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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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Marco Di Cosmo<br />

Tale diritto, simile al diritto di fida, era il permesso che i cittadini<br />

della comunità ottenevano per la servitù di pascolo in determinati<br />

territori. Nell’ambito di un’economia di sussistenza, l’utilizzo<br />

del pascolatico da parte della comunità si identificava come uso<br />

civico, simile, come abbiamo visto per altri comuni, al legnatico e<br />

all’erbatico.<br />

A Veroli, come vedremo in maniera dettagliata più avanti, tale<br />

fattispecie era regolata dalle norme Statutarie, salvo occasionali<br />

modificazioni che avvenivano sia tramite i consigli comunali, che<br />

per intervento della Presidenza di Frosinone 2 .<br />

strato della città di Veroli alla Sacra Congregazione del Buon Governo, con<br />

decisione datata 18 aprile 1744. «Essendosi rimessa dalla Sagra Consulta<br />

a codesta Sagra Congregazione la decisione della differenza che verte […]<br />

circa l’approvazione d’alcuni capitoli sottoscritti dal Magistrato, e Consiglieri<br />

[…] d’un editto emanato il di 29 gennaio 1741 dal Tribunale di<br />

Frosinone per ordine della Sagra Consulta sopra il Ius Pascendi nello territorio<br />

di essa Città, quali sono acclusi nella Posizione data da detta Sagra<br />

Consulta, ed esistente in mano di Mons. Ponente, e dipendendo da tale approvazione<br />

la quiete di essa Città poiché pretendendo devastare li pastori le<br />

macchie […] anche ab antiquo tempore ristrette ed anche vestite con alberi<br />

fruttiferi contro ogni disposizione statutaria, e communale, ne sono per<br />

nascendi de grandi, e poi irrimediabili inconvenienti, per evitare li quali<br />

supplicano gl’oratori. la retta giustizia dell’EE.VV. a voler benignamente<br />

riscrivere per l’approvazione dei detti capitoli».<br />

2<br />

Sempre in riferimento allo ius pascendi e al diritto di fida, nella Città di<br />

Veroli, altri casi che coinvolgono i pastori e proprietari terrieri locali. Il<br />

caso di Gregorio Pellegrini che esige dai pastori la fida per il pascipascolo<br />

dei terreni non ristretti. Scrive il Pellegrini alla Sacra Congregazione<br />

del Buon Governo, il 26 settembre 1741: «Gregorio Pellegrini dalla Città<br />

di Veroli umilmente espone all’EE.VV. che nella consulta del 22 maggio<br />

1740 fu esposto da parte delli Zelanti, e Pastori di detta città, che tanto<br />

l’oratore, quanto altri cittadini avevano ristretto li terreni in grande pregiudizio<br />

degl’esponenti in la mancanza del pascolo, e le EE.VV. si degnarono<br />

imporre a Monsig. Preside che provvedesse all’indennità deli Oratori in<br />

quanto agli predii ristretti in sequela di che fece constatare l’oratore avanti<br />

l’uditore di detto Preside, che […] lui spettante non cadeva sotto la configura<br />

del ricorso e d’esser da tempo memorabile stato circondato di macerie

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