26.09.2017 Views

Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Rossana Fiorini<br />

Castro dei Volsci:<br />

lo Statuto Agrario del 1795.<br />

Testimonianze d’archivio.<br />

In merito alla ricerca storica locale relativa al progetto “<strong>Storia</strong><br />

comune”, sono stati visionati documenti che riguardano gli Statuti<br />

comunali medievali vigenti fino al 1816 nel <strong>Comune</strong> di Castro dei<br />

Volsci, anticamente chiamato Castro, un piccolo centro che viveva<br />

di agricoltura e allevamento.<br />

L’esperienza istituzionale di Castro era regolata dagli statuti<br />

denominati Statuta terrae Castri. La stesura del più antico testo<br />

normativo castrese attualmente posseduto, che discende da un atto<br />

di autonomia normativa dell’Universitas, va collocata tra il 1404 e il<br />

1510; lo statuto ebbe poi una trascrizione nel 1589.<br />

La fonte statutaria di Castro, analogamente a molte altre, non<br />

può definirsi immutabile, fissa e costante; essa è materia viva,<br />

suscettibile di modifiche o integrazioni, per regolare al meglio la<br />

vita della Comunità, ancorché sussistevano per la stessa degli ambiti<br />

di specifico e maggiore interesse come, per esempio, la tutela e la<br />

massima importanza che si attribuiva alle pratiche agricole e ai danni<br />

che si potevano arrecare a piantagioni o terreni. È vero infatti che<br />

dello statuto quattrocentesco, rimasero in vigore fino al XVIII secolo<br />

(quando con l’assoggettamento delle terre baronali alla legislazione<br />

statuale la sua normativa perse rapidamente valore), solamente<br />

le disposizioni sul danno dato; finché furono sostituite col nuovo<br />

Statuto agrario del 1795.<br />

Il nuovo codice si divideva in due parti: danni dati con bestie,<br />

danni manuali. Lo statuto agrario andava a sostituire le disposizioni<br />

del vecchio statuto che risalivano a diversi secoli prima e che quindi<br />

non potevano più considerarsi idonee a regolare giuridicamente le<br />

pratiche agricole, né tantomeno il danno dato.<br />

Così, come asserisce Paolo Scaccia Scarafoni, si possono<br />

facilmente comprendere quanto inadeguate dovessero essere quelle

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!