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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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Paolo Scaccia Scarafoni<br />

di votare per sé stessi o per un proprio consanguineo. Né è sufficiente<br />

ricordare che la regola del podestà forestiero è già da tempo un<br />

principio d’ordine pubblico nei comuni, cosicché non sia necessario<br />

richiamarla. Anzi, la mancanza di questa norma negli statuti verolani<br />

è sconcertante ove si consideri che, viceversa, la stessa rubrica De<br />

electione potestatis prevede che i medesimi mediani eleggano un<br />

notaio obbligatoriamente forestiero, a servizio del podestà.<br />

L’idea che ci possano essere stati podestà indigeni ha spinto chi<br />

scrive a ricercare e ordinare cronologicamente tutti i nomi di coloro<br />

che hanno ricoperto questo ufficio fra Trecento e buona parte del<br />

Quattrocento.<br />

Per il secolo XIV, tutti i podestà rinvenuti nella documentazione<br />

superstite sono forestieri, ma l’indagine ha fornito qualche dato<br />

interessante circa la provenienza di questi officiali comunali. Su<br />

poco più di una ventina di podestà identificati (ma in un secolo<br />

ce ne dovrebbero essere stati circa duecento, considerata la durata<br />

semestrale testimoniata dagli statuti), nove provengono da Piperno<br />

(l’attuale Priverno) e due rispettivamente da Bologna, da Ferentino,<br />

da Roma e da Velletri; invece ne viene uno solamente da Anagni,<br />

Capua, Faenza, Frosinone, Piglio e Parma.<br />

Invero la provenienza degli officiali comunali forestieri non è un<br />

elemento di secondaria importanza nella vita dei comuni 48 , perché<br />

essa è il veicolo di diffusione della cultura giuridica e politica,<br />

specie quando questi officiali (fra cui dovremmo ricomprendere<br />

anche i vicari-giudici e i notai del podestà) vengono da zone dove<br />

maggiormente fioriscono gli studi di diritto.<br />

Inoltre, se in genere comuni di Campagna «non hanno, pare, i<br />

mezzi politici e finanziari per reclutare i loro podestà al di là di un<br />

raggio abbastanza limitato» 49 , vale la pena di notare che, almeno in<br />

parte, per Veroli si può ricondurre la presenza di podestà d’illustre<br />

48<br />

Le molteplici argomentazioni cui si presta la provenienza di questo personale<br />

a servizio dei comuni sono esaminate in I podestà dell’Italia comunale.<br />

Parte I. Reclutamento e circolazione degli ufficiali forestieri (fine XII<br />

sec.-metà XIV sec.), a cura di J. C. Maire Vigueur, Roma 2000.<br />

49<br />

Cfr. J. C. Maire Vigueur, Comuni e signorie, cit., p. 423.

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