

dell’esperienza creativa di Bach, in cui l’attitudine a concepire<br />

ogni singola opera come un ciclo coerente e riassuntivo<br />

di un dato sapere, s’intreccia con l’esigenza di<br />

far discendere tutto da un unico “seme” o idea musicale,<br />

così come accade per esempio nell’Offerta musicale<br />

(1747) e nel grande edificio incompiuto dell’Arte della<br />

fuga (1745-50). Eseguendo le Variazioni Goldberg, Ramin<br />

Bahrami ci guida dunque attraverso un mondo-labirinto<br />

nel quale s’intrecciano rigore e sorpresa.<br />

Biglietti da 5,00€ a 15,00€.<br />

Per maggiori informazioni www.teatromassimo.it<br />

16 · flm <strong>2017</strong>


MERCOLEDI’ 4 OTTOBRE<br />

Ore 10:00 Complesso monumentale di Sant’Antonino<br />

Lost (and Found) in Translation<br />

3 Dialogo e <strong>Letterature</strong>: il Fondo per le Traduzioni<br />

Il Parlamento dibatte sull’assenza di un fondo per il sostegno<br />

alle traduzioni, attivo in altri Paesi d’Europa. Lo<br />

sfruttamento dei traduttori, il disincentivo alle traduzioni<br />

in italiano da lingue diverse da inglese e francese, determina<br />

un impoverimento della qualità <strong>delle</strong> traduzioni.<br />

Ne discuteranno Gino Iacobelli, Presidente Odei (Osservatorio<br />

degli Editori Indipendenti), Giovanna Marano,<br />

(Assessore Politiche giovanili, Scuola, Lavoro e Salute)<br />

Paolo Masini, (Consigliere del Ministero dei beni e <strong>delle</strong><br />

attività culturali e del turismo) e Marina Pugliano, Presidente<br />

NTL (Il nuovo traduttore letterario). Modera Davide<br />

Camarrone.<br />

Ore 10:30 GAM – Galleria d’Arte Moderna<br />

FLM junior<br />

4 Arte e cultura senza frontiere<br />

Per il <strong>Festival</strong> <strong>delle</strong> <strong>Letterature</strong> <strong>Migranti</strong>, la GAM propone<br />

<strong>delle</strong> attività didattiche a tema, dedicate ai bambini dai<br />

5 ai 10 anni, i cittadini di domani: una visita laboratorio<br />

alla scoperta di opere e personaggi del museo che narrano<br />

di culture, usi e costumi di paesi lontani... in punta<br />

di pennello! L’attività ha una durata di 90 minuti circa<br />

ed è gratuita.<br />

È consigliabile prenotare telefonando al numero 091.8431605<br />

o scrivendo a didattica@gampalermo.it. Maggiori informazioni<br />

su www.gampalermo.it<br />

flm <strong>2017</strong> · 17


Ore 11:00 Complesso monumentale di Sant’Antonino<br />

Dialoghi<br />

5 Se raccontare è sconfinare, è dialogare<br />

A cura dello “Specchio di carta”<br />

Se raccontare è sconfinare, è dialogare, gli scrittori protagonisti<br />

dell’incontro promosso dallo “Specchio di carta”<br />

si offrono diversamente esemplari. Maria Rosa Cutrufelli<br />

e Paolo Di Paolo migrano tra i generi letterari, tra passato<br />

e presente, tra cronaca e storia, tra identità e alterità<br />

intersecando una pluralità di voci, pronunce e invenzioni.<br />

La loro esperienza è segnata dal viaggio sia sul piano<br />

della biografia che sul piano della scrittura con esiti di<br />

particolare spessore conoscitivo. Moderano l’incontro<br />

Domenica Perrone e Donatella La Monaca.<br />

Ore 12:00 Complesso monumentale di Sant’Antonino<br />

Dialoghi<br />

6 Presentazione del Dottorato internazionale in Studi<br />

Culturali Europei/Europäische Kulturstudien<br />

Nell’ambito dello statuto interdisciplinare che caratterizza<br />

gli studi culturali internazionali, il dottorato palermitano<br />

interviene su temi quali letterature comparate, studi visuali<br />

ed estetica, studi sulla musica e la performance, studi di<br />

genere, filosofia politica e della cultura, studi geografici,<br />

antropologici e demografici nei contesti multiculturali. La<br />

riflessione sulla “migrazione” è al centro degli interessi del<br />

dottorato. Insieme al coordinatore Michele Cometa, ne<br />

discutono Giulia De Spuches e Alessandra Di Maio.<br />

Ore 15:00 Conservatorio Vincenzo Bellini – Sala Scarlatti<br />

Variazioni e fughe<br />

7 Come Bach mi ha salvato la vita: Ramin Bahrami<br />

incontra gli allievi del Conservatorio Vincenzo Bellini<br />

18 · flm <strong>2017</strong>


Tra una prova e l’altra del suo concerto con l’Ensemble d’Archi<br />

del Conservatorio Vincenzo Bellini, Ramin Bahrami incontra<br />

gli allievi dell’istituto, raccontando il suo modo di<br />

concepire ed eseguire la musica di Bach: per gli allievi è<br />

un’occasione per dialogare con un grande maestro, magari<br />

anche attraverso la musica, suonando e confrontandosi<br />

– come in una piccola masterclass – su specifici temi o<br />

problemi del repertorio bachiano per strumento a tastiera.<br />

Ore 15:30 La Cala<br />

8 inaugurazione del lungomare <strong>delle</strong> migrazioni e<br />

della terza edizione del festival <strong>delle</strong> letterature<br />

migranti<br />

Con il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, Pasqualino<br />

Monti, Presidente Autorità di sistema portuale del Mare<br />

di Sicilia Occidentale, Davide Camarrone, Direttore del<br />

<strong>Festival</strong> <strong>delle</strong> <strong>Letterature</strong> <strong>Migranti</strong>, Rosario Perricone,<br />

Presidente dell’Associazione del <strong>Festival</strong> <strong>delle</strong> <strong>Letterature</strong><br />

<strong>Migranti</strong>, Ignazio E. Buttitta, Presidente del comitato<br />

scientifico del <strong>Festival</strong> <strong>delle</strong> <strong>Letterature</strong> <strong>Migranti</strong>, Giorgio<br />

Vasta, curatore del programma <strong>Letterature</strong>, Agata Polizzi,<br />

curatrice del programma Arti visive, Dario Oliveri,<br />

curatore del programma Musica, Andrea Inzerillo, curatore<br />

del programma Audiovisivi.<br />

Letture di Gabriella Pellitteri dal ventiseiesimo canto<br />

dell’Inferno, Il canto di Ulisse, di Dante Alighieri.<br />

La storia di questa città inizia e coincide con il suo porto. La<br />

storia <strong>delle</strong> migrazioni, che ci hanno reso luogo d’incontro<br />

e di relazione e punto di osservazione al centro del Mediterraneo,<br />

assegna a Palermo e ai suoi abitanti un’identità<br />

migrante: coincidente cioè con la relazione medesima tra<br />

più popoli e culture. Nel corso degli ultimi vent’anni, dal<br />

flm <strong>2017</strong> · 19


porto di Palermo sono transitate decine di migliaia di migranti,<br />

e la Cala è diventata il simbolo di questi fenomeni.<br />

Per queste ragioni, si è deciso di ribattezzare la strada che<br />

circoscrive l’antico porto della Cala quale Lungomare <strong>delle</strong><br />

migrazioni e di inaugurarla il 4 ottobre <strong>2017</strong>, in coincidenza<br />

con l’apertura del <strong>Festival</strong> <strong>delle</strong> <strong>Letterature</strong> <strong>Migranti</strong>.<br />

Ore 16:30 Palazzo <strong>delle</strong> Aquile<br />

Come stare al mondo<br />

9 Le parole contro la violenza<br />

Il terrorismo è ciò che accade quando non c’è più linguaggio,<br />

o quando il linguaggio è impazzito. Se invece<br />

si è ancora disposti ad accordare alle parole<br />

una funzione – a partire dalla loro capacità di dare forma<br />

al pensiero – il terrore incontra un argine. Continuare<br />

a far esistere il discorso vale dunque come metodo per<br />

procrastinare o vanificare del tutto la ferocia. In I soldati<br />

<strong>delle</strong> parole (Iperborea) Frank Westerman raccoglie le<br />

sue esperienze e le sue riflessioni sul valore imprescindibile<br />

della parola. Modera l’incontro Giorgio Vasta.<br />

Ore 17:00 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Alfabeti<br />

10 Lessico del presente<br />

Stare nel presente vuol dire confrontarsi con una serie di<br />

mutamenti che riguardano non solo lo spazio e le prassi<br />

ma anche – a volte prima di tutto – il linguaggio. In Piccolo<br />

lessico del grande esodo (minimum fax), i curatori Fabrice<br />

Olivier Dubosc e Nijmi Edres hanno raccolto ottanta<br />

lemmi tra i più critici e significativi del nostro tempo – da<br />

frontiera a clandestino, da identità a diritto, da naufragio<br />

a Mediterraneo. A dialogare con Fabrice Olivier Dubosc<br />

sulle parole del contemporaneo, Giulia Serio.<br />

20 · flm <strong>2017</strong>


Ore 17:30 Giurisprudenza – Aula Magna<br />

Come stare al mondo<br />

11 Libere di scegliere: il femminile, i corpi, il diritto<br />

Se anche sono stati e sono oggetto di lotte fondamentali,<br />

i diritti non sono mai definitivamente acquisiti e<br />

vanno sempre protetti. In Libere tutte. Dall’aborto al<br />

velo, donne nel nuovo millennio (minimum fax), Cecilia<br />

D’Elia e Giorgia Serughetti raccontano gli ostacoli che<br />

il femminile continua a incontrare, descrivendo storture,<br />

paradossi, plateali ingiustizie. Ostacoli ai quali il femminismo<br />

– che è una battaglia plurale, tanto femminile<br />

quanto maschile – è ancora in grado di opporsi. Modera<br />

l’incontro Giulia De Spuches.<br />

Ore 17:30 Arsenale della Marina Regia<br />

Terre perse<br />

Inaugurazione della mostra<br />

12 Massimo Sansavini / TOUR OPERATOR. Diario di<br />

Vite dal Mare di Sicilia<br />

Con il patrocinio di Amnesty International<br />

Curata da Daniela Brignone e realizzata in collaborazione<br />

con la Soprintendenza del mare, Tour Operator è<br />

un’esposizione itinerante dal forte valore simbolico che<br />

presenta le opere dell’artista Massimo Sansavini realizzate<br />

con il legno degli scafi <strong>delle</strong> barche dei migranti.<br />

Secondo Amnesty International, “Ciò che resta dei naufragi<br />

e degli arrivi a Lampedusa, grazie all’interpretazione<br />

e alla trasformazione artistica, diventa un potente<br />

strumento simbolico. Oggetti che rappresentano vite,<br />

per ricordarci, sempre, che dietro i numeri che sentiamo<br />

ovunque ogni giorno ci sono storie, speranze, persone.”<br />

La mostra rimarrà visitabile fino al 13 ottobre.<br />

flm <strong>2017</strong> · 21


Ore 17:30 Museo Internazionale <strong>delle</strong> Marionette A.<br />

Pasqualino<br />

Dialoghi<br />

13 In-between spaces: le scritture migranti e la<br />

scrittura come migrazione<br />

Tanto la letteratura quanto gli studi linguistici e sociologici<br />

si trovano oggi esplicitamente coinvolti nella riscoperta<br />

di uno sguardo plurimo che traduce la polisemia<br />

del concetto di lingue, identità, e memoria secondo<br />

un’ottica che non può che essere «complessa». Da qui,<br />

la necessità di percorsi interculturali e transdisciplinari<br />

nuovi che si occupino della «migrazione» come macro-area<br />

ricca di in-between spaces e frontiere capaci di<br />

disgregare le logiche lineari dell’appartenenza etnica,<br />

religiosa, e linguistico-culturale. La collana verrà presentata<br />

da Nino Arrigo, Francesco Paolo Pinello e Nicola<br />

Malizia, tutti membri della LIDU. Modera Annalisa<br />

Bonomo.<br />

Ore 18:00 Palazzo Branciforte – Sala dei 99<br />

Variazioni e fughe<br />

14 Il suono dell’Occidente<br />

Nel 2014 Ramin Bahrami ha pubblicato un libro intitolato<br />

Il suono dell’Occidente (Mondadori), in cui traccia un<br />

canone ideale – ma al tempo stesso del tutto soggettivo<br />

– <strong>delle</strong> opere che hanno segnato la storia della musica<br />

occidentale, dall’Orfeo di Monteverdi ai 5 Pezzi per<br />

pianoforte op. 23 di Arnold Schönberg. Intorno a questi<br />

temi – la rilettura della storia, il rapporto con la tradizione,<br />

il futuro della musica – si dispiega liberamente il dialogo<br />

fra Ramin Bahrami, Davide Camarrone e Daniele<br />

Ficola. Modera l’incontro Dario Oliveri.<br />

22 · flm <strong>2017</strong>


Ore 18:00 Palazzo <strong>delle</strong> Aquile<br />

Meticciati<br />

15 Il Borgo e l’Ogliastra: il magico realismo <strong>delle</strong> isole<br />

Morte e sangue tra le vie del Borgo Vecchio di Palermo<br />

e le campagne sarde dell’Ogliastra. Omicidi, indagini e<br />

fughe. In Borgo Vecchio (Sellerio) di Giosuè Calaciura, e<br />

in Ora pro loco (Elliot Edizioni) di Gesuino Nemus la realtà<br />

si impasta con un lievito che sa di oceani, cordigliere,<br />

di foreste e animali fantastici. L’invenzione linguistica<br />

rifiorisce tra le erbacce dei tempi di abbandono, quando<br />

nulla sembra più riguardarci: il tuo destino non è il<br />

mio o il nostro; il silenzio inghiotte ogni più elementare<br />

cenno di solidarietà. Modera l’incontro Matteo Di Gesù.<br />

Ore 18:00 Piazza Bellini<br />

Jukebox letterario<br />

A cura di Editori allo scoperto<br />

Letture “espresse” da una selezione di libri <strong>delle</strong> case<br />

editrici della rete palermitana Editori allo scoperto: il<br />

pubblico è invitato a scegliere quale brano ascoltare e<br />

un lettore-editore, armato solo di un leggio e della propria<br />

voce, animerà Piazza Bellini con le parole di autori<br />

contemporanei. Un gioco letterario che accorcia la distanza<br />

fra casa editrice e pubblico.<br />

Ore 18:30 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Palermo a pezzi<br />

16 Il passato futuro di Palermo: le reti e i segni<br />

Le reti, le trame, i segni. Il centro e le periferie: l’inversione<br />

singolare tra il nucleo e la sua rotazione. Palermo è<br />

stata riscritta mille volte: inchiostro su inchiostro, carta su<br />

carta; cancellata, per fiumi e pietre, e mai del tutto, mai<br />

fino in fondo. La città che ha smesso di reinventarsi ha<br />

flm <strong>2017</strong> · 23


smarrito colori e voci: si è fatta grigia, uniforme. Ora che<br />

riemergono grafie e graffiti dimenticati, la paura del passato<br />

muta in paura del moderno. La migrazione contemporanea<br />

tra forme e architetture dice di linguaggi e di<br />

memoria. Con Gianfranco Marrone, Giuseppe Marsala<br />

e Andrea Sciascia. Modera e interviene Maurizio Carta.<br />

Ore 19:00 Giurisprudenza – Aula Magna<br />

Terre perse<br />

17 Ripetizione: questo è un uomo<br />

Nel racconto del fermo accidentale di un uomo e della<br />

sua istantanea caduta agli inferi, risuona il «Mai più» di<br />

Adorno del dopo Auschwitz, proprio mentre esso continua<br />

a ripetersi, e con esso la domanda di Primo Levi e la<br />

fredda descrizione che Simone Weil fece di Norimberga.<br />

Un orrore in cui lo scrittore siriano Mustafa Khalifa – autore<br />

di La conchiglia. I miei anni nelle prigioni siriane<br />

(Castelvecchi) – si è ritrovato per davvero. DIaloga con lui<br />

la sua traduttrice Federica Pistono.<br />

Ore 19:00 Palazzo Branciforte<br />

Meticciati<br />

Inaugurazione della mostra<br />

18 John Berger e Jean Mohr, Il settimo uomo<br />

Una narrazione di immagini e parole sull’esperienza<br />

dei lavoratori migranti in Europa<br />

Una proposta di Alessandra Mauro per CONTRASTO<br />

Pubblicato per la prima volta nel 1975, Il settimo uomo<br />

è uno dei primi testi sul fenomeno nascente dell’immigrazione<br />

in Europa. Una ricerca in cui le parole di Berger<br />

dialogano con le fotografie di Jean Mohr, costruendo un<br />

racconto unitario che descrive il viaggio di una moltitudine<br />

di persone partite in cerca di fortuna. All’inizio del<br />

24 · flm <strong>2017</strong>


<strong>2017</strong>, poche settimane dopo la scomparsa del grande<br />

scrittore britannico, Contrasto ha pubblicato un’edizione<br />

rivista e aggiornata del Settimo uomo, con una nuova<br />

prefazione di Berger stesso. La mostra che gli viene<br />

oggi dedicata è al contempo un omaggio al modo di<br />

guardare di Berger e un “album di famiglia” che, tramite<br />

parole e immagini, ci permette di accostarci alla radice<br />

di un fenomeno antico e complesso. Con Alessandra<br />

Mauro, direttore editoriale di Contrasto, Maria Nadotti,<br />

studiosa e traduttrice di John Berger, e Michele Cometa,<br />

germanista e docente di Cultura visuale. Modera Agata<br />

Polizzi.<br />

La mostra rimarrà visitabile fino al 5 novembre.<br />

Ore 19:30 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Palermo a pezzi<br />

19 La Conca e il Qanat: il sopra e il sotto di Palermo<br />

La sparizione di alberi ed abbracci – sotto il cemento<br />

della città nuova – è quasi un addio fra sconosciuti. Se il<br />

Sacco di Palermo sa di smemoratezza resta però la trama<br />

di antichi acquedotti, dell’invenzione romana, della<br />

sapienza araba dei Qanat e della reinvenzione illuminista<br />

degli scammarati, dovuta a Pietro Lanza di Scalea<br />

che con l’acqua condusse in Sicilia il metodo degli enciclopedisti.<br />

In luogo <strong>delle</strong> paludi, nacquero gli agrumeti,<br />

nella città dei viridaria e dei giardini descritti dal poeta<br />

andaluso Ibn Jubayr Abii. A discuterne Giuseppe Barbera<br />

e Pietro Todaro. Modera Paolo Inglese.<br />

flm <strong>2017</strong> · 25


Ore 21:00 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Meticciati<br />

20 Umano, troppo umano: delegare al robot<br />

I fondi di memoria condivisa e le modalità di trattamento,<br />

la delega di un numero elevato di scelte quotidiane<br />

al calcolo probabilistico, determinano una crescente<br />

cessione di sovranità alla macchina. Il Golem di Gustav<br />

Meyrink (Bompiani), Io, robot di Isaac Asimov (Mondadori)<br />

e Ma gli androidi sognano pecore elettriche? di<br />

Philip K. Dick (Fanucci), saranno interpretati da un robot<br />

di ultima generazione. A dibatterne, Antonio Chella e<br />

Francesca Picone. Modera l’incontro Rosario Perricone.<br />

Ore 21:00 Teatro Biondo<br />

Dialoghi<br />

21 Lingua di cane<br />

di Giuseppe Cutino e Sabrina Petyx<br />

Spettacolo in collaborazione con il Teatro Biondo e il<br />

Teatro Bastardo.<br />

Lingua di cane è la lingua di chi non è più considerato<br />

un uomo, degli esseri umani senza nome, vissuti su un<br />

confine oltre cui la morte diventa un appuntamento<br />

più che una fatalità. Lingua di cane è, in realtà, un pesce<br />

di mare della famiglia Pleuronectidae, una sogliola,<br />

che vive adagiata sui fondali sabbiosi, piatta come una<br />

lingua di cane che sta lì, invisibile, come uno di quei<br />

tanti morti che in quello stesso fondale invisibili lo sono<br />

sempre stati e che, forse, sono nati per attraversare una<br />

vita come si attraversa un deserto, senza speranze, senza<br />

possibilità.<br />

Il costo del biglietto è di €10,00 (intero) e di €8,00 (ridotto); i<br />

biglietti sono disponibili in prevendita sul sito e al botteghino<br />

del Teatro Biondo, Per informazioni www.teatrobiondo.it.<br />

26 · flm <strong>2017</strong>


Ore 21:00 Piazza Bellini<br />

Saluti inaugurali dall’Arci Palermo<br />

Ore 21:30 Piazza Bellini<br />

Variazioni e fughe<br />

22 Straziante Bellezza del Creato<br />

Omaggio a Pasolini per parole e musica<br />

di e con Preziosa Salatino, musiche dal vivo di Dario Frasca<br />

produzione Teatro Atlante<br />

Un viaggio poetico e musicale alla ricerca dell’eredità di<br />

uno dei maggiori artisti e intellettuali del secolo scorso.<br />

Nello spettacolo, la voce di Pasolini emerge faticosamente<br />

dalle macerie di un’Italia sempre più addormentata;<br />

le sue poesie, i suoi corrosivi articoli giornalistici, fanno<br />

capolino come tesori nascosti sotto cumuli d’immondizia:<br />

emblema di quella società dei consumi globalizzata<br />

e omologante di cui l’artista – con una lucidità talmente<br />

acuta da risultare quasi “profetica” – aveva intuito i rischi<br />

più di un trentennio fa.<br />

Ore 22:30 Piazza Bellini<br />

Variazioni e fughe<br />

Concerto<br />

23 Trio Nahawand<br />

Nahawand è uno fra i tanti modi musicali utilizzati all’interno<br />

della musica appartenente al mondo islamico, dalla<br />

Persia al Marocco. Il Trio nasce nel 2013 dall’incontro di tre<br />

dei docenti della Scuola di musica e danze di Tavola Tonda:<br />

Michele Piccione, percussioni etniche; Alessandro Venza,<br />

chitarra; Said Benmsafer, oud (liuto arabo). Il progetto musicale<br />

s’incentra sullo studio e la riproposizione di musiche<br />

provenienti da diversi luoghi in cui la cultura islamica si è<br />

insediata, dal Marocco all’Iraq, dalla Turchia all’Egitto.<br />

flm <strong>2017</strong> · 27


GIOVEDI’ 5 OTTOBRE<br />

Ore 10:30 GAM – Galleria d’Arte Moderna<br />

FLM junior<br />

24 Arte e cultura senza frontiere<br />

Per il <strong>Festival</strong> <strong>delle</strong> <strong>Letterature</strong> <strong>Migranti</strong>, la GAM propone<br />

