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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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Note introduttive allo studio degli statuti comunali di Anticoli in Campanea<br />

155<br />

Il Floridi dedica un’ampia sezione del suo libro all’analisi degli<br />

statuti, affidandosi ad appunti presi sul codice avuto per qualche<br />

tempo a disposizione e a un rubricario ottocentesco, conservato<br />

nell’archivio guarcinate 11 . Non era agevole ricostruire, in assenza del<br />

testo, il contenuto dei capitoli statutari. L’Autore cercò di sopperire<br />

attraverso confronti con statuti di comunità limitrofe, ma lo studio<br />

presenta, come è inevitabile, diverse mende, alcune delle quali<br />

alterano il profilo istituzionale del comune anticolano delineato dagli<br />

statuti 12 .<br />

la donazione all’Archivio, «allo stato attuale, sembra che anche il codice<br />

cartaceo debba ritenersi smarrito»: G. Floridi, <strong>Storia</strong> di Fiuggi (Anticoli di<br />

Campagna). Con documenti inediti e notizie sugli statuti anticolani, Guarcino<br />

1979, pp. 374-375 e 413. Della sparizione l’Autore aveva già riferito<br />

in un convegno del 1973, ponendo in risalto l’importanza del manoscritto<br />

disperso, «accresciuta dal fatto che di esso non si conoscono altre copie,<br />

nonostante ampie ricerche presso l’Archivio di Stato di Roma e la Biblioteca<br />

del Senato» (Gli statuti di Anticoli di Campagna, in Luoghi e personaggi<br />

di Cioceria, t. II, Atti del IV Convegno del Centro di Studi Storici<br />

Ciociari, Guarcino 13 novembre 1973, Frosinone 1974, p. 56).<br />

11<br />

Il manoscritto, col rubricario del sec. XIX, è conservato a Guarcino, nella<br />

Sezione di Archivio di Stato, collezione statuti, n. 6. Reca il titolo Statutorum<br />

terrae Anticoli in Campanea apud Hernicos rubricarum compendium<br />

et poenarum reformationes de damno dato. Il Floridi si avvale anche degli<br />

appunti presi sui due manoscritti anticolani da Henry (Enrico) Stevenson<br />

junior, allievo del De Rossi, e dal noto studioso anagnino Raffaele Ambrosi<br />

de Magistris.<br />

12<br />

Ad esempio, il Floridi non riconosce l’ampiezza delle prerogative di autogoverno<br />

e giurisdizionali conservate dall’universitas castellana, che al<br />

momento dell’approvazione dello statuto, nel 1410, era soggetta al dominio<br />

diretto della Camera Apostolica e non ancóra insignorita dalla famiglia<br />

Colonna. Ritiene l’Autore che «le più importanti peculiarità dello Statuto<br />

Anticolano scaturiscono dalla circostanza che è proprio di una terra concessa<br />

spesso dalla Camera Apostolica a titolo vicariale, enfiteutico e feudale<br />

al pari di Vico, comunità anch’essa soggetta ai Colonna ed a differenza<br />

di Alatri, Anagni Guarcino, Ferentino, Veroli e Trevi che, invece, furono<br />

liberi comuni, cioè godettero di maggiori autonomie» (<strong>Storia</strong> di Fiuggi,<br />

cit., p. 384; nello stesso senso, con lievi variazioni, già in Gli statuti di An-

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