Storia Comune
Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale
Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale
Minorare i consiglieri a Morolo 169 presenti richieste di «minorare il numero troppo eccedente de Consiglierj» 9 motivate dalla difficoltà di convocazione dell’adunanza e dalla incapacità di adottare risoluzioni efficaci poiché queste «dipendono dai voti de villani, che costituiscono poco meno che l’intiero Consiglio» 10 . Dalla lettera dell’Uditore Torelli apprendiamo che la composizione del Consiglio di Morolo nel 1780 è popolare, ma già in quell’anno se ne propone la riforma, in un primo momento per la formazione di un Consiglio di quaranta persone, come si evince dal memoriale del 6 febbraio 1780 accluso alla lettera dell’Uditore Torelli, e in seguito di trenta persone. La supplica della Comunità di Morolo del 1782 ci informa che all’epoca il Consiglio è diventato di sessanta persone, ma si rende in ogni caso necessaria una ulteriore restrizione del Consiglio, proponendo il numero di trenta consiglieri, poiché non si riesce a raggiungere il numero necessario che renda legali i provvedimenti adottati dall’adunanza 11 . La decisione di trasformare il Consiglio popolare in un Consiglio di trenta persone ha, in primis, motivazioni pratiche: la convocazione di un ristretto numero di persone comporta minori difficoltà organizzative e di pianificazione, in quanto può avvenire con maggior frequenza e con un preavviso minimo. Questa nuova configurazione mira ad ottenere una maggiore efficienza e incisività nella vita della comunità, per mezzo della selezione dei cittadini che andranno a comporre il nuovo organo politico. Questi, come già detto in precedenza, vanno a formare tre diverse “classi”: un cittadino verrà estratto da quella dei “sindeci” e due dalla classe degli 9 Archivio di Stato di Roma, Fondo Sacra Congregazione del Buon Governo, Serie II (in seguito solo BG), b. 2896. Supplica della Comunità di Morolo alla Sagra Congregazione del Buon Governo, 13 luglio 1782. 10 Ivi. Lettera dell’Uditore Gaspare Torelli al Buon Governo, 7 marzo 1780. 11 Ivi. Supplica della Comunità di Morolo alla Sagra Congregazione del Buon Governo, 13 luglio 1782: «sempre manca il numero necessario à render valida la Risoluzione. In tale stato adunque di cosa per ovviare alli tanti dissordinj, che tutto il giorno per tale motivo succedono, supplica l’Or(atri)ce La somma clemenza dell’E(ccellenze) V(ostre) à volersi degnare di minorare il numero troppo eccedente de Consiglierj, e ridurlo al num(er)o dì trenta, che potrà più facilm(ent)e radunarsi per risolvere li publici affarj».
170 Matteo Maccioni “ufficiali”, mentre la classe degli “spicciolati” rappresenta una sorta di riserva cui attingere in caso di necessità 12 . La compilazione della lista di persone che afferiscono alle varie classi è affidata al Gran Conestabile Filippo Colonna, il quale la invia al Governatore con l’ordine di farla applicare e renderla operativa nel più breve tempo possibile 13 . Ciò che si evince da questo scambio epistolare è la possibilità che viene data al sindaco e agli ufficiali della comunità di “contestare” le scelte del Gran Conestabile e di suggerire le modifiche che si vorrebbero apportare. Questi si rivolgono al luogotenente per chiedere la sostituzione delle persone ritenute rozze, ignoranti e in età avanzata con persone “civili”, “pulite”, “da bene” e “possidenti”. Si lamentano, infatti, dei danni causati al bene comune dall’imperizia, dalla