Storia Comune

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Marco Di Cosmo
venisse limitato il diritto previsto dallo Ius Pascendi 10 . A supporto
delle loro ragioni, si legge nelle parole del Governatore, i pastori
presentarono le copie dello statuto verolano in cui si delinea la pena
del danno dato soltanto nei tempi e nei luoghi previsti dallo statuto 11 .
Gli articoli chiamati in causa appartengono al Libro Quarto
dello Statuto di Veroli, Rubrica I-LXV, e prevedono una casistica
dettagliata sul danno dato all’interno dei terreni coltivati (uliveti,
frutteti, etc.), nonché l’impossibilità per i custodi dei terreni di
concedere permessi di pascolo 12 .
10
Ivi: «all’indennità de zelanti, e pastori di detta Città di Veroli, ad effetto
non venisse loro ritardato la libertà del Ius pascendi, tanto piu che essi
pastori pagavano l’annual riparo de propri bestiami, come dalla copia di
lettera di codesta S. C. in data del primo di detto mese di maggio».
11
Ivi: «mi vennero per parte de zelanti, e pastori esibite le copie in autentica
forma di diversi capitoli dello Statuto di Veroli, mediante i quali viene
stabilita la pena contro i dannificanti, su qualunque sorta di terreno tanto
olivato, che arborato, vignato, cerquato […] ne tempi solamente dallo Statuto
prescritti e senza detrimento de frutti pendenti, ed altresì, che da quella
Comunità […] altre volte venduto il Pascolo de Beni d’ogni sorte di quel
territorio a Persone forastiere, giacché conosceva si, che restava il Pascolo
a sufficienza per il Bestiame de Verolani».
12
Statutum, seu leges municipales communis ciuitatis Verularum, cit.,
Liber Quartus.
R. 1 - De modo procedendi in damnis datis.
Statuimus & ordinamus quod cum fu per aliquo dano dato contra aliqq, vel
aliquam Verulanum de filiquo manuali damno, vel cum beltiis illato in quibuscumque
fegetibus, & aliis rebus alienis contra formam praesentium statutorum
aliqua fuerit per aliquem Verulanum accusatio instituta, vel aliter
per viam inquisitionis desuper formate culpabilis de damno illato aliquis,
vel aliqua invenctus fuerit. Notarius communis ad huiusmodi damna data
deputatus per mandatarium communis huius modi accula os, vel inquisitos,
fiue accusatas, vel inquisitas citari faciat eisque, & eorum cuiuslibet lecta
huiusmodi accusatione, vel denunciatione, ac inquisitione, si fuerint praesentes,
vel ipsis absentibus terminum quinque dierum, ad se excusandum
praefigat, qui vel, qua si in dicto termino legitimas exceptiones opposuerint,
& eas probauerint legitime ab huiusmodi accusatione, inquisitione,
feu denunciatione paenitus absoluantur [...].