Storia Comune

Statuti di Alatri
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(cc. 100-103), XV-XVI 6 (cc. 104-115); i fascicoli I e II cominciano
con il lato pelo, da III a XV con il lato carne, il XVI è cartaceo.
RIGATURA: a inchiostro marrone.
SPECCHIO RIGATO: (c. 21r) A 26, B. 248, C 276, a 30, i 176, l
207 mm.
RIGHE: 33 righe per 33 linee di scrittura, che comincia sopra la
prima riga (c. 21r).
DISPOSIZIONE DEL TESTO: su una colonna.
SCRITTURA E MANI: il testo è stato copiato da un’unica mano
che esibisce una umanistica corsiva per il testo, una semigotica per i
titoli delle rubriche, inchiostro marrone chiaro.
DECORAZIONE: a c. IIr di guardia campeggia uno stemma
composto da vari elementi (toro, serpente, mano, rosa dei venti,
croce greca) di incerta attribuzione, forse un ramo cadetto dei Borgia;
iniziali semplici e filigranate sparse nel testo.
SIGILLI E TIMBRI: sigillo deperdito in cera rossa aderente del
governatore Giovanni Battista Doria a c. 94v; sigillo in cera rossa
aderente del governatore Giovanni Battista Bracellius, quasi
completamente staccato.
LEGATURA: 282 × 210 mm; legatura floscia in pergamena; capitelli
cuciti; cucitura su 5 nervi con filo di cotone chiaro; sul dorso la scritta
“Statu/to” nel 1° scomparto, “Alatrino” nel 2°, uno svolazzo nel 3°,
inchiostro nero.
STATO DI CONSERVAZIONE: le carte iniziali e finali del codice
sono imbrunite dal tempo; sparuti fori di tarlo; condizioni generali
discrete.
REVISIONI E ANNOTAZIONI: numerose maniculae sparse nel
testo; la scrittura è stata in più punti ripassata a penna da mano
posteriore, laddove risultava illeggibile.
DESCRIZIONE INTERNA
Il titolo non è presente nel manoscritto ma sul dorso e recita “Statuto
/ Alatrino”. Le norme sono in latino, mentre i documenti copiati,
le approvazioni e le conferme sono scritte parte in latino, parte in
italiano. Le rubriche non sono numerate, tranne i casi in cui si trova
una cifra araba a penna di mano posteriore. Il testo è così ripartito: