Storia Comune

Lo Jus pascendi nello Statuto di Veroli
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A conclusione della vicenda la Sacra Congregazione del Buon
Governo conferma le decisioni del Governatore, legittimando le
motivazioni dei pastori e obbligando il pascolo a forma del rispetto
dello Statuto cittadino 19 .
commodo de medesimi, quando che dal Ius è libero di quella Communità.
Prima dunque di venire all’ultimazione di tal pendenza ho stimato mio
preciso debito, anche a seconda del prescrittomi da codesta Sagra Consulta
[…] implorarne da V. E., e dalla medesima Sagra Consulta […] se debba io
dichiarare, che a niuno competa il restringere i propri beni, ma che in tutto
si osservi la disposizione statutaria, e la risoluzione di suddetti consigli,
ad oggetto, che quella Communità continui non solo la libera esigenza da
Bestiami, che colà li ritrovano, […] e li zelanti e li pastori non soggiacciano
al pedaggio indoveroso di dover pagare il Pascolo a Particolari, oltre la
Colletta Communitativa, maggiormente che ogniuno può apporre qualche
legno ne propri Beni, ed in questo caso ne deriverebbe l’allontanamento
de Pastori co’ loro Bestiami, colla distruzione in coerenza del Provento
suddetto a danno della prefatta Communità e mentre starò attendendo ciò
che farà per comandarmi codesta Sagra Congregazione, resto all’E.V. profondamente
inchinandomi. Frosinone, 9 ottobre 1741. Ravizza».
19
BG, b. 5370. Lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al
Cardinale Prefetto, in data 18 dicembre 1743. «Propostasi nuovamente in
S. Consulta l’istanza dei Consiglieri e Magistrato della Città di Veroli, sopra
la Controversia pendente dell’Ius Pascendi che liberamente si pretende
dai padronali dei bestiami in quel territorio, et anco nei luoghi ristretti, la
medesima e stata di senso di recedere dalla risoluzione, e rispettiva approvazione
di alcuni Capitoli fatti nel di 24 del mese di Giugno dai Consiglieri,
e cittadini dell’istessa Città di Veroli, ordinando, che le parti deduchino
su di ciò le loro ragioni in Sacra Congregazione del Buon Governo e che
fra tanto Monsignor Governatore di Frosinone faccia eseguire l’Editto da
lui pubblicato di Novembre dell’Anno 1741, sopra la libertà del pascolo a
forma di quello Statuto».