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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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210<br />

Rossana Fiorini<br />

Dai documenti reperiti – inerenti espressamente il danno dato<br />

– apprendiamo che con un bando, pubblicato a partire dal 1747,<br />

vi era stato un inasprimento delle pene dello stesso 13 . Infatti dalla<br />

Corrispondenza Colonna un documento 14 riferisce che per i danni<br />

arrecati alla Macchia detta Colle Marte la normativa comminava la<br />

carcerazione. Il capitano Giovanni Galloni ragguaglia il Governatore<br />

Masi di Pofi circa la carcerazione di Felice Di Stefano, Raimondo Di<br />

Stefano e Paolino Battaglini, colti a tagliare tre alberi di cerro nella<br />

detta macchia, «luogo in cui non è permesso da Vostra Eccellenza<br />

di potervi recidere neppure un arboscello» 15 . A parere del Galloni il<br />

danno risultava ingente. Altro caso verificatosi di danno alla macchia<br />

fu poi quello della selva di Colle Lisi, per cui sempre il capitano<br />

Galloni – previa informativa al Governatore di Pofi – otteneva il<br />

pagamento di «otto bollettini» relativi al «dovuto emolumento» 16 .<br />

Si può certamente denotare dunque un irrigidimento normativo per i<br />

13<br />

Ivi, Corrispondenza 1748-1765. Da un documento indirizzato al Principe<br />

Colonna da un suo vassallo (il cui nominativo non è stato possibile reperire)<br />

apprendiamo infatti che il Governatore di Ripi aveva trasmesso la copia<br />

di una risoluzione consiliare e di un bando «fatto pubblicare sino dall’anno<br />

1747 dove si accrescono le pene contro i dannificanti, quale augumento<br />

[…] ma supplico […] di avvertire che in detto bando la distribuzione delle<br />

pene per un terzo si applica al padrone del terreno, dove siegue il danno, et<br />

in questo io non convengo». Lo stesso dunque riteneva che al “dannificato”<br />

poteva «bastare […] di esser risarcito del pregiudizio patito con la refettione<br />

del danno, e non deve essere in lucro di partecipare anche del terzo della<br />

pena»; nella sua dichiarazione egli proseguiva dicendo che il terzo della<br />

pena disposto nel bando di nuova pubblicazione si dovesse «applicare alla<br />

camera baronale». E dunque invitava alla discussione dell’argomento durante<br />

il successivo Consiglio Pubblico.<br />

14<br />

Ivi, Corrispondenza 1777. Il foglio è indirizzato al Principe Colonna,<br />

datato 16 dicembre 1777 a firma del Luogotenente Giovanni Gallone. In<br />

alto a sinistra riporta la seguente dicitura: «Il capitano Galloni riferisce la<br />

carcerazione di certi trovati a danneggiare in quella macchia».<br />

15<br />

Ibidem.<br />

16<br />

Colonna, Ripi III EA, Corrispondenza 1778. Il Luogotenente Giovanni<br />

Gallone al Principe Colonna. Agosto 1778.

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