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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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Ripi: alcuni casi di danno dato negli statuti comunitativi<br />

207<br />

Sfortunatamente la documentazione in nostro possesso non ci<br />

consente di stabilire quale fosse, al momento della redazione, il<br />

soggetto esercitante il dominium 6 . In ogni modo, gli assetti istituzionali<br />

– soprattutto il peso degli organismi comunitari – del castrum<br />

Riparum nel lungo arco di tempo (secc. XII-XIV) che precedettero<br />

la sottomissione al dominio baronale Colonna, sembrarono sempre<br />

in grado di sostenere una dialettica istituzionale con la consorteria<br />

nobiliare al vertice del castello 7 .<br />

Il processo di modificazione e di integrazione delle norme con<br />

una legislazione maggiormente rispondente alle esigenze della<br />

società trovò nuova stampa negli statuti e variazioni introdotte<br />

essenzialmente intorno al danno dato; anche dopo che, passato il<br />

1816, i Colonna rinunciarono ai diritti feudali, abbandonando<br />

la signoria. Comprese fra i secoli XVI e XIX risultano essere le<br />

variazioni alle Leggi Municipali inerenti i capitoli sul danno dato 8 .<br />

co spettante agli abitanti del territorio soggetto alla città dominante, caratteristico<br />

delle potenti città-Stato dell’Italia centro-settentrionale (anche per<br />

il sopraggiungere delle disposizioni pontificali), né tantomeno a piegare la<br />

località soggetta all’adozione dello statuto dominante. Cfr. A. Lanconelli,<br />

Autonomie comunali e potere centrale nel Lazio dei secoli XIII-XIV, in La<br />

libertà di decidere. Realtà e parvenze di autonomia nella normativa locale<br />

del medioevo, Atti del Convegno nazionale di studi, Cento 6-7 maggio<br />

1993, a cura di R. Dondarini, Ferrara 1995, pp. 83-101.<br />

6<br />

Ibidem. Le sole riflessioni che si possono fare rappresentano mere congetture.<br />

Nuove ipotesi si leggono in M. T. Caciorgna, Statuti dei secoli<br />

XIV e XV nello Stato della chiesa: città e castelli del Lazio, in Signori,<br />

regimi signorili e statuti nel tardo medioevo, VII convegno del Comitato<br />

Italiano per gli Studi e le Edizioni delle Fonti Normative, Ferrara, 5-7 ottobre<br />

2000, a cura di R. Dondarini, G. M. Varanini, M. Venticelli, Ferrara<br />

2000, p. 282.<br />

7<br />

Cfr. S. Notari, Per una geografia, cit., p. 34; S. Carocci, Baroni di Roma.<br />

Dominazioni signorili e lignaggi aristocratici nel Duecento e nel primo<br />

Trecento, Roma 1993 (Nuovi studi storici, 23), pp. 290-291.<br />

8<br />

Archivio di Stato di Roma, Collezione Statuti, 805/09, Statuta Urbium et<br />

Oppid., PA-RO, Ripi, Capitoli del danno dato, dal sec. XVI, manoscritto<br />

sec. XIX,. Copia redatta nel 1856 dall’originale. In due colonne parallele

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