26.09.2017 Views

Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

460<br />

Francesca Pontri<br />

Supino in data 23 ottobre 1789, la quale sottolineava la necessità di<br />

far eseguire una copia dello Statuto in quanto non più leggibile.<br />

L’ipotesi è stata formulata da Giammaria nel 1986, epoca in cui<br />

del manoscritto esisteva, presso l’Archivio storico comunale di<br />

Supino, soltanto una copia fotostatica del contenuto del volume.<br />

Egli pertanto non ha potuto verificare l’eventuale presenza di una<br />

sottoscrizione, essendo la riproduzione incompleta 3 . L’originale<br />

del manoscritto suddetto si trovava in quel momento in Canada,<br />

lì trasferita da un emigrante supinate; il manufatto è fortunamente<br />

stato restituito al <strong>Comune</strong>, e alla Comunità, nel 1991. Questo è<br />

confermato dalla carta incollata per l’occasione alla c. Vr di guardia,<br />

che inneggia al momento storico della riconsegna.<br />

A distanza di trent’anni, l’esame del manoscritto ha permesso<br />

di accertare l’effettiva assenza di una sottoscrizione, mentre si è<br />

rilevata la presenza di un ultimo fascicolo, escluso dalla fotocopia,<br />

in cui compare unicamente l’indice delle norme dello Statuto, non<br />

numerato e incompleto. La differente qualità della carta, unita<br />

alla diversità della scrittura, permettono di affermare che si tratta<br />

senz’altro di fogli inseriti in un momento diverso, sebbene manchino<br />

indizi sull’epoca dell’aggiunta.<br />

La copia conservata a Roma, come sopra affermato, è stata<br />

probabilmente tratta da quella supinate, nonostante sussistano<br />

differenze tra le due. Una differenza che salta immediatamente<br />

all’occhio, senza procedere a confronti minuziosi, è che l’esemplare<br />

romano è privo degli indici posti all’inizio (o alla fine, nel caso<br />

del libro III), riservando l’elenco delle norme alla fine. Nel codice<br />

supinate, inoltre, il copista lascia in bianco degli spazi laddove non<br />

riesce a decifrare le parole riportate nell’antigrafo, mentre nel codice<br />

romano il testo è scritto con continuità, presenta pertanto piccole<br />

lacune invisibili ad un’occhiata superficiale.<br />

3<br />

Cfr. Lo statuto di Supino, a cura di G. Giammaria, Anagni 1986, p. 35 e<br />

segg.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!