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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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20<br />

Matteo Maccioni<br />

sminuire l’efficacia delle accuse rivoltegli, il vescovo sostiene che il<br />

memorialista che ha redatto l’atto di accusa nei suoi confronti «prende<br />

equivoco, perche imprudentem(en)te si serve delle notizie, che li dà<br />

un Idiota, il quale non sa quello si dica», che «lo fa senza vedere le<br />

scritture stando solo all’asserzione degl’Idioti» 6 . Il Gerardi sostiene<br />

che lo Statuto e altri accordi tra la Curia e la Comunità certificano<br />

che la ragione è dalla sua parte e che per questo si dice disponibile<br />

a produrre, tutte le volte che gli verrà richiesto dal Buon Governo,<br />

i documenti che lo attestano, discolpandosi così delle accuse «che<br />

falsam(en)te mi si impongono» 7 .<br />

Dallo scambio epistolare si evince che la comunità di Acuto, il<br />

sindaco e gli ufficiali, così come il Governatore del paese, mossi<br />

dalla necessità di eleggere il Procuratore – materia che spetta al<br />

consiglio popolare, ritengono di poter convocare autonomamente<br />

il “publico conseglio”. Il primo atto prodotto è una rimostranza<br />

avanzata dal sindaco e i suoi ufficiali, i quali, dal momento che<br />

non riescono a convocare e a tenere l’adunanza, si rivolgono alla<br />

Congregazione del Buon Governo affinché questa faccia pressioni<br />

in tal senso. Il sindaco afferma, vieppiù, che lo statuto locale «non<br />

dispone, che vi debba intervenire la licenza del Barone, ma quella<br />

della Corte, e percio si è sempre praticato di farli non solo con la<br />

licenza, ma anche con l’intervento del Gov(ernator)e pro tempore,<br />

senza quella del Barone» 8 . La comunità d’Acuto si lamenta del fatto<br />

che il Governatore si è occultato più volte al fine di non partecipare<br />

al consiglio popolare, così impedendone lo svolgimento. Questo<br />

comportamento viene spiegato nella lettera del 28 aprile 1705, nella<br />

quale il vescovo di Anagni afferma che il Governatore «non ha<br />

voluto intervenire al Conseglio, che volevano fare, mentre non vi era<br />

la mia licenza, onde io per non lasciarlo fare, e poi mandar carcerato<br />

il sindico, ed altri intervenuti, stimai più oportuno mandargli un<br />

6<br />

Ivi, informativa del vescovo di Anagni Gerardi al Buon Governo, 12 settembre<br />

1704.<br />

7<br />

Ivi.<br />

8<br />

Ivi, missiva del sindaco e degli ufficiali della Comunità di Acuto al Buon<br />

Governo, senza data.

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