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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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426<br />

Francesca Pontri<br />

La terza copia in ordine di tempo è quella del 1823 conservata<br />

presso l’Archivio storico comunale di Patrica, rinvenuta da Tommaso<br />

Cecilia nel corso di un riordinamento. Secondo Gioacchino<br />

Giammaria, autore dell’edizione critica, l’esemplare è stato tratto da<br />

una copia conservata presso un archivio privato, a sua volta copiata da<br />

una delle due copie settecentesche del Buon Governo 3 . Questo dato<br />

è confermato dall’incipit del manoscritto, nel quale si legge “[…]<br />

Estratta per mancanza dell’originale bruciato / nella Rivoluzione<br />

Repubblicana da altra Copia fatta estrar-/re nella Segretaria della<br />

Sagra Congregazione del Buon / Governo dall’Illustrissimo Signor<br />

Francesco Antonio Spezza presso / del quale esiste […]”.<br />

La quarta copia, datata 1856, si trova nella Collezione Statuti<br />

dell’Archivio di Stato di Roma e fu probabilmente realizzata in<br />

seguito alla richiesta formulata dal cardinale Mertel già richiamata.<br />

Il quinto testimone, non datato ma attribuibile al XIX secolo, è<br />

custodito presso la Biblioteca del Senato. Questi due manoscritti<br />

farebbero parte di un altro ramo della tradizione, essendo stati<br />

probabilmente tratti da un’altra copia esistente presso il <strong>Comune</strong>.<br />

Oltre ai cinque esemplari conservati, Giammaria postula<br />

l’esistenza di altre tre copie. La prima sarebbe quella, da lui chiamata<br />

“copia Spezza”, dal quale fu copiato il codice patricano, non più<br />

rintracciabile, secondo lo studioso, già alla metà dell’Ottocento 4 .<br />

Una seconda copia viene citata in un Libro dei Consigli conservato<br />

nell’Archivio storico comunale di Patrica: nel 1805 si parlerebbe di<br />

una copia letta in Consiglio ma dal destino ignoto. Di una terza copia<br />

si trovano infine delle tracce tra le carte della Delegazione Apostolica<br />

dell’Archivio di Stato di Frosinone. Si tratterebbe qui di capitoli dal<br />

contenuto leggermente diverso rispetto al testo edito.<br />

Collezione Statuti dell’Archivio di Stato di Roma. Le informazioni sono<br />

corredate dall’edizione del Rubricario.<br />

3<br />

G. Giammaria, Le Liberanze o Statuto di Patrica del 1696: edizione e<br />

studio storico, in Latium, 15 (1998), pp. 5-66.<br />

4<br />

Ivi, p. 17.

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