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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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Rossana Fiorini<br />

disposizioni, che erano state elaborate in funzione di un sistema<br />

economico agricolo molto primitivo e per una comunità di poche<br />

centinaia di persone, che ora viceversa superava le 2100 unità.<br />

Inoltre, mentre l’inflazione monetaria aveva tolto efficacia alle<br />

sanzioni pecuniarie stabilite dall’antica regolamentazione, si doveva<br />

percepire l’esigenza «del coordinamento di questa con la ormai<br />

copiosa legislazione statuale in materia agricola» 1 . Tali motivazioni<br />

si possono scorgere dalla lettura delle carte d’archivio consultate<br />

presso l’Archivio Colonna della Biblioteca del Monumento<br />

Nazionale di Santa Scolastica di Subiaco e presso il fondo della Sacra<br />

Congregazione del Buon Governo dell’Archivio di Stato di Roma.<br />

La ricerca d’archivio ha infatti prodotto una serie di documenti che<br />

riguardano per larga parte il danno dato. Grandissima importanza<br />

ha tale informazione, perché ci fa capire in che modo lo studio sul<br />

danno dato – all’interno della più vasta disamina delle carte – possa<br />

riportare a noi uno spaccato dell’effettiva applicazione delle norme<br />

che derivavano dallo statuto. Il materiale visionato peraltro risale<br />

agli anni immediatamente precedenti la nuova redazione dello<br />

Statuto agrario del 1795. L’importanza della regolamentazione delle<br />

attività produttive rurali appare più fattiva e concreta nell’accurata e<br />

meticolosa distinzione dei damnorum datorum.<br />

Emerge chiaramente una estrema attenzione delle scritture<br />

normative per i danni arrecati da animali e uomini ai coltivi e in<br />

generale ai prodotti agricoli: una costante di lungo periodo che<br />

collega e accomuna le civitates rurali e le minori comunità. Si nota<br />

il bisogno collettivo di incrementare i terreni da destinare a coltivo,<br />

necessità avvertita anche dagli ecclesiastici e spesso osteggiata dai<br />

baroni, attirati dai minori costi del pascolo. L’inasprimento delle<br />

pene e la ricerca di una maggiore efficacia sanzionatoria in alcuni<br />

casi sembrerebbe conseguenza dell’introduzione di colture erbacee<br />

destinate al bestiame e alla correlata sottrazione di varie tipologie di<br />

1<br />

P. Scaccia Scarafoni, Gli Statuti di Castro (oggi dei Volsci), Anagni 1989<br />

(Biblioteca di Latium, 8) p. 31; Id, Gli Statuti di Castro di Campagna, in<br />

questo volume.

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