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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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188<br />

Marco Di Cosmo<br />

si trovassero a percorrere il transito consentito per tornare ai loro<br />

accasamenti.<br />

Questo particolare è di grande importanza poiché nel caso in<br />

esame la controversia non riguarda tanto i danni prodotti da tali<br />

bestie, ma proprio quest’ultima parte delle risoluzioni consiliari,<br />

ovvero il fatto che le bestie potessero circolare nei luoghi vicini alla<br />

Mandra, luogo destinato al loro accasamento, e dunque libere nel<br />

transito “naturale” del ritorno a casa.<br />

Il Governatore di Ceccano, richiamandosi alle disposizioni<br />

consiliari contenute proprio nell’articolo “Bestie Minute in vigne<br />

ed alberi”, replica infatti al Priore Magni in data 12 febbraio<br />

1855, prendendo le parti dello Spezza, proprio in virtù di queste<br />

disposizioni, mal interpretate dal Priore 12 .<br />

Scrive infatti il Governatore che lo statuto di Patrica proibisce<br />

certamente il pascolo indiscriminato del bestiame, per i danni che<br />

tale pascolo provoca ai terreni coltivati. Tali disposizioni, però,<br />

non potevano essere applicate in tutti i luoghi, ma erano aperte alle<br />

modifiche ritenute opportune dalle singole località.<br />

A Patrica, le modifiche allo statuto operate nel corso degli<br />

anni avevano consentito ai pastori di ricondurre le bestie ai loro<br />

“accasamenti”, attraversando, in alcuni casi, anche parte dei terreni<br />

coltivati 13 .<br />

12<br />

DA, b. 819, fasc. 2038. Lettera del 12 febbraio 1855: «[…] parrebbe<br />

che il sig. priore fosse in errore e che ingiustamente esigesse di volvolo<br />

rimosso e infatti che possa essere in errore lo dimostra chiaro lo stesso<br />

suo discorso: si dichiara in esso di essere egli venuto... in forza di legge<br />

statutaria».<br />

13<br />

Ivi. «Lo Statuto Comunale di Patrica come tutti gli altri delle Comunità<br />

di questa Provincia bandisce il Bestiame Caprino, e suino dai terreni<br />

Vignati, ed Arboreti. Ad onta per di siffatto divieto come in Patrica, così<br />

in tutti gli altri Comuni tale specie di Bestiame fu proseguito a ritenersi<br />

sempre dovunque. Derivando da ciò gravissimi danni all’Agricoltura,<br />

si elevarono da ogni parte forti lamenti, e si provocarono delle analoghe<br />

provvidenze. Penetrata codesta Apostolica Delegazione della giustizia, e<br />

ragionevolezza di tali lamenti, e di richieste con Circolare del 24 Feb 1840<br />

n.1805, proibiva espressamente la ritenzione del surriferito Bestiame non

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