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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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404<br />

Francesca Pontri<br />

CODICE 1<br />

DESCRIZIONE ESTERNA<br />

IDENTIFICAZIONE DEL MANOSCRITTO: Roma, Biblioteca del<br />

Senato “Giovanni Spadolini”, Collezione Statuti, segn. statuti mss<br />

742.<br />

COMPOSIZIONE MATERIALE: manoscritto omogeneo composto<br />

da fascicoli legati.<br />

DATAZIONE: XVII secolo.<br />

ORIGINE: probabilmente Fiuggi.<br />

MATERIA: cartaceo.<br />

FILIGRANA: saltuariamente rilevabile, costituita da un uccello su<br />

tre colline inscritto in un tondo, simile a Briquet 12251.<br />

CARTE: I-II, 207, III; è presente una numerazione coeva a penna,<br />

con cifre arabe, nell’angolo superiore esterno del recto di ogni carta,<br />

che comincia da 1 a c.2r e arriva a 206 a c. 207r; le guardie iniziali I<br />

e II sono numerate [1] e [2], la c. 1r è numerata [3], mentre la guardia<br />

finale III è numerata 207, queste ultime quattro cifre a penna di mano<br />

moderna.<br />

DIMENSIONI: mm 190 × 130 (c. 114).<br />

FASCICOLAZIONE: I-XVII 12 (cc. II-203), XVIII 4 (cc. 204-207).<br />

SPECCHIO RIGATO: (c. 114r) A 20, B 180, C 190, a 20, i 112, l<br />

130 mm.<br />

RIGHE: perlopiù 20 linee di scrittura, con minime variazioni.<br />

DISPOSIZIONE DEL TESTO: su una colonna.<br />

RICHIAMI: ovunque presenti nell’angolo inferiore interno del verso<br />

dell’ultima carta di ogni fascicolo; irregolarmente presenti nel resto<br />

del manoscritto.<br />

SCRITTURA E MANI: il testo è stato scritto da un’unica mano che<br />

esibisce una corsiva, inchiostro di colore variabile dal marrone al<br />

nero.<br />

LEGATURA: 190 × 130 mm; legatura in pergamena floscia; cucitura<br />

su 5 nervi con filo di cotone chiaro, capitelli cuciti al codice; sul dorso<br />

la scritta a inchiostro nero “Liber Statutor(um) Terrae Ant[icoli]”,<br />

con le ultime lettere coperte dall’etichetta con la segnatura; resti di<br />

cifre arabe, poco leggibili, su entrambi i piatti.

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