viltà e dalla rozzezza degli ufficiali “idioti”, ovvero illetterati, vili e poveri, da «persone sempre avide d’ingrandirsi con i publici proventi» 14 . Più volte nelle rimostranze si pone l’accento sulla 12 Colonna, Morolo III LB, Corrispondenza (1778-1795), informativa del Governatore sulla compilazione delle classi, 10 febbraio 1783: «Colle sudette Classi Sarebbe bene formare il Consiglio di trenta persone, e togliere il Popolare, solito a tenersi in questo Luogo, da cui ne nascono confusioni, e sconcerti, costituendo esso Consiglio di dieci Soggetti della Classe de Sindici, e venti della Classe degl’Ufficiali, quali per turno venissero in ogn’Anno estratti, uno dalla prima Classe, e due dalla Seconda, per l’amministrazione di questa Communità. Dalla Classe de Sindici, ne sopravanzarebbero sei, quali non sembrando conveniente fargli degradare con ponergli in quella degl’ufficiali, potrebboro collocarsi per Spicciolati di detta classe, acciò di Sorrogargli alli dieci in caso di bisogno, benché per altro devo raguagliare l’Ecce(lle)nza V(ost)ra, che gli Spicciolati nella Classe medesima, mai in questo bussolo si sono costumati, bensì in quella dell’Ufficiali, per la quale detratti gli venti, che si degnerà prescegliere, gl’altri, che non rigetterà, possono collocarsi in quella de Spicciolati». 13 Ivi, risoluzione di Filippo Colonna al Governatore, 21 febbraio 1783: «Ordiniamo in seguito di ciò al Governatore che dia piena esecuzione alla nostra presente volontà, e faccia che li sogetti di sopra descritti prendino il possesso nelle solite forme». 14 Ivi, rimostranze degli zelanti della Comunità di Morolo al Governatore, 7 gennaio 1783.
- Page 119 and 120: 118 Rossana Fiorini uniformato a qu
- Page 121 and 122: 120 Rossana Fiorini il divieto di i
- Page 123 and 124: 122 Rossana Fiorini Nei primissimi
- Page 125 and 126: 124 Rossana Fiorini del 4 Novembre
- Page 127 and 128: 126 Rossana Fiorini da decidersi in
- Page 129 and 130: 128 Marco Di Cosmo parte prepondera
- Page 131 and 132: 130 Marco Di Cosmo è provata da al
- Page 133 and 134: 132 Marco Di Cosmo tà degli Statut
- Page 135 and 136: 134 Marco Di Cosmo cra Congregazion
- Page 137 and 138: 136 Marco Di Cosmo Richiesta dell
- Page 139 and 140: 138 Marco Di Cosmo et imponendis, e
- Page 141 and 142: 140 Matteo Maccioni quale ormai, al
- Page 143 and 144: 142 Matteo Maccioni o “minute”,
- Page 145 and 146: 144 Matteo Maccioni Provvedimenti a
- Page 147 and 148: 146 Matteo Maccioni per Informazion
- Page 149 and 150: 148 Matteo Maccioni È d’uopo pre
- Page 151 and 152: 150 Matteo Maccioni dargli li al pr
- Page 153 and 154: 152 Sandro Notari è soprattutto la
- Page 155 and 156: 154 Sandro Notari I due codici anti
- Page 157 and 158: 156 Sandro Notari Nel frattempo, al
- Page 160 and 161: Marco Di Cosmo Il prezzo della carn
- Page 162 and 163: Il prezzo della carne a Giuliano e
- Page 164 and 165: Il prezzo della carne a Giuliano e
- Page 166 and 167: Matteo Maccioni “Minorare il nume
- Page 168 and 169: Minorare i consiglieri a Morolo 167
- Page 172: Minorare i consiglieri a Morolo 171
- Page 175 and 176: 174 Matteo Maccioni Governo, e data
- Page 177 and 178: 176 Matteo Maccioni Il danno che qu
- Page 179 and 180: 178 Matteo Maccioni Caprinae, et pe
- Page 182 and 183: Marco Di Cosmo Patrica: statuto e d
- Page 184 and 185: Patrica: statuto e danni dei pastor
- Page 186 and 187: Patrica: statuto e danni dei pastor
- Page 188 and 189: Patrica: statuto e danni dei pastor
