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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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270<br />

Paolo Scaccia Scarafoni<br />

statuti (libro I, rubr. 16) e collegato al numero delle scripte, essendo<br />

eletti «unus videlicet pro qualibet scripta». Con queste notizie, pare<br />

probabile che il numero delle scripte tra 1228 e 1323 fosse di sei e<br />

che nel corso dei settanta anni successivi sia arrivato a dieci, numero<br />

cristallizzatosi fino all’età moderna.<br />

Nel frattempo, la fase podestarile di Veroli ha inizi piuttosto incerti,<br />

perché il podestariato fa la sua prima comparsa nella documentazione<br />

nel 1239 36 ed è stato certamente eletto dalla città secondo la<br />

consuetudine vigente in tutti i centri maggiori della Campagna già<br />

prima del 1229 37 , ma poi la scarsa diplomatica comunale dei successivi<br />

decenni del Duecento lascia percepire come, a Veroli, la transizione<br />

dal regime consolare a quello podestarile si compia attraverso un<br />

percorso tutt’altro che lineare, in un susseguirsi di situazioni diverse,<br />

nelle quali si alternano - e forse, talvolta, convivono - elementi<br />

propri del consolato e del podestariato, secondo un fenomeno ben<br />

documentato altrove 38 . Così, nel 1244, la città appare governata<br />

nuovamente da consoli e, nel 1258, da rectores 39 . Solamente dal<br />

Girardi, Butii Cole, Pauli Froscie, Antonii magistri Blaxii, Petri Leonardi,<br />

Petrelle, Tutii Butii, Andree Leporicchio, Amatutii, Dominici Iohannis<br />

Gregorii, Dominici Girardi, Buczarelli Gualgani, Tutii Honufrii, Stephani<br />

Mei Iohannis, Antonii Petri Albasie, Nardi Iacobi Leonardi, Iohannis<br />

Sancti Nicolacti, Nardi de Sire et Cole Lei consiliariorum et officialium<br />

dicte civitatis, cum adosa multorum aliorum bonorum virorum de civitate<br />

predicta ad hoc consilium specialiter vocatorum, in palatio communis dicte<br />

civitatis, de mandato nobilis viri Nicolai Iohannis de Roma de Anagnia,<br />

potestatis dicte civitatis per excellentissimum comitem supradictum, ad<br />

sonum campane vocemque preconis, more solito [...]».<br />

36<br />

Si tratta del podestà dominus Luca, forse di Vico giacché si serve del<br />

giudice Giovanni de Vico per le funzioni giurisdizionali. Cfr. C. Scaccia<br />

Scarafoni, Regesti delle carte dell’Archivio capitolare della Cattedrale<br />

di Veroli (sec. XIII), Veroli 1985, p. 59s; G. Falco, I comuni, cit., p. 559n.<br />

37<br />

Cfr. G. H. Pertz, Epistolae saeculi XIII e regestis pontificum Romanorum<br />

selectae, Berolini 1883, 1, n. 388.<br />

38<br />

Cfr. J. C. Maire Vigueur, Comuni e signorie, cit., p. 418s.<br />

39<br />

Per i consoli del 1244, cfr. C. Scaccia Scarafoni, Regesti, cit., p. 64s;<br />

G. Falco, I comuni, cit., p. 488. Per i rectores del 1258, il documento è in

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