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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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Vallecorsa: oliveti e normativa statutaria<br />

241<br />

Da questi fattori fisici scaturiscono particolari orientamenti<br />

societari, che si palesano anche negli elementi che costituiscono la<br />

normativa statutaria, atta a regolare i rapporti giuridici civili e penali<br />

della vita di tutti i giorni, oltreché le attività e le pratiche agricole –<br />

trattandosi segnatamente di una comunità rurale. Questa premessa è<br />

imprescindibile per introdurre l’analisi che in questa sede si presenta,<br />

in cui il contesto normativo deve necessariamente tenere conto<br />

degli elementi naturali che del territorio e di un particolare retaggio<br />

agreste della società. Quanto appena affermato può ravvisarsi ad<br />

esempio nelle disposizioni imperative e categoriche riservate alla<br />

difesa dei pozzi di fondovalle, cisterne d’acqua a cielo aperto, unico<br />

approvvigionamento per Vallecorsa che risulta ancora oggi esser<br />

povera di sorgenti e acque correnti, quindi l’unico mezzo per frenare<br />

la sete e per mantenere l’igiene pubblica 3 .<br />

La matrice sociale statutaria sembra inizialmente tenere<br />

maggiormente in considerazione gli interessi degli agricoltori,<br />

rispetto a quelli degli allevatori. Tant’è vero che nella documentazione<br />

consultata le dispute fra “possessori del bestiame” e “possessori<br />

degli oliveti” si fanno aspre e denotano rapporti incrinati e difficili.<br />

Quando la situazione dei continui danni ai terreni si fece<br />

insostenibile, il Pubblico Consiglio tentò di far leva su una vecchia<br />

norma statutaria e quindi di ripristinarla. Si voleva regolare il<br />

contenzioso sul danno dato prevedendo, in certi casi, l’uccisione<br />

di una bestia, come era stato fino al 1682, anno dell’ultima notizia<br />

dell’applicazione della disposizione. La Sacra Congregazione del<br />

Buon Governo però non approvò la risoluzione conciliare. Sotto<br />

il profilo della tutela, le volontà degli allevatori e degli agricoltori<br />

non potevano chiaramente coincidere: gli uni interessati ai capi di<br />

bestiami e gli altri invece portati a prendersi cura delle piantagioni.<br />

Risalgono al 1790 le suppliche della Comunità di Vallecorsa alla<br />

Sacra Congregazione del Buon Governo per ottenere la possibilità<br />

di aumentare le pene inerenti i danni arrecati agli oliveti e agli<br />

3<br />

Nel corso dell’indagine documentaria d’archivio si sono potute appurare<br />

numerose testimonianze in cui si ribadivano ordinarie norme di igiene personale<br />

e collettiva, con precisa funzione di prevenzione.

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