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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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Gli Statuti di Castro in Campagna<br />

91<br />

alleati i Colonna del ramo di Genazzano e ricompensa presto costoro<br />

con la concessione di Castro e Ripi (certamente prima del 1408) 15 .<br />

Non si conoscono i termini di questa prima concessione ai Colonna<br />

di Genazzano, ma costoro riescono a conservarne il possesso anche<br />

quando il Grande Scisma si complica ulteriormente con il prevalere<br />

in questa provincia di una terza obbedienza, cioè quella ad Alessandro<br />

V, eletto dal concilio di Pisa nel 1409: fin da quell’anno questo<br />

pontefice riconosce i castelli di Castro e Ripi ai fratelli Giordano e<br />

Lorenzo Colonna per tre generazioni, con le facoltà di vicari apostolici,<br />

cioè con una posizione giuridica quasi sovrana 16 .<br />

Infine il Grande Scisma ha termine nel 1417 con l’incontrastata<br />

elezione al soglio pontificio del fratello di Giordano e Lorenzo Colonna:<br />

Oddone, che assume il nome di Martino V. Il favore del nuovo<br />

pontefice consente ai Colonna di consolidare e perpetuare il possesso<br />

di Castro. Anzi, nel 1427, Martino V provvede a dividere i numerosi<br />

feudi colonnesi tra i nipoti Antonio ed Odoardo, figli di Lorenzo,<br />

e assegna ad Antonio la titolarità di Castro. Però, nel bilancio della<br />

Camera apostolica del 1481, attraverso dinamiche successorie che<br />

non conosciamo in dettaglio, Castro risulta essere passato al «signor<br />

duca Columna et fratelli», ovvero a Fabrizio duca dei Marsi e fratelli,<br />

figli di Odoardo, di cui avremo modo di riparlare 17 . Intanto diciamo<br />

che le ulteriori successioni nella signoria di Castro sono in linea<br />

retta: da Fabrizio a suo figlio Ascanio, celebre uomo d’armi, e da<br />

questi al figlio Marcantonio II, il vincitore di Lepanto.<br />

Gli statuti di Castro pervenutici sono del periodo dell’appartenenza<br />

ai Colonna, come mostrano quattro riferimenti del testo ai domini<br />

Columnenses o domini nostri (proemio; libro I, rubr. I e XXXVI;<br />

libro II, rubr. XXVII) 18 . Inoltre, in due casi, le espressioni che accompagnano<br />

il riferimento ai Colonna fanno intendere che la loro<br />

15<br />

Vedi P. Scaccia Scarafoni, Gli statuti di Castro, cit., p. 15.<br />

16<br />

Vedi ibidem.<br />

17<br />

Vedi C. Bauer, Studi per la storia delle finanze papali durante il pontificato<br />

di Sisto IV, in Archivio della Società romana di storia patria, 50<br />

(1927), pp. 319-400: 358.<br />

18<br />

Vedi P. Scaccia Scarafoni, Gli statuti di Castro, cit., pp. 35, 37, 46, 57.

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