Storia Comune

Statuti di Anagni
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di un libro di conti relativi agli anni 1418-1426 3 .
Un altro frammento dello Statuto si conservava, a detta di
Ambrosi De Magistris, nell’Archivio storico comunale di Anagni.
Esso si limitava al frontespizio miniato di un codice datato 1312,
visto l’ultima volta dallo storico anagnino nel 1867, ma nel 1880 non
più reperibile 4 .
Nello stesso luogo, a detta dello stesso studioso, si conservava
un terzo “meschino frammento” della fine del XV – inizio del XVI
secolo 5 . Si trattava di un’unica carta membranacea di reimpiego,
contenente stralci del 3° e 4° capitolo del Libro IV sul danno dato,
con il titolo corrente del libro al centro del margine superiore del
foglio e iniziali rubricate. Misurava circa mm 295 × 210 e si trovava
in cattivo stato di conservazione, presentando rasure, correzioni,
scritte varie e danni causati dall’acidità dell’inchiostro. Prima del
1985 il manufatto fu consultato dal notaio Giuliano Floridi, ma
nonostante le ricerche effettuate nell’Archivio anagnino, anche di
questo attualmente non v’è traccia 6 .
Altro esemplare recentemente scomparso è costituito dal primo
3
Il frammento è edito in Statuti della Provincia romana: S. Andrea in
Selci, Subiaco, Viterbo, Roviano, Anagni, Saccomuro, Aspra Sabina, editi
da R. Morghen et alii, a cura di V. Federici, Roma 1930, pp. 337-350 (con
riproduzione facsimilare). Notizie sul manufatto si leggono anche in: R.
Ambrosi De Magistris, Lo statuto di Anagni, cit., pp. 19-20; G. Floridi,
La Romana mater di Bonifacio VIII e le libertà comunali nel Basso Lazio,
Guarcino 1985, p. 79; S. Notari, Per una geografia statutaria del Lazio:
il rubricario degli statuti comunali della provincia storica di Campagna,
in Rivista Storica del Lazio, 13-14 (2005-2006), 22, Le comunità rurali e i
loro statuti (secolo XII-XV), Atti dell’VIII Convegno del Comitato italiano
per gli studi e le edizione delle fonti normative, Viterbo 30 maggio – 1
giugno 2002, a cura di A. Cortonesi e F. Viola, pp. 79-80.
4
Cfr. R. Ambrosi De Magistris, Lo statuto di Anagni, cit., p. 10 e nota.
5
Ibidem e pp. 17-18.
6
Lo studioso Sandro Notari ha lungamente cercato di rintracciare il manoscritto
ma senza successo, come scrive in Per una geografia statutaria
del Lazio: il rubricario degli statuti comunali della provincia storica di
Campagna, cit., p. 79.