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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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Statuti di Alatri<br />

337<br />

segnalata nell’inventario dell’Archivio storico comunale di Alatri e<br />

ricomparsa dopo un lungo oblìo in seguito al riordinamento delle<br />

carte effettuato negli anni ’80 del XX secolo. Nell’inventario si parla<br />

infatti di “una copia ottocentesca esemplata dallo statuto confermato<br />

nel 1560, ritrovata tra le carte sciolte abbandonate nei solai del<br />

<strong>Comune</strong>. Lo statuto riportato è articolato in 5 libri (Libro I – rubriche<br />

1-48; L.II – rub. 1-90; L. III – rub. 1-28; L.IV – rub. 1-41; L.V – rub.<br />

1-93); ai ff. 146-147 sono riportate le Adductiones ad statuta del<br />

1586; ai ff. 147-157 gli indici. Inoltre, al f. 108 v. è trascritta una<br />

lettera del Governatore Generale alla Comunità del 28 agosto 1742”;<br />

si fa anche menzione di uno “Statuto cartaceo, 315x211, di ff. 157,<br />

esemplato nel sec. XIX” 11 .<br />

Nella sua opera Memorie del pontificato di San Sisto I Papa e<br />

Martire, lo storico alatrense Luigi De Persiis menziona una copia<br />

commissionata dal <strong>Comune</strong> alla metà dell’Ottocento e che, al<br />

momento in cui scrive nel 1884, sarebbe stata irreperibile 12 . Sarebbe<br />

11<br />

L’inventario dell’Archivio storico comunale di Alatri è disponibile online<br />

all’indirizzo:<br />

http://archivicomunali.lazio.beniculturali.it/ProgettoRinasco/inventarionline/html/frosinone/Alatri1e2.html.<br />

Nonostante le difficili condizioni logistiche<br />

nelle quali versa attualmente l’archivio, devo ringraziare il direttore<br />

dott. Antonio Agostini per il fondamentale aiuto nel reperimento del manoscritto.<br />

12<br />

Così si esprime De Persiis: “[…] Da questa copia (quella del 1585-86,<br />

n.d.r.) si cavarono poche altre in tempi a noi vicini. La più antica sembra<br />

quella fatta con molta diligenza nella metà del secolo scorso dal can. Francesco<br />

Liberati, segretario e archivista del Capitolo della cattedrale nostra.<br />

Quella copia, come sopra fu detto, oggi è conservata dal sig. Marchese<br />

Domenico Campanari, erede dei Liberati. Il <strong>Comune</strong>, circa trent’anni or<br />

sono, commise una nuova copia, ma la ottenne piena zeppa di errori: assai<br />

più fedele è quella che tiene il sig, Valerio Molella, sebbene ancor essa in<br />

più luoghi bisognosa di correzione. Ci dissero che un’altra copia si trova<br />

nella biblioteca del Seminario di Veroli, ma noi fin ora non potemmo conoscere<br />

se ciò sia vero […]”, in L. De Persiis, Del pontificato di S. Sisto I<br />

papa e martire, della traslazione delle sue reliquie da Roma in Alatri e del<br />

culto che vi ricevettero dal secolo XII sino a’ giorni nostri: memorie, Alatri<br />

1884, pp. 691-692.

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