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Storia Comune

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale. Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco. Biblioteca di Latium, 21 Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

Gli statuti comunali antichi del Lazio meridionale.
Gli statuti dei comuni del Sistema bibliotecario e documentario Valle del Sacco.
Biblioteca di Latium, 21
Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale

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134<br />

Marco Di Cosmo<br />

cra Congregazione del Buongoverno che «Li Padri Certosini di S.<br />

Bartolomeo in Trisulti, ottennero Breve da Martino V, nel quale si<br />

li concede facoltà di poter fare pascolare in tutti li territori di città, e<br />

luoghi di campagna, con li loro Bestiami, et in particolare nelli luoghi<br />

selvatici, [...] senza pagamento alcuno» 5 . I padri certosini, forti<br />

del Breve emanato dal pontefice, hanno dunque «fatto pascere nel<br />

territorio di Ferentino, tanto nel selvatico, come nell’erbatico senza<br />

pagare cosa nessuna» 6 .<br />

La comunità di Ferentino, da un lato nega il fatto che il Breve<br />

possa consentire ai Padri Certosini di agire in tal senso, dall’altro sostiene<br />

che lo stesso Martino V, in altro Breve, approvando lo Statuto,<br />

imponesse anche ai monaci il rispetto delle norme, negando dunque<br />

la possibilità anche per essi di pascolare i propri animali nei terreni<br />

vietati dallo Statuto. Leggiamo infatti che, secondo la comunità di<br />

Ferentino, il Breve non contiene la possibilità che<br />

«detti Padri possino far pascere in luoghi proibiti, et in<br />

tempi proibiti, così si desidera, si fa istanza e supplica di non<br />

permettere che detti Padri faccino pascere nel detto territorio<br />

per l’avvenire come hanno fatto per il passato; ma nel modo e<br />

forma che è lecito alli cittadini, et ecclesiastici [...] come per la<br />

disposizione di quel statuto, per le seguenti ragioni» 7 .<br />

La Comunità di Ferentino si mobilita, dunque, affinché lo Statuto<br />

venga osservato anche dagli ecclesiastici, enumerando puntualmente<br />

le motivazioni. Il testo, oltre a richiedere l’osservanza delle norme<br />

statutarie anche da parte degli ecclesiastici, pone alcune questioni di<br />

‘civile convivenza’ all’interno della comunità, la cui economia sarebbe<br />

oltremodo gravata dalle concessioni di libero pascolo ai Padri<br />

stare nei detti oliveti, sotto la predetta pena. Qualora poi colui che conduce<br />

al pascolo le dette bestie ve le introdurrà volutamente nel periodo in cui vi<br />

sono le olive mature, paghi una pena di dieci soldi oltre a quanto dovuto<br />

per le bestie, ed in tutti i casi risarcisca il danno provocato».<br />

5<br />

BG, b. 1562. Lettera della Comunità di Ferentino al Cardinale Barberino,<br />

in data 23 agosto 1636.<br />

6<br />

Ivi.<br />

7<br />

Ivi.

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