Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
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Boville Ernica: un lacerto dello statuto 75 sarebbe dovuto rimanere intatto per molto tempo. Nelle intenzioni del legislatore gli statuti avrebbero infatti dovuto rappresentare l’esito finale di una bilanciata ripartizione delle pene rispetto alla precedente normativa che, come abbiamo potuto appurare nelle pagine scorse, aveva suscitato non pochi disordini nella Comunità stessa. Se, tuttavia, l’obiettivo di una nuova stampa degli statuti era stato quello di soddisfare le pressanti richieste della Comunità e di limitare quindi i danni provocati nei terreni (soprattutto negli oliveti), la ripartizione delle pene non sembrò coerente, equa ed equilibrata. I casi previsti erano differenziati ma evidentemente approssimativi e quindi, contrariamente a quanto si sarebbe potuto supporre, la Comunità cercava un mutamento di prospettiva rispetto alla precedente disciplina, esortando nel 1794 66 ad una riformulazione di alcune delle voci elencate dagli statuti stessi. Sintomatica di tale approssimazione redazionale fu la richiesta di modificare alcuni capitoli statutari. A questo proposito è agevole osservare come la supplica, inviata al Buon Governo, venisse sottoscritta dai padroni delle bestie, gravati per le querele e le multe ricevute per i danni causati in campagna. La cifra sintetica di tale richiesta di moderazione era elaborata a ridosso del tipo di danno causato, che la norma né stabiliva né interpretava attingendo ad una nuova e maggiore equità e facendo leva sulla distinzione tra i danni di poco conto e quelli di più ampia entità. Ciò infatti sta a chiarire che per tutti i danni, anche quelli di piccola entità, si applicava e si ripeteva inesorabilmente la medesima rigorosa multa. A chiosa del documento peraltro si legge: «risiedendo i rispettivi contadini in campagna è caso quasi impossibile che qualche loro animale non abbia per sfuggita ad incorrere in modico danno, non sembrando perciò ragionevole, che debba il padrone esser multato a similitudine del danno grave» 67 . 66 BG, b. 449. Si tratta di un memoriale e due lettere indirizzate al Buon Governo. A redigere i documenti a nome della Comunità sono il sindaco Giovan Gualberto Beccarini e l’ufficiale Paolo Crescenzi. L’arco temporale delle suddette è compreso fra l’8 e il 26 febbraio 1794. La data apposta dal Buon Governo è del 15 marzo 1794. 67 Ibidem.

76 Rossana Fiorini Si supplicava pertanto di poter stimare il danno con una maggiore accuratezza. È ipotizzabile che tali motivazioni siano state accolte nella Riforma di un capitolo dello Statuto, nel 1816, di cui è bene precisare che non si hanno altri dati limitatamente a questa ricerca. Le più recenti presenze dello Statuto nelle carte d’archivio si registrano ancora nel 1840, per un episodio di danno dato avvenuto nel 1838. L’avvenimento è relativo ad un ragazzo di Monte San Giovanni Campano che si era introdotto all’interno di un oliveto e, sorpreso, era stato accusato e multato della pena di diversi scudi. Invero, sarà poi il padre a comparire nelle carte, essendo il ragazzo ancora minorenne, figlio di famiglia. Le ultime evidenze documentarie provengono dall’Archivio di Stato di Frosinone, fondo della Delegazione Apostolica, in una testimonianza in cui il Priore di Bauco nel dato afferma che «in questa Comune vi esiste lo Statuto Locale per i danni dati nel di lui territorio cagionati, e fino al presente e in pieno vigore, specialmente per li danni fatti dal bestiame caprino, con quelle regole, e penali che nel Capitolo 4° di esso Statuto restano già emanati contro di queste, per cui per maggior dichiarazione, ho creduto rimetterne qui copia autenticata» 68 . Tale episodio porta quindi a concludere indiscutibilmente che ancora alla metà del XIX secolo lo Statuto di Bauco sopra li danni che si fanno nelli terreni è fonte normativa di riferimento in “pieno vigore” per tutta la Comunità. 68 Archivio di Stato di Frosinone, Fondo Delegazione Apostolica, Agricoltura, Titolo II, b. 324. Il priore Paolo Pinti alla Delegazione Apostolica; la data in calce è del 22 luglio 1841. Nella busta è stata rintracciata inoltre la copia autenticata menzionata dal Priore. Si è potuto appurare che il Capitolo 4° combaciava ancora con quello che in questa sede si è presentato.

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Rossana Fiorini<br />

Si supplicava pertanto di poter stimare il danno con una maggiore<br />

accuratezza. È ipotizzabile che tali motivazioni siano state accolte<br />

nella Riforma di un capitolo dello Statuto, nel 1816, di cui è bene<br />

precisare che non si hanno altri dati limitatamente a questa ricerca.<br />

Le più recenti presenze dello Statuto nelle carte d’archivio si<br />

registrano ancora nel 1840, per un episodio di danno dato avvenuto<br />

nel 1838. L’avvenimento è relativo ad un ragazzo di Monte San<br />

Giovanni Campano che si era introdotto all’interno di un oliveto<br />

e, sorpreso, era stato accusato e multato della pena di diversi<br />

scudi. Invero, sarà poi il padre a comparire nelle carte, essendo il<br />

ragazzo ancora minorenne, figlio di famiglia. Le ultime evidenze<br />

documentarie provengono dall’Archivio di Stato di Frosinone,<br />

fondo della Delegazione Apostolica, in una testimonianza in cui il<br />

Priore di Bauco nel dato afferma che «in questa <strong>Comune</strong> vi esiste<br />

lo Statuto Locale per i danni dati nel di lui territorio cagionati, e<br />

fino al presente e in pieno vigore, specialmente per li danni fatti dal<br />

bestiame caprino, con quelle regole, e penali che nel Capitolo 4° di<br />

esso Statuto restano già emanati contro di queste, per cui per maggior<br />

dichiarazione, ho creduto rimetterne qui copia autenticata» 68 .<br />

Tale episodio porta quindi a concludere indiscutibilmente che<br />

ancora alla metà del XIX secolo lo Statuto di Bauco sopra li danni<br />

che si fanno nelli terreni è fonte normativa di riferimento in “pieno<br />

vigore” per tutta la Comunità.<br />

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Archivio di Stato di Frosinone, Fondo Delegazione Apostolica, Agricoltura,<br />

Titolo II, b. 324. Il priore Paolo Pinti alla Delegazione Apostolica; la<br />

data in calce è del 22 luglio 1841. Nella busta è stata rintracciata inoltre la<br />

copia autenticata menzionata dal Priore. Si è potuto appurare che il Capitolo<br />

4° combaciava ancora con quello che in questa sede si è presentato.

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