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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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Nota comparativa tra statuto di Roma e altri laziali<br />

301<br />

Roma doveva concludersi entro 60 giorni (I, 28), non diversamente<br />

che in varie altre città, ma per esempio più celermente che non a<br />

Viterbo, dove è previsto il doppio di tempo (quattro mesi; II, 23)<br />

e ben entro i tre anni previsti dalla costituzione Properandum del<br />

Codice giustinianeo (3.1.13). Si trovano comunque anche termini<br />

più brevi, come a Ferentino, nello stesso periodo (III, 2), dove lo<br />

statuto impone al Podestà di «terminare omnes questiones civiles»<br />

addirittura entro quindici giorni. Non diversamente dalla generalità<br />

degli statuti dei Comuni italiani, troviamo previsti anche a Roma<br />

procedimenti sommari accanto a quello ordinario (I, 15, 27), nonché<br />

procedure arbitrali volte ad una rapida ed economica composizione<br />

delle controversie.<br />

Parimenti ampio, rispetto ai rispettivi omologhi, è il libro del<br />

penale, tenendo conto che i danneggiamenti campestri sono trattati<br />

a sé. L’inizio del proemio è simile a quello di Rieti, ma più lungo<br />

e, come nel testo reatino, la prima rubrica, pur di tenore diverso, è<br />

dedicata alla tutela della fede cattolica.<br />

Sia gli statuti di Rieti che quelli di Viterbo contengono molti<br />

provvedimenti 12 , mentre quello di Roma sembra abbia superato l’uso,<br />

tipico della prima fase statutaria, ma talora rimasto anche in seguito,<br />

di inserire simili norme strettamente attinenti alla quotidianità: lo<br />

statuto, più maturamente, non è più visto come un’agenda in cui<br />

dettare le cose da fare anno per anno, ma come un testo giuridico<br />

fondamentale e duraturo, pensato per rimanere in vigore a lungo, per<br />

decenni o per secoli. Gli obblighi giurati per il Senatore e gli altri<br />

ufficiali sono esposti in terza persona e non nella forma, più arcaica,<br />

della formula di giuramento del breve (in prima persona: ego ... iuro<br />

...), come talora si riscontra in statuti coevi o anche posteriori: ad<br />

12<br />

Come ha osservato Severino Caprioli, «provvedimento è fattispecie:<br />

produce immediatamente i suoi effetti, costituendo in situazioni attive o<br />

passive soggetti nominati, o modificando situazioni determinate». In ciò<br />

dunque si distingue dalla norma, che è «previsione di una fattispecie, e<br />

disciplina di questa nell’ipotesi che si verifichi – ed appunto richiede la<br />

mediazione del fatto» (S. Caprioli, Una città nello specchio delle sue norme.<br />

Perugia milleduecentosettantanove, in Statuti del <strong>Comune</strong> di Perugia,<br />

Perugia 1996, 2, pp. 304-305).

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