<strong>delle</strong> attività didattiche a tema, dedicate ai bambini dai<br />

5 ai 10 anni, i cittadini di domani: una visita-laboratorio<br />

alla scoperta di opere e personaggi del museo che narrano<br />

di culture, usi e costumi di paesi lontani... in punta<br />

di pennello! L’attività ha una durata di 90 minuti circa<br />

ed è gratuita.<br />

È consigliabile prenotare telefonando al numero 091.8431605<br />

o scrivendo a didattica@gampalermo.it. Maggiori informazioni<br />

su www.gampalermo.it<br />

Ore 11:00 Complesso monumentale di Sant’Antonino<br />

Terre perse<br />

25 Tradurre le letterature postcoloniali<br />

Se tradurre è sempre una sfida, tradurre le letterature<br />

postcoloniali è una sfida ancor più avvincente e delicata:<br />

maneggiando con cura specificità culturali, ibridismo e<br />

contaminazioni linguistiche, il traduttore ci consegna<br />

realtà spesso lontane dalla nostra. Daniele Petruccioli,<br />

traduttore e scout editoriale dal portoghese, dal francese<br />

e dall’inglese, voce italiana di grandi nomi della letteratura<br />

africana tra cui Mia Couto e Alain Mabanckou,<br />

dialoga con Alessandra Di Maio, traduttrice di classici<br />

africani anglofoni quali Wole Soyinka e Nuruddin Farah,<br />

e docente di Letteratura inglese, traduzione e studi postcoloniali.<br />

Modera Antonio Lavieri.<br />

28 · flm <strong>2017</strong>


Ore 11:00 Conservatorio Vincenzo Bellini – Sala Scarlatti<br />

Variazioni e fughe<br />

26 Prova generale aperta agli studenti con Ramin<br />

Bahrami<br />

Assistere a una prova generale è come lanciare uno<br />

sguardo dietro il sipario, vivendo con alcune ore di anticipo<br />

le emozioni del concerto vero e proprio. Alla magia<br />

dell’ultimo ritocco, del passaggio riprovato ancora una<br />

volta alla ricerca della perfezione, si aggiungono il piacere<br />

di un’atmosfera del tutto informale e l’occasione di<br />

incontrare personalmente gli artisti: tutto questo, e altro<br />

ancora, nell’anteprima del concerto di Ramin Bahrami<br />

insieme con i Solisti e Ensemble d’Archi del Conservatorio<br />

Vincenzo Bellini (direttore Ignazio Maria Schifani).<br />

La prova sarà preceduta da una presentazione di Dario<br />

Oliveri.<br />

Ore 12:00 Complesso monumentale di Sant’Antonino<br />

Come stare al mondo<br />

27 Il volo d’Europa: dalle coste africane a Creta<br />

Europa, rapita da Zeus sulle rive fenicie, muore in Grecia:<br />

a Creta, dove fu condotta; nelle isole: nell’egoismo<br />

di Malta, nel voltafaccia italiano in Sicilia e Lampedusa,<br />

nella Brexit dell’isola di Churchill. Dall’abisso nel quale<br />

precipita la recente coscienza d’Europa, contro i sogni<br />

dei padri fondatori, si può riemergere soltanto riconoscendo<br />

la libertà di migrare. Con Flore Murard Yovanovitch,<br />

autrice di L’abisso. Piccolo mosaico del disumano<br />

(Stampa Alternativa), e Valerio Calzolaio, autore di Ecoprofughi<br />

(NdA Press). Modera Salvatore Cavaleri.<br />

flm <strong>2017</strong> · 29


Ore 16:30 Museo Internazionale <strong>delle</strong> Marionette A.<br />

Pasqualino<br />

Terre perse<br />

28 Il lavoro e l’arte della ricerca: Antonino Buttitta<br />

La conoscenza del tempo antico e dei luoghi lontani: dei<br />

riti e <strong>delle</strong> sapienze popolari, <strong>delle</strong> fiabe e dei miti. La<br />

scuola di antropologia di Palermo e le sue relazioni con<br />

lo strutturalismo francese. Il fondamento teorico della<br />

ricerca contemporanea, tra narrazioni raccolte e i testi di<br />

grandi autori. Bagheria, Palermo, la Sicilia, il Mediterraneo.<br />

Vita e opere di uno straordinario cercatore. A pochi<br />

mesi dalla scomparsa di Antonino Buttitta, il ricordo di<br />

allievi e colleghi. A discutere del suo ultimo libro, Mito.<br />

Fiaba. Rito (Sellerio) e del libro intervista, Orizzonti della<br />

memoria (Ernesto Di Lorenzo Editore), Antonino Cusumano,<br />

Gabriella D’Agostino e Paolo Fabbri.<br />

Ore 17:00 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Meticciati<br />

29 Le ininterrotte relazioni della parola<br />

Poesie per puntellare luoghi dell’anima più che del<br />

mondo. Relazioni interrotte ma non perdute, fissate<br />

musealmente in una memoria visiva e sentimentale.<br />

Nella raccolta di Mia Lecomte Al museo <strong>delle</strong> relazioni<br />

interrotte (LietoColle) ogni poesia è figlia di una suggestione,<br />

il gioco <strong>delle</strong> relazioni si snoda tra luoghi e cifrari.<br />

Mia Lecomte si confronta con il suo vissuto senza assolutizzarlo,<br />

anzi inserendo la sua vicenda nel destino<br />

comune. Modera l’incontro Davide Camarrone.<br />

30 · flm <strong>2017</strong>


Ore 17:00 Museo Salinas<br />

Variazioni e fughe<br />

30 Tamil: Narrazione dell’identità di un popolo in<br />

diaspora mediante l’arte del racconto, della danza e<br />

della musica etnica<br />

a cura della Comunità Tamil di Palermo in collaborazione<br />

con l’Ufficio diocesano per il dialogo ecumenico e<br />

interreligioso (UPEDI)<br />

Attraverso testimonianze orali, proiezioni, danze e canti<br />

tradizionali, il popolo Tamil in diaspora desidera dar voce<br />

alla tragedia invisibile di cui è vittima da oltre trent’anni<br />

in Sri Lanka. Dove, il governo ne calpesta diritti umani<br />

fondamentali, perpetrando ogni sorta di violenza, con<br />

massive occupazioni militari ed espropriazioni <strong>delle</strong> terre,<br />

violenze sessuali, sterilizzazioni forzate <strong>delle</strong> donne,<br />

torture, rapimenti, sparizioni di massa. A sette anni dalla<br />

fine della guerra, la riconciliazione sociale in Sri Lanka è<br />

ancora lontana.<br />

Ore 17:30 Caffè del Teatro Massimo<br />

Dialoghi<br />

31 Lingua di cane. Dal processo creativo alla messa in<br />

scena<br />

In collaborazione con Glifo Edizioni<br />

Lingua di cane è il risultato del laboratorio tenuto dal<br />

regista Giuseppe Cutino e la drammaturga Sabrina<br />

Petyx presso il Teatro Garibaldi di Enna. Lingua di cane<br />

è una creazione condivisa, una lunga traversata con molti<br />

naufragi e altrettante rinascite: nella sperimentazione<br />

laboratoriale gli attori muoiono e rivivono ogni istante,<br />

attraversano spazi, tempi e modi di essere, escono dal<br />

tempo, e ci stanno profondamente dentro, valicano continuamente<br />

le frontiere e superano i loro limiti.<br />

flm <strong>2017</strong> · 31


Ore 17:30 Palazzo <strong>delle</strong> Aquile<br />

Terre perse<br />

32 Tutte le coppie sono miste<br />

Quante Afriche esistono? Quante, da occidentali, siamo<br />

stati in grado di immaginarne? E come sono fatte?<br />

Nei loro rispettivi romanzi – Non cercare l’uomo capra<br />

(Laurana) e Lo sposo africano (Cairo) – Irene Chias ed<br />

Elisabetta Jankovic mettono in relazione l’Europa, ed<br />

esattamente Milano, con un’Africa – il Senegal e non<br />

solo – al contempo reale e immaginaria, dando forma<br />

a due narrazioni che in chiave sentimentale ed erotica<br />

chiariscono che ogni coppia – sempre, da sempre – è<br />

necessariamente mista. Modera l’incontro Totò Rizzo.<br />

Ore 18:00 Giurisprudenza – Aula Magna<br />

Alfabeti<br />

33 Il nostro passato oscuro: l’Albania, l’Etiopia, l’Italia<br />

La Storia è quella cosa che a volte collega ma molto più<br />

spesso taglia spazio e tempo come una lama che divide<br />

le esistenze. In Il tuo nome è una promessa (Einaudi)<br />

e in Sangue giusto (Rizzoli), rispettivamente Anilda<br />

Ibrahimi e Francesca Melandri raccontano due storie<br />

in cui la presenza italiana in Albania e in Etiopia non se<br />

ne resta ferma nel passato ma, viaggiando nello spazio<br />

e nel tempo, fa irruzione nel presente scompaginando i<br />

destini e modificando nel profondo la percezione dell’umano.<br />

Modera l’incontro Sara Scarafia.<br />

Ore 18.00 Libreria Paoline<br />

Dialoghi<br />

34 I diritti del cielo e della terra<br />

I rappresentanti <strong>delle</strong> grandi religioni monoteiste dialogano<br />

intorno al tema dello ius soli. Il contributo degli<br />

32 · flm <strong>2017</strong>


uomini di fede alle domande sulla cittadinanza, sull’integrazione,<br />

sui diritti civili e politici, è fondamentale per<br />

costruire una società aperta e plurale. Con l’occasione<br />

verrà presentata la collana di libri curata dalla Coreis,<br />

che nasce dall’esperienza del dialogo interreligioso. Intervengono<br />

Francesco Bonnano, docente di ebraico<br />

biblico, il Pastore della Chiesa Valdese Peter Ciaccio,<br />

Pietro Magro, responsabile UPEDI e l’imam Yahya Sergio<br />

Yahe Pallavicini. Modera Fernanda Di Monte.<br />

Ore 18:00 Teatro Garibaldi<br />

Come stare al mondo<br />

Incontro e Proiezione<br />

35 CALAIS CHILDREN: A CASE TO ANSWER<br />

di Sue Clayton<br />

Sue Clayton ha documentato il destino dei 1900 minori<br />

non accompagnati che erano rimasti nella giungla<br />

di Calais quando questa fu sul punto di essere distrutta<br />

nell’ottobre del 2016. Il documentario della Clayton<br />

testimonia la lotta dei minori non accompagnati per<br />

essere accettati dal Regno Unito, la loro dispersione nei<br />

centri in giro per la Francia e in alcuni casi il ritorno a<br />

Calais, mentre i minori e chi li ha supportati vengono<br />

criminalizzati dallo stato francese. Modera Alessandra<br />

Rizzo. Introduce Roberto Albergoni, direttore generale<br />

di Manifesta 12.<br />

Ore 18:00 Piazza Bellini<br />

Jukebox letterario<br />

A cura di Editori allo scoperto<br />

Letture “espresse” da una selezione di libri <strong>delle</strong> case<br />

editrici della rete palermitana Editori allo scoperto: il<br />

pubblico è invitato a scegliere quale brano ascoltare e<br />

flm <strong>2017</strong> · 33


un lettore-editore, armato solo di un leggio e della propria<br />

voce, animerà Piazza Bellini con le parole di autori<br />

contemporanei. Un gioco letterario che accorcia la distanza<br />

fra casa editrice e pubblico.<br />

Ore 18:30 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Lost (and Found) in Translation<br />

36 Falsi d’autore. Guida pratica per orientarsi nel<br />

mondo dei libri tradotti<br />

La figura del traduttore viene spesso rimossa non solo<br />

dalle copertine ma anche dalla coscienza di chi produce<br />

e legge libri tradotti. Daniele Petruccioli, traduttore e<br />

scout da francese, inglese e portoghese, ha scritto Falsi<br />

d’autore (Quodlibet), una piccola guida semiseria che<br />

con ironia e garbo ci invita a essere lettori “ecosostenibili”,<br />

consumatori consapevoli di libri, e ci illustra la “filiera”<br />

del libro tradotto, spiegandoci come capire se la traduzione<br />

ci piace o no. Modera Alfonso Geraci.<br />

Ore 19:00 Palazzo <strong>delle</strong> Aquile<br />

Palermo a pezzi<br />

37 Gli altri palermitani<br />

Accogliente e problematica, calorosa e disarmante, la<br />

città di Palermo può inghiottire o rigettare, senza fare<br />

differenze tra chi è appena arrivato e chi ci vive da millenni.<br />

Tra le mille traiettorie umane che intersecano<br />

questo luogo nel tempo e nello spazio, c’è chi diventa<br />

palermitano. Per tutti Palermo è la stessa eppure diversa,<br />

e qui l’artista austriaco Uwe Jaentsch e la scrittrice<br />

georgiana Ruska Jorjoliani si confrontano per visioni e<br />

punti di vista sulla loro paradossale e caleidoscopica città.<br />

Modera Giorgio Mega.<br />

34 · flm <strong>2017</strong>


Ore 19:30 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Meticciati<br />

38 Foreign peacemakers: i tabù narrati<br />

Il linguaggio del reportage sconfina nel «narrative journalism»,<br />

strumento di infinite possibili contaminazioni.<br />

In Ma quale paradiso? Tra i jihadisti <strong>delle</strong> Maldive (Einaudi)<br />

Francesca Borri, con accuratezza e attingendo<br />

alle fonti, dice di “un confino”, di “una trappola”. A Shady<br />

Hamadi, giornalista e scrittore italo-siriano, autore di Esilio<br />

dalla Siria. Una lotta contro l’indifferenza (add editore)<br />

si deve un ritratto limpido della Siria di oggi, straziata<br />

da anni da un conflitto che ha costretto all’esilio interno<br />

o esterno circa la metà della popolazione, con cinquecentomila<br />

vittime. Modera il confronto Maike Albath.<br />

Ore 20:00 Piazza Bellini<br />

Variazioni e fughe<br />

39 Coriolano (l’arte di non capirsi)<br />

con Cristina Coltelli<br />

Secondo capitolo della trilogia “Il Mondo a forma di C”,<br />

Coriolano è una <strong>delle</strong> opere minori di Shakespeare. Ma<br />

non per questo meno interessante: ambientata nella<br />

Roma repubblicana, l’opera narra del duello feroce tra il<br />

popolo e i suoi rappresentanti in senato e della la ricerca<br />

di un capro espiatorio. Al di là dei fatti e della ragione.<br />

La vittima designata è il prode Coriolano, reo solamente<br />

di avere un cattivo carattere. Più che la storia di una<br />

ricerca, questa è la storia di una perdita: di linguaggio,<br />

di semantica, di senso, e dunque anche di empatia, che<br />

non può che finire in tragedia. In scena Cristina Coltelli.<br />

flm <strong>2017</strong> · 35


Ore 21:00 Piazza Bellini<br />

Palermo a pezzi<br />

40 Il riflesso del sangue: istantanea di una grande<br />

fotografa<br />

La scelta della fotografia come emancipazione e il racconto<br />

per immagini di una guerra condotta per le strade<br />

di una città afasica, smemorata. L’arte, la coltivazione<br />

del ricordo e la rinascita. Letizia Battaglia è passata per<br />

le più rilevanti esperienze culturali della città e per il<br />

giornale «L’Ora» ha mostrato gli omicidi e le espressioni<br />

rabbiose degli assassini, i luoghi dell’emarginazione e i<br />

volti radiosi dei popoli che nel tempo li hanno abitati.<br />

Modera l’incontro Eleonora Lombardo.<br />

Ore 21:00 Conservatorio Vincenzo Bellini – Sala Scarlatti<br />

Variazioni e fughe<br />

Concerto<br />

41 BAHRAMI SUONA BACH / 2<br />

Ramin Bahrami considera Bach un “grande viaggiatore”,<br />

che senza mai uscire dai confini della Germania è stato<br />

capace di far migrare verso le sue opere i ritmi, le melodie,<br />

i linguaggi di popoli e tradizioni lontanissimi fra loro.<br />

La musica di Bach è dunque lo specchio di un mondo<br />

ideale, «dove l’Oriente e l’Occidente si amano e si divertono<br />

insieme, dove il nero fa l’amore con il bianco, dove<br />

il tedesco s’innamora del ritmo siciliano, dove tutto è al<br />

servizio della perfezione e della bellezza». Non a caso, la<br />

performance di Ramin Bahrami con l’Ensemble d’Archi<br />

del Conservatorio Vincenzo Bellini diretto da Ignazio<br />

Maria Schifani comincia con un omaggio all’amore di<br />

Bach per l’Italia e in particolare per la musica di Vivaldi.<br />

Al Concerto per mandolino e archi Rv. 425 (solista<br />

Raffaele Pullara) fanno seguito due grandi capolavori<br />

36 · flm <strong>2017</strong>


achiani: il Concerto per 2 violini BWV 1043 (solisti Riccardo<br />

Porrovecchio e Riccardo Obiso) e il Concerto per<br />

2 pianoforti BWV 1060, nel quale Ramin Bahrami si esibisce<br />

al fianco di Dorotea Cei.<br />

Ore 21:00 Palazzo Branciforte – Sala dei 99<br />

Meticciati<br />

Proiezione<br />

42 The Seasons in Quincy: Four Portraits of John<br />

Berger<br />

Di Bartek Dziadosz, Colin Mac Cabe, Christopher Roth,<br />

Tilda Swinton<br />

Gran Bretagna 2016 / 90’ / v.o. sott. it.<br />

Quattro ritratti per quattro stagioni: Tilda Swinton insieme<br />

a un regista, uno scrittore e un musicista vanno a trovare<br />

John Berger nella sua casa di Quincy, dove si è trasferito<br />

dagli anni Settanta. Nelle conversazioni che ne scaturiscono,<br />

divise in quattro distinti capitoli, emerge il ritratto di un<br />

pensatore, di un uomo, di un artista i cui lavori continuano<br />

ad animare la riflessione contemporanea. Presentato alla<br />

66esima edizione del <strong>Festival</strong> di Berlino nel 2016.<br />

Ore 22:00 Piazza Bellini<br />

Variazioni e fughe<br />

Concerto<br />

43 Booku ndal - rap/talk<br />

Booku ndal è una brocca da cui si beve tutti insieme<br />

ed è il nome che tre ragazzi arrivati in Europa da Senegal<br />

e Gambia hanno scelto per il loro gruppo rap. La<br />

loro amicizia è nata ascoltando musica insieme e, dopo<br />

qualche esibizione in pubblico, hanno deciso di fondare<br />

una band. A cura del centro di accoglienza Associazione<br />

Asante onlus che ospita i tre ragazzi.<br />

flm <strong>2017</strong> · 37


VENERDÌ 6 OTTOBRE<br />

Ore 10:00 Minimum studio<br />

Alfabeti<br />

44 Migrant’s Guide to Sicily<br />

Simone Sapienza presenterà il suo progetto on-going<br />

intitolato Migrant’s Guide to Sicily, che attraverso una<br />

metafora storica riflette sull’incontro tipico di tutti i<br />

processi migratori tra chi arriva e chi riceve. Una guida<br />

fotografica sul territorio siciliano ispirata al manuale distribuito<br />

dall’esercito degli Stati Uniti agli uomini che<br />

hanno fatto parte dell’Operazione Husky per la liberazione<br />

dell’Italia dal fascismo. Uno strumento di accoglienza<br />

per i migranti che arrivano in Sicilia, e al tempo stesso<br />

uno spunto di riflessione per gli abitanti sul loro territorio<br />

dopo gli eventi del ’43.<br />

L’installazione è visitabile con l’autore dalle ore 10:00 alle 18:00<br />

nei giorni 6-7-8 ottobre.<br />

Ore 11:00 Complesso monumentale di Sant’Antonino<br />

Dialoghi<br />

45 Narrazioni migranti: bilinguismo di scrittura e<br />

modernità<br />

A cura della Società italiana di traduttologia<br />

Un immigrato musulmano che cresce in Europa, fra le<br />

contraddizioni di un Islam strumentalizzato dagli stessi<br />

musulmani e le reazioni <strong>delle</strong> estreme destre. L’opera<br />

prima di Youssef El Barodi, in corso di pubblicazione<br />

da Gallimard, sceglie il francese; il secondo romanzo, in<br />

corso di preparazione, opta invece per l’inglese. Un breve<br />

viaggio nell’immaginario multilinguistico di una scrittura<br />

in fieri, in cui attraverso il francese e l’inglese risuonano<br />

38 · flm <strong>2017</strong>


l’arabo, il turco, l’ebraico, i sogni e i paesaggi culturali<br />

incontrati da questo autore belga di origini marocchine.<br />

Modera l’incontro Antonio Lavieri.<br />

Ore 11.30 Liceo Cannizzaro – Aula Magna<br />

FLM junior<br />

46 Welcome!<br />

Welcome! (San Paolo, <strong>2017</strong>) è un testo pensato per gli<br />

adolescenti, i giovani e gli educatori che cercano uno<br />

strumento semplice e pratico per riflettere su un tema<br />

tanto dibattuto: l’accoglienza e l’inclusione di uomini<br />

e donne che giungono nel nostro Paese nella speranza<br />

di un futuro migliore. Uno strumento che invita ad<br />

augurare, con convinzione e ottimismo, «Benvenuti in<br />

Europa!» ai nuovi arrivati. Giusy Tumminelli, dell’Osservatorio<br />

Migrazioni, e Sebastian Intelisano, dei Giovani<br />

per la pace Sicilia, ne discutono con Emiliano Abramo,<br />

autore del libro.<br />

Ore 12:00 Palazzo Fernandez – Accademia di Belle Arti<br />

Palermo a pezzi<br />

47 Open Art Museum<br />

Oggetto del dibattere è la necessità di riflettere sulla “resurrezione”<br />

del lungomare iniziata da diversi anni in tutte<br />

le città-porto. Obiettivo è creare anche a Palermo un parco<br />

pubblico di opere e installazioni che avvicini la collettività<br />

all’arte e alla bellezza educando ad una fruizione<br />

condivisa e consapevole dell’area e <strong>delle</strong> opere stesse. Una<br />

contaminazione tra arredo urbano e didattica dell’arte, un<br />

naturale riappropriarsi di porzioni di città che appartengono<br />

all’identità di ciascuno. Ne discutono Andrea Cusumano,<br />

Enzo Fiammetta, Sebastiano Tusa, Emilia Valenza<br />

e Mario Zito. Coordina l’incontro Davide Camarrone.<br />

flm <strong>2017</strong> · 39


Ore 16:30 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Palermo a pezzi<br />