- Page 190 and 191: Patrica: statuto e danni dei pastor
- Page 192 and 193: Rossana Fiorini La tutela e la salv
- Page 194 and 195: Pofi: Statuto e patrimonio boschivo
- Page 196 and 197: Pofi: Statuto e patrimonio boschivo
- Page 198 and 199: Pofi: Statuto e patrimonio boschivo
- Page 200 and 201: Pofi: Statuto e patrimonio boschivo
- Page 202 and 203: Pofi: Statuto e patrimonio boschivo
- Page 204: Pofi: Statuto e patrimonio boschivo
- Page 207 and 208: 206 Rossana Fiorini raccolta eterog
- Page 209 and 210: 208 Rossana Fiorini Alcuni casi di
- Page 211 and 212: 210 Rossana Fiorini Dai documenti r
- Page 213 and 214: 212 Rossana Fiorini insieme ad una
- Page 215 and 216: 214 Rossana Fiorini 3. Chi intromet
- Page 217 and 218: 216 Rossana Fiorini 7. Le bestie va
Minorare i consiglieri a Morolo<br />
169<br />
presenti richieste di «minorare il numero troppo eccedente de<br />
Consiglierj» 9 motivate dalla difficoltà di convocazione dell’adunanza<br />
e dalla incapacità di adottare risoluzioni efficaci poiché queste<br />
«dipendono dai voti de villani, che costituiscono poco meno che<br />
l’intiero Consiglio» 10 . Dalla lettera dell’Uditore Torelli apprendiamo<br />
che la composizione del Consiglio di Morolo nel 1780 è popolare, ma<br />
già in quell’anno se ne propone la riforma, in un primo momento per<br />
la formazione di un Consiglio di quaranta persone, come si evince<br />
dal memoriale del 6 febbraio 1780 accluso alla lettera dell’Uditore<br />
Torelli, e in seguito di trenta persone. La supplica della Comunità di<br />
Morolo del 1782 ci informa che all’epoca il Consiglio è diventato di<br />
sessanta persone, ma si rende in ogni caso necessaria una ulteriore<br />
restrizione del Consiglio, proponendo il numero di trenta consiglieri,<br />
poiché non si riesce a raggiungere il numero necessario che renda<br />
legali i provvedimenti adottati dall’adunanza 11 .<br />
La decisione di trasformare il Consiglio popolare in un<br />
Consiglio di trenta persone ha, in primis, motivazioni pratiche: la<br />
convocazione di un ristretto numero di persone comporta minori<br />
difficoltà organizzative e di pianificazione, in quanto può avvenire<br />
con maggior frequenza e con un preavviso minimo. Questa nuova<br />
configurazione mira ad ottenere una maggiore efficienza e incisività<br />
nella vita della comunità, per mezzo della selezione dei cittadini<br />
che andranno a comporre il nuovo organo politico. Questi, come<br />
già detto in precedenza, vanno a formare tre diverse “classi”: un<br />
cittadino verrà estratto da quella dei “sindeci” e due dalla classe degli<br />
9<br />
Archivio di Stato di Roma, Fondo Sacra Congregazione del Buon Governo,<br />
Serie II (in seguito solo BG), b. 2896. Supplica della Comunità di<br />
Morolo alla Sagra Congregazione del Buon Governo, 13 luglio 1782.<br />
10<br />
Ivi. Lettera dell’Uditore Gaspare Torelli al Buon Governo, 7 marzo 1780.<br />
11<br />
Ivi. Supplica della Comunità di Morolo alla Sagra Congregazione del<br />
Buon Governo, 13 luglio 1782: «sempre manca il numero necessario à render<br />
valida la Risoluzione. In tale stato adunque di cosa per ovviare alli tanti<br />
dissordinj, che tutto il giorno per tale motivo succedono, supplica l’Or(atri)ce<br />
La somma clemenza dell’E(ccellenze) V(ostre) à volersi degnare di minorare<br />
il numero troppo eccedente de Consiglierj, e ridurlo al num(er)o dì<br />
trenta, che potrà più facilm(ent)e radunarsi per risolvere li publici affarj».