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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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320<br />

Francesca Pontri<br />

Statuti, primo tra tutti quello compilato nel 1993 a cura del gruppo<br />

“Guido Cervati” dell’Università LUISS di Roma 2 . A più di venti<br />

anni di distanza dalla fine della ricerca, si può peraltro felicemente<br />

constatare che ulteriori passi avanti sono stati fatti nel rintracciare<br />

testimonianze manoscritte, non segnalate nel volume in quanto<br />

frutto di ritrovamenti fortuiti successivi a riordinamenti e ricerche<br />

di studiosi. Il supporto degli storici, locali e non, è stato infatti<br />

fondamentale per integrare le informazioni emerse dalle ricerche<br />

bibliografiche.<br />

Il nucleo di manoscritti statutari più numeroso è stato rintracciato<br />

nella Collezione degli Statuti dell’Archivio di Stato di Roma.<br />

Cominciata nel XVIII secolo, questa raccolta fu inizialmente<br />

conservata presso la Segreteria della Sacra Congregazione del Buon<br />

Governo. Durante il secolo successivo la collezione fu notevolmente<br />

ampliata, in particolar modo grazie all’operato di Teodolfo Mertel,<br />

allora Ministro per gli Affari Interni dello Stato Pontificio. Costui<br />

infatti, nel 1856, scrisse a tutti i Comuni chiedendo l’invio di una copia<br />

dello Statuto storico locale, riuscendo ad ottenere solo in quell’anno<br />

ben 260 esemplari, tra cui manoscritti copiati per l’occasione e<br />

volumi a stampa. Attualmente l’insieme consta di 750 manoscritti, 7<br />

incunaboli e 226 secentine, per un totale di 2029 Statuti.<br />

Altra raccolta di fondamentale importanza è la Collezione degli<br />

Statuti della Biblioteca del Senato, numericamente più ricca di quella<br />

dell’Archivio di Stato, ma meno rappresentativa della circoscrizione<br />

territoriale presa in esame. Avviato nel 1870 con l’acquisto di un<br />

gruppo di 644 Statuti di proprietà dell’avvocato Francesco Ferro,<br />

l’ensemble è cresciuto negli anni grazie agli acquisti fatti sul mercato<br />

librario e dalle collezioni private, fino a raggiungere il totale di 779<br />

manoscritti, 39 incunaboli e 3741 copie a stampa.<br />

In entrambi i casi le raccolte romane si sono rivelate assai preziose,<br />

soprattutto nei casi in cui rappresentano le uniche custodi di testi<br />

altrimenti perduti. Basta qui menzionare il caso di Pofi, il cui unico<br />

testimone esistente dello Statuto si trova attualmente nell’Archivio<br />

2<br />

Statuti cittadini, rurali e castrensi del Lazio: repertorio, sec. XII-XIX,<br />

ricerca diretta da P. Ungari, Roma 1993.

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