48 Cave e ipogei: spettacolo e misteri<br />

Da Palermo si dipartono strade per ogni luogo del mondo,<br />

e talvolta non è vero il contrario. Questa città può<br />

essere a un tempo oggetto di narrazioni, luogo d’incontro,<br />

trama e strumento d’osservazione del mondo, codificando<br />

la propria esperienza. Contaminando il racconto<br />

di Piero Violante in Swinging Palermo (Sellerio) s’affronterà<br />

il tema della città sotterranea: <strong>delle</strong> sue cave,<br />

teatri nei Sessanta à la parisienne, e dei suoi ipogei, col<br />

romitaggio di San Caloiru a Casa Professa, a pochi passi<br />

da un altro luogo ermetico: Rua Formaggi. Modera l'incontro<br />

Fausto Melluso.<br />

Ore 17:00 Palazzo <strong>delle</strong> Aquile<br />

Meticciati<br />

49 Parole mutanti: la storia di due romanzi meticci<br />

Le parole migrano, si mescolano, sono mutanti. Muovendo<br />

da questa consapevolezza, ci sono scrittori che oltre<br />

a raccontare una storia inventano deliberatamente una<br />

loro lingua. Come in Cartongesso (Einaudi), dove Francesco<br />

Maino dà forma a un idioma ossessivo che ibrida<br />

i codici della giurisprudenza e il veneto più ancestrale,<br />

e in Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum<br />

fax), in cui Giordano Meacci attinge a quel «grembo»<br />

della lingua italiana alla confluenza tra Umbria e Toscana.<br />

Modera l’incontro Francesco Romeo.<br />

40 · flm <strong>2017</strong>


Ore 17:00 Museo Salinas<br />

Terre perse<br />

50 Migrazioni e Mediterraneo<br />

L’Europa muore ai suoi confini, a Oriente e Occidente,<br />

tra nazionalismi e secessioni. Il primo rantolo, in Grecia,<br />

dove nacque, per il ratto d’Europa da parte di Zeus. Tracce<br />

del Mito cretese, tra le metope di Selinunte conservate<br />

al Museo Salinas, a Palermo. Storia di migrazioni,<br />

la storia d’Europa. Di incontri tra civiltà. Ne discutono<br />

Michel Gras, Francesca Spatafora, e Davide Camarrone.<br />

Ore 17:00 Missione speranza e carità<br />

Dialoghi<br />

Proiezione e incontro<br />

51 Missione. I poveri nutrono la terra, la terra nutre i<br />

poveri<br />

di Pasquale Scimeca.<br />

Aiuto regia: Mirko Bonanno. Produzione: Linda Di Dio<br />

per Arbash in collaborazione con TV2000. Film documentario/<br />

Italia 2016 / 60’’<br />

Nel documentario di Pasquale Scimeca la storia di Biagio<br />

Conte, che venticinque anni fa lasciò famiglia e agi<br />

per dedicarsi agli ultimi, si intreccia con la descrizione<br />

del mondo che ruota attorno alle sei “Missioni” palermitane<br />

che complessivamente ospitano più di mille<br />

persone provenienti da ogni parte del mondo. Introducono<br />

Padre Pino Vitrano e fratel Biagio. A seguire<br />

la performance di Michelangelo Balistreri e Francesco<br />

Maria Martorana, Le musiche nei porti. Il mare che unisce<br />

i popoli, e una cena sociale con i cibi prodotti dalla<br />

Missione.<br />

flm <strong>2017</strong> · 41


Ore 17:30 Giurisprudenza – Aula Magna<br />

Meticciati<br />

52 Con le parole: musica per la vita quotidiana<br />

Una minuziosa biblioteca di note e appunti, storie note<br />

e ignote – mille dettagli classificati per rivelazioni e ombreggiature<br />

– può dare vita a un vivido affresco narrativo,<br />

a un vocabolario di infinite relazioni tra nota e nota,<br />

preziosi appunti a margine di lezioni e studi. Pietro<br />

Leveratto, musicista, docente di composizione jazz al<br />

Conservatorio di Genova e scrittore raffinatissimo, ci conduce<br />

per vie insolite a inedite prossimità a musicisti di<br />

ogni tempo e genere. Modera l’incontro Dario Oliveri.<br />

Ore 18:00 Museo Salinas<br />

Lost (and Found) in Translation<br />

Inaugurazione della mostra<br />

53 Serena Vestrucci /Things become clear after<br />

billions of years<br />

Una narrazione sottile e alquanto intimistica, che attraverso<br />

due lavori dell’artista italiana Serena Vestrucci<br />

(1986) – L O S T, 2016; Chi cammina sulla neve fresca<br />

senza voltarsi non lascia impronte, 2016 – racconta la<br />

possibilità di perdersi e di ritrovarsi grazie alle parole, alla<br />

loro capacità di trasformarsi e significare, di costruire un<br />

rapporto tra le persone divenendo “codice condiviso”.<br />

Un progetto che diventa metafora del tempo necessario<br />

per acquisire e metabolizzare i processi di comprensione<br />

dei fenomeni umani, siano essi intellettuali o sociali.<br />

A seguire performance con Claudia Di Gangi e reading<br />

poetico di Mia Lecomte.<br />

La mostra rimarrà visitabile fino al 5 novembre.<br />

42 · flm <strong>2017</strong>


Ore 18:00 Piazza Bellini<br />

Jukebox letterario<br />

A cura di Editori allo scoperto<br />

Letture “espresse” da una selezione di libri <strong>delle</strong> case<br />

editrici della rete palermitana Editori allo scoperto: il<br />

pubblico è invitato a scegliere quale brano ascoltare e<br />

un lettore-editore, armato solo di un leggio e della propria<br />

voce, animerà Piazza Bellini con le parole di autori<br />

contemporanei. Un gioco letterario che accorcia la distanza<br />

fra casa editrice e pubblico.<br />

Ore 18:30 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Come stare al mondo<br />

54 Tanatopolitica: jihad e democrazie<br />

La spettacolarizzazione della morte sembra obbedire<br />

alle tecniche propagandistiche di un nuovo autoritarismo.<br />

La fragilità della critica liberale è legata al rimosso<br />

originario sul totalitarismo novecentesco? E le odierne<br />

retoriche sul terrorismo risentono <strong>delle</strong> cesure alla moderna<br />

distinzione tra teologia e politica? A partire da<br />

Terrore e modernità (Einaudi), Donatella Di Cesare discute<br />

con Davide Camarrone del rapporto tra culture<br />

democratiche e guerre sante.<br />

Ore 18:30 Palazzo <strong>delle</strong> Aquile<br />

Lost (and Found) in Translation<br />

55 Mediterraneo d’Irlanda: tradurre l’intraducibile<br />

Tradurre è sempre una sfida, un’avventura, un’azione folle e<br />

bellissima che ha per obiettivo quello di riuscire – come notava<br />

Umberto Eco – a dire quasi la stessa cosa. Cosa significa<br />

allora confrontarsi con quei libri che, per come sono fatti,<br />

sembrano strutturalmente intraducibili? Ce lo raccontano<br />

Moshe Kahn, che ha tradotto in tedesco Horcynus Orca di<br />

flm <strong>2017</strong> · 43


Stefano D’Arrigo, e Fabio Pedone, che (con Enrico Terrinoni)<br />

ha tradotto Finnegans Wake di James Joyce. In un dialogo<br />

che mescola il Mediterraneo all’Irlanda, la storia di due traduzioni<br />

impossibili. Modera l’incontro Maike Albath.<br />

Ore 19:00 Giurisprudenza – Aula Magna<br />

Alfabeti<br />

56 Il mondo visto da un carcere: il codice Gramsci<br />

Ragionare di politica e letteratura guardando al tempo<br />

futuro ha proiettato l’opera di Gramsci tra gli essenziali<br />

codici di decifrazione del contemporaneo. Nel chiuso<br />

del carcere un pensatore del Novecento ha ipotizzato<br />

una rottura del blocco intellettuale (agrario) e il formarsi<br />

di una tendenza rivoluzionaria. Nell’ottantesimo della<br />

sua scomparsa, e partendo dalla biografia Antonio<br />

Gramsci 1891-1937 (Sellerio) scritta dallo scomparso<br />

Antonio A. Santucci, discuteranno dell’attualità del suo<br />

pensiero Salvatore Nicosia e Piero Violante.<br />

Ore 19:30 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Alfabeti<br />

57 Prima di Trump: quarantacinque ritratti di<br />

presidenti degli Stati Uniti d’America<br />

Dopo l’8 novembre 2016, il giorno in cui Trump è diventato<br />

il quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti, l’America<br />

è percepita come un enigma, allo stesso tempo anomalo e<br />

coerente. In Mr. President. Da George Washington a Donald<br />

Trump (CasaSirio, con le illustrazioni di Andrea Bozzo),<br />

Fernando Masullo viaggia nel tempo – partendo da George<br />

Washington, passando per Lincoln e Roosevelt, fino ai Bush<br />

e a Obama – mettendoci a disposizione quarantacinque<br />

ritratti indispensabili a comprendere il presente (nordamericano,<br />

e non solo). Modera l’incontro Alessandra Di Maio.<br />

44 · flm <strong>2017</strong>


Ore 20:00 Piazza Bellini<br />

Palermo a pezzi<br />

58 Attraverso Palermo: lo spazio<br />

In collaborazione con il Centro Sperimentale di<br />

Cinematografia<br />

Dai primi di settembre fino ai giorni del festival, sei minori<br />

stranieri non accompagnati e quattro tutor selezionati<br />

tra gli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia<br />

di Palermo hanno condiviso un laboratorio documentario<br />

intitolato Attraverso Palermo. Guidati da<br />

due film-maker, Letizia Gullo e Pierfrancesco Li Donni,<br />

i ragazzi hanno esplorato la città concentrandosi sullo<br />

spazio e sul linguaggio. In questo incontro, i docenti del<br />

laboratorio e i partecipanti – Mustapha Bamba, Luca<br />

Capponi, Bassirou Dembele, Toumani Diabate, Michelangelo<br />

Ferrara, Dario Fodale, Alessia Foraggio, Filippo<br />

Gobbato, Gassimou Magassouba, Yahaya Tarnagda –<br />

mostreranno i corti in cui raccontano quella che è la loro<br />

percezione dello spazio che abitano: pezzi di una città<br />

che, osservata da una nuova prospettiva, compongono<br />

una mappa intima e inedita di Palermo.<br />

Ore 21:00 Palazzo Branciforte – Sala dei 99<br />

Meticciati<br />

Proiezione<br />

59 Arcipelaghi<br />

di Giovanni Columbu<br />

Italia 2001 / 95’ / drammatico<br />

Un bambino assiste involontariamente a un furto di cavalli<br />

in un ovile e viene barbaramente ucciso. Dopo avere<br />

inutilmente atteso giustizia, la madre decide di affidare<br />

a un altro figlio, anch’esso poco più che un bambino,<br />

l’atroce compito di vendicare il fratello durante lo<br />

flm <strong>2017</strong> · 45


svolgimento di una festa nel paese. I concetti di onore,<br />

famiglia, rispetto, omertà, giustizia e vendetta si intrecciano<br />

in una Sardegna vigile e silenziosa.<br />

Ore 21:00 Piazza Bellini<br />

Come stare al mondo<br />

60 Razzisti senza saperlo (e a volte sapendolo)<br />

A volte il razzismo trapela dal linguaggio e dai comportamenti,<br />

a volte dalle politiche. Non si tratta di un<br />

razzismo intenzionale e mirato, ma di quell’impulso discriminatorio<br />

di chi razzista non si sente. In Non sono<br />

razzista, ma. La xenofobia degli Italiani e gli imprenditori<br />

politici della paura (Feltrinelli) scritto con Federica<br />

Resta, Luigi Manconi concentra l’attenzione proprio sui<br />

razzismi involontari, sui pregiudizi residuali, su una xenofobia<br />

tanto più pericolosa perché sempre meno avvertita,<br />

dunque più facilmente strumentalizzabile. Modera<br />

l’incontro Clelia Bartoli.<br />

Ore 22:00 Piazza Bellini<br />

Alfabeti<br />

61 Dylan. Bob Dylan<br />

di e con Giordano Meacci<br />

Ognuno di noi ha il suo Dylan. Il proprio privatissimo<br />

genio di Duluth che, per più di mezzo secolo, ci ha accompagnato<br />

in versi fino a qui. C’è il Menestrello a ruota<br />

libera, il Duellante country, il Visionario ispirato, il Rocker<br />

salvato, l’Infedele, il Bluesman elettrico, il Crooner. Tutte<br />

etichette parziali che ognuno di noi s’è trovato, nel<br />

tempo, per raccontarsi quella nota tra le altre che ci ha<br />

incantato, quel titolo di disco che ha condizionato la<br />

nostra visione di un amore; o di una scomparsa, una perdita,<br />

un viaggio sospeso, una risata. Dylan. Bob, Dylan è<br />

46 · flm <strong>2017</strong>


anche un modo per spiegare a canzoni perché, da quel<br />

1961 newyorchese, Bob Dylan fa parte della vita di ognuno<br />

di noi. Sul palco, Giordano Meacci.<br />

Ore 23:00 Piazza Bellini<br />

Variazioni e fughe<br />

Concerto<br />

62 Raffaella Daino in Pivirama – Senza Rete<br />

Raffaella Daino presenta il nuovo disco, il quarto per<br />

il progetto Pivirama, che narra il dramma dei profughi e i<br />

viaggi della speranza dal Sud del mondo dilaniato dalle<br />

guerre verso un’Europa che alza muri e frontiere. Senza<br />

rete, che la stampa ha definito tra i dischi più intensi e<br />

profondi del <strong>2017</strong>, è accompagnato dal video girato e<br />

montato dalla stessa Raffaella dopo aver visitato i campi<br />

profughi tra Siria e Libano e gli accampamenti tra Francia<br />

e Belgio. Raffaella Daino ha aperto i concerti di artisti<br />

come Edoardo Bennato, Patty Pravo, Cristina Donà, Mario<br />

Venuti, Afterhours, Africa Unite, Giorgio Canali.<br />

63 Nkantu d’Aziz<br />

Un trascinante “combat folk” e testi diventati oggetto<br />

di studio universitario, nella musica della band siciliana<br />

Nkantu D’aziz che prende il nome dall’incanto di Palermo<br />

la splendida, come la descrivevano gli arabi. Collaborazioni<br />

illustri nei due album all’attivo – l’ultimo è<br />

Meglio La terra del 2015 – e decine di concerti anche dividendo<br />

il palco con artisti come Meganoidi, Neffa, Fabi,<br />

Almamegretta, Modena City Ramblers. Con il frontman<br />

e autore dei testi Toto’ Grilletto suonano Gjin Schirò, chitarre;<br />

Salvo Spera, clarinetto; Salvo Biondo, batteria; Stefano<br />

Azzolini, basso; Fabio Passiglia, sax.<br />

flm <strong>2017</strong> · 47


SABATO 7 OTTOBRE<br />

Ore 11:30 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Come stare al mondo<br />

64 L’inizio di questa fine: un breve viaggio nel<br />

passato del nostro presente<br />

La globalizzazione si è rotta e i cocci sono nostri. Vale a<br />

dire che nel volgere di una ventina d’anni tutto ciò che<br />

si era immaginato come qualcosa di positivo, o per lo<br />

meno di possibile, si è rivelato via via sempre più assurdo<br />

e insostenibile. In Tutto è in frantumi e danza (La nave di<br />

Teseo), Guido Maria Brera ed Edoardo Nesi raccontano<br />

il nostro tempo da due prospettive diverse e compenetrate,<br />

quella dell’economia e quella della letteratura,<br />

chiarendo che nulla di quanto caratterizza il nostro presente<br />

è accaduto per caso. Modera l’incontro il Sindaco<br />

Leoluca Orlando.<br />

Ore 11:30 Moltivolti<br />

Lost (and Found) in Translation<br />

65 Translation Slam su un testo di Jonas Hassen<br />

Khemiri<br />

Una sfida di traduzione è una formula che consente<br />

di curiosare nell’officina del traduttore, che ha l’arduo<br />

compito di dire quasi la stessa cosa in un’altra lingua.<br />

Alessandro Bassini e Laura Cangemi, due traduttori d’esperienza,<br />

si sfidano su un testo di Jonas Hassen Khemiri,<br />

uno dei più interessanti autori svedesi del momento,<br />

di origine tunisina. Il pubblico è invitato a intervenire<br />

nella discussione sulle strategie traduttive scelte. Non<br />

occorre conoscere lo svedese per partecipare. Moderano<br />

Barbara Teresi ed Eva Valvo.<br />

48 · flm <strong>2017</strong>


Ore 12:00 Steri – Sala <strong>delle</strong> Verifiche<br />

Alfabeti<br />

Inaugurazione della mostra<br />

66 Gili Lavy/ Divine Mother<br />

Progetto di Fondazione Merz / PUNTE BRILLANTI DI<br />

LANCE per il <strong>Festival</strong> <strong>delle</strong> <strong>Letterature</strong> <strong>Migranti</strong><br />

Gili Lavy (Gerusalemme 1987) lavora principalmente realizzando<br />

film d’artista, che prendono la forma di grandi<br />

installazioni. Le sue opere esplorano costantemente il<br />

rapporto tra credenze, religione e identità, interrogandosi<br />

sull’effetto che il tempo e i rituali hanno nel creare<br />

e nel distruggere. Divine Mother è un’opera girata in un<br />

monastero femminile di Gerusalemme e tratta il tema<br />

della morte, ed è un lavoro ricco di riferimenti dove la<br />

religione è solo un aspetto marginale, piuttosto una riflessione<br />

sulla ritualità presente nelle nostre azioni come<br />

nell’architettura, un lavoro di grande spiritualità e interazione<br />

tra uomo e ambiente esterno. Interviene con<br />

l’artista, Beatrice Merz, della Fondazione Merz. Modera<br />

Agata Polizzi. Saluti di Paolo Inglese, Direttore del Sistema<br />

Museale d'Ateneo.<br />

Ore 12:30 Giurisprudenza – Aula Magna<br />

Terre perse<br />

67 Quel che ancora ci racconta il viaggiatore leggero<br />

La scoperta del mondo e la disillusione, nei testi di<br />

Alexander Langer raccolti da Adriano Sofri, pubblicati<br />

oramai più di vent’anni fa, e ancora capaci di dire del<br />

nostro tempo. Nella scrittura densa di Il viaggiatore<br />

leggero. Scritti (1961-1995) (Sellerio), tra adolescenza<br />

e maturità, vocazioni e ascolto, l’esame attento del<br />

presente ha un esito profetico. Tutto nel microcosmo<br />

del Trentino Alto Adige: tra Italia, Austria e Jugoslavia, sul<br />

flm <strong>2017</strong> · 49


doppio crinale di guerre e mutamenti. Fino alla stesura<br />

di Tentativo di decalogo per la convivenza inter-etnica.<br />

A discutere di Alexander Langer, Luigi Manconi e Davide<br />

Camarrone.<br />

Ore 16:00 Église<br />

Lost (and Found) in Translation<br />

68 Il libro più intraducibile del mondo:<br />

immaginazioni intorno a una scrittura immaginaria<br />

Una quarantina d’anni fa Luigi Serafini comincia a dare<br />

forma a un libro, il Codex Seraphinianus, che nel corso<br />

del tempo ha affascinato autori che vanno da Italo Calvino<br />

a Giorgio Manganelli a Tim Burton. Composto in una<br />

scrittura «asemica», vale a dire priva di significato, il codex<br />

di Luigi Serafini è un capolavoro visionario, una fanta enciclopedia<br />

in cui ogni sapere tradizionale converge per<br />

dissolversi: un libro letteralmente – e meravigliosamente<br />

– intraducibile. A dialogare con l’autore Fulvio Abbate.<br />

Ore 16:30 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Palermo a pezzi<br />

69 Il secolo di piombo: la riduzione di Palermo<br />

Come può esser raccontata, una guerra combattuta in<br />

tempo di pace e durata all’incirca un secolo, in un campo<br />

di pochi chilometri quadrati, poco più di un quartiere?<br />

Con l’ironia che quel quartiere chiamiamo Libertà.<br />

Con le mutazioni genetiche, le morti apparenti e le ostinate<br />

resurrezioni di un fenomeno radicato nell’inconscio<br />

di un popolo intero. Degli ultimi settant’anni di questa<br />

guerra, si occupa il racconto di Piero Melati. Nel buio<br />

della città addomesticata: dal Siglo de Oro al secolo di<br />

piombo. Modera l’incontro Davide Camarrone.<br />

50 · flm <strong>2017</strong>


Ore 17:00 Piazza Bellini<br />

FLM junior<br />

70 Filosofiacoibambini<br />

Due laboratori <strong>delle</strong> durata di 60 minuti ciascuno che<br />

si alterneranno nel pomeriggio. Alle ore 17:00 per bambini<br />

di età compresa tra i 4 e gli 8 anni. Alle ore18:00<br />

per bambini dai 9 ai 14 anni. Alle ore 19:00 incontro con<br />

genitori, educatori e chiunque sia interessato a conoscere<br />

il metodo educativo originale pensato dal dott.<br />

Carlo Maria Cirino nel 2008. Le attività sono condotte<br />

dal gruppo filosofiacoibambini di Palermo e coordinate<br />

da BabyPlanner.<br />

Ore 17:00 Giurisprudenza – Aula Magna<br />

Alfabeti<br />

71 La nostra cultura nazionale: riflessioni intorno a ciò<br />

che siamo<br />

All’inizio sembrava solo una fase che nel giro di poco si sarebbe<br />

esaurita. Via via ci si è invece resi conto che le ragioni<br />

<strong>delle</strong> viscere – le più bieche e semplificanti – sono diventate<br />

non solo centrali ma soprattutto costanti, riducendo<br />

gran parte del discorso pubblico nazionale a un qualunquismo<br />

sempre più aggressivo. In La gente (minimum fax)<br />

e in Lumpen Italia. Il trionfo del sottoproletariato cognitivo<br />

(Ipoc), Leonardo Bianchi e Davide Miccione riflettono<br />

su ciò che sta accadendo alla sostanza culturale del nostro<br />

Paese. Modera l’incontro Giorgio Vasta.<br />

Ore 17:00 Piazza Bellini<br />

Jukebox letterario<br />

A cura di Editori allo scoperto<br />

Letture “espresse” da una selezione di libri <strong>delle</strong> case<br />

editrici della rete palermitana Editori allo scoperto: il<br />

flm <strong>2017</strong> · 51


pubblico è invitato a scegliere quale brano ascoltare e<br />

un lettore-editore, armato solo di un leggio e della propria<br />

voce, animerà Piazza Bellini con le parole di autori<br />

contemporanei. Un gioco letterario che accorcia la distanza<br />

fra casa editrice e pubblico.<br />

Ore 17:00 Moltivolti<br />

FLM junior<br />

72 Un gatto nella valigia<br />

Un laboratorio artistico di Monica Saladino sul libro Un<br />

gatto nella valigia scritto da Annamaria Piccione con le<br />

illustrazioni di Monica Saladino (BukBuk Edizioni), di prossima<br />

pubblicazione, in anteprima per il nostro festival (per<br />

bambini dai 6 ai 10 anni). Il video del libro presenterà ai<br />

bambini la storia di Huda, del suo coraggioso gatto Malik<br />

e del loro lungo viaggio in cerca di un nuovo posto dove<br />

abitare. Al termine della narrazione, l’illustratrice del libro<br />

coinvolgerà i bambini in un’attività grafico-pittorica in cui<br />

rappresenteranno alcuni personaggi del testo.<br />

Ore 17:30 Palazzo <strong>delle</strong> Aquile<br />

Terre perse<br />

73 Ascoltare i luoghi: l’Italia e il suo paesaggio fragile<br />

Il paesaggio è quel patrimonio che per tante ragioni<br />

tendiamo a dissipare. Per interessi economici, per incapacità<br />

progettuale oppure per trascuratezza, il rischio<br />

che corriamo è quello di non comprendere che<br />

il paesaggio è costitutivamente fragile, e che dunque<br />

ci chiede scrupolo e cura: ci chiede di ascoltarlo. In Il<br />

paesaggio fragile. L’Italia vista dai margini (Einaudi),<br />

Antonella Tarpino ci accompagna in un itinerario tra<br />

territori nascosti che offrono del Paese una percezione<br />

inedita. Modera l’incontro Vincenzo Guarrasi.<br />

52 · flm <strong>2017</strong>


Ore 18:00 Piazza Bellini<br />

Dialoghi<br />

74 ll disegno come integrazione<br />

L’arte è da sempre un magnifico strumento d’integrazione.<br />

Più <strong>delle</strong> parole, l’immediatezza espressiva del<br />

disegno ne fa strumento privilegiato per veicolare emozioni,<br />

messaggi e storie fin dalla preistoria. Il dibattito,<br />

organizzato da Editori allo scoperto, coinvolge rappresentanti<br />

dell’Accademia di Belle Arti, della Scuola del<br />

fumetto e soggetti capaci di offrire un punto di vista<br />

inusuale sull’arte e sul disegno. Il tema verrà inoltre<br />

sviluppato in piazza, fuori dal dibattito, con tutorial e<br />

mini-corsi gratuiti che coinvolgeranno chiunque lo desideri<br />

nell’affascinante mondo costituito da un foglio<br />

bianco e una matita. Con Alessandro Bazan, Giorgio<br />

D’Amato, Salvatore Di Marco, Agata Daniela Grigliè,<br />

Francesca Mellina e Marco Mondino.<br />

Ore 18:00 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Come stare al mondo<br />

75 La Grande Migrazione: cronache del tempo nuovo<br />

Comprendere il presente vuol dire prima di tutto conoscerlo<br />

empiricamente: guardare, ascoltare, toccare<br />

i fenomeni. In Esodo. Storia del nuovo millennio (Neri<br />

Pozza), Domenico Quirico racconta i viaggi che ha condiviso<br />

con i migranti attraverso il Mediterraneo; ci sono<br />

corpi, storie, destini, c’è la descrizione della sofferenza e<br />

della determinazione a varcare i confini; c’è soprattutto<br />

la consapevolezza del fatto che la Grande Migrazione è<br />

il segno distintivo del tempo nuovo che stiamo vivendo.<br />

Modera l’incontro Enrico Del Mercato.<br />

flm <strong>2017</strong> · 53


Ore 18.30 Biblioteca comunale di Casa Professa<br />

Dialoghi<br />

76 Pace e diritti umani nel Mediterraneo<br />

È possibile un’alternativa alle politiche dell’egoismo<br />

che oggi prevalgono nel Mediterraneo? Due protagonisti<br />

della società civile dialogano con il Sindaco Leoluca<br />

Orlando, sulle sfide che i flussi migratori pongono<br />

alla società europea: Emiliano Abramo è impegnato da<br />

anni nei processi di accoglienza e integrazione in Sicilia,<br />

in un’originale esperienza che vede i giovani migranti<br />

quali soggetti attivi di cambiamento; Anna Ponente ha<br />

osservato le conseguenze della violenza subita dai migranti<br />

e la trasmissione transgenerazionale del trauma,<br />

e ha messo in atto strategie a tutela <strong>delle</strong> future generazioni.<br />

L’incontro si concluderà con la testimonianza<br />

di Adel El Ali, profugo siriano arrivato in Italia attraverso<br />

i corridoi umanitari. Interviene con Nzirirane Bijou,<br />

Responsabile Ufficio Immigrati CGIL Palermo. Modera<br />

Davide Camarrone.<br />

Ore 18:30 Giurisprudenza – Aula Magna<br />

Terre perse<br />

77 La scrittura del manifestante: dalla Siria<br />

Sconfinamenti e passaggi di una scrittrice nativa dei luoghi<br />

sconvolti da un conflitto, dicono di un’incredulità, di<br />

un radicale bisogno di comprensione. L’urlo del manifestante<br />

dinanzi all’esercito schierato su di un fronte interno<br />

ha la metrica di un verso, l’ampiezza di un racconto,<br />

la radicalità di un appello alla ragione. Dal suo esilio a<br />

Parigi, Samar Yazbek riferisce col suo reportage Passaggi<br />

in Siria (Sellerio) di una mobilitazione personale che<br />

le è costata l’arresto e il divieto di espatrio dalla Siria.<br />

Modera l’incontro Shady Hamadi.<br />

54 · flm <strong>2017</strong>


Ore 19:00 Palazzo <strong>delle</strong> Aquile<br />

Alfabeti<br />

78 Sconfinare a Berlino: la capitale tedesca in due<br />

romanzi italiani<br />

Berlino è stata ed è ancora una città cruciale per la comprensione<br />

dell’Europa intera: per decenni, a causa del<br />

Muro, emblema della separazione del Vecchio Continente,<br />

è diventata il simbolo di un potere economico<br />

forte fino alla prepotenza. In La barriera (Fandango)<br />

e in Nessuna voce dentro. Un’estate a Berlino Ovest<br />

(Einaudi), Vins Gallico e Massimo Zamboni raccontano<br />

la capitale tedesca tra passato, presente e un futuro distopico,<br />

rivelandola in tutta la sua complessità. Modera<br />

l’incontro Mario Valentini.<br />

Ore 19:00 GAM – Galleria d’Arte Moderna, Sala conferenze<br />

Come stare al mondo<br />

79 Analizzare il traffico di migranti: tra ricerca<br />

accademica e fotografica<br />

Eileen Quinn e Valentino Bellini racconteranno il lavoro<br />

di ricerca accademica e fotografica che svolgono dal<br />

2015 sulla tematica della migrazione irregolare tra l’Africa<br />

e l’Europa. Il lavoro dei due autori ha dato vita nel<br />

2016 a un foto-libro curato dalla fotografa e membro di<br />

Minimum studio Michela Palermo: LIMBO. Il libro utilizza<br />

il metodo della narrativa personale per riportare le<br />

storie di uomini che sono rimasti bloccati nel Sud della<br />

Tunisia durante il loro viaggio verso l’Europa, e che adesso<br />

vivono un limbo perpetuo. Modera Fausto Melluso.<br />

flm <strong>2017</strong> · 55


Ore 19:30 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Alfabeti<br />

80 L’America di carta: in viaggio nei romanzi del<br />

Grande Paese<br />

Nel corso di almeno l’ultimo secolo, la letteratura nordamericana<br />

è stata lo strumento che come pochi altri ha<br />

avuto la capacità di intercettare la sostanza del tempo, e<br />

a volte addirittura di percepirne in anticipo i mutamenti.<br />

In Americana. Libri, autori e storie dell’America contemporanea<br />

(minimum fax) Luca Briasco racconta il mistero<br />

di un Paese attraverso i suoi scrittori più grandi, da Paul<br />

Auster a Don DeLillo, da Philip Roth a Cormac McCarthy,<br />

passando per Raymond Carver e Stephen King. Con l’autore<br />

dialoga Giorgio Vasta. Letture di Elena Pistillo.<br />

Ore 19:30 Piazza Bellini<br />

Lost (and Found) in Translation<br />

81 Giocherenda: inventare insieme mondi fantastici.<br />

Giocherenda è un termine fula che vuol dire solidarietà,<br />

interdipendenza, forza che scaturisce dall’unione. Cogliendo<br />

questa suggestione, Giocherenda è diventato il<br />

nome di un collettivo artistico-artigianale di ragazzi giunti<br />

a Palermo come minori stranieri non accompagnati<br />

che hanno dato vita a un’idea sociale e imprenditoriale.<br />

Perché i ragazzi del collettivo inventano e costruiscono<br />

story-box: contenitori di oggetti – dalle maschere alle marionette,<br />

dalle fantamacchie ai cubi contafiabe – tramite<br />

cui le tradizioni antiche si mescolano a narrazioni fantastiche<br />

e a nuovi miti. Nei giorni del festival, questi «oggetti<br />

narrativi» saranno esposti in piazza Bellini e messi in<br />

vendita, i proventi serviranno a sostenere gli studi di chi li<br />

ha fabbricati. A raccontare questa esperienza, Clelia Bartoli<br />

e i ragazzi di Giocherenda: SuadaAiziri, Mustapha<br />

56 · flm <strong>2017</strong>


Conthe, Saifoudiny Diallo, Bandiougou Diawara, Hajar<br />

Lahman, Gassimou Magassouba, Omar Sillah, Yahaya<br />

Tarnagda, Ibrahim Ture.<br />

Ore 21:00 Piazza Bellini<br />

Meticciati<br />

82 Horcynus Orca. Transito e ricongiungimento.<br />

Horcynus Orca si svolge dal 4 all’8 ottobre del 1943, gli<br />

stessi giorni in cui ha luogo la terza edizione del <strong>Festival</strong><br />

<strong>delle</strong> <strong>Letterature</strong> <strong>Migranti</strong>. Una coincidenza preziosa,<br />

considerato che il capolavoro di Stefano D’Arrigo è un<br />

libro migrante e meticcio, rigoglioso e incontenibile. Un<br />

libro al quale Vincenzo Pirrotta ha dato voce in Horcynus<br />

Orca. Transito e ricongiungimento, una produzione<br />

del Teatro Biondo per la regia di Claudio Collovà. Introdotto<br />

da un dialogo tra Claudio Collovà e Ambra Carta,<br />

Vincenzo Pirrotta ricrea la lingua straordinaria di uno tra<br />

i più grandi scrittori del Novecento italiano.<br />

Ore 21:00 Palazzo Branciforte – Sala dei 99<br />

Meticciati<br />

Proiezione<br />

83 Su Re<br />

di Giovanni Columbu<br />

Italia 2012 / 80’ / drammatico<br />

Nel sepolcro dove giace il corpo di Gesù, Maria piange il<br />

figlio morto. Alcuni momenti della sua breve vita riemergono<br />

attraverso una lettura dei quattro Vangeli canonici<br />

che privilegia il punto di vista del narratore. La memoria<br />

ci conduce tra gli aspri paesaggi <strong>delle</strong> montagne sarde:<br />

non siamo in Palestina, ma in un mondo avulso dal<br />

passare del tempo, ancorato alle proprie tradizioni linguistiche<br />

e culturali.<br />

flm <strong>2017</strong> · 57


22:30 Piazza Bellini<br />

Variazioni e fughe<br />

84 Festa a Ballo<br />

a cura del Circolo Arci Tavola Tonda<br />

Vera festa ‘a ballu’, liberatoria, allegra, coinvolgente, che<br />

unirà insieme pubblico e musicisti. Si ballerà sulle tarantelle<br />

del Sud Italia, sulle bourrée francofone, per poi<br />

passare alle danze in cerchio balcaniche e bretoni, ai<br />

lenti come la mazurka e il valzer, alla scatenata pizzica,<br />

al divertente scottish, alla tammurriata per arrivare alla<br />

contradanza finale.<br />

58 · flm <strong>2017</strong>


DOMENICA 8 OTTOBRE<br />

Ore 10:00 Piazza Bellini<br />

FLM junior<br />

85 Giocherenda<br />

Dalle ore 10:00 alle 13:00 in contemporanea due laboratori<br />

dedicati a maggiori e minori di 12 anni. I ragazzi di<br />

Giocherenda propongono un’esperienza che è tanto un<br />

laboratorio di creatività e narrazione, quanto una forma<br />

di educazione all’interculturalità, all’empatia e alla cittadinanza<br />

attiva e inclusiva. Le attività hanno inizio con un<br />

filo colorato che, passando di mano in mano, unisce tutti<br />

i partecipanti, rendendo percepibile quella trama invisibile<br />

che lega ogni essere umano e fa sì che il destino di<br />

ciascuno sia intrecciato al destino degli altri. Poi prosegue<br />

con i giochi artigianali, ideati e costruiti a mano dai giovani<br />

rifugiati, distinti per fasce d’età: dai “dadi contafiabe”<br />

alle “carte acchiapparicordi” alla “ronda dei desideri”.<br />

Il contributo per i laboratori è pari a 3€, non è necessaria la<br />

prenotazione..<br />

10.30 Piazza Bellini<br />

FLM junior<br />

86 A tavola con Ferdinando II e Maria Carolina<br />

Laboratorio del Favoloso ricettario del Regno <strong>delle</strong> Due<br />

Sicilie per ragazzi molto golosi, pubblicato da Pietro<br />

Vittorietti editore. I laboratori si rivolgono ad un pubblico<br />

di ragazzi di età compresa tra gli 8 e 12 anni. Il laboratorio<br />

è condotto dalla stessa autrice Lietta Valvo e Bianca<br />

Martorana Tusa.<br />

Partecipazione gratuita, posti limitati è necessaria la prenotazione<br />

a Info@babyplanner.it<br />

flm <strong>2017</strong> · 59


Ore 11:00 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Palermo a pezzi<br />

87 Zone Espansione Nord: la città e il suo fantasma.<br />

Le periferie, a Palermo, sono fantasmi. Evocate come<br />

urgenze ineludibili durante le campagne elettorali, a<br />

elezioni concluse tornano a una specie di esistenza intermedia:<br />

ci sono e allo stesso tempo non ci sono. Eppure<br />

la loro invisibilità è appariscente, persino tangibile, e<br />

dunque raccontarle, imporne la percezione, è un compito<br />

necessario. Con le sue fotografie Grazia Bucca ha<br />

descritto quel pezzo di Palermo che è lo Zen 2: le insulae,<br />

le occupazioni abusive, gli sgomberi, un senso<br />

di perenne incompiutezza. Un itinerario per immagini<br />

attraverso un nodo ancora irrisolto. Modera l’incontro<br />

Salvatore Cavaleri.<br />

Ore 11:30 Palazzo Branciforte – Sala dei 99<br />

Meticciati<br />

88 L’invenzione del reale<br />

Di cosa parliamo quando parliamo di cinema italiano<br />

contemporaneo? Esiste un’ondata di nuovi autori che si<br />

muove al confine tra documentario e finzione, ai margini<br />

del sistema produttivo e distributivo tradizionale, che<br />

ha rinnovato profondamente il cinema italiano degli ultimi<br />

anni. Dario Zonta ha conversato con dieci registi<br />

in un libro intitolato L’invenzione del reale (Contrasto):<br />

avremo modo di esplorare la galassia del docu-fiction<br />

insieme all’autore e a uno dei registi intervistati, il sardo<br />

Giovanni Columbu. Modera Andrea Inzerillo.<br />

60 · flm <strong>2017</strong>


Ore 12:00 Palazzo <strong>delle</strong> Aquile<br />

Alfabeti<br />

89 Quando la cittadinanza va in crisi: in viaggio nei<br />

populismi planetari<br />

Il populismo appare proteiforme e indistruttibile, talmente<br />

diffuso da non risparmiare né l’Europa (oggi<br />

a tutti gli effetti «infelix») né gli Stati Uniti di Donald<br />

Trump, sebbene in ogni luogo del mondo assuma connotati<br />

peculiari. In generale determinato da un difetto<br />

di democrazia, il populismo è però sempre il sintomo,<br />

in sé pericolosissimo, di una crisi di rappresentanza. In<br />

Populismo 2.0 (Einaudi), Marco Revelli analizza i populismi<br />

planetari contemporanei leggendoli come una<br />

«malattia senile della democrazia». Modera l’incontro<br />

Enrico Del Mercato.<br />

Ore 12:30 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Lost (and Found) in Translation<br />

90 Il traduttore dragomanno tra scouting e<br />

mediazione letteraria.<br />

Il termine “dragomanno” indica chi lavorava presso le<br />

corti, le ambasciate e i consolati come interprete tra gli<br />

europei e i popoli del Vicino Oriente. Interpreti e traduttori,<br />

ma non solo: figure chiave nel favorire il dialogo e la<br />

reciproca conoscenza tra popoli di diverse culture. Gioia<br />

Guerzoni, traduttrice e scout editoriale per le letterature<br />

del Sud Est Asiatico, e Carlo Giordano, mediatore linguistico<br />

e culturale, ci parlano del loro lavoro di moderni<br />

dragomanni. Modera Giulia Antioco.<br />

flm <strong>2017</strong> · 61


Ore 16:30 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Palermo a pezzi<br />

91 L’esprit de Palerme: Sciascia e il racconto per<br />

immagini<br />

Lo sguardo sulla città e il doppio esilio, dalla sua corruzione<br />

e dalle sue lusinghe. Leonardo Sciascia coltivò<br />

grandi passioni. Per la storia e le arti, scandagliando pazientemente<br />

fra biblioteche e bouquinistes alla ricerca<br />

di testi dimenticati, e nelle fotografie e nelle incisioni dei<br />

contemporanei a caccia di miracolose permanenze: tra<br />

Palermo e Parigi, tra il boulevard di via Libertà e Rue de<br />

Voltaire, tra lo Steri e Quaides Orfèvres. Di questo Sciascia<br />

ha scritto Maria Rizzarelli in Sorpreso a pensare per<br />

immagini Sciascia e le arti visive (ETS). E ad accogliere<br />

Sciascia, al suo arrivo a Palermo, tra gli altri, anche Roberto<br />

Andò. Modera il confronto Beatrice Agnello.<br />

Ore 17:00 Palazzo Steri – Chiesa di S. Antonio Abate<br />

Palermo a pezzi<br />

92 Parole minerali: piazza Marina, lo Steri, i graffiti<br />

del Sant’Uffizio<br />

Fino al 1782 lo Steri fu sede del Sant’Uffizio spagnolo in Sicilia.<br />

Nelle sue carceri uomini e donne erano tenuti prigionieri<br />

fino al giorno in cui da piazza Marina sfilavano in auto<br />

da fé, la processione che li avrebbe condotti a piazza San<br />

Domenico o al piano della Cattedrale, dove venivano lette<br />

le sentenze e accesi i roghi per gli incorreggibili. Sulle pareti<br />

<strong>delle</strong> celle si leggono ancora i graffiti, i disegni e le iscrizioni<br />

– le “urla senza suono”, per riprendere la definizione di Leonardo<br />

Sciascia – vergate dai carcerati. Giovanna Fiume, che<br />

da alcuni anni concentra i suoi studi su queste straordinarie<br />

parole minerali, ci accompagna all’interno di un pezzo di<br />

Palermo che vale da sintesi della cultura del Seicento.<br />

62 · flm <strong>2017</strong>


Al termine dell’incontro sarà possibile partecipare in piccoli<br />

gruppi (massimo 25 persone) a una visita didattica presso il<br />

Museo dell’Inquisizione – Carceri dei penitenziati.<br />

Ore 17:00 Giurisprudenza – Aula Magna<br />

Terre perse<br />

93 Vivere sull’orlo: incontro con Corrado Stajano<br />

Tra i pensatori fondamentali del nostro Paese, Corrado<br />

Stajano ha raccontato i traumi italiani – dal caso Ambrosoli<br />

alle stragi del ’92 – con scrupolo e acume, mettendoci<br />

nelle condizioni di comprendere la sostanza (e<br />

la vulnerabilità) della nostra storia nazionale. In Eredità<br />

(il Saggiatore), Stajano racconta gli anni dal 1939 al dopoguerra,<br />

chiarendoci che esistiamo sempre sull’orlo,<br />

e che dunque la nostra eredità più autentica coincide<br />

col prenderci cura dell’umano per impedire che ancora<br />

una volta si spalanchi il baratro. Dialogano con l’autore,<br />

Marco Revelli e Davide Camarrone.<br />

Ore 17:30 Palazzo <strong>delle</strong> Aquile<br />

Lost (and Found) in Translation<br />

94 Dentro il caos del ’900: scrivere e tradurre<br />

Europeana<br />

Sono pochi i libri che hanno saputo sintetizzare quello<br />

che è stato il caos – insieme tragico e tragicomico –<br />

dell’Europa durante il ’900. Pubblicato in ceco nel 2001,<br />

in italiano per la prima volta nel 2005, tradotto negli anni<br />

nelle maggiori lingue, Europeana. Breve storia del XX secolo<br />

(Quodlibet) di Patrik Ouředník restituisce il disordine<br />

del tempo e la contraddittorietà <strong>delle</strong> vicende umane.<br />

In un incontro che è insieme reading e conversazione,<br />

Ouředník si confronta con Andrea Libero Carbone, il suo<br />

traduttore italiano. Modera l’incontro Giorgio Vasta.<br />

flm <strong>2017</strong> · 63


Ore 18:00 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Palermo a pezzi<br />

