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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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Lo statuto di Anagni e le riformanze del XVI secolo<br />

39<br />

Il 12 febbraio 1563 15 , invece, dalle riformanze si evince che,<br />

appellandosi allo statuto, viene eletto podestà Ascanio De Bellis, di<br />

Arpino. Sempre seguendo le procedure statutarie vengono eletti il<br />

sindaco e i consiglieri. L’elezione dei membri del governo locale,<br />

con rimando categorico allo statuto, è un aspetto frequentissimo<br />

nelle riformanze.<br />

Con un rapido salto temporale, arriviamo all’adunanza del 1°<br />

novembre 1575 16 . Nel libro delle riformanze lo statuto ancora una<br />

volta viene citato, con riferimento alla formula di insediamento del<br />

consiglio comunale che prevede, tra le varie ritualità, la preghiera<br />

in cattedrale. È, infatti, obbligo statutario, visitare la cattedrale in<br />

alcuni momenti dell’anno.<br />

Nello stesso 1575, il 13 novembre 17 , si legge dell’elezione di<br />

4 cittadini, i conservatori del buono stato della città di Anagni e,<br />

una volta conferito loro l’incarico, gli viene chiesto, con formula<br />

rigorosamente riportata nel verbale dell’adunanza, che «habbino<br />

cura dell’osservatione de Statuti [e] delle cose contenenti in essi».<br />

Esattamente un anno dopo, e siamo al 1° novembre 1576 18 , lo<br />

statuto viene richiamato nel libro delle riformanze in occasione del<br />

giuramento del sindaco e degli officiali.<br />

Il 4 febbraio 1577 19 , invece, lo statuto viene citato in occasione<br />

della riconsegna dei libri delle entrate e delle uscite della città da<br />

parte del camerarius. E ancora, il 14 luglio 1577 20 , nel menzionare<br />

l’attività notarile, viene ribadita la iuxta forma statutorum.<br />

Il 1° maggio 1578 21 , facendo una ricognizione dell’archivio<br />

comunale, dall’inventario risulta esserci il libro dello statuto della<br />

15<br />

Ivi, ff. 227 v-228 r.<br />

16<br />

Riformanze 1575-1581, ff. 2r -3r.<br />

17<br />

Ivi, ff. 8r-12r.<br />

18<br />

Ivi, f. 79v.<br />

19<br />

Ivi, f. 92v.<br />

20<br />

Ivi, ff. 108r/v.<br />

21<br />

Ivi, ff. 145r/v.

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