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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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Statuti di Veroli<br />

477<br />

Il copista Martino de Molina, peraltro, sarebbe anche l’autore del<br />

carme di dedica posto all’incipit del manoscritto, dopo la croce greca<br />

con il motto ἐν τούτῳ νίκα, corrispondente al latino in hoc signo<br />

vinces di costantiniana memoria 2 .<br />

Il primo nucleo del manoscritto, cioè le prime 100 carte in<br />

pergamena, si possono quindi far risalire al 1540-1541. La stessa c.<br />

100 era stata probabilmente lasciata in bianco in un primo momento<br />

e riempita in seguito con la copia di un documento datato 17 aprile<br />

1543. La seconda unità, ugualmente membranacea, e le quattro unità<br />

successive, cartacee, sono state probabilmente aggiunte a partire da<br />

un periodo leggermente posteriore e poi man mano che aumentavano<br />

le conferme, fino all’ultimo intervento del 6 gennaio 1620.<br />

Dello Statuto di Veroli se ne realizzò una copia a stampa nel<br />

1657 per i tipi di Carlo Bilancioni in Velletri 3 . Secondo Zinanni la<br />

copia conterrebbe errori di stampa e di interpretazione, ma sarebbe<br />

comunque preziosa per conoscere il testo delle norme che, nel<br />

manoscritto cinquecentesco, sono ormai poco leggibili per via dello<br />

sbiadimento dell’inchiostro 4 .<br />

Da questo volume a stampa è stato copiato un altro manoscritto,<br />

rinvenuto negli anni ’80 del XX secolo durante i lavori di<br />

riordinamento dell’Archivio storico comunale, allora depositato<br />

presso la Biblioteca Giovardiana. L’operazione di copia è stata<br />

effettuata dopo il 1749: questo si evince dalla copia di un documento<br />

posposto all’ultima approvazione contenuta nel volume e datata 24<br />

gennaio 1749. Si tratta di una sentenza della Sacra Rota sul rispetto<br />

delle norme dello Statuto e sulla loro corretta e onesta applicazione,<br />

che porrebbe quindi la data indicata come termine post quem.<br />

Nella prima carta del manoscritto settecentesco, sotto una<br />

2<br />

Cfr. D. Zinanni, Statuti di Veroli, Roma 1983, pp. 120-122.<br />

3<br />

Sul frontespizio si legge: «Statutum / seu / leges municipales / communis<br />

civitatis / Verularum / impressa impensis eiusdem communis / Ex resolutione,<br />

& Decreto / Publici Consilii / Initi die 15 Aprilis Anni M.DC.LVII /<br />

Velitris / Typis Caroli Bilancioni, M.DC.LVII. Publici Impressoris / Superiorum<br />

licentia».<br />

4<br />

Cfr. D. Zinanni, Statuti di Veroli, cit., pp. 126-127.

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