95 Le «zone nuove»: quando viale Strasburgo era «il<br />

centro» di Palermo<br />

Quando nel 1990 Fulvio Abbate pubblica il suo romanzo<br />

d’esordio, Zero maggio a Palermo (La nave di Teseo), di<br />

colpo un frammento di città – le cosiddette «zone nuove»<br />

– trova una rappresentazione letteraria fin lì impensabile.<br />

Perché nessuno prima di Abbate aveva immaginato che<br />

viale Strasburgo o via Empedocle Restivo potessero essere<br />

narrativamente mirabili se non struggenti. A dialogare<br />

con l’autore su quel pezzo di città che negli anni ’60 e ’70<br />

slittava da periferia a nuovo centro, Masha Sergio.<br />

Ore 18:00 Piazza Bellini<br />

Jukebox letterario<br />

A cura di Editori allo scoperto<br />

Letture “espresse” da una selezione di libri <strong>delle</strong> case<br />

editrici della rete palermitana Editori allo scoperto: il<br />

pubblico è invitato a scegliere quale brano ascoltare e<br />

un lettore-editore, armato solo di un leggio e della propria<br />

voce, animerà Piazza Bellini con le parole di autori<br />

contemporanei. Un gioco letterario che accorcia la distanza<br />

fra casa editrice e pubblico.<br />

Ore 18:30 Giurisprudenza – Aula Magna<br />

Alfabeti<br />

96 Reinventare la Terra. Come pensare lo spazio e<br />

l’umano nel mondo che cambia<br />

Da quando la globalizzazione ha modificato radicalmente<br />

la nostra percezione del mondo, l’esperienza<br />

quotidiana dello spazio e del tempo è mutata altrettanto<br />

drasticamente. Le interpretazioni tramite cui<br />

64 · flm <strong>2017</strong>


abbiamo letto la Terra si rivelano di colpo inadeguate<br />

spingendoci a individuare nuove strategie di conoscenza.<br />

Geografo, saggista (Geografia e La crisi della ragione<br />

cartografica), (Einaudi), Franco Farinelli riflette sul<br />

riconfigurarsi di ciò che intendiamo per limite, confine,<br />

frontiera, migrazione, invitandoci a un ripensamento<br />

della Terra che vale da vera e propria reinvenzione. Modera<br />

l’incontro Giulia De Spuches.<br />

Ore 19:00 Moltivolti<br />

Dialoghi<br />

97 <strong>Letterature</strong> migranti: workshop residenziale di<br />

scrittura<br />

Un workshop letterario sulle migrazioni in cui capita<br />

che i partecipanti – Pierluigi Bizzini, Alice Giocondo,<br />

Ruska Jorjoliani, Silvia Serretta e Antonella Vella – pur<br />

affrontando lunghe discussioni su questo tema, non affrontino<br />

l’attualità degli stranieri irregolari e dei popoli<br />

in fuga, decidendo invece di scrivere storie di legami<br />

familiari ingombranti come muri invalicabili, l’attraversamento<br />

della soglia dell’infanzia come una ferita a<br />

sangue vivo, il trauma, lo strappo della guerra in una<br />

storia dal tono antico e magico. Moderano i docenti,<br />

Davide Camarrone, Beatrice Monroy e Mario Valentini.<br />

Ore 19:30 Archivio storico comunale – Sala Almeyda<br />

Alfabeti<br />

98 Cosa resta del sogno: Bruce Springsteen e<br />

l’«american dream»<br />

Il percorso musicale di Bruce Springsteen è inseparabile<br />

dalla storia americana degli ultimi decenni, non<br />

solo dalla sua cultura ma, verrebbe da dire, dal suo corpo<br />

sociale. Perché «The Boss» ha saputo intercettare le<br />

flm <strong>2017</strong> · 65


metamorfosi del cosiddetto «american dream», le sue<br />

contraddizioni, la sua spietatezza, raccontandolo fino a<br />

quella che oggi appare come la sua conclusione. In Badlands.<br />

Springsteen e l’America: il lavoro e i sogni (Donzelli),<br />

Alessandro Portelli decifra gli Stati Uniti attraverso<br />

l’opera del musicista del New Jersey. Modera l’incontro<br />

Matteo Di Gesù.<br />

Ore 20.00 Piazza Bellini<br />

Lost (and Found) in Translation<br />

99 Attraverso Palermo: le parole<br />

In collaborazione con il Centro Sperimentale di<br />

Cinematografia<br />

Dai primi di settembre fino ai giorni del festival, sei minori<br />

stranieri non accompagnati e quattro tutor selezionati<br />

tra gli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia<br />

di Palermo hanno condiviso un laboratorio documentario<br />

intitolato Attraverso Palermo. Guidati da<br />

due film-maker, Letizia Gullo e Pierfrancesco Li Donni,<br />

i ragazzi hanno esplorato la città concentrandosi sullo<br />

spazio e sul linguaggio. In questo incontro, i docenti del<br />

laboratorio e i partecipanti – Mustapha Bamba, Luca<br />

Capponi, Bassirou Dembele, Toumani Diabate, Michelangelo<br />

Ferrara, Dario Fodale, Alessia Foraggio, Filippo<br />

Gobbato, Gassimou Magassouba, Yahaya Tarnagda –<br />

mostreranno i lavori scaturiti dal percorso didattico raccontando<br />

le parole perdute e quelle trovate, vale a dire<br />

i termini che, raggiunto un nuovo paese, non corrispondono<br />

più a nulla, e viceversa quelle parole nuove che<br />

non hanno un equivalente nel proprio paese d’origine.<br />

66 · flm <strong>2017</strong>


SEZIONE ARTI VISIVE<br />

Dare il nome<br />

a cura di Agata Polizzi<br />

Dare il nome alle persone, ai sentimenti, alle azioni,<br />

dare un’identità significa conoscere, prendersi cura, capire.<br />

Da questo presupposto imprescindibile nasce l’intenzione<br />

di raccontare la cultura migrante attraverso il<br />

linguaggio <strong>delle</strong> arti visive, un linguaggio contemporaneo<br />

e immediato, capace di filtrare il reale per restituire<br />

una suggestione o forse anche solo un modo differente<br />

e più libero per osservare il mondo.<br />

Articolato in luoghi significativi e attraverso medium vari<br />

il palinsesto Arti Visive del <strong>Festival</strong> <strong>delle</strong> <strong>Letterature</strong> <strong>Migranti</strong><br />

attiva, per il secondo anno consecutivo, un confronto<br />

fertilissimo tra parola e immagine, lasciando che<br />

l’una si perda nell’altra con fiducia. Insieme i due universi<br />

offrono la possibilità di affidare la lettura del reale ad uno<br />

sguardo rarefatto, come è quello degli artisti, ma non per<br />

questo meno puntuale, senza dubbio, trasversale.<br />

Il contesto urbano amplifica significativamente l’idea di<br />

“perdersi” per ritrovare in spazi della città significati che<br />

si legano alla storia di essa e alla cultura che la abita,<br />

fatta di uomini e donne che respirano la medesima aria<br />

e che sperimentano tutti insieme la quotidianità con<br />

modalità soggettive.<br />

Una cultura che cambia continuamente cercando di<br />

adattarsi e influisce sui comportamenti <strong>delle</strong> persone;<br />

cultura che occorre allora che sia il più possibile<br />

flm <strong>2017</strong> · 67


limpida, condivisa, rispettosa <strong>delle</strong> differenze, sia in una<br />

parola “comune”, come comune deve essere il senso di<br />

appartenenza di un luogo nel quale, da sempre, la mescolanza<br />

ha significato scambio, dialogo e superamento<br />

del limite.<br />

Dare il nome mette in campo tre progetti espositivi in<br />

spazi museali fortemente caratterizzati e dislocati in tre<br />

punti cardine della Città: si parte da Palazzo Branciforte,<br />

una <strong>delle</strong> sedi della Fondazione Sicilia, con la mostra<br />

John Berger Jean Mohr Il settimo uomo. Una narrazione<br />

di immagini e parole sull’esperienza dei lavoratori<br />

migranti in Europa una proposta di Alessandra<br />

Mauro per Contrasto sull’esperienza di John Berger,<br />

John Berger Jean Mohr / Il settimo uomo.<br />

Photo © Jean Mohr 8.<br />

Fabbrica di rubinetti, Svizzera<br />

68 · flm <strong>2017</strong>


fotografo artista e scrittore, di cui l’editore ha pubblicato<br />

recentemente una versione rivista e aggiornata de Il<br />

settimo uomo con fotografie di Jean Mohr. Il saggio,<br />

pubblicato per la prima volta nel 1975, è uno spaccato<br />

sociale degli inizi degli anni Settanta sul fenomeno allora<br />

nascente dell’immigrazione in Europa attuale più<br />

che mai, poiché rivela quanto benché i flussi fossero allora<br />

differenti, avessero però dinamiche assolutamente<br />

identiche pur con decenni di distanza.<br />

Il Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas, luogo<br />

di radicale importanza per la cultura del Mediterraneo<br />

accoglie il lavoro di Serena Vestrucci (1986) Things<br />

become clear after billions of years, narrazione sottile e<br />

Serena Vestrucci / L O S T<br />

Photo © Davide Renoldi at Marsèlleria Permanent<br />

Exhibition, Milan, 2016<br />

flm <strong>2017</strong> · 69


Gili Lavy/ Divine Mother<br />

Photo © Mario Merz Prize <strong>2017</strong><br />

alquanto intimistica, che attraverso due lavori dell’artista<br />

italiana racconta la possibilità di perdersi e di ritrovarsi<br />

grazie alle parole, alla loro capacità di trasformarsi e<br />

significare, di costruire un rapporto tra le persone divenendo<br />

“codice condiviso”. Narrazione che diventa metafora<br />

del tempo con cui vengono acquisiti e in parte<br />

metabolizzati, i processi di comprensione dei fenomeni<br />

umani, siano essi intellettuali o sociali. Lo spazio museale<br />

ospitante così denso e narrativo, orienta poi fortemente<br />

verso la commistione tra tempi e visioni differenti.<br />

La sezione si chiude infine a Palazzo Chiaramonte Steri,<br />

sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Palermo,<br />

presso la Sala <strong>delle</strong> Verifiche con il progetto di<br />

Fondazione Merz, PUNTE BRILLANTI DI LANCE per il<br />

70 · flm <strong>2017</strong>


<strong>Festival</strong> <strong>delle</strong> <strong>Letterature</strong> <strong>Migranti</strong> che presenta Divine<br />

Mother di Gili Lavy (1987).Il suo film d’artista esplora il<br />

rapporto tra credenze, religione e identità, interrogandosi<br />

sull’effetto che il tempo e i rituali hanno nel creare<br />

e nel distruggere le convinzioni comuni. Gili Lavy indaga<br />

con intensità il tema della morte, guardando alla religione<br />

come aspetto marginale, piuttosto come una riflessione<br />

sulla ritualità presente nelle nostre azioni in un<br />

lavoro di grande spiritualità che racconta con incisiva<br />

delicatezza l’interazione tra uomo e ambiente.<br />

flm <strong>2017</strong> · 71


LE ALTRE MOSTRE DI FLM <strong>2017</strong><br />

TOUR OPERATOR<br />

Diario di Vite dal Mare di Sicilia<br />

Arsenale della Marina Regia,<br />

Palermo, dal 4 al 13 ottobre <strong>2017</strong><br />

in collaborazione con la Soprintendenza del mare<br />

La mostra Touroperator - realizzata in collaborazione<br />

con la Soprintendenza del mare e curata da Daniela<br />

Brignone - è una esposizione itinerante dal forte valore<br />

simbolico che presenta le opere dell’artista Massimo<br />

Sansavini realizzate con il legno degli scafi <strong>delle</strong> barche<br />

dei migranti.<br />

Sansavini è l’unico artista ad aver ottenuto l’autorizzazione<br />

dal Tribunale di Agrigento ad accedere al cimitero<br />

<strong>delle</strong> barche di Lampedusa, nell’ex-base americana Loran:<br />

qui accanto ai molti scafi, ormai abbandonati, sono<br />

rimasti molti degli oggetti personali che hanno accompagnato<br />

i viaggi della speranza attraverso il Mediterraneo.<br />

Il legno prelevato dalle imbarcazioni abbandonate è<br />

stato trasformato dall’artista in sculture che raccontano<br />

i singoli naufragi. A ricordarceli il titolo dell’opera: la<br />

data in cui è avvenuto. Circa 30 opere realizzate con il<br />

legno degli scafi dei migranti saranno esposte presso<br />

l’Arsenale della Marina Regia di Palermo, gestito dalla<br />

Sovrintendenza del Mare, Regione Sicilia. Esse saranno<br />

affiancate da fotografie scattate presso la stessa base,<br />

oltre a video e pannelli informativi. Saranno esposti, altresì,<br />

timoni, salvagente, suppellettili e oggetti personali<br />

reperiti negli scafi.<br />

72 · flm <strong>2017</strong>


MIGRANT’S GUIDE TO SICILY<br />

di Simone Sapienza<br />

6, 7, 8 ottobre <strong>2017</strong> dalle 10 alle 18<br />

presso Minimum Studio, via Giacalone 33, Palermo<br />

Migrant’s Guide to Sicily è un progetto work-in-progress<br />

che si ispira al manuale che l’esercito degli Stati Uniti ha<br />

distribuito ai 450.000 soldati sbarcati in Sicilia nel luglio<br />

1943 per liberare l’Italia dal fascismo. Queste guide includono<br />

informazioni di vario genere: geografia e morfologia<br />

della regione, statistiche sulle città principali, informazioni<br />

sulle reti dei trasporti e dell’energia, ma descrivono anche<br />

i costumi e le abitudini della popolazione, offrendo<br />

in ultima analisi l’immagine di una Sicilia esotica e stereotipata.<br />

La guida, ripensata per i migranti di oggi, se da<br />

un lato si rivolge ad essi, anche simbolicamente, come<br />

strumento di aiuto e accoglienza, dall’altro si rivolge agli<br />

abitanti e misura in maniera critica i cambiamenti economici,<br />

sociali e culturali a 70 anni di distanza.<br />

La Cartolina illustrata, fonte documentale<br />

di Giulio Perricone<br />

4-8 ottobre <strong>2017</strong> Archivio storico comunale<br />

Risale alla fine dell’Ottocento la diffusione della cartolina<br />

illustrata, che ebbe fortuna grazie alla semplicità del mezzo<br />

e la possibilità di diffondere, grazie alle nuove tecniche<br />

fotografiche, immagini dei luoghi, cosa fino ad allora possibile<br />

solo con le incisioni stampate. La sete di immagini del<br />

mondo, riprese con istantanee che fissavano l’attimo dello<br />

scatto fotografico, fece diffondere anche il collezionismo<br />

che ha conservato sino ad oggi quei documenti che vengono<br />

riconosciuti, in tanti casi, quale unica testimonianza<br />

di un luogo, di un fatto, di un momento del passato.<br />

flm <strong>2017</strong> · 73


A SCUOLA DI INTERCULTURA<br />

Anche quest’anno il <strong>Festival</strong> <strong>delle</strong> <strong>Letterature</strong> <strong>Migranti</strong><br />

