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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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Pofi: Statuto e patrimonio boschivo<br />

195<br />

documentazione esaminata, numerosi furono i casi o i processi<br />

che interessarono le boscaglie selvatiche, anche di altre macchie<br />

del territorio. Un esempio è infatti il processo riguardo i danni alla<br />

“Macchia delle Sterpette” 11 . Le testimonianze prese in indagine in<br />

questo nuovo episodio abbracciano un arco temporale compreso<br />

fra il maggio e il settembre 1789 12 ; si tratta di un carteggio tra la<br />

Sacra Congregazione del Buon Governo e l’Uditore di Ceccano 13 .<br />

Con una lettera del 30 maggio 1789 il Buon Governo autorizzava<br />

a procedere nei confronti dei «dannificanti nel terreno macchioso<br />

delle Sterpette spettante alla comunità di Pofi» 14 . È bene ricordare<br />

che, l’anno precedente, la Macchia era stata ceduta in enfiteusi 15 a<br />

11<br />

Cfr. Ivi, p. 211. Nel 1757, è noto dalle carte, si concesse in enfiteusi il<br />

terreno della “Macchia delle Sterpette”, cosicché la Comunità avrebbe potuto<br />

ricavare circa 30 scudi. La concessione in affitto delle selve boschive,<br />

sia per il pascolo degli animali che si cibano di ghianda che per il taglio<br />

della legna, costituiva entrata fiscale per le casse della Comunità. Questo<br />

rendeva la tutela delle selve boschive un’attività importante per tutta la<br />

Comunità.<br />

12<br />

BG, b. 3593.<br />

13<br />

L’uditore nel 1734 venne spostato da Pofi a Ceccano. Cfr. F. M. Campoli,<br />

Pofi, cit., pp. 166-170.<br />

14<br />

BG, b. 3593. L’uditore di Ceccano De Nobili scrive una lettera alla<br />

Sacra Congregazione in data 15 agosto 1789. Ulteriore conferma si legge<br />

ancora in un’altra lettera di Giacomo Antonio Rizzardi, del 6 agosto 1789:<br />

«L’uditore di Ceccano dà conto alla Sacra Congregazione della esecuzione<br />

degli ordini avuti, fatto il dì 30 maggio prossimo passato sulli devastazioni<br />

di quella macchia di Pofi data in enfiteusi a Folco Colantonj, e che si<br />

chiama della Sterpette. Presento a Vostra Signoria […] la lettera di detto<br />

uditore con la causa di dette devastazioni della ulteriore esecuzione li detti<br />

devastazioni».<br />

15<br />

Ivi. Vi era stato un editto disposto dall’uditore De Nobili, datato 17<br />

maggio 1789, che riportava il seguente titolo: «Giovanni Maria de Nobili<br />

dell’una, e l’altra legge Dottore per Sua Eccellenza il Signor Gran Contestabile<br />

D. Filippo Colonna Uditore Generale dello Stato, e Giudice esecutoriale<br />

della Sacra Congregazione del Buon Governo». L’editto stabiliva<br />

vincoli, limiti e disposizioni normative e cautelava i rapporti giuridici fra il<br />

Signor Colantonj e la Comunità di Pofi. Il documento infatti, nei confronti

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