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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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Alatri: controversie del danno dato negli Statuti cittadini<br />

31<br />

dell’Abbazia e contro l’affittuario della medesima 8 .<br />

Situazioni dispotiche, intricate e poco chiare erano all’ordine<br />

del giorno, per cui lo Statuto appare unica e insostituibile fonte per<br />

riportare equilibrio entro la collettività. Numerose sono infatti le<br />

presenze statuali rintracciate nelle carte d’archivio, in cui è citato<br />

nuovamente lo Statuto, proprio per sciogliere tali controversie. Un<br />

esempio, fra tutti (del 1664), è quello in cui «poveri lavoratori e i<br />

cittadini di Alatri», in una lettera inviata al Governatore, sottolineavano<br />

di essere gravati dall’affitto del danno dato, e questo colpiva<br />

soprattutto i cittadini che possedevano un numero maggiore di animali.<br />

La Comunità spesso vendeva il danno dato. Si presenta qui<br />

il caso di Sisto Liberati. Come solito il danno dato veniva venduto<br />

dalla Comunità e in quello stesso anno concesso a Sisto Liberati, con<br />

la condizione che la guardia del campo venisse svolta da due uomini<br />

scelti dall’affittuario, così come ordinava lo Statuto. In più questi<br />

due uomini dovevano essere accompagnati da altri due uomini scelti<br />

dalla Comunità; la stessa Comunità aveva il dovere di consegnare<br />

all’affittuario l’elenco dei nomi degli uomini che avevano la funzione<br />

di accompagnare i custodi. Si utilizzava questo procedimento per<br />

prevenire il danno e possibili controversie 9 .<br />

8<br />

Ivi. La firma della lettera non è leggibile. La data in calce è 6 novembre<br />

1661. «Dall’informazione presa sopra il memoriale della Comunità di Alatri,<br />

che qui compiegato rimetto, ho riportato esser vero che l’Affittuario<br />

dell’Abbadia di S. Sebastiano pretenda di conoscer le cause de’ danni, che<br />

si fanno ne’ terreni di tal Abbadia, e che alcune volte ha fatto ricondurre<br />

da lavoratori, e ritenere i bestiami trovati a danneggiarvi, e che i padroni<br />

di essi bestiami si sono quietamente accordati con lui, pagando una pena<br />

minore di quella, che sarebbe loro convenuto di sborsare all’Affittuario del<br />

danno dato della Comunità. Per parte di questa, oltre la ragione dell’aver<br />

l’officio con titolo oneroso della risposta di settantaquattro scudi l’anno alla<br />

Reverenda Camera, si allega, mostrandosi il libro dell’accuse, il permesso<br />

di procedere non solamente contro quei che hanno danneggiato ne’ beni<br />

dell’Abbadia suddetta, ma anche contro l’Affittuario medesimo di essa».<br />

9<br />

Ivi. La supplica è indirizzata alla Sacra Congregazione del Buon Governo<br />

e alla Sacra Consulta. La firma riportata è de «Li poveri lavoratori e altri<br />

cittadini della Città di Alatri». La data apposta dal Buon Governo è 24 aprile<br />

1664. Il contenuto è il seguente: «Li poveri lavoratori e cittadini d’Alatri

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