ha deciso di dedicare un’attenzione particolare ai più<br />

giovani e al mondo della scuola: centinaia di bambini<br />

e ragazzi, studenti <strong>delle</strong> scuole di ogni ordine e grado<br />

saranno coinvolti in vivaci confronti su migrazioni, pace,<br />

intercultura e accoglienza.<br />

Annamaria Piccione e Sofia Gallo, amatissime scrittrici<br />

per l’infanzia, incontreranno il 5 ottobre gli studenti<br />

dell’Istituto Comprensivo Amari-Roncalli-Ferrara<br />

e dell’Istituto Comprensivo Capuano, il 6 ottobre gli<br />

studenti dell’Istituto Comprensivo Garibaldi-Rapisarda,<br />

dell’Istituto Comprensivo Mare Dolce e dell’Istituto<br />

Comprensivo Giovanni Falcone.<br />

L’autore siriano Shady Hamadi sarà invece protagonista<br />

di due appuntamenti speciali per le scuole superiori<br />

che chiuderanno il percorso di alternanza scuola<br />

lavoro sulla progettazione di un evento culturale dei<br />

ragazzi del Liceo Scientifico Galilei di Palermo e dell’Istituto<br />

Stenio di Termini Imerese, rispettivamente venerdì<br />

6 ottobre alle ore 11:00 in un immobile confiscato<br />

alla mafia e affidato al liceo in via Carducci e sabato<br />

7 ottobre alle ore 11:00 al Museo Internazionale <strong>delle</strong><br />

Marionette A. Pasqualino in un incontro aperto alla cittadinanza.<br />

Venerdì 6 ottobre, ancora, Emiliano Abramo presenterà<br />

il suo Welcome al Liceo Cannizzaro e Elisabetta Jankovic<br />

Lo sposo africano all’Istituto Capuano.<br />

74 · flm <strong>2017</strong>


Per la prima volta, infine, quest’anno in collaborazione<br />

con Palermo Baby Planner, il <strong>Festival</strong> ospiterà una<br />

sezione dedicata ai piccoli amanti della lettura e trasformerà<br />

piazza Bellini in una colorata biblioteca a cielo<br />

aperto: il pomeriggio di sabato 7 ottobre a partire dalle<br />

17:00 e la mattina di domenica 8 ottobre a partire dalle<br />

10:00 a piazza Bellini laboratori creativi, di narrazione e<br />

filosofici con il collettivo artistico Giocherenda, formato<br />

da giovani rifugiati, il gruppo di filosofiacoibambini, l’illustratrice<br />

Monica Saladino e l’autrice Lietta Valvo.<br />

flm <strong>2017</strong> · 75


AUTORI<br />

Fulvio Abbate<br />

Scrittore. Nel 1998 ha dato<br />

vita a Teledurruti, “televisione<br />

monolocale” che dal 2007 si<br />

è trasferita in rete. Tra i suoi<br />

libri Zero maggio a Palermo<br />

(Theoria 1990 e infine ripubblicato<br />

da La nave di Teseo,<br />

<strong>2017</strong>), Manuale italiano di sopravvivenza.<br />

Come fare una<br />

televisione monolocale e vivere<br />

felici in un paese perduto<br />

(Cooper 2010), Roma vista<br />

controvento (Bompiani 2015).<br />

Emiliano Abramo<br />

È presidente della Comunità<br />

di Sant’Egidio etnea di cui è<br />

membro dall’età di 15 anni,<br />

una <strong>delle</strong> associazioni più attive<br />

nel sostegno ai poveri e<br />

in missioni diplomatiche nelle<br />

regioni più complicate del<br />

mediterraneo.<br />

Beatrice Agnello<br />

Lettrice, critica letteraria, autrice,<br />

curatrice, editor. Fa parte<br />

della redazione della casa<br />

editrice Mesogea. Dal 2001<br />

tiene laboratori di scrittura a<br />

Palermo.<br />

Suada Ajrizi<br />

Ha 16 anni ed è nata a Palermo,<br />

ma è apolide perché i suoi<br />

genitori sono scappati dalle<br />

persecuzioni verso i rom in Kossovo.<br />

Ha seguito la sperimentazione<br />

“Polipolis”, presso il CPIA<br />

Palermo 1, svolge volontariato<br />

presso la ludoteca Ubunto.<br />

Maike Albath<br />

Scrittrice, critica letteraria e<br />

giornalista tedesca, è una <strong>delle</strong><br />

maggiori conoscitrici della<br />

cultura italiana contemporanea.<br />

Oggi vive a Berlino ma<br />

ha vissuto molti anni a Torino<br />

e Padova. Il suo lavoro come<br />

critica letteraria è stato premiato<br />

nel 2003 con l’Alfred-<br />

Kerr-Preis.<br />

Roberto Albergoni<br />

Laurea in Economia e Commercio,<br />

svolge attività di<br />

consulenza alle imprese nei<br />

settori della finanza agevolata<br />

e dell’internazionalizzazione.<br />

È stato Vice Direttore di Unimed,<br />

Unione <strong>delle</strong> Università<br />

del Mediterraneo. Da maggio<br />

2016 è Direttore della Fondazione<br />

Manifesta 12 Palermo.<br />

76 · flm <strong>2017</strong>


Roberto Andò<br />

Inizia la sua carriera nel cinema<br />

come assistente di<br />

Francesco Rosi, Federico Fellini,<br />

Michael Cimino e Francis<br />

Ford Coppola. Autore di lirica<br />

e teatro, firma libri come<br />

Diario senza date e film quali<br />

Viva la libertà.<br />

Giulia Antioco<br />

Ha lavorato come redattrice<br />

editoriale e traduttrice dall’inglese;<br />

al momento è archivista<br />

per l’Archivio storico del Banco<br />

di Sicilia. Fa parte della comunità<br />

informale dei traduttori di<br />

Palermo (Tradupà) e dei volontari<br />

di Refugees Welcome Italia.<br />

Ramin Bahrami<br />

Pianista iraniano, considerato<br />

tra i più importanti interpreti<br />

bachiani a livello internazionale.<br />

Rifugiatosi in Italia a 11<br />

anni, per sfuggire alle persecuzioni<br />

del regime islamico di<br />

Khomeini, vince una borsa di<br />

studio al Conservatorio di Milano.<br />

Da lì parte la sua grande<br />

carriera che lo ha portato ad<br />

esibirsi presso le maggiori istituzioni<br />

musicali d’Italia.<br />

Michelangelo Balistreri<br />

Imprenditore ittico e fondatore<br />

del Museo dell’Acciuga<br />

di Aspra, è anche musicista,<br />

attore, narratore e cantante.<br />

Mustapha Bamba<br />

Vive in Italia da un anno, ha<br />

ottenuto il diploma di scuola<br />

media ed è attualmente<br />

iscritto al terzo anno dell’indirizzo<br />

sistemi informativi<br />

all’Istituto Tecnico Superiore<br />

Francesco Ferrara di Palermo.<br />

Giuseppe Barbera<br />

Professore di Colture Arboree<br />

all’Università degli Studi di-<br />

Palermo. Oltre alle numerose<br />

pubblicazioni scientifiche, è<br />

stato responsabile scientifico<br />

del recupero della Kolymbetra<br />

(Parco della Valle dei Templi)<br />

e del giardino Donnafugata<br />

nell’isola di Pantelleria.<br />

Youssef El Barodi<br />

Nato in Marocco, all’età di 5<br />

anni emigra con i genitori in<br />

Belgio. Dopo la laurea lascia<br />

il Belgio per la Siberia e l’Asia<br />

centrale. È l’inizio di un lungo<br />

percorso attraverso il mondo<br />

e le diverse identità linguistico-culturali<br />

che lo compongono.<br />

flm <strong>2017</strong> · 77


Clelia Bartoli<br />

Insegnante e coordinatrice<br />

della sperimentazione educativa<br />

“Polipolis” dedicata ai<br />

minori stranieri non accompagnati,<br />

presso il “CPIA Palermo<br />

1”. Ha fondato con un<br />

gruppo di giovani rifugiati<br />

“Giocherenda” un collettivo<br />

artistico per ideare, costruire<br />

e animare giochi per narrare.<br />

Alessandro Bassini<br />

Ha insegnato <strong>Letterature</strong><br />

Scandinave Contemporanee<br />

a Milano e a Genova. Dal 2007<br />

vive a Stoccolma. Nell’estate<br />

del 2008 per la casa editrice<br />

Guanda ha tradotto Montecore<br />

di Jonas Hassen Khemiri,<br />

uno scrittore metà svedese<br />

metà tunisino.<br />

Letizia Battaglia<br />

Tra le più grandi fotografe italiane<br />

contemporanee, è diventata<br />

famosa per le sue foto<br />

d’inchiesta sulla mafia, scattate<br />

dagli anni Settanta agli<br />

anni Novanta. Da Piersanti<br />

Mattarella a Paolo Borsellino<br />

da Giovanni Falcone a Giulio<br />

Andreotti con il mafioso Nino<br />

Salvo: le sue foto hanno fatto<br />

la storia.<br />

Alessandro Bazan<br />

È stato tra i primi pittori siciliani,<br />

insieme a Fulvio Di Piazza e<br />

Andrea Di Marco, a riscoprire<br />

la pittura di Guttuso. La sua ultima<br />

mostra personale è stata<br />

Alessandro Bazan. Divagante.<br />

Opere 1999-2016.<br />

Valentino Bellini<br />

È un fotografo co-fondatore di<br />

Minimum studio di Palermo,<br />

le sue fotografie sul rapimento<br />

di quarantatre studenti in<br />

Messico sono state proiettate<br />

al VISA Pour l’Image <strong>Festival</strong><br />

2015 a Perpignan.<br />

Said Benmsafer<br />

Studia al conservatorio di<br />

Marrakesh e suona musica<br />

andalusa e muashah. Oggi<br />

vive a Palermo dove è impegnato<br />

in diverse collaborazioni<br />

(Laboratorio Aglaia di<br />

Etnomusicologia, Khumasi-Al<br />

Tarab, etc.)<br />

Marco Betta<br />

Compositore formatosi sotto<br />

la guida di Eliodoro Sollima. È<br />

stato direttore artistico del Teatro<br />

Massimo. Insegna composizione<br />

al conservatorio di<br />

Palermo ed è accademico effettivo<br />

dell’Accademia Nazionale<br />

di Santa Cecilia.<br />

78 · flm <strong>2017</strong>


Leonardo Bianchi<br />

È laureato in Giurisprudenza<br />

all’Università Alma Mater Studiorum<br />

di Bologna. Giornalista<br />

e blogger, è news editor<br />

di VICE Italia. Ha collaborato<br />

e collabora tutt’ora con «Valigia<br />

Blu», «Internazionale» e altre<br />

testate.<br />

Pierluigi Bizzini<br />

Studia Scienze Cognitive<br />

all’Università di Osnabrück.<br />

Scrive il primo racconto in occasione<br />

del concorso letterario<br />

8x8 e da allora affianca la<br />

scrittura alla sua attività scientifica.<br />

Booku ndal<br />

È una crew rap basata a Palermo,<br />

i cui giovani componenti<br />

sono due senegalesi e<br />

un gambiano. Cantano sia in<br />

italiano che in mandinka, fula<br />

e wolof.<br />

Francesco Bonanno<br />

Insegna, oltre che alla scuola<br />

media, Sacra Scrittura<br />

ed ebraico biblico presso la<br />

Scuola Teologica di Base di<br />

Palermo e l’Officina di Studi<br />

Medievali. Si interessa di esegesi<br />

ebraica e miti.<br />

Francesca Borri<br />

Giornalista freelance, da anni<br />

racconta da vicino alcune tra<br />

le aree più difficili del pianeta.<br />

Dopo una prima esperienza<br />

nei Balcani, ha lavorato in<br />

Medio Oriente come specialista<br />

di diritti umani. Da alcuni<br />

anni vive tra Siria e Iraq e i suoi<br />

reportage sono tradotti in tutto<br />

il mondo.<br />

Guido Maria Brera<br />

Finanziere, scrittore e cofondatore<br />

del Gruppo Kairos. Nel<br />

2014 ha pubblicato il romanzo<br />

I Diavoli. Ha seguito Elisabetta<br />

Sgarbi nell’avventura della nuova<br />

casa editrice La nave di Teseo.<br />

Luca Briasco<br />

Editor, ha scritto diversi saggi<br />

sulla letteratura contemporanea<br />

degli Stati Uniti. Collabora<br />

alle pagine culturali del<br />

«Manifesto». Ha tradotto una<br />

quarantina tra romanzi e raccolte<br />

di racconti.<br />

Daniela Brignone<br />

È una storica dell’arte che dal<br />

1994 svolge attività di ricerca<br />

e docenze presso università,<br />

parallelamente ha approfondito<br />

tematiche relative alla valorizzazione<br />

dei beni culturali<br />

e alla museologia.<br />

flm <strong>2017</strong> · 79


Grazia Bucca<br />

Fotoreporter e giornalista<br />

pubblicista. Collabora con<br />

l'Arci e l’agenzia Studio Camera<br />

di Palermo. Specializzata<br />

nell’impegno civile e nel<br />

sociale, ha realizzato reportage<br />

fotografici in Kurdistan e<br />

in Italia.<br />

Giosuè Calaciura<br />

È giornalista e scrittore, collabora<br />

con Rai Radio3, scrive<br />

per quotidiani e riviste. I suoi<br />

racconti sono apparsi in diverse<br />

raccolte, il suo ultimo libro<br />

è Borgo vecchio pubblicato<br />

da Sellerio.<br />

Valerio Calzolaio<br />

Giornalista e scrittore, è stato<br />

deputato e sottosegretario<br />

al ministero dell’Ambiente<br />

dal 1996 al 2001. Tra i suoi libri<br />

ricordiamo Ecoprofughi.<br />

Migrazioni forzate di ieri, di<br />

oggi, di domani (NDA Press)<br />

e Libertà di migrare (Einaudi)<br />

Davide Camarrone<br />

È un giornalista (TGR Rai Sicilia)<br />

che coniuga l’impegno sociale<br />

con l’attività di scrittore.<br />

Ha pubblicato diversi romanzi<br />

e alcuni reportage letterari,<br />

vincendo il premio Kaos con<br />

Lampaduza (Sellerio)<br />

Laura Cangemi<br />

È una traduttrice dallo svedese,<br />

dal norvegese e dall’inglese.<br />

Ha al suo attivo oltre<br />

centocinquanta titoli tradotti.<br />

Ha ricevuto nel 2013 dall’Accademia<br />

di Svezia il premio<br />

Fondazione Natur & Kultur<br />

per la traduzione.<br />

Luca Capponi<br />

Si è laureato a Bologna al CI-<br />

TEM (Cinema Televisione e<br />

Produzione Multimediale). Da<br />

due anni è selezionatore ufficiale<br />

del <strong>Festival</strong> di Human<br />

Rights e studente del Centro<br />

Sperimentale di Cinematografia<br />

di Palermo.<br />

Andrea Libero Carbone<br />

Curatore editoriale e operatore<br />

culturale, esplora i territori<br />

di confine dell’editoria<br />

transmediale e dell’umanistica<br />

digitale. Tra i fondatori di<br />

:duepunti edizioni, è uno degli<br />

ideatori e organizzatori del<br />

<strong>Festival</strong> <strong>delle</strong> Nuove Pratiche.<br />

Ambra Carta<br />

È ricercatrice in Letteratura<br />

italiana presso l’Università<br />

degli Studi di Palermo. I<br />

suoi studi si concentrano sulle<br />

opere e gli autori dell’Ottocento<br />

e del Novecento, con<br />

80 · flm <strong>2017</strong>


particolare attenzione alle<br />

forme del racconto fantastico,<br />

italiano ed europeo.<br />

Maurizio Carta<br />

È urbanista, architetto e docente.<br />

Professore ordinario di<br />

urbanistica del Dipartimento<br />

di Architettura dell’Università<br />

degli Studi di Palermo, e<br />

membro della Società Italiana<br />

degli Urbanisti e del comitato<br />

scientifico della Rete<br />

<strong>delle</strong> Città Strategiche (RECS).<br />

Salvatore Cavaleri<br />

Si occupa da anni di adolescenti<br />

e periferie nella sua attività<br />

di educatore, è stato tra i<br />

fondatori del laboratorio zeta,<br />

centro sociale di Palermo attivo<br />

per dieci anni in ambito<br />

culturale e nell’accoglienza di<br />

migranti.<br />

Dorotea Cei<br />

Si avvicina allo studio del<br />

pianoforte all’età di sei anni.<br />

Intraprende sin da giovanissima<br />

un'intensa attività concertistica,<br />

riscuotendo numerosi<br />

consensi di pubblico e di critica<br />

e vincendo numerosi concorsi<br />

internazionali.<br />

Antonio Chella<br />

Docente del corso di Robotica<br />

presso l’Università degli<br />

studi di Palermo, si interessa<br />

da anni alle metodologie<br />

e alle applicazioni dei robot<br />

umanoidi. Di recente si è concentrato<br />

sulla possibilità di<br />

utilizzarli per l’assistenza agli<br />

anziani e ai bambini autistici.<br />

Irene Chias<br />

Scrittrice, esordisce nel 2010<br />

con il romanzo Sono ateo e ti<br />

amo (Elliot). Il suo ultimo romanzo<br />

Non cercare l’uomo<br />

capra (Laurana Editore) è attraversato<br />

dai temi della migrazione<br />

e della diversità.<br />

Peter Ciaccio<br />

Nato a Belfast e cresciuto a<br />

Roma. Laureato in Teologia, è<br />

Pastore <strong>delle</strong> chiese valdesi e<br />

metodiste a Palermo. Si occupa<br />

di diritti umani e libertà religiosa.<br />

Scrive per «Riforma», il<br />

giornale <strong>delle</strong> chiese battiste,<br />

metodiste e valdesi.<br />

Sue Clayton<br />

È una regista, scrittrice e<br />

compositrice inglese. Ha<br />

scritto e diretto numerosi<br />

lungometraggi, cortometraggi<br />

e documentari. È professoressa<br />

di Film e Televisione alla<br />

flm <strong>2017</strong> · 81


Goldsmiths University di Londra<br />

e di Regia alla New Screen<br />

School.<br />

Claudio Collovà<br />

Regista e autore teatrale, i<br />

suoi lavori sono stati prodotti<br />

dal Teatridithalia di Milano,<br />

dal Politecnico di Roma, dal<br />

Teatro Garibaldi di Palermo,<br />

e dal Teatro Biondo Stabile di<br />

Palermo. La sua poetica è legata<br />

alla pittura, alla fotografia<br />

e alla fisicità dell’attore.<br />

Giovanni Columbu<br />

Regista e sceneggiatore, ha<br />

lavorato come programmista<br />

per la RAI a Cagliari dal 1979<br />

al 1999 realizzando numerosi<br />

programmi televisivi. È autore<br />

di alcuni libri e saggi e nel<br />

2001 esordisce con il suo primo<br />

lungometraggio, Arcipelaghi<br />

(2001), seguito da Su re<br />

(2012).<br />

Biagio Conte (fratel Biagio)<br />

Dopo una crisi spirituale e un<br />

anno tra eremitaggi e viaggi a<br />

piedi, diventa un missionario<br />

laico. Ha dato vita alla "Missione<br />

di Speranza e Carità",<br />

per rispondere alle situazioni<br />

di povertà ed emarginazione<br />

della sua città.<br />

Mustapha Conthe<br />

Nato in Gambia, è arrivato a<br />

Palermo da circa un anno<br />

e mezzo come minore non<br />

accompagnato. Fa parte dei<br />

fondatori del collettivo artistico<br />

Giocherenda. Studia<br />

all’istituto Ferrara “Relazioni<br />

internazionali per il marketing”.<br />

Sogna di fare il giornalista.<br />

Michele Cometa<br />

Professore ordinario di <strong>Letterature</strong><br />

comparate e Cultura<br />

visuale presso l’Università<br />

degli Studi di Palermo e vicepresidente<br />

dell’Istituto Italiano<br />

di Studi Germanici di<br />

Roma. Ha pubblicato alcuni<br />

libri sulla cultura tedesca ed<br />

europea, fra i quali il più recente<br />

è Fantasmagorie. La<br />

cultura visuale dell’età di<br />

Goethe.<br />

Andrea Cusumano<br />

È drammaturgo, pittore,<br />

scultore, performer, direttore<br />

d’orchestra e scenografo. La<br />

sua ricerca, molto eterogenea<br />

e cross-border tra varie discipline,<br />

spazia tra sperimentazioni.<br />

Dal 2014 è Assessore<br />

alla Cultura del Comune di<br />

Palermo.<br />

82 · flm <strong>2017</strong>


Antonino Cusumano<br />

Ha insegnato nel corso di laurea<br />

in Beni Demoetnoantropologici<br />

presso l’Università<br />

degli Studi di Palermo. Il suo<br />

Il ritorno infelice (Sellerio) rappresenta<br />

la prima indagine<br />

condotta in Sicilia sull’immigrazione<br />

straniera.<br />

Giuseppe Cutino<br />

Attore, regista, assistente alla<br />

regia sia in lirica che in prosa.<br />

Diplomato attore e regista<br />

presso la scuola di Teatro Teates<br />

diretta da Michele Perriera,<br />

con Sabina Petyx fonda nel<br />

1999 la compagnia M’Arte.<br />

Maria Rosa Cutrufelli<br />

Ha fondato e diretto la rivista<br />

«Tuttestorie». Ha curato alcune<br />

antologie di racconti e ha scritto<br />

radiodrammi per la RAI. Ha<br />

insegnato Teoria e pratica della<br />

scrittura creativa presso l’Università<br />

la Sapienza di Roma.<br />

Gabriella D’Agostino<br />

Insegna Antropologia culturale<br />

all’Università degli Studi<br />

di Palermo. Dirige la rivista<br />

semestrale «Archivio Antropologico<br />

Mediterraneo» ed è direttore<br />

scientifico del <strong>Festival</strong><br />

internazionale di documentari<br />

Sole Luna Doc Film <strong>Festival</strong>.<br />

Giorgio D’Amato<br />

Palermitano di provincia. Ha<br />

pubblicato con Mesogea due<br />

romanzi documentali di argomento<br />

mafioso, L’estate che<br />

sparavano (2012) e Cernia<br />

Tossica (2016). Con i blogger<br />

di Apertura A Strappo organizza<br />

reading e conduce laboratori<br />

di scrittura creativa.<br />

Da un paio di mesi anche acquerellista,<br />

con putìa sul marciapiede<br />

di via Maqueda.<br />

Cecilia D’Elia<br />

Nel 2011 scrive il libro Nina e i<br />

diritti <strong>delle</strong> donne (Sinnos) che<br />

vince il Premio Elsa Morante<br />

ragazzi 2012. Nel 2015 ha dato<br />

vita con altre amiche femministe<br />

al blog Femministerie.<br />

Enrico Del Mercato<br />

Dal 2012 guida la redazione<br />

palermitana di «Repubblica»,<br />

è autore con Emanuele Lauria,<br />

del libro La Zavorra. Sprechi<br />

e privilegi nel libero Stato<br />

di Sicilia (Laterza).<br />

Bassirou Dembelé<br />

È nato a Koulikoro in Mali nel<br />

1999. Vive a Palermo da un<br />

anno e mezzo, ha ottenuto il<br />

diploma di scuola media ed è<br />

iscritto al terzo anno dell’indirizzo<br />

Relazioni Internazionali<br />

flm <strong>2017</strong> · 83


per il Marketing all’Istituto<br />

Tecnico Superiore Francesco<br />

Ferra.<br />

Giulia De Spuches<br />

È professoressa di Geografia<br />

Culturale all’Università degli<br />

Studi di Palermo. Le sue<br />

aree di ricerca si sono incentrate<br />

sui concetti di periferie<br />

e quartiere, di frontiera e diaspora.<br />

Donatella Di Cesare<br />

È l’ultima allieva (l’unica donna)<br />

di Hans-Georg Gadamer.<br />

Ha affrontato filosoficamente<br />

il tema della Shoah soffermandosi<br />

sulla condizione<br />

umana dell’esilio, sulla figura<br />

dello straniero residente, sulla<br />

questione etica e politica della<br />

giustizia.<br />

Claudia Di Gangi<br />

Performer e artista. Studia<br />

alla Middlesex University e<br />

al Central Saint Martins di<br />

Londra. Tra le varie collaborazioni<br />

ed eventi quella con<br />

Marinella Senatore al MAXXI<br />

e la selezione al premio FAM<br />

di Agrigento.<br />

Matteo Di Gesù<br />

Insegna Letteratura italiana<br />

all’Università degli Studi di<br />

Palermo. Si occupa di letteratura<br />

postmoderna, dell’identità<br />

italiana nella letteratura del<br />

Settecento e del primo Ottocento,<br />

del tema della mafia<br />

nella narrativa moderna. Il suo<br />

ultimo libro è L’invenzione<br />

della Sicilia (Carocci editore).<br />

Alessandra Di Maio<br />

Insegna letteratura inglese<br />

all’Università degli Studi di<br />

Palermo. Si occupa di studi<br />

postcoloniali, migratori, transnazionali<br />

e della diaspora,<br />

soprattutto nel campo dell’africanistica.<br />

Ha tradotto opere<br />

di Nuruddin Farah, Caryl<br />

Phillips, Chris Abani e il nobel<br />

Wole Soyinka di cui ha curato<br />

l’autobiografia.<br />

Fernanda Di Monte<br />

Giornalista professionista dal<br />

1991, esperta di comunicazione,<br />

informazione religiosa e<br />

tematiche sulle donne. Religiosa<br />

<strong>delle</strong> Figlie di San Paolo,<br />

impegnata nel campo educativo<br />

sulla legalità e multiculturalità,<br />

collabora con «Avvenire»<br />

(pagine culturali), «Famiglia<br />

Cristiana» e la rivista «Jesus».<br />

Paolo Di Paolo<br />

Ha esordito nel 2004 con i<br />

racconti Nuovi cieli, nuove<br />

84 · flm <strong>2017</strong>


carte. Oltre ad occuparsi di<br />

letteratura, teatro e tv, collabora<br />

con «La Stampa», con il<br />

«Venerdì di Repubblica», «L’Espresso».<br />

Conduce dal 2006<br />

le Lezioni di Storia all’Auditorium<br />

Parco della Musica di<br />

Roma.<br />

Toumani Diabate<br />

È nato a Danane in Costa d’Avorio<br />

il 22 dicembre 1999. Vive<br />

in Sicilia dal marzo <strong>2017</strong> e sta<br />

studiando per diventare meccanico<br />

alla scuola EndoFAP di<br />

Palermo.<br />

Saifoudiny Diallo<br />

Nato in Guinea, è arrivato a<br />

Palermo da circa un anno<br />

e mezzo come minore non<br />

accompagnato. Ha partecipato<br />

come personaggio protagonista<br />

al documentario<br />

Io sono qui, fa parte del collettivo<br />

artistico Giocherenda.<br />

Sogna di fare il politico e<br />

l’imprenditore.<br />

Bandiougou Diawara<br />

Nato in Mali, è arrivato da circa<br />

due anni a Palermo come minore<br />

non accompagnato. Ha<br />

seguito numerosi laboratori<br />

e attività proposti da Itastra.<br />

Frequenta il Liceo scientifico.<br />

Sogna di fare l’ingegnere.<br />

Fabrice Olivier Dubosc<br />

Di origine italo-francese, oltre<br />

alla pratica psicoanalitica<br />

privata si occupa di etnoterapia<br />

in diversi ambiti. Collabora<br />

come supervisore a progetti<br />

per richiedenti asilo.<br />

Adel El Ali<br />

Richiedente asilo siriano, vive<br />

da gennaio <strong>2017</strong> a Palermo.<br />

Fa parte del Centro Diaconale<br />

La Noce.<br />

Paolo Fabbri<br />

È uno dei massimi semiologi<br />

italiani. A Parigi viene a contatto<br />

con la semiotica strutturale<br />

francese. A Urbino fonda,<br />

con Carlo Bo e Giuseppe Paioni<br />

nel 1970, il Centro Internazionale<br />

di Semiotica e di<br />

Linguistica. Ha insegnato Semiotica<br />

con Umberto Eco<br />

all’Università di Firenze.<br />

Franco Farinelli<br />

Ha insegnato a Stoccolma,<br />

Ginevra, Los Angeles, Berkeley,<br />

Parigi. Attualmente dirige<br />

il Dipartimento di Filosofia e<br />

Comunicazione dell’Università<br />

di Bologna. È presidente<br />

dell’Associazione dei Geografi<br />

Italiani.<br />

flm <strong>2017</strong> · 85


Michelangelo Ferrara<br />

È un diplomando del Centro<br />

Sperimentale di Cinematografia.<br />

Specializzato in direzione<br />

della fotografia per film<br />

documentari, nel 2016 ha lavorato<br />

come assistente fotografia<br />

al cortometraggio<br />

L’ombra della sposa in concorso<br />

a Orizzonti nella 74a<br />

Mostra Internazionale d’Arte<br />

Cinematografica di Venezia.<br />

Enzo Fiammetta<br />

È nato ad Enna. È direttore<br />

del Museo <strong>delle</strong> Trame Mediterranee<br />

presso la Fondazione<br />

Orestiadi di Gibellina, curatore<br />

artistico ed architetto.<br />

Daniele Ficola<br />

Dal 1982 collabora con l’Istituto<br />

di storia della musica<br />

dell’Università degli Studi di<br />

Palermo. Alcune sue pubblicazioni<br />

sono state tradotte da<br />

riviste internazionali. Dal 1986<br />

è docente di Storia della Musica<br />

presso il Conservatorio<br />

Vincenzo Bellini di Palermo.<br />

Giovanna Fiume<br />

È docente di Storia Moderna<br />

presso l’Università degli Studi<br />

di Palermo. Ha fondato «Genesis»,<br />

la rivista della Società italiane<br />

<strong>delle</strong> storiche e fa parte della<br />

direzione di «Quaderni storici».<br />

Tra gli ultimi libri Mariti e pidocchi<br />

(XL Edizioni) ed Eravamo<br />

comuniste (Feltrinelli).<br />

Dario Fodale<br />

È un regista esordiente e illustratore.<br />

Attualmente studia<br />

Cinema Documentario presso<br />

la sede siciliana del Centro<br />

Sperimentale di Cinematografia,<br />

dove ha presentato il mediometraggio<br />

Contrapposti<br />

Alessia Foraggio<br />

Si è laureata all’Accademia<br />

di Belle Arti di Napoli con<br />

una tesi di documentazione<br />

audiovisiva. Frequenta il primo<br />

anno del Centro Sperimentale<br />

di Cinematografia di<br />

Palermo con indirizzo documentario.<br />

Vins Gallico<br />

Libraio, traduttore e ufficio<br />

stampa, è autore di Portami<br />

Rispetto (Rizzoli), Final Cut.<br />

L’amore non resiste (Fandango<br />

Libri), La Barriera (Fandango<br />

Libri). Fa parte del consiglio<br />

direttivo di Piccoli Maestri.<br />

Sofia Gallo<br />

Scrittrice per ragazzi, ha pubblicato<br />

con molti editori, e<br />

per diverse fasce di età. Molto<br />

86 · flm <strong>2017</strong>


legata ai temi dell’intercultura,<br />

dell’attualità e alle problematiche<br />

dei giovani, nei suoi<br />

libri si ispira spesso ai suoi<br />

viaggi in giro per il mondo.<br />

Magassouba Gassimou<br />

Nato in Guinea, è arrivato a<br />

Palermo da circa un anno e<br />

mezzo come minore non accompagnato.<br />

Ha partecipato<br />

come personaggio protagonista<br />

al documentario Io sono<br />

qui, fa parte del collettivo artistico<br />

Giocherenda. Sogna di<br />

fare l’attore.<br />

Alfonso Geraci<br />

Redattore e traduttore dalla<br />

lingua inglese, ha tradotto<br />

classici e gialli, tra cui Charles<br />

Dickens. Collabora con la casa<br />

editrice Sellerio.<br />

Alice Giocondo<br />

Nonostante la giovane età,<br />

nutre un forte interesse verso<br />

la grande letteratura, italiana<br />

e straniera. Frequenta il quinto<br />

anno del Liceo Classico e<br />

sogna una carriera nella scrittura<br />

o nel giornalismo.<br />

Carlo Giordano<br />

Ha conseguito il dottorato di<br />

ricerca in Civiltà Islamica presso<br />

l’Università La Sapienza di<br />

Roma. Si è dedicato alla questione<br />

dei flussi migratori collaborando<br />

come mediatore<br />

culturale con l’ASP di Palermo.<br />

Filippo Gobbato<br />

Ha studiato a Torino filmmaking<br />

alla Scuola Holden. Nel<br />

gennaio <strong>2017</strong> si trasferisce a<br />

Palermo e studia al Centro<br />

Sperimentale di Cinematografia,<br />

sezione Documentario.<br />

Michel Gras<br />

Storico e archeologo, è direttore<br />

di ricerca al Cnrs. Ha<br />

studiato principalmente gli<br />

scambi commerciali fra etruschi,<br />

colonie greche d’Occidente,<br />

Cartagine e Sardegna<br />

fenicia.<br />

Agata Daniela Grigliè<br />

Laureata in Scienze dell’Educazione,<br />

progettista di<br />

laboratori per l’infanzia e pedagogista,<br />

fa il suo esordio letterario<br />

nel 2012 con I capricci<br />

di Tommasina (Istituto Poligrafico<br />

europeo). Inoltre ha<br />

collaborato alla raccolta I racconti<br />

del faro (Qanat 2014).<br />

Lietta Valvo Grimaldi<br />

Insegna lettere presso il Liceo<br />

Artistico Catalano di Paler-<br />

flm <strong>2017</strong> · 87


mo. Ha lavorato come storico<br />

dell’arte presso il Département<br />

des arts graphiques del<br />

Louvre e presso il Museo della<br />

Ceramica di Caltagirone.<br />

Vincenzo Guarrasi<br />

Professore ordinario di Geografia<br />

all’Università degli<br />

Studi di Palermo. È stato vicepresidente<br />

dell’Associazione<br />

dei Geografi Italiana, le sue<br />

ricerche hanno spaziato dalla<br />

geografia umana del Mediterraneo<br />

all’evoluzione <strong>delle</strong><br />

tecniche di rappresentazione<br />

cartografica.<br />

Gioia Guerzoni<br />

Traduce da più o meno<br />

vent’anni, quasi sempre narrativa,<br />

si occupa di progetti<br />

editoriali con scrittori e traduttori<br />

asiatici, e collabora<br />

con case editrici per le letterature<br />

del Sud Est Asiatico.<br />

Letizia Gullo<br />

Dal 2010 lavora come autrice<br />

e regista di documentari,<br />

attualmente sta lavorando<br />

al suo terzo lungometraggio<br />

documentario in co-regia con<br />

Dagmawi Yimer e a un progetto<br />

di corti documentari<br />

per la televisione in co-regia<br />

con Jakob Brossmann.<br />

Shady Hamadi<br />

Scrittore italiano, blogger de<br />

«Il Fatto Quotidiano». Impossibilitato<br />

ad entrare in Siria fino<br />

al 1997, per l’esilio del padre<br />

siriano, si oppone al regime e<br />

diventa un attivista per i diritti<br />

umani e una tra le principali<br />

figure di riferimento dell’opposizione<br />

in Italia.<br />

Gino Iacobelli<br />

È presidente dell'ODEI (osservatorio<br />

degli editori indipendenti)<br />

e dirige le collane<br />

Graffiti e Guide per la casa<br />

editrice Iacobelli.<br />

Anilda Ibrahimi<br />

Nata a Valona, è giornalista<br />

e scrittrice. Dal 1997 vive a<br />

Roma, dove è consulente per<br />

il Consiglio Italiano per i Rifugiati.<br />

Con Il tuo nome è una<br />

promessa (Einaudi) si è aggiudicata<br />

il Premio Rapallo <strong>2017</strong>.<br />

Paolo Inglese<br />

È professore di Arboricultura<br />

Generale e Coltivazioni Erbacee<br />

presso il dipartimento di<br />

Scienze Agrarie e Forestali<br />

dell’Università degli Studi di<br />

Palermo, oltre ad essere autore<br />

di 170 pubblicazioni su<br />

riviste scientifiche di settore<br />

internazionali e nazionali.<br />

88 · flm <strong>2017</strong>


Andrea Inzerillo<br />

È direttore artistico del Sicilia<br />

Queer filmfest. Ha tradotto<br />

dal francese opere di Rancière,<br />

Foucault, Donadieu, Lipovetsky,<br />

Madame de Staël,<br />

scritto di cinema su quotidiani<br />

e periodici nazionali, e insegna<br />

storia e filosofia nei licei.<br />

Sebastian Intelisano<br />

Si occupa di marketing on<br />

line e di Social media. Fa parte<br />

della comunità di Sant’Egidio<br />

dove è responsabile del<br />

servizio ai minori e dell’accoglienza<br />

ai minori stranieri non<br />

accompagnati.<br />

Elisabetta Jankovich<br />

È speaker e giornalista radiofonica<br />

(Radio Popolare e Rete<br />

Due della Radio Svizzera in<br />

lingua italiana). Ha pubblicato<br />

numerosi testi per l’infanzia,<br />

vincendo vari premi, tra<br />

cui il Premio Andersen. Lo<br />

sposo africano (Cairo) è il suo<br />

esordio nella narrativa adulta.<br />

Uwe Jäntshc<br />

È un artista austriaco che vive<br />

e opera a Palermo da 16 anni<br />

nel quartiere Vucciria, dove<br />

ha creato un vero e proprio<br />

museo a cielo aperto a piazza<br />

Garraffello.<br />

Ruska Jorjolani<br />

È una scrittrice che ha esordito<br />

col romanzo La tua presenza<br />

è come una città<br />

(Corrimano Edizioni). Nata a<br />

Mestia (Georgia), nelle montagne<br />

del Caucaso, si è trasferita<br />

a Palermo nel 2007. ha<br />

vinto il premio letterario Mondello<br />

giovani Sms-poesia.<br />

Mustafa Khalifa<br />

Siriano, ha studiato arte e<br />

regia in Francia; viene arrestato,<br />

di ritorno da Parigi,<br />

all’aeroporto di Damasco e<br />

trattenuto in carcere in attesa<br />

di processo (1982-1994). La<br />

Conchiglia (Castelvecchi) è il<br />

suo primo ed unico libro, ed<br />

è stato definito come uno dei<br />

migliori esempi di letteratura<br />

araba di prigionia.<br />

Moshe Khan<br />

È il letterato e traduttore che<br />

per primo ha portato Horcynus<br />

Orca di Stefano D’Arrigo<br />

in un’altra lingua. Nella sua<br />

carriera ha tradotto in tedesco,<br />

oltre a D’Arrigo, autori come<br />

Primo Levi, Pier Paolo Pasolini,<br />

Giuseppe Tomasi di Lampedusa<br />

e Andrea Camilleri.<br />

flm <strong>2017</strong> · 89


Hajar Lahman<br />

Ha 18 anni, è arrivata a Palermo<br />

da bambina con i genitori.<br />

È di nazionalità marocchina,<br />

ma si sente palermitana. Fa<br />

parte del collettivo artistico<br />

Giocherenda. Studia informatica<br />

e vorrebbe diventare una<br />

programmatrice.<br />

Antonio Lavieri<br />

È linguista e docente di lingua<br />

e traduzione francese. Ancien<br />

élève dell’Ecole des Hautes<br />

Etudes en Sciences Sociales,<br />

ha tenuto corsi e seminari in<br />

svariate università italiane e<br />

estere. Dirige la collana di Traduttologia<br />

«Strumenti Nuova<br />

Serie».<br />

Gili Lavy<br />

Nata a Gerusalemme, vive<br />

a Londra. Lavora principalmente<br />

realizzando film d’artista,<br />

che prendono la forma<br />

di grandi installazioni. Le sue<br />

opere esplorano costantemente<br />

il rapporto tra credenze,<br />

religione e identità.<br />

Mia Lecomte<br />

Poetessa, autrice di narrativa,<br />

di testi per l’infanzia e di teatro.<br />

Ha fondato la Compagnia<br />

<strong>delle</strong> poete, un gruppo<br />

poetico-teatrale composto<br />

da autrici straniere italofone<br />

che si esibisce all’insegna della<br />

transculturalità e della contaminazione<br />

artistica.<br />

Pietro Leveratto<br />

Contrabbassista di jazz, compositore,<br />

arrangiatore e docente<br />

al conservatorio Niccolò<br />

Paganini di Genova. Ha suonato<br />

con musicisti italiani e d’oltreoceano,<br />

e ha scritto musica<br />

per il cinema e la televisione.<br />

Pierfrancesco Li Donni<br />

Esordisce alla regia nel 2012<br />

con il film Il Secondo Tempo.<br />

Nel 2016 realizza il doc TV<br />

Prima cosa Buongiorno. Con<br />

Massimino, film a base parziale<br />

d’archivio con le immagini di<br />

Ettore Scola, ha vinto la prima<br />

edizione del Premio Zavattini.<br />

Eleonora Lombardo<br />

Giornalista. È laureata in Lettere<br />

antiche e ha studiato<br />

Story telling & performing<br />

Arts presso la Scuola Holden.<br />

Si occupa di cultura ed editoria<br />

per il quotidiano «la Repubblica-Palermo».<br />

Pietro Magro<br />

Sacerdote cattolico, da anni è<br />

parroco nella chiesa di Sant’Espedito<br />

a Palermo<br />

90 · flm <strong>2017</strong>


Francesco Maino<br />

Scrittore e avvocato, è coautore,<br />

con Daniele Marcassa, del<br />

progetto Perdipiave. Nel 2013<br />

il suo romanzo d’esordio Cartongesso<br />

vince il Premio Italo<br />

Calvino, e viene pubblicato da<br />

Einaudi nel 2014.<br />

Luigi Manconi<br />

Insegna Sociologia dei fenomeni<br />

politici presso l’Università<br />

Iulm di Milano. Presidente<br />

di "A Buon diritto", è parlamentare<br />

e presidente della<br />

Commissione per la tutela dei<br />

diritti umani del Senato. È stato<br />

editorialista di «Repubblica»,<br />

«Corriere della Sera», «La<br />

Stampa», «Il Messaggero».<br />

Gianfranco Marrone<br />

Saggista e scrittore, lavora sui<br />

linguaggi e i discorsi della<br />

contemporaneità. È professore<br />

ordinario di Semiotica<br />

all’Università degli Studi di Palermo.<br />

Tra i suoi ultimi scritti:<br />

Semiotica del gusto (Mimesis<br />

Edizioni), Roland Barthes: parole<br />

chiave (Carocci).<br />

Giuseppe Marsala<br />

È autore di saggi, articoli e monografie<br />

che esplorano i rapporti<br />

tra l’architettura e la città,<br />

si occupa di politiche culturali<br />

e studia pratiche di gestione<br />

e trasformazione degli spazi<br />

pubblici per la cultura.<br />

Francesco Maria Martorana<br />

Chitarrista dall’età di nove<br />

anni, si cimenta con musica<br />

popolare locale e latina. Si dedica<br />

in particolare al fado portoghese<br />

e al tango argentino.<br />

Paolo Masini<br />

È consigliere del Ministro dei<br />

beni e <strong>delle</strong> attività culturali,<br />

Dario Franceschini. È stato<br />

Assessore allo Sviluppo <strong>delle</strong><br />

Periferie, Infrastrutture e Manutenzione<br />

Urbana di Roma<br />

Capitale.<br />

Fernando Masullo<br />

Vice direttore di Raitre. È stato<br />

giornalista politico e successivamente<br />

corrispondente<br />

dagli Stati Uniti. Ha inventato<br />

programmi come Ballarò,<br />

Parla con me, Presadiretta.<br />

Alessandra Mauro<br />

È direttore artistico della<br />

“Fondazione Forma per la fotografia”<br />

di Milano dalla sua<br />

creazione (2005) e direttore<br />

editoriale della Casa editrice<br />

Contrasto di Roma, specializzata<br />

in volumi monografici e<br />

saggi dedicati alla fotografia.<br />

flm <strong>2017</strong> · 91


Giordano Meacci<br />

Scrittore e sceneggiatore italiano.<br />

Collabora con l’Accademia<br />

degli Scrausi e con le case<br />

editrici minimum fax e Laterza.<br />

Con il suo primo romanzo<br />

Il cinghiale che uccise Liberty<br />

Valance (minimum fax) è entrato<br />

nella cinquina del Premio<br />

Strega 2016.<br />

Giorgio Mega<br />

Abita in tante città diverse,<br />

occupandosi di musica sperimentale<br />

e sound art, organizzazione<br />

eventi, djset,<br />

installazioni, field recordings,<br />

archivi e anarchivi. Influenzata<br />

da filosofia e etnologia, attua<br />

una ricerca indisciplinare.<br />

Francesca Melandri<br />

Sceneggiatrice, scrittrice e documentarista,<br />

ha pubblicato<br />

Più alto del mare (Rizzoli) finalista<br />

al Premio Campiello e<br />

vincitore del Premio Rapallo<br />

Carige. I suoi romanzi sono<br />

tradotti nelle principali lingue<br />

europee.<br />

Piero Melati<br />

Palermitano, per molti anni<br />

viceredattore capo de «Il Venerdì<br />

di Repubblica», si occupa<br />

di attualità e cultura. Ha<br />

seguito per il giornale «L’Ora»<br />

di Palermo la guerra di mafia<br />

e il primo maxiprocesso a<br />

Cosa Nostra.<br />

Francesca Mellina<br />

Illustratrice, ha partecipato a<br />

workshops di perfezionamento<br />

dell’acquerello. Esordisce<br />

nel 2012 con il libro I capricci<br />

di Tommasina. Una storia<br />

narrata in rima (Istituto Poligrafico<br />

Europeo).<br />

Fausto Melluso<br />

È il delegato alle migrazioni<br />

dell’Arci di Palermo. Collabora<br />

con una ONG che si occupa di<br />

minori stranieri non accompagnati<br />

ed è tra gli animatori<br />

del Circolo Arci Porco Rosso,<br />

in Piazza Casa Professa, nel<br />

cuore di Ballarò.<br />

Beatrice Merz<br />

Nasce in Svizzera nel 1960.<br />

Nel 1986 fonda la casa editrice<br />

Hopefulmonster, specializzata<br />

in arte contemporanea.<br />

Dal 2005 al 2009 è Presidente<br />

e Direttore della Fondazione<br />

Merz, centro espositivo che<br />

promuove progetti di artisti<br />

contemporanei.<br />

92 · flm <strong>2017</strong>


Davide Miccione<br />

Saggista e filosofo, codirige le<br />

collane Dialogos per la Ipoc di<br />

Milano e Scrittori e pensatori<br />

siciliani del Novecento per le<br />

edizioni di LetteredaQalat di<br />

Caltagirone (CT).<br />

Marco Mondino<br />

È dottore di ricerca in Studi<br />

Culturali Europei. Si occupa<br />

di street art e creatività urbana,<br />

ha scritto insieme a Mauro<br />

Filippi e Luisa Tuttolomondo il<br />

libro Street art in Sicilia. Guida<br />

ai luoghi e alle opere (Dario<br />

Flaccovio Editore).<br />

Beatrice Monroy<br />

È narratrice, drammaturga,<br />

autrice di testi radiofonici per<br />

RadioRai. Conduce laboratori<br />

di scrittura e narrazione. Oltre<br />

il vasto oceano (Avagliano<br />

Editore), uno dei suoi ultimi libri,<br />

è stato candidato al Premio<br />

Strega.<br />

Flore Murard-Yovanovitch<br />

Scrittrice e giornalista nata in<br />

Francia. Ha lavorato dieci anni<br />

per le Nazione Unite e per diverse<br />

Ong nei Paesi del Sud<br />

del mondo.<br />

Maria Nadotti<br />

Giornalista, saggista, consulente<br />

editoriale e traduttrice.<br />

Vive tra Milano e Berlino,<br />

scrive di teatro, cinema, arte<br />

e cultura per testate italiane<br />

e estere tra cui «Il Secolo XIX»,<br />

«Il Sole 24 Ore», «Lo Straniero»,<br />

«L’Indice», «Internazionale».<br />

Gesuino Nemus<br />

Eteronimo di Matteo Locci,<br />

è uno scrittore sardo proveniente<br />

da una famiglia poverissima<br />

di Ogliastra. Con il suo<br />

primo romanzo La teologia<br />

del cinghiale (Elliot) ha vinto<br />

il premio Campello Opera Prima<br />

e il premio Bancarella.<br />

Edoardo Nesi<br />

Scrittore e politico. Di formazione<br />

scientifica, ha diretto l’azienda<br />

tessile di famiglia fino<br />

al 2004. Ha vinto il Premio<br />

Strega 2011 con Storia della<br />

mia gente (Bompiani), in cui<br />

racconta la realtà tessile di Prato<br />

e la storia della sua famiglia.<br />

Salvatore Nicosia<br />

Ha insegnato lingua e letteratura<br />

greca fino al 2012, l’anno<br />

in cui gli è stato conferito<br />

il titolo di emerito. È vicepresidente<br />

dell’Istituto Siciliano di<br />

flm <strong>2017</strong> · 93


Studi Bizantini e Neoellenici<br />

dal 2002, e presidente dell’Istituto<br />

Gramsci Siciliano dal<br />

2001.<br />

Michele Piccione<br />

Collabora con diverse formazioni<br />

musicali palermitane.<br />

La passione per gli strumenti<br />

tradizionali si manifesta in<br />

