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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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154<br />

Sandro Notari<br />

I due codici anticolani furono consultati nel secondo decennio del<br />

nuovo secolo anche dal più noto studioso Oreste Tommasini, storico<br />

romano, senatore del Regno, al quale «riuscì di averli a studio» 9 .<br />

Nel corso del Novecento si perde traccia di entrambi gli esemplari<br />

dell’archivio comunale di Fiuggi. Giuliano Floridi, autore nel 1979<br />

del volume <strong>Storia</strong> di Fiuggi, ne lamenta la scomparsa. Questo Autore<br />

riferisce peraltro di aver preso visione di una copia seicentesca degli<br />

statuti, donata nel 1967 da certi proprietari privati all’allora Archivio<br />

storico comunale di Guarcino, località non distante da Fiuggi, copia<br />

andata anch’essa dispersa in breve giro di anni. È molto probabile<br />

che si trattasse del secondo codice, quello cartaceo, segnalato dal De<br />

Rossi 10 .<br />

anticolani è in parte debitrice di quella del De Rossi, ma l’accurata trascrizione<br />

del cap. XIV, De fonte frugi, del libro III, non lascia dubbi sulla loro<br />

diretta visione (ivi, pp. 25-31). L’ingegnere, che profeticamente consiglia<br />

«il <strong>Comune</strong> di Anticoli di tenersi ben caro l’originale», consultò la citata<br />

copia ottocentesca degli statuti anticolani, all’epoca conservata presso la<br />

«Società di Studj e documenti di <strong>Storia</strong> e Diritto» (ossia la citata Accademia<br />

pontificia), eseguita nel 1880 «per cura e sotto la direzione del … fu<br />

Comm. Gio. Batt. De Rossi che anche in paleografia era maestro» (ivi, p.<br />

31, e n. 2). Il rinvenimento di questo tardo apografo gioverebbe ad un’edizione<br />

critica degli statuta, se – come è lecito supporre – esso fu condotto<br />

sul codice statutario più antico, ora andato perduto (su ciò, ampiamente<br />

infra). Nel saggio del 1909 Sopra un codice Vaticano Latino contenente<br />

una illustrazione inedita del secolo sull’acqua di Anticoli-Campagna denominata<br />

di Fiuggi, apparso nella stessa collana di memorie accademiche<br />

(n. 27, pp. 375-441), lo Statuti tornò a occuparsi degli statuti anticolani,<br />

confermando l’esistenza dei due codici (lo statuto, afferma, «si conserva<br />

ancora in doppio esemplare l’uno in pergamena e l’altro cartaceo, nell’Archivio<br />

Comunale di Anticoli)» e trascrivendo un altro capitolo (p. 422).<br />

9<br />

O. Tommasini, Stefano Porcari rettore di Campagna e Marittima, in Rendiconti<br />

della Reale Accademia dei Lincei. Classe di scienze sociali, storiche<br />

e filologiche, serie V, 27 (1918), pp. 390-391. Lo studioso ottenne i<br />

codici grazie all’intercessione del collega senatore Giacomo Balestra, già<br />

deputato di Anagni. La sua Memoria appare ingiustificatamente demolitoria<br />

del saggio del De Rossi.<br />

10<br />

Il Floridi riferisce che dopo il rinvenimento, di cui si ascrive il merito, e

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