Storia Comune
Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale
Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale
Statuti di Pofi 437 la formalizzazione di consuetudini già utilizzate nel quotidiano dalla comunità, ben prima risalenti. Una menzione ad antichi capitoli statutari, dei quali non si conosce tuttavia l’epoca, si trova infatti nell’Inventario dei beni di Onorato II Caetani d’Aragona, conte di Fondi 3 , redatto negli anni 1491-1493. Diverse conferme, corredate tutte di sottoscrizioni autografe, furono apposte negli anni sul manoscritto ad opera di vari esponenti colonnesi 4 . Fu probabilmente nel 1610 che Marcantonio IV aggiunse la norma sul divieto di vendere ai forestieri che si trova in calce a molti degli Statuti delle comunità vicine, e che nel codice pofano è accompagnata dalla sottoscrizione autografa del Principe corredata di sigillo aderente perfettamente conservato 5 . L’ultimo intervento datato sul codice è costituito da una nota apposta nel 1741 dal sindaco in carica, a testimonianza che in quell’epoca il manoscritto doveva trovarsi ancora a Pofi. Afferma Campoli che il 5 marzo 1782 una copia dello Statuto di Pofi fu inviata a Roma su richiesta della Sacra Congregazione della Consulta; la ricerca di questo codice non ha però dato i frutti sperati. Stando a quanto riportato sulla c. Ir di guardia, la copia dello 3 «[…] In castro Pofarum […] have la ballia sopra li dampni dati et altre prohibitioni, con li soy dependenti, secundo la antiqua consuetudene et statuti concessi per lo signore alli citadini de dicta terra […]»: è quanto si riporta in Inventarium Honorati Gaietani: l’inventario dei beni di Onorato II Gaetani d’Aragona, 1491-1493, trascrizione di C. Ramadori (1939), revisione critica, introduzione e aggiunte di S. Pollastri, Roma 2006, p. 307. 4 Cfr. S. Notari, Per una geografia statutaria del Lazio: il rubricario degli statuti comunali della provincia storica di Campagna, in Rivista Storica del Lazio, 13-14 (2005-2006), 22, Le comunità rurali e i loro statuti (secolo XII-XV), Atti dell’VIII Convegno del Comitato italiano per gli studi e le edizione delle fonti normative, Viterbo 30 maggio – 1 giugno 2002, a cura di A. Cortonesi e F. Viola, pp. 25-92, in part. le pp. 52-57; cfr. anche infra, Ripi e Morolo. 5 Nel manoscritto dello Statuto di Castro dei Volsci conservato presso il locale Archivio storico rimane traccia della firma manu propria di Marcantonio IV Colonna, mentre il sigillo è deperdito; cfr. infra, Castro dei Volsci.
438 Francesca Pontri Statuto che si conserva attualmente presso l’Archivio di Stato di Roma vi sarebbe stata depositata nel 1900 dall’allora sindaco di Pofi, Sig. Pesci. DESCRIZIONE ESTERNA IDENTIFICAZIONE DEL MANOSCRITTO: Roma, Archivio di Stato, Collezione Statuti, segn. stat. 831. COMPOSIZIONE MATERIALE: manoscritto omogeneo composto da fascicoli legati. DATAZIONE: 18 febbraio 1579. ORIGINE: probabilmente Roma. MATERIA: membranaceo, cartacee le guardie. CARTE: I, 75, II (carte I-II, guardie cartacee moderne, forse aggiunte in seguito a restauro). In origine le carte erano numerate con cifre arabe nel margine superiore esterno del recto di ogni carta, mano e inchiostro rosso del testo, ma una pesante rifilatura ne lascia intravedere solo delle tracce (es. le cc. 1r, 40r, 41r, 45r, 47r, 49r, 54r, 71r, 74r); da c. 48r l’inchiostro è nero e non più rosso; a c. 69r alla numerazione consueta se ne aggiunge un’altra nel margine superiore interno, realizzata da mano diversa; è costante per tutto il codice una numerazione a matita di mano moderna nell’angolo superiore esterno del recto di ogni carta. Guardie numerate con cifre romane (I in entrambi i casi), matita di mano moderna. DIMENSIONI: mm 200 × 142 (c. 5). FASCICOLAZIONE: I-IV 8 (cc. 1-32), V 8-1 (cc. 33-39, caduta la solidale di c. 36), VI 8 (cc. 40-47), VII 8-1 (cc. 48-54, caduta la solidale di c. 51), VIII 8-3 (cc. 55-59, cadute le solidali di c. 56, 57 e 59), IX- X 8 (cc. 60-75). Tutti i fascicoli iniziano con il lato carne; la regola di Gregory è ovunque rispettata. RIGATURA: eseguita a penna con inchiostro marrone sottilissimo, probabilmente sulle singole carte. SPECCHIO RIGATO: (c. 5r) A 13, B 186, C 200, a 18, h 123, i 130, l 142 mm. RIGHE: 27 righe per 27 linee di scrittura, che comincia sopra la prima riga (c. 5r). DISPOSIZIONE DEL TESTO: su una colonna.
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Francesca Pontri<br />
Statuto che si conserva attualmente presso l’Archivio di Stato di<br />
Roma vi sarebbe stata depositata nel 1900 dall’allora sindaco di Pofi,<br />
Sig. Pesci.<br />
DESCRIZIONE ESTERNA<br />
IDENTIFICAZIONE DEL MANOSCRITTO: Roma, Archivio di<br />
Stato, Collezione Statuti, segn. stat. 831.<br />
COMPOSIZIONE MATERIALE: manoscritto omogeneo composto<br />
da fascicoli legati.<br />
DATAZIONE: 18 febbraio 1579.<br />
ORIGINE: probabilmente Roma.<br />
MATERIA: membranaceo, cartacee le guardie.<br />
CARTE: I, 75, II (carte I-II, guardie cartacee moderne, forse<br />
aggiunte in seguito a restauro). In origine le carte erano numerate<br />
con cifre arabe nel margine superiore esterno del recto di ogni carta,<br />
mano e inchiostro rosso del testo, ma una pesante rifilatura ne lascia<br />
intravedere solo delle tracce (es. le cc. 1r, 40r, 41r, 45r, 47r, 49r,<br />
54r, 71r, 74r); da c. 48r l’inchiostro è nero e non più rosso; a c.<br />
69r alla numerazione consueta se ne aggiunge un’altra nel margine<br />
superiore interno, realizzata da mano diversa; è costante per tutto<br />
il codice una numerazione a matita di mano moderna nell’angolo<br />
superiore esterno del recto di ogni carta. Guardie numerate con cifre<br />
romane (I in entrambi i casi), matita di mano moderna.<br />
DIMENSIONI: mm 200 × 142 (c. 5).<br />
FASCICOLAZIONE: I-IV 8 (cc. 1-32), V 8-1 (cc. 33-39, caduta la<br />
solidale di c. 36), VI 8 (cc. 40-47), VII 8-1 (cc. 48-54, caduta la solidale<br />
di c. 51), VIII 8-3 (cc. 55-59, cadute le solidali di c. 56, 57 e 59), IX-<br />
X 8 (cc. 60-75). Tutti i fascicoli iniziano con il lato carne; la regola di<br />
Gregory è ovunque rispettata.<br />
RIGATURA: eseguita a penna con inchiostro marrone sottilissimo,<br />
probabilmente sulle singole carte.<br />
SPECCHIO RIGATO: (c. 5r) A 13, B 186, C 200, a 18, h 123, i 130,<br />
l 142 mm.<br />
RIGHE: 27 righe per 27 linee di scrittura, che comincia sopra la<br />
prima riga (c. 5r).<br />
DISPOSIZIONE DEL TESTO: su una colonna.