maniera prorompente nello<br />

studio dei tamburi a cornice<br />

del meridione.<br />

Dario Oliveri<br />

Insegna Storia della Musica<br />

Moderna e Contemporanea<br />

all’Università degli Studi<br />

di Palermo. Ha ricoperto la<br />

carica di Direttore artistico<br />

dell’Associazione Siciliana<br />

Amici della Musica.<br />

Leoluca Orlando<br />

Dal 12 giugno <strong>2017</strong> esercita<br />

il suo quinto mandato (non<br />

consecutivo) di sindaco di<br />

Palermo. È avvocato, è stato<br />

docente di Diritto pubblico<br />

regionale all'Università diegli<br />

Studi di Palermo. Ha compiuto<br />

studi in Inghilterra e in<br />

Germania.<br />

Patrick Ouřednik<br />

Nato a Praga nel 1957, nel<br />

1984 si esilia in Francia. La sua<br />

poetica è segnata dall’interesse<br />

per le idee, i pregiudizi<br />

e gli stereotipi, esaminati attraverso<br />

la lingua, espressione,<br />

a suo avviso, de “la verità<br />

di un’epoca”.<br />

Yahya Sergio Yahe Pallavicini<br />

Imam della Moschea al-<br />

Wahid di Milano, dal 2006<br />

è consigliere del Ministero<br />

dell’Interno nella Consulta<br />

per l’Islam italiano e presidente<br />

del Consiglio ISESCO<br />

per l’educazione e la cultura<br />

in Occidente.<br />

Fabio Pedone<br />

Traduttore, consulente editoriale<br />

e giornalista culturale.<br />

Con Enrico Terrinoni sta<br />

curando il completamento<br />

della prima traduzione integrale<br />

italiana di Finnegans<br />

Wake di James Joyce negli<br />

Oscar Mondadori.<br />

Giulio Perricone<br />

Da oltre cinquanta anni coltiva<br />

il collezionismo, inteso<br />

come arricchimento culturale,<br />

di conoscenze e di studio.<br />

La sua collezione di cartoline<br />

su Palermo ha fornito immagini<br />

per oltre cinquanta volumi<br />

già pubblicati o in corso di<br />

pubblicazione.<br />

94 · flm <strong>2017</strong>


Rosario Perricone<br />

È docente di Antropologia<br />

culturale presso l’Accademia<br />

di Belle Arti di Palermo e direttore<br />

del Museo Internazionale<br />

<strong>delle</strong> marionette A.<br />

Pasqualino e del <strong>Festival</strong> di<br />

Morgana.<br />

Domenica Perrone<br />

Insegna Letteratura italiana<br />

contemporanea all’Università<br />

di Palermo. Si occupa di<br />

autori dell’Otto e Novecento<br />

con particolare attenzione<br />

all’analisi tematica e intertestuale.<br />

S’interessa inoltre di<br />

spazio e letteratura e ha ideato<br />

una Guida letteraria della<br />

Sicilia.<br />

Daniele Petruccioli<br />

Dopo anni nel teatro, dal<br />

2005 collabora come traduttore,<br />

scout ed editor. Si occupa<br />

di romanzi e saggi in<br />

lingua italiana, francese, inglese<br />

e di tutta l’area lusofona,<br />

con particolare attenzione<br />

alle sperimentazioni linguistiche<br />

e alla letteratura postcoloniale.<br />

Sabina Petyx<br />

Logopedista, attrice, scrittrice<br />

e drammaturga, esperta in<br />

“Vocologia Artistica”. Docente<br />

di tecnica vocale nella sezione<br />

“voce e corpo” della Scuola<br />

dei Mestieri dello spettacolo<br />

del teatro Biondo Stabile di<br />

Palermo.<br />

Francesca Picone<br />

Psichiatra, psicologo analista;<br />

docente, supervisore, in atto<br />

Vicedirettore della Scuola del<br />

CIPA Istituto Italia Meridionale,<br />

Responsaile Sert ASP<br />

Palermo. Membro della redazione<br />

della rivista mediterranea<br />

«Enkelados».<br />

Vincenzo Pirrotta<br />

Scrittore, regista e drammaturgo<br />

palermitano. Allievo di<br />

Mimmo Cuticchio, è un erede<br />

della tradizione dei cuntisti<br />

e lavora alla perpetuazione<br />

di questa arcaica tradizione<br />

siciliana con sperimentazioni<br />

teatrali e artistiche contemporanee.<br />

Elena Pistillo<br />

Si è diplomata presso la Scuola<br />

di Teatro Teatés di Palermo.<br />

Ha scritto Un fiore…per Eugène<br />

Ionesco, a cura di M. A.<br />

La Barbera, Parole a cura della<br />

Biblioteca del Comune di<br />

Empoli e Un’estate a Palermo<br />

(Edizioni Di Lorenzo).<br />

flm <strong>2017</strong> · 95


Federica Pistono<br />

Traduttrice letteraria ed editoriale,<br />

i suoi interessi comprendono<br />

la letteratura araba<br />

contemporanea, in particolare<br />

la narrativa siriana e il romanzo<br />

arabo francofono. È impegnata<br />

in un Dottorato di ricerca in<br />

Civiltà islamica presso l’Università<br />

La Sapienza di Roma.<br />

Agata Polizzi<br />

Storico dell’arte e curatore<br />

indipendente, PhD in Storia<br />

dell’architettura e conservazione<br />

dei beni architettonici.<br />

È giornalista pubblicista ed<br />

è corrispondente per riviste<br />

specialistiche d’arte.<br />

Anna Ponente<br />

Psicoterapeuta di gruppo ad<br />

orientamento analitico, impegnata<br />

in progetti e attività<br />

sociali, educative e riabilitative<br />

da più di venti anni, dirige<br />

il Centro diaconale La noce,<br />

opera sociale della chiesa valdese<br />

a Palermo.<br />

Alessandro Portelli<br />

Storico, critico musicale ed anglista,<br />

è uno dei principali teorici<br />

della storia orale. Ha raccolto<br />

poesie e canzoni popolari statunitensi<br />

e diversi saggi sulla<br />

letteratura afroamericana.<br />

Marina Pugliano<br />

Nata a Salerno nel 1963, traduce<br />

dal tedesco letteratura e<br />

non solo. Laureata in Germanistica,<br />

ha frequentato la Scuola<br />

di Traduzione Letteraria. Nel<br />

2000 ha fondato la cooperativa<br />

di traduzione NTL di cui è<br />

presidente. Nel 2006 è stata<br />

insignita del Premio Mittner.<br />

Raffaele Pullara<br />

Nato e vissuto tra Favara e<br />

Agrigento. Si avvicina alla musica<br />

già da bambino. Entra a<br />

far parte all'età di 15 anni del<br />

gruppo folcloristico Sikania.<br />

Eileen Quinn<br />

Giornalista freelance, è dottoranda<br />

al Dipartimento di<br />

Diritti Umani presso l’Università<br />

degli Studi di Palermo. È<br />

specializzata in introduzione<br />

clandestina di migranti dal<br />

Nord Africa attraverso il Mediterraneo.<br />

Domenico Quirico<br />

È reporter per il quotidiano<br />

«La Stampa», caposervizio<br />

esteri. È stato corrispondente<br />

da Parigi e nell’agosto 2011<br />

viene rapito in Libia e liberato<br />

dopo due giorni. Il 9 aprile<br />

2013, mentre si trova in Siria<br />

come inviato di guerra, di lui<br />

96 · flm <strong>2017</strong>


si perde ogni traccia. Dopo 5<br />

mesi di sequestro viene liberato.<br />

Nel 2015 con Il grande<br />

califfato (Neri Pozza) vince la<br />

sezione saggistica del Premio<br />

Brancati.<br />

Marco Revelli<br />

È uno storico, sociologo e politologo.<br />

Insegna Scienza della<br />

politica all’Università del<br />

Piemonte orientale e si è occupato,<br />

tra l’altro, dell’analisi<br />

dei processi produttivi, della<br />

“cultura di destra” e, più in generale,<br />

<strong>delle</strong> forme politiche<br />

del Novecento.<br />

Alessandra Rizzo<br />

Ricopre il ruolo di docente<br />

di Lingua e traduzione inglese<br />

presso il Dipartimento di<br />

Scienze umanistiche all’Università<br />

degli Studi di Palermo.<br />

Ha conseguito un dottorato in<br />

traduzione e letterature comparate<br />

presso la University of<br />

Essex.<br />

Salvatore Rizzo<br />

Giornalista e autore per il teatro,<br />

è stato caposervizio cultura<br />

e spettacoli al «Giornale<br />

di Sicilia». Tra i suoi monologhi<br />

Le mille bolle blu, interpretato<br />

e diretto da Filippo Luna.<br />

Francesco Romeo<br />

È docente di Letteratura,<br />

Scrittura Creativa e Teoria del<br />

cinema alla Facoltà di Teologia<br />

di Palermo e autore di diversi<br />

saggi letterari e di critica<br />

cinematografica. Ha fondato<br />

con Dario Ricciardo nel 2014<br />

la Casa Editrice Corrimano.<br />

Monica Saladino<br />

Illustratrice di libri per bambini,<br />

vive a Palermo dove è impegnata<br />

nella propria ricerca<br />

artistica e collabora con diverse<br />

case editrici.<br />

Preziosa Salatino<br />

È co-fondatrice dell’associazione<br />

Teatro Atlante, operatrice<br />

nazionale di Teatro<br />

dell’Oppresso e conduce corsi<br />

e seminari per bambini, educatori,<br />

insegnanti. Collabora<br />

con la Biblioteca Le Balate,<br />

curando progetti di promozione<br />

alla lettura.<br />

Massimo Sansavini<br />

È un artista formatosi all’Accademia<br />

di Ravenna, la cui ricerca<br />

si colloca sull’ambiguo<br />

crinale fra pittura e scultura e<br />

si muove lungo l’altrettanto<br />

sottile confine fra figurazione<br />

e astrazione.<br />

flm <strong>2017</strong> · 97


Simone Sapienza<br />

È un fotografo e membro di<br />

Minimum studio di Palermo.<br />

Ha ricevuto diversi premi internazionali<br />

da «The British<br />

Journal of Photography»<br />

e «Photographic Museum of<br />

Humanity». I suoi lavori sono<br />

stati mostrati in festival e mostre<br />

di tutto il mondo.<br />

Sara Scarafia<br />

Giornalista di «Repubblica»,<br />

attualmente lavora alla cronaca<br />

di Palermo. Nel 2016 ha<br />

vinto la dodicesima edizione<br />

del Premio internazionale di<br />

giornalismo “Maria Grazia Cutuli”<br />

come giornalista siciliana<br />

emergente.<br />

Ignazio Maria Schifani<br />

Musicista. Si è dedicato, in<br />

particolare, all’esecuzione<br />

della musica antica sugli antichi<br />

strumenti da tasto e alla<br />

prassi del basso continuo e<br />

dell’improvvisazione del repertorio<br />

rinascimentale, barocco<br />

e classico.<br />

Andrea Sciascia<br />

È delegato all’edilizia ed alla<br />

valorizzazione del patrimonio<br />

architettonico <strong>delle</strong> sedi decentrate<br />

dell’Università degli<br />

Studi di Palermo. I suoi studi<br />

vertono sull’architettura per<br />

la liturgia e sul rapporto città-campagna.<br />

Pasquale Scimeca<br />

Regista e produttore. Nel<br />

1989 fonda la Arbash. Placido<br />

Rizzotto (2000), presentato<br />

alla Mostra Internazionale<br />

d'Arte Cinematografica di Venezia,<br />

lo consacra alla critica.<br />

È creatore di un suo personale<br />

ciclo dei vinti, sulla scia della<br />

letteratura verista di Verga.<br />

Luigi Serafini<br />

Artista, architetto e designer.<br />

Di tutte le sue opere, tutte<br />

colorate, fantasiose, surreali,<br />

si ricorda sempre il Codex<br />

Seraphinianus (Rizzoli), la<br />

leggendaria enciclopedia immaginaria<br />

illustrata, scritta in<br />

una lingua indecifrabile, che<br />

richiamò l’attenzione di Roland<br />

Barthes e Italo Calvino.<br />

Giulia Serio<br />

È volontaria allo Sportello<br />

Sans-papiers del circolo<br />

ARCI Porco Rosso. Laureata<br />

a Sciences-Po Parigi, coordina<br />

l’iniziativa REACH in Italia,<br />

supportando gli interventi<br />

<strong>delle</strong> organizzazioni internazionali<br />

sulla crisi migratoria.<br />

98 · flm <strong>2017</strong>


Silvia Serretta<br />

Laureata in Antropologia Culturale<br />

ed Etnologia, cerca di<br />

affermarsi nel mondo dell’insegnamento,<br />

lavora nel campo<br />

del turismo ed è alla sua<br />

prima prova di scrittura.<br />

Giorgia Serughetti<br />

È ricercatrice in Sociologia<br />

all’Università di Milano-Bicocca<br />

e lavora in organizzazioni<br />

no profit. Ha scritto numerosi<br />

articoli e saggi su fenomeni<br />

come migrazioni, tratta e prostituzione.<br />

Omar Sillah<br />

Nato in Gambia, lavorava in<br />

una bottega dove realizzava<br />

bassorilievi in legno. È arrivato<br />

a Palermo da circa due<br />

anni come minore non accompagnato.<br />

Fa parte di Giocherenda.<br />

Artigiano e artista,<br />

costruisce oggetti e giocattoli<br />

in legno e in cartapesta.<br />

Francesca Spatafora<br />

Ha ricoperto varie cariche<br />

presso l’Amministrazione<br />

Regionale dei Beni Culturali<br />

tra cui la direzione del Parco<br />

archeologico di Himera. È la<br />

direttrice del Museo Archeologico<br />

Antonino Salinas di<br />

Palermo.<br />

Corrado Stajano<br />

Giornalista e scrittore. Ha vinto<br />

il Premio Viareggio per la<br />

saggistica nel 1997. Dal 1987<br />

al 2003 è stato articolista e inviato<br />

del «Corriere della Sera».<br />

Ha lavorato a lungo per la Rai,<br />

come autore di documentari<br />

televisivi di argomento politico,<br />

sociale, culturale.<br />

Yahaya Tarnagda<br />

Nato in Burkina Fasu dove<br />

esercitava il suo talento artistico<br />

dipingendo le insegne<br />

dei negozi. È arrivato a Palermo<br />

da circa un anno e mezzo<br />

come minore non accompagnato,<br />

fa parte del collettivo<br />

artistico Giocherenda. Vorrebbe<br />

fare un corso di grafica e<br />

sogna di fare il pittore.<br />

Antonella Tarpino<br />

Storica di formazione, è editor<br />

di saggistica per la casa<br />

editrice Einaudi, per la quale<br />

ha pubblicato Geografie della<br />

memoria, Spaesati e Il paesaggio<br />

fragile. Scrive su «Lo<br />

Straniero» diretto da Goffredo<br />

Fofi.<br />

Barbara Teresi<br />

È laureata in Lingue e <strong>Letterature</strong><br />

Straniere. Ha vissuto in<br />

Egitto, al Cairo, dove ha segui-<br />

flm <strong>2017</strong> · 99


to diversi corsi di lingua e letteratura<br />

araba, lavorato come<br />

mediatore linguistico e traduttore<br />

presso il Consolato d’Italia.<br />

Pietro Todaro<br />

Geologo, ha insegnato Geotcnica<br />

al Dipartimento di Architettura<br />

dell'Università degli<br />

Studi Palermo. Attualmente<br />

è coordinatore del Progetto<br />

Foggaras per il miglioramento<br />

dei sistemi idraulici nel<br />

Sahara, nel Sud dell'Algeria.<br />

.<br />

Giusy Tumminelli<br />

È una sociologa che si occupa<br />

principalmente di migranti e<br />

territorio siciliano, criminalità<br />

organizzata e diritti. Insegna<br />

sociologia all’Università degli<br />

Studi di Palermo.<br />

Ibrahim Ture<br />

Nato in Gambia, è arrivato a<br />

Palermo da circa un anno e<br />

mezzo come minore non accompagnato.<br />

Ha seguito la<br />

sperimentazione “Polipolis”,<br />

presso il CPIA Palermo 1 fa<br />

parte del collettivo artistico<br />

Giocherenda. Sogna di fare il<br />

medico.<br />

Sebastiano Tusa<br />

È dirigente della Regione Siciliana.<br />

Nel 2004 è nominato<br />

come primo Sovrintendente<br />

del Mare da parte dell’assessorato<br />

dei Beni culturali della<br />

Regione Siciliana. Nel gennaio<br />

2010 è stato nominato Socio<br />

Onorario dell’Associazione<br />

Nazionale Archeologi.<br />

Mario Valentini<br />

Ha fatto parte del gruppo<br />

che realizzava «Il Semplice»,<br />

guidato da Cavazzoni e Celati,<br />

fa parte del comitato di<br />

redazione della casa editrice<br />

Mesogea, è docente di laboratori<br />

di scrittura narrativa.<br />

Emilia Valenza<br />

È docente di Storia dell’arte<br />

contemporanea presso<br />

l’Accademia di Belle Arti di<br />

Palermo. Ha curato diverse<br />

manifestazioni per promuovere<br />

l’arte siciliana. Dal 2010<br />

è Direttore Artistico della galleria<br />

X3 per la fotografia contemporanea.<br />

Eva Valvo<br />

Ha studiato Lettere classiche a<br />

Pisa, dove ha conseguito il Dottorato<br />

di ricerca in Filologia latina.<br />

Traduce dal latino, dal<br />

danese e dall’inglese e ha sempre<br />

avuto interessi eclettici.<br />

100 · flm <strong>2017</strong>


Giorgio Vasta<br />

Ha pubblicato il romanzo Il<br />

tempo materiale (minimum<br />

fax, 2008), Spaesamento (Laterza,<br />

2010), Presente (Einaudi,<br />

2012), Absolutely Nothing.<br />

Storie e sparizioni nei deserti<br />

americani (con Ramak Fazel,<br />

Quodlibet Humboldt 2016).<br />

Con Emma Dante ha scritto<br />

la sceneggiatura del film Via<br />

Castellana Bandiera (2013).<br />

Antonella Vella<br />

Ha lavorato per l’agenzia di<br />

stampa Agi e il quotidiano<br />

«La Sicilia». Dirige il periodico<br />

d’arte indipendente «L’insonne»,<br />

e ha una sfaccettata<br />

esperienza di volontariato sul<br />

fronte migratorio.<br />

Alessandro Venza<br />

Chitarrista, musicista di strada<br />

ed appassionato di etnomusicologia.<br />

Fondamentale per la<br />

sua formazione sono stati gli<br />

incontri con Bob Brozman e<br />

la musica West-Africana.<br />

Serena Vestrucci<br />

Artista tanto giovane quanto<br />

promettente. Dopo gli studi<br />

a Brera e un lungo soggiorno<br />

a Berlino, oggi vive a Venezia.<br />

Nel 2011 ha vinto il premio<br />

Stonefly cammina con l’arte.<br />

Padre Pino Vetrano<br />

Cofondatore della missione<br />

Speranza e Carità, che dirige<br />

a Palermo insieme a Biagio<br />

Conte.<br />

Piero Violante<br />

Insegna Storia <strong>delle</strong> dottrine<br />

politiche e Sociologia della<br />

musica presso l’Università degli<br />

Studi di Palermo. È critico<br />

musicale di «Repubblica» e<br />

autore di saggi e romanzi.<br />

Frank Westerman<br />

Nato nel 1964 a Emmen, in<br />

Olanda, dopo gli studi scientifici<br />

diventa presto giornalista<br />

freelance nelle zone più<br />

calde del mondo. È autore di<br />

romanzi reportage sui temi<br />

di razzismo, cultura, identità<br />

e potere, tra cui Ararat (Iperborea)<br />

che è stato finalista al<br />

Premio AKO 2007 e al Premio<br />

Kapuściński 2010.<br />

Samar Yazbek<br />

Nata in Siria nel 1970, è una<br />

<strong>delle</strong> intellettuali più impegnate<br />

ed esposte nella lotta contro<br />

il regime siriano. Dopo aver<br />

subito minacce, intimidazioni<br />

e torture piscologiche è stata<br />

costretta a fuggire dal suo paese.<br />

È arrivata in Francia con la<br />

figlia nel luglio 2011, dove vive.<br />

flm <strong>2017</strong> · 101


Massimo Zamboni<br />

Uno dei nomi storici del rock<br />

italiano. Alter ego di Giovanni<br />

Lindo Ferretti prima nei CCCP<br />

e poi nei CSI, nei quali suona<br />

la chitarra. Successivamente<br />

ha continuato la sua attività<br />

artistica come scrittore.<br />

Mario Zito<br />

È direttore dell’Accademia Belle<br />

Arti di Palermo, coordinatore<br />

della Scuola di Restauro e del<br />

Corso di Decorazione di Arte<br />

Ambientale. Svolge la propria<br />

attività artistica partecipando<br />

a mostre personali e collettive.<br />

Dario Zonta<br />

È una <strong>delle</strong> voci del programma<br />

radiofonico Hollywood<br />

Party (Rai RadioTre), è stato collaboratore<br />

della rivista Lo Straniero<br />

e critico cinematografico<br />

de L’Unità. Si occupa di cinema<br />

documentario e sperimentale,<br />

e ha partecipato alla produzione<br />

di alcuni film, come La bocca<br />

del lupo, Tutto parla di te,<br />

Sacro Gra, Frastuono, Fuocoammare,<br />

Bella e perduta.


Chi siamo<br />

L’iniziativa è promossa da<br />

Leoluca Orlando,<br />

Sindaco di Palermo<br />

Andrea Cusumano,<br />

Assessore alle Attività e Beni Culturali<br />

Davide Camarrone<br />

Direttore Artistico <strong>Festival</strong><br />

<strong>delle</strong> <strong>Letterature</strong> <strong>Migranti</strong><br />

Ignazio E. Buttitta<br />

Presidente del comitato scientifico<br />

Rosario Perricone<br />

Presidente Associazione <strong>Festival</strong><br />

<strong>delle</strong> <strong>Letterature</strong> <strong>Migranti</strong><br />

Con la collaborazione di<br />

Nicola Fabio Corsini<br />

e Clara Belmonte,<br />

del Cerimoniale del Sindaco<br />

Comitato di direzione<br />

Davide Camarrone,<br />

Direttore<br />

Giorgio Vasta<br />

Curatore del programma <strong>Letterature</strong><br />

Agata Polizzi,<br />

Curatrice del programma Arti Visive<br />

Dario Oliveri,<br />

Curatore del programma Musica<br />

Andrea Inzerillo,<br />

Curatore del programma Audiovisivi<br />

Comitato scientifico<br />

Ignazio E. Buttitta (Presidente),<br />

Michele Cometa, Francesca Corrao,<br />

Andrea Cusumano, Mari D’Agostino,<br />

Maria Concetta Di Natale, Renata<br />

Lavagnini, Antonio Lavieri, Alessandro<br />

Lupo, Gianfranco Marrone, Domenica<br />

Perrone, Leonardo Samonà, Giovanni<br />

Santangelo, Mario Zito.<br />

Segreteria organizzativa<br />

Serena Bella<br />

Giorgio Mega<br />

Chiara Natoli<br />

Valentina Ricciardo<br />

Personale tecnico-amministrativo<br />

Maria Fasino, Teresa Gnoffo<br />

Ufficio stampa<br />

Giovannella Brancato<br />

Maddalena Cazzaniga<br />

Francesca Tablino<br />

Grafica e immagine coordinata<br />

Salvo Leo per Tundesign.it<br />

Social e web<br />

Maria Di Piazza<br />

Team fotografico<br />

Iole Carollo, Alberto Gandolfo,<br />

Giuseppe Tornetta per Église<br />

Tirocinanti<br />

Gabriele Cavallaro, Elena Moskalenko,<br />

Osvaldo Santino Naro, Nadia<br />

Provenzale, Mariachiara Sferruzza,<br />

Paolo Tinè<br />

Volontari<br />

Comunicazione: Angela Alvarez,<br />

Hellen Cristina Basile, Benedetta<br />

Valeria Cannizzaro, Sara Frisina,<br />

Serena Maria Pilara, Giada Saglimbeni;<br />

Segreteria; Eugenio Lo Verso, Flavia<br />

Petrone; Accoglienza: Silvano Baldi,<br />

Alessandra Catalisano, Gaia Giaccone,<br />

Matilde Mancuso, Francesca Maniaci,<br />

Patrich Masmoudi, Roberta Puccio,<br />

Marta Vergara, Arianna Villardita;<br />

Alternanza scuola lavoro: le quinte<br />

classi del Liceo Scientifico Galilei di<br />

Palermo, l'Istituto tecnico commerciale<br />

Stenio di Termini Imerese.


104 · flm <strong>2017</strong>

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