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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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448<br />

Francesca Pontri<br />

rispedisce al <strong>Comune</strong>. Qui ne viene tratta una copia (per mano dello<br />

stesso copista) che viene dichiarata conforme a quella che si trova<br />

nell’Archivio del <strong>Comune</strong> e sottoscritta dalla Segreteria Generale della<br />

Delegazione Apostolica di Frosinone. Questo perché lo Statuto era stato<br />

ulteriormente riformato nel 1855 e ridotto ulteriormente a 26 capitoli.<br />

È plausibile ritenere che il Segretario della Delegazione non<br />

sia andato di persona a collazionare il testo a Serrone: opinione<br />

di chi scrive è che il già citato Aronne abbia realizzato una copia<br />

dello Statuto approvato da Mertel e che le due siano state inviate al<br />

funzionario. Questi, dopo aver collazionato il testo e dichiaratolo<br />

conforme, ha copiato l’approvazione di Mertel e sottoscritto di<br />

suo pugno il documento, per poi rispedire le due copie al <strong>Comune</strong>.<br />

Quando poi nel 1856 Mertel richiede a tutti i Comuni dello Stato<br />

Pontificio almeno una copia dello statuto cittadino, da Serrone gliene<br />

inviano ben due: quello “antico” e quello approvato dal Segretario<br />

Generale della Delegazione Apostolica, che viene definito “nuovo” 5 .<br />

Un’ultima considerazione riguarda l’esemplare a stampa che<br />

contiene 26 capitoli. Esso riporta, sul frontespizio, la data del 1854<br />

riferita al testo, mentre la stampa fu realizzata nel 1855. In base alle<br />

teorie appena esposte, la data del 1854 non può ritenersi corretta<br />

perché il 19 novembre di quell’anno lo Statuto, appena riformato,<br />

possedeva ancora 34 capitoli.<br />

CODICE 1<br />

DESCRIZIONE ESTERNA<br />

IDENTIFICAZIONE DEL MANOSCRITTO: Roma, Archivio di<br />

Stato, Collezione Statuti, segn. stat. 449/03.<br />

COMPOSIZIONE MATERIALE: manoscritto composito costituito<br />

da due unità codicologiche.<br />

LEGATURA: 277 × 205 mm; coperta in carta decorata a rilievo<br />

su assi di cartone; sul piatto anteriore è stata incollata una losanga<br />

5<br />

Se l’ipotesi è corretta, nell’Archivio storico comunale di Serrone dovrebbe<br />

trovarsi lo Statuto con l’approvazione originale del cardinale Mertel.

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