Storia Comune

Statuti di Ferentino
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RIGATURA: a matita, soltanto tra le cc. 1-3.
SPECCHIO RIGATO: (c. 31r) A 35, B 200, C 245, a 22, i 118, l 172
mm.
RIGHE: 28 linee di scrittura, molto regolari nonostante l’assenza di
rigatura.
DISPOSIZIONE DEL TESTO: su una colonna.
RICHIAMI: ovunque presenti nell’angolo inferiore interno del verso
delle carte.
SCRITTURA E MANI: il testo è stato copiato da un’unica mano
che esibisce una corsiva, l’inchiostro varia dal marrone scuro al nero
sbiadito.
DECORAZIONE: 2 dei 3 frontespizi che precedono il testo sono
decorati rispettivamente con lo stemma della Città di Ferentino a
inchiostro marrone (c. 1r) e con lo stemma della famiglia Floridi
con il leone rampante, l’albero e i tre monti, ugualmente a inchiostro
marrone (c. 2r); numerosi svolazzi a penna; ondine decorative a mo’
di riempilinea lungo tutto il testo; scrittura a “pie’ di lampada” alle
cc. 25r, 26v, 36r, 40v e 63r.
SIGILLI E TIMBRI: timbro a inchiostro nero del notaio Alessandro
Ciafroni a c. 69r.
LEGATURA: 265 × 190 mm; legatura moderna di restauro in pelle
verde scuro su assi di legno; capitelli cuciti di restauro; cucitura su
5 nervi con filo di cotone chiaro. Piatti decorati con tralci vegetali
impressi in oro; sul piatto anteriore “Statuto di Ferentino / Libro
/ dei danni dati” in lettere capitali dorate; sul dorso “Statuto / di
/ Ferentino” in lettere capitali dorate; tagli decorati con spruzzi
d’inchiostro rosso.
STATO DI CONSERVAZIONE: il codice è stato restaurato nella
seconda metà del XX secolo su iniziativa del notaio Giuliano Floridi;
aggiunta una nuova coperta e nuove carte di guardia.
COPISTI E ALTRI ARTEFICI: il colophon di c. 69r recita “Presens
supradicta copia descripta et adnotata in presenti / Libro folii 63
extracta, et exemplata fuit per me / infrascriptum notarium ex capitulis
originalibus existentis / in Secreteria Prioralis civitatis Ferentini licet
/ aliena manu mihi fide digna, facta dili-/ genti collatione cum suis
originalibus con-/ cordare inveni, salva semper etc. et in premissis /