Storia Comune

Statuti di Anagni
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sommario è Marco Gigli, che si firma a c. 1r, dichiarando altresì di
aver fatto legare il codice nel 1710, mentre l’Indice è stato composto
nel 1703. L’antigrafo di questo manoscritto è da individuarsi nella
copia del 1517.
Dallo stesso esemplare, o da altro a lui vicino, fu tratto lo Statuto,
anch’esso completo, datato 1783 e sottoscritto dal notaio anagnino
Andrea Gisci, nonché dai Conservatori della città. Rispetto alla
precedente, questa copia presenta la Tabula alla fine del testo e fa
parte della collezione dell’Archivio di Stato di Roma.
Nello stesso luogo si conserva l’ultimo esemplare conosciuto,
stilato alla metà del XIX secolo. Si tratta di un codice incompleto,
non sottoscritto né datato, che potrebbe essere stato parte di un più
ampio progetto di copiatura dell’intero codice, ma che si fermò poco
dopo l’inizio. L’estratto contiene infatti solamente il rubricario, il
proemio e i primi sei capitoli del Libro I. L’aspetto decorativo del
frontespizio, nonché i contenuti, confermano che la copia fu tratta
dall’esemplare deperdito dell’Archivio storico comunale di Anagni.
CODICE 1
DESCRIZIONE ESTERNA
IDENTIFICAZIONE DEL MANOSCRITTO: Roma, Archivio di
Stato, Collezione Statuti, segn. stat. 444.
COMPOSIZIONE MATERIALE: frammento di due carte.
DATAZIONE: fine XIII-XIV secolo.
ORIGINE: probabilmente Anagni.
MATERIA: membranaceo.
CARTE: 2 carte solidali, parti di un unico foglio di pergamena con il
lato carne all’esterno e il lato pelo all’interno.
DIMENSIONI: mm 295 × 220 (c. 1).
RIGATURA: rigato a inchiostro soltanto sul lato carne.
SPECCHIO RIGATO: (c. 1r) A 28, B 290, C 295, a 30, d 110, f 125,
i 200, l 220 mm.
RIGHE: 46 righe per 45 linee di scrittura, che comincia sotto la
prima riga (c. 1r).