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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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68<br />

Rossana Fiorini<br />

Clemente XIV.<br />

14 – Che ogni padrone dei molini da olio sia tenuto nel fine<br />

d’ogni settimana, da che comincerà la macina, sino al fine, dare<br />

nota giurata per mano di pubblico segretario, che dovrà far gratis 47 ,<br />

di tutti quelli, che realmente ed effettivamente avranno macinato e<br />

della quantità all’olivi, ed olio ritratte da qualunque persona sotto<br />

pena in caso di contravvenzione, a chi la darà detta nota di scudi<br />

due, a chi la darà simulata, sotto pena di scudi sei per ogni volta ad<br />

ambedue le suddette mancanze da ripartirsi tra il giudice, comunità<br />

ed accusatore 48 . E tutto ciò affine di venire in cognizione non solo<br />

de veri padroni macinati, ma anche per aver la notizia certa di tutta<br />

la quantità dell’olio, che si ritraerà in tutto il territorio, per darne le<br />

consuete assegne all’Annona Olearia di Roma, incombensandosi il<br />

medesimo segretario passar copia dell’esegre ricevute in mano dal<br />

giudice locale settimana per settimana, acciò possa inquirere contro<br />

i trasgressori.<br />

15 – Essendosi da molti anni incominciata l’industria della seta<br />

in questa nostra patria e per tal effetto fatte delle molte piantaggioni<br />

de mori celsi da cittadini, che però scorgendosi continui derubamenti<br />

nella foglia medesima con grave loro danno e pregiudizio e nell’arbori<br />

stessi col romper rami; perciò si è stabilita, oltre l’emenda del danno<br />

al padrone dannificato, la pena di scudi cinque contro chiunque<br />

ruberà la foglia suddetta, o pregiudicherà agl’arbori, da ripartirsi tra<br />

il giudice, comunità ed accusatore 49 , e non essendo il dannificante<br />

idoneo al pagamento si debba procedere alla pena afflittiva a tenore<br />

della suddetta Enciclica.<br />

47<br />

Cfr. BG, b. 447, foglio di correzioni: “Invece di far gratis dire mercede<br />

gratis”; lo stesso testo è anche nella preparazione; cfr. Camerale III, b. 349.<br />

L’articolo non è riportato nel testo definitivo in Lo Statuto di Bauco, cit.<br />

48<br />

Cfr. Camerale III, b. 349. Nella redazione preparatoria non sono indicati<br />

giudice, comunità ed accusatore ma si usano solo le parole “come sopra”.<br />

Inoltre tutta la frase finale non è stata riportata affatto.<br />

49<br />

Cfr. Camerale III, b. 349. Nel testo preparatorio invece di “tra il giudice,<br />

comunità ed accusatore” si legge “come sopra”. Il testo definitivo dello<br />

Statuto è identico a quello riportato nel testo (art. 13), cfr. Lo Statuto di<br />

Bauco